Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
quindi a breve ci sarà tradabilità sul mot per lo spezzatino greco.

devo dire che fino ad oggi ero ancora in uno stato soporifero per quanto ci è successo (= abbiamo salvato la grecia! sigh)

adesso è tempo di decisioni;

voi che cosa farete?

- a riguardo della causa promossa dal Comitato Risparmiatori bond grecia
- a riguardo del vendere o meno gli efsf per ricostituire una massa nominale
- a riguardo di spostare tutto su di un unico titolo e quale.

ad ora mi sembra di aver compreso che tu Tommy voglia spostare tutto su un titolo, efsf compresi; non ho ben capito se aderirai o meno alla causa.

Insomma, mi sento svegliato come da un letargo e qualcosa forse dovrò pur fare;
in via ideologica vorrei vendere tutta la grecia e non avere a che fare con uno stato così disonesto (ma l' UE è stata il mandante e la grecia l' esecutore materiale), ma forse cercherò di fare i passi migliori per recuperare quello che è possibile.

Grazie per le vostre risposte in merito.

Io, al momento, mi son riformato il nominale precedente all'haircut (cioè 60K) utilizzando gli EFSF ricevuti in concambio.
Ho acquistato lunedì in OTC il 2023.
E' quello che costa di più, ma vista la piccola differenza rispetto al trentennale ho preferito posizionarmi così.
Se le cose andranno "meglio" sarà quello che rimbalzerà di più (è quello che mi auguro), viceversa se le cose andranno peggio sarà quello che avrà perdite maggiori.
 
giusto cosi' per non lasciare sola la povera iw bank... praticamente Fineco non li ha ancora caricati, solo i 2 efsf ad oggi. Stessa cosa un conoscente
 
....................
adesso è tempo di decisioni;

voi che cosa farete?

- a riguardo della causa promossa dal Comitato Risparmiatori bond grecia
- a riguardo del vendere o meno gli efsf per ricostituire una massa nominale
- a riguardo di spostare tutto su di un unico titolo e quale.

......
Grazie per le vostre risposte in merito.

1)Mi sembra prematura una causa legale; aspetto l'esito dei bond xs e it; aspetto le mosse dei comitati greci e tedeschi; in genere le cause concludono poco se non c'è una grande organizzazione a condurle.
2)Ho già venduto gli efsf; devo riunificare i bond che avevo suddiviso tra due persone e poi vorrei comprare 200k/300k a prezzi abbastanza bassi(vorrei 15 ma potrei anche salire a 18)
3)Farò trading tra i vari minibond cercando di unificare su una durata medio-breve
 
Nuove misure richieste per lettera, dalla Grecia, la Commissione europea - solleva preoccupazioni circa gli obiettivi di bilancio - Nessun nuovo salvataggio

17/04/12 - 15:05


(Agg) Nuove misure chiama implicitamente dalla Grecia, la Commissione europea.

Secondo il documento europeo trapelato dai corridoi di Bruxelles, la Commissione europea solleva seri dubbi circa gli obiettivi di bilancio fissati per la Grecia, chiedendo maggiori sforzi per raggiungere l'obiettivo di riduzione del debito, che richiede nuove misure.

Questi sforzi sono certamente legate all'accelerazione delle privatizzazioni, rafforzando l'amministrazione fiscale e di promuovere le necessarie riforme strutturali.

In questo documento l'Unione europea, anche se non richiesto nuovi capitali per la Grecia, il paese non ha bisogno di nuovo salvataggio, tuttavia, il risanamento dei conti pubblici necessaria è molto maggiore di quanto originariamente previsto.
Mezzi di regolazione misure fiscali, nuove ...

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UBS: gli investitori, prendete il vostro tempo ... Non è il momento per le mosse aggressive sui mercati - Tenere difensiva, in attesa delle elezioni in Grecia e in Francia

17/04/12 - 15:15


"L'attenzione degli investitori non è ancora tempo per le mosse aggressive sui mercati", avverte un nuovo rapporto da parte degli analisti di UBS.


A casa, il movimento dei mercati azionari internazionali la situazione attuale giustifichi la necessità di una comunità di investimento puramente difensivo.
Quali sono i fattori, tuttavia, spiegando la necessità anche per non-aggressivi si muove nei mercati?
L'UBS spiega: Lieve barometro indice di correzione di Wall Street, S & P 500, da metà marzo, le prossime elezioni in Grecia (6/5) e Francia (22/4 e 6/5).

Secondo gli analisti della casa, l'opzione investimento sicuro nel contesto attuale è l'industria farmaceutica, data la sua scarsa esposizione al debito pubblico.
L'UBS appare a fianco, bullish, e nel settore della comunicazione e dei media.

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Progetto UE: La troika vede la necessità di nuovi capitali in Grecia



ULTIMO AGGIORNAMENTO 15:40


La Grecia logicamente avrà bisogno di più capitale, se vi hanno aderito al programma di riforma ambizioso, secondo un progetto della Commissione europea.

