Comunque, facendo il punto: Papademos non pare papabile .. peraltro lui stesso aveva recentemente - in un articolo postato qui non rammento se da Givemeleverage o da Globalmacro - ipotizzato una dinamica del debito greco tale da rendere comunque necessario un ritorno alla dracma.
C'è da capire se fra le poche cose che il governo tecnico dovrebbe fare di qui alle elezioni di metà febbraio non ci sia appunto il ritorno alla dracma, dando per scontato un ulteriore deterioramento della situazione greca che sarebbe riscontrato dalla troika a fine anno.
Il ritorno alla dracma sarebbe dunque attuato da un tecnico (con l'assenso della politica, ovviamente, che resterebbe tuttavia in secondo piano), e Papademos era la persona più adatta al compito, avendo i contatti che occorrono con le istituzioni finanziarie europee.
Poi si va alle elezioni e la politica tornerebbe a esercitare il proprio ruolo nel gestire il paese.
Quanto accade in Grecia rispetto al governo di unità nazionale dovrebbe fare riflettere anche su di un altro elemento: in Europa i governi tecnici non piacciono.
Avere a che fare con un primo ministro che ha un mandato limitato, nel senso che non può decidere nulla prima di avere sentito i capi dei due partiti che sostengono il suo governo, non aiuta.
E almeno in Grecia sono fortunati, e i capi da sentire sono due... ci sono altri paesi in cui un primo ministro tecnico ne dovrebbe sentire 6-7 prima di poter decidere qualcosa, e occorrerebbe che tutti questi fossero d'accordo...
