tommy271
Forumer storico
Chi non risponde all'offerta di swap, secondo lo schema di BNP Paribas postato in precedenza, rischia un 8,2% in più, rispetto a chi aderisce, di vedersi annullato il valore dei bond posseduti. Tuttavia ha azione per poter rivendicare lo stesso trattamento della BCE.
Chi aderisce può comunque rivendicare lo stesso trattamento che proailmente sarà riservato ai bondisti greci i quali godranno di un rimborso fino a 100000 euro. A quest'ultimo proposito v'è il problema se tale rimborso riguarda anche colore che possiedono bond per un valore superiore a 100000 euro. Credo che in giudizio si possa far valere la pretesa da parte anche di chi possiede titoli superiori a 100.000 €. Altrimenti si avrebbe l'assurdo di chi possiede bond ad esempio di 101.000 €, il quale subirebbe un danno superiore rispetto a chi possiede bond per un valore <= a 100.000 €.
Riguardo poi al tipo di mercato primario e secondario, tale distinzione non rileva ed è arbitraria da parte del governo greco in considerazione del fatto che tale indennizzo deve, secondo le norme comunitarie, essere applicato a tutti i bondisti della comunità e che probabilemnte quasi tutti i bondisti comunitari abbiano acquistato i loro bond nel mercato secondario.
Tener ferma la condizione del mercato primario per aver diritto all'indennizzo sarebbe comunque un modo per discriminare indirettamente tra la nazionalità europea dei bondisti visto che quasi tutti i bondisti europei non greci hanno con molta probabilità acquistato i loro bond sul mercato secondario.
Inferiore a 100K clausole di salvaguardia.
Superiore si applica l'haircut per la parte eccedente.
La faccenda tra mercato primario e secondario è ... leziosa.
Ad ogni modo ne sapremo di più dopo il 12 marzo, la questione è slegata dallo PSI+.
Rammento che le ipotesi, al momento, sono riservate al retail greco.
Per noi c'è solo la via legale.