Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (2 lettori)

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ficodindia

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Grecia: Eurogruppo Accordo Con Privati Su Debito Entro 13 Febbraio

di: Asca Pubblicato il 23 gennaio 2012| Ora 21:11



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(ASCA) - Bruxelles, 23 gen - Le trattative tra la Grecia e i creditori privati (banche) per ristrutturare parte del debito pubblico dovranno concludersi entro il 13 febbraio. E' quanto e' stato deciso nella riunione dell'Eurogruppo, lo riporta l'agenzia Market News International. L'accordo interessa circa 100 miliardi di debito pubblico su un totale di 350 miliardi. La soluzione, ancora da raggiungere, dovrebbe prevedere il taglio del 50/60% del valore nominale dei titoli in mano alle banche, l'allungamento delle scadenze e il tasso fisso, quest'ultimo ancora da definire. L'accordo con gli investitori privati e' necessario per dare il via libera a un nuovo pacchetto di aiuti Eurozona-Fmi pari a circa 130 miliardi di euro.
meglio del previsto il taglio :)
ormai caos totale

Se il nominale può essere tagliato del 60%, allora la proposta del 26/10, che prevedeva un taglio del nominale del 50% è stata ulteriormente peggiorata. Ne deriverebbe una perdita netta reale, sul valore attuale dei titoli ricevuti, maggiore del 70%. Sembra proprio che il baraccone dell'UE non abbia più niente a che fare con lo stato di diritto, si naviga a vista avendo perso qualunque bussola.
 

asterix967

Nuovo forumer
Buonasera Tommy, Karl, Baro, Firmaoro, Russia Imark e tutti gli utenti!
Sono sempre 'dentro' con il mio 80% circa (Marzo e Maggio 2012 + Agosto 2014) e sono (resto dato che tra alti e bassi lo sono sempre stato) fiducioso per il rimborso a 100 per noi retail. Non credo che l'Europa possa permettersi un default nella zona Euro senza far crollare tutto. Non mi aspetto che lo dichiarino ufficialmente (chi comprerebbe più Bund?) ma non è una questione di finanza e di bilanci ma soprattutto (quasi totalmente) politica.
 

Brisico

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Atene verso l'accordo con i creditori
Cresce intanto l'attesa per l'esito dei colloqui tra il governo greco e i creditori privati sulla ristrutturazione del debito. Aspettando notizie ufficiali intanto, si registra un moderato ottimismo nelle dichiarazioni delle parti in causa. «Abbiamo una collaborazione molto costruttiva con i creditori. Siamo pronti a concludere le trattative» dice il ministro delle finanze greco Venizelos. Da parte sua Charles Dallara, capo della delegazione dei creditori rappresentata dall'Institute of International Finance (IIF), in un'email ufficiale dichiara: «Stanno emergendo gli elementi per un accordo volontario senza precedenti». Il buon esito delle trattative con i privati per la ristrutturazione del debito di Atene è necessario per lo sblocco dei nuovi fondi europei per il salvataggio della Grecia. Un fallimento su questo fronte comporterebbe l'insolvenza (e quindi al default) di Atene che deve rimborsare 14,4 miliardi di euro di bond in scadenza il prossimo 20 marzo. Intanto, nella riunione dell'Eurogruppo pè stato deciso che le trattative debbano concludersi entro il 13 febbraio. L'accordo interessa circa 100 miliardi di debito pubblico su un totale di 350 miliardi. La soluzione dovrebbe prevedere il taglio del 50/60% del valore nominale dei titoli in mano alle banche.
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
incoraggiamenti

