Panzone Venizelos
Nuovo forumer
Il Parlamento greco ha approvato nei giorni scorsi la possibilità di introdurre retroattivamente nei bond "clausole di azione collettiva" che vincolano tutti i creditori ad accettare la ristrutturazione qualora la proposta sia votata da una maggioranza qualificata degli stessi. L'introduzione delle Cac farebbe scattare i contratti di assicurazione sul default della Grecia, i credit default swap, provocando perdite alle banche che hanno venduto questo tipo di protezione, fra cui sono in prima fila, secondo fonti di mercato, le banche tedesche. Dallara ha sostenuto che l'applicazione delle Cac non è certa e che «solleverebbe preoccupazioni degli investitori nei titoli pubblici di altri Paesi europei», fra cui l'Italia
Se fosse vera sta cosa delle banche tedesche che oltre a beccarsi lo swap devono pure pagare i CDS siamo a cavallo.
Del resto perchè lunedì scorso da 35+15 sono passati a 31,5+15? Secondo me perchè in base alle adesioni che hanno in mano e sono sicure hanno visto che bisognava tagliare qualcosa di più sul recupero degli aderenti per far quadrare il più possibile con il risparmio di 100 miliardi che è l'obiettivo che si sono prefissati.
E poi sto benedetto EFSF a qualcosa dovrà pur servire o sta lì solo a far figura?
Insomma, gli elementi della telenovela ci sono tutti. Come potevano chiudere la partita ad ottobre, come potevano chiuderla lunedì scorso? La si chiude nell'ultima settimana prima della scadenza di marzo per non rendere palese la disparità del valore dei bond a seconda della natura del soggetto che lo ha in mano (se sei retail non hai voce in capitolo, anzi devi svendere le marzo e le maggio perchè la sensazione è quella che ci recuperi 25 -26, al pari di tutti, se sei banca sei già d'accordo con i politici).
Sempre che l'ottusità ariana non imponga la linea dura. Che ha un sinonimo ben preciso: SPUT*ANAMENTO.
Con annesse immediate ripercussioni sull'Italia (Dallara la nomina infatti in questo passaggio) che in primavera dopo l'esito dello swap ha parecchio da rinnovare del suo debito.