(Ansa) Per scongiurare il fallimento di Atene, che senza un accordo a marzo potrebbe non avere i fondi per rimborsare i 14,4 miliardi di bond in scadenza, i ministri economici incoraggiano un accordo tra creditori e governo greco il piu' in fretta possibile. Oggi il capo negoziatore per l'Iif (Institute on international financig, che raggruppa i principali istituti creditori di Atene), Charles Dallara, ha detto di aver presentato la massima offerta possibile, oltre cui le banche non andranno.
Il problema sull'operazione di 'debt swap', ovvero di sostituzione dei titoli attuali in scadenza, e' sui tassi di interesse. I creditori, che detengono circa 206 miliardi di euro del debito greco (che complessivamente e' di circa 330 miliardi), non vogliono andare sotto il 3%, cifra verso cui spinge il governo. Per i privati sarebbe troppo accettare una cifra cosi' bassa, dopo aver 'digerito', in base al precedente accordo, una perdita di valore del 50% delle obbligazioni esistenti.
L'accordo e' necessario perche' ad esso sono legati i futuri aiuti internazionali alla Grecia, vitali per un Paese che non ha piu' nemmeno i soldi per pagare i suoi dipendenti statali. E non ci sono alternative: oggi la cancelliera Merkel ha rigettato l'ipotesi di concedere un 'prestito ponte' fino al raggiungimento dell'accordo. (ANSA).


Meno male che si stanno preoccupando per avere i fondi per rimborsarci la marzo 2012.
Pensavo non gliene fregasse più niente a nessuno!
Il conto alla rovescia continua, il problema non è solo nostro!
Notte, Giuseppe
 

ficodindia

Forumer storico
E lo chiamano "accordo".

Parafrasando una vecchia e bella canzone di Bruno Martino degli anni '60, si potrebbe dire e "Lo chiamano accordo" per evitare il default della Grecia.
Ma "accordo" non fa il paio con default, semanticamente un termine è la contraddizione dell'altro. Certo oggi nell'eurozona tutto è possibile, anche conciliare le contraddizioni logiche secondo la "logica teutonica". Infatti se lo swap è universale allora Dallara rappresenta tutti i creditori per cui ciò che si sta svolgendo è una procedura concorsuale, ossia il debitore (lo stato Greco) è formalmente insolvente e quindi fallito. Viceversa se le trattative tra Dallara e lo stato greco non configurano una procedura concorsuale e quindi il debitore non è formalmente insolvente allora Dallara rappresenta solo le banche e quindi l'eventuale accordo non può essere esteso agli altri creditori.
 
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carib

rerum cognoscere causas
Non darei troppo conto ai resoconti giornalistici, riguardo ai numeri. la stragrande maggioranza dei giornalisti non ha infatti chiara la differenza tra nominale e NPV.
Inoltre.. il nominale é un dato oggettivo.. il NPV dipende dal tasso di attualizzazione applicato, che é naturalmente arbitrario.

Invece, mi preoccuperei delle date: dal 13 febbraio al 20 marzo.. il tempo é stretto.
c'é in effetti un grace period di 30 giorni sui GGB.. e a questo punto credo che lo useranno: il 20 marzo.. non pagano.. e se non ottengono sufficienti adesioni "volontarie"
ristrutturano forzosamente via CAC retroattive entro il 20 aprile..

o, almeno, questa sarebbe una conclusione logica, di fronte ai continui rinvii.
 

ferdo

Utente Senior
Non darei troppo conto ai resoconti giornalistici, riguardo ai numeri. la stragrande maggioranza dei giornalisti non ha infatti chiara la differenza tra nominale e NPV.
Inoltre.. il nominale é un dato oggettivo.. il NPV dipende dal tasso di attualizzazione applicato, che é naturalmente arbitrario.

Invece, mi preoccuperei delle date: dal 13 febbraio al 20 marzo.. il tempo é stretto.
c'é in effetti un grace period di 30 giorni sui GGB.. e a questo punto credo che lo useranno: il 20 marzo.. non pagano.. e se non ottengono sufficienti adesioni "volontarie"
ristrutturano forzosamente via CAC retroattive entro il 20 aprile..

o, almeno, questa sarebbe una conclusione logica, di fronte ai continui rinvii.

hai letto i prospetti?
 

StockExchange

Forumer storico
Se il nominale può essere tagliato del 60%, allora la proposta del 26/10, che prevedeva un taglio del nominale del 50% è stata ulteriormente peggiorata. Ne deriverebbe una perdita netta reale, sul valore attuale dei titoli ricevuti, maggiore del 70%. Sembra proprio che il baraccone dell'UE non abbia più niente a che fare con lo stato di diritto, si naviga a vista avendo perso qualunque bussola.

:wall:
Ti dico solo questo:
Sono al 50% investito in bfp italici di lungo corso.
Essendo molto remunerativi come investimento, il "rischio" (per così dire) vale la candela ed essendo ritirabili a 100+interessi maturati a meno di caos e "post-run" :D o default da un giorno all'altro nel cuore della notte, ha senso lasciarli correre e vedere se ci arrivano alla loro scadenza tra dieci anni :eek:

Ma per l'altro 50% che è quello che cerco di gestire in modo un po' lucroso....
sono stramaledettamente liquido da un anno! :wall: A parte tentativi di entrate opportunistiche di cui l'ultima nell'Ellade a giugno mi ha salassato con un bel -18% prima che liquidassi tutto.
Forse mi pento di essermi perso nell'ultimo paio di mesi un discreto rally di alcuni bond corporate o degli stessi btp (ma essendo già esposto con TdS italici non vorrei essere quasi all-in sull'Italia). Sicuramente mi dispiace di essermi perso il rimbalzone azionario...
ma personalmente non do più certezza ad alcuna forma di debito dell'area euro. Cassettare obbligazioni è pericoloso finche non si rientra definitivamente da questa crisi. I tassi alti, anche solo quelli che insistono su un sistema paese, indipendentemente dal tasso BCE, sono pericolosi, deteriorano la possibilità di credito, paralizzano la già precaria situazione economica e i tassi di default anche societari rischiano di andare alle stelle!
Finche siamo in questa condizione ogni investimento sia azionario che obbligazionario è solo un fatto di timing nel prendere la fase di mercato in cui si riaffaccia un barlume di ottimismo (isterico, perchè non se ne vede il fondamento).

A dimenticavo ho un po' di Venezuela in euro :D
Al momento uno dei miei investimenti migliori.
Lo stesso dell'epopea di Russiabond, il 2015 in euro.
Ho scoperto che alla fine avevamo lo stesso p.m.c, 57 :D
Lui caricandosene come un somaro a più riprese e ottenendo alla fine quel p.m.c, quindi è partito prima nell'accumulo. Io in singola tranche ben più modesta, a quel prezzo, e quella mi sono tenuto e ce l'ho tutt'ora da tre anni.
 

russiabond

Il mito, la leggenda.
Io continuo a switchare tutto ..anche il 2037 sul 2040 ...anche se solo con 1 figura di differenza ...il 2022 almeno di 2 figure ...se ci swappano tra 2 mesi anzichè 1 mese ...meglio così riesco a finire il lavoro ...almeno alzo di 70-80 k € il nominale ...

non credo si fermeranno davanti a nulla hanno deciso di fare nna bella pulizia ...speriamo almeno di vedere le cedole maturate ...

swapperanno tutto dal 2012 al 2040 prer loro non fà alcuna differenza ...speriamo oltre alle cedole che swappino pure in toto la BCE ...

almeno il debito prenderà una bella tosata ...per qualche tempo
 

ferdo

Utente Senior
13 febbraio cosa è?

- fine trattative - che fino a 2 gg fa erano date per imminenti - con testo di proposta greca concordato con IIF?
a cui poi devono seguire le adesioni di tutti i "volontari" - in non si sa quanto tempo?
ed in base alle quali verificare quanto è il residuo sulla marzo e decidere se mettere le CAC da votare?!

A meno che le CAC non le mettano nel mentre eliminando tale perdita di tempo.
Come pressione sarebbe al meglio metterle appena chiusi gli accordi prima della raccolta adesioni.

Oppure il 13/02 contempla anche la raccolta adesioni?
 
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Stato
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