L'agenzia Dow Jones Newswires ha preso atto della bozza di 41 pagine per presentare al Parlamento europeo Mercoledì il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso.

Il documento è in gran parte una ripetizione degli aiuti esistenti in Grecia e fornisce anche una dettagliata analisi delle riforme che ci si aspetta di Atene di realizzare nei prossimi anni.

Funzionari Ue ha detto che la relazione, non includerà alcuna disposizione nuovo capitale ad Atene, aggiungendo che "ci si aspetta che una presentazione dettagliata delle iniziative di riforma e di assistenza che esiste già, Bruxelles potrebbe dimostrare che la loro politica in Grecia, si riferisce a qualcosa di più di un programma di austerità ".

Ha rilevato che "non c'è bisogno di nuovi programmi rispetto a quelle già decise dalla Troika". Nel rapporto chiamato anche qualsiasi partito ha vinto le elezioni a maggio, per mantenere il programma come concordato.

"Chiunque vinca, però, la prima priorità dovrebbe essere quella di attuare pienamente e tempestivamente il secondo programma di aggiustamento economico" si riferisce alle funzioni.

Ha inoltre sottolineato che la Grecia sarà necessario implementare ulteriori misure fiscali nel 2013 e 2014 per raggiungere l'obiettivo del debito sostenibile al PIL.

"Per avere successo, ulteriori sforzi nel 2013 e il 2014, in modo che la Grecia può ridurre il suo debito al 117% del PIL nel 2020."

(capital.gr)
 
quindi a breve ci sarà tradabilità sul mot per lo spezzatino greco.

devo dire che fino ad oggi ero ancora in uno stato soporifero per quanto ci è successo (= abbiamo salvato la grecia! sigh)

adesso è tempo di decisioni;

voi che cosa farete?

- a riguardo della causa promossa dal Comitato Risparmiatori bond grecia
- a riguardo del vendere o meno gli efsf per ricostituire una massa nominale
- a riguardo di spostare tutto su di un unico titolo e quale.

ad ora mi sembra di aver compreso che tu Tommy voglia spostare tutto su un titolo, efsf compresi; non ho ben capito se aderirai o meno alla causa.

Insomma, mi sento svegliato come da un letargo e qualcosa forse dovrò pur fare;
in via ideologica vorrei vendere tutta la grecia e non avere a che fare con uno stato così disonesto (ma l' UE è stata il mandante e la grecia l' esecutore materiale), ma forse cercherò di fare i passi migliori per recuperare quello che è possibile.

Grazie per le vostre risposte in merito.


Ciao Robinson .

Io sono orientato non appena IW mi avrà caricato i titoli...

a vendere immediatamente l'ESFS come ho già cominciato a fare con Fineco , ho chiesto già a Fineco + altra banca di trasferire tutta la spazzatura grecia in IW e poi è mia intenzione vendere (meglio se sul MOT) ....anche a questi prezzi ...

successivamente

restare bello liquido per entrare o sulla grecia ma a prezzi bassi parlo di 7-8/100 , anche se in un primo tempo ero orientato a 16/100 a comprarne vendendo l'ESFS fino ad 1.500.000 € ...poi ho cambiato idea ...meglio raccoglierla o bassissima o niente ...

meglio ancora sono propenso a rientrare sulle perpetue ma a prezzi pre grecia ....quindi riformando un nominale con dei prezzi precedenti alla discesa della grecia ...

parlo di antoveneta 236 a 50 groupama tier 1 a 25 sono solo esempi ....vanno bene anche BTP a 50/100

sarà solo questione di tempo ma i prezzi dovranno scendere ...disoccupazione in aumento , spagna alla canna del gas ...portogallo idem ...panico nuovamente sui mercati e chi ha cash compra bene ...

per la causa sia per il costo nel mio caso 5-6 k euro sia perchè non voglio vivere di speranze ...lascio perdere per ora ...

apprezzo l'idea e la gestione dell'inizativa ma non credo che ci sarà da guadagnare contro questi scienziati del crimine finanziario...

meglio ricominciare ...meglio se gli acquisti si faranno in periodo di panico ...aspetto questo per rientrare ....solo una questione di tempo ...mesi non credo anni ...

quando si scende con il panico scende tutto ...basta saper scegliere ...;)
 
Italia verso caduta Pil 1,9% in 2012, 0,3% in 2013 - Fmi

martedì 17 aprile 2012 15:00




di Alessia Pe


MILANO, 17 aprile (Reuters) - Se il 2012 si va sempre più chiaramente delineando nel segno della recessione, sulla congiuntura italiana il Fondo monetario internazionale resta il più pessimista tra gli osservatori nazionali ed esteri ma corregge lievemente al rialzo la propria stima puntuale rispetto a fine gennaio.

La nuova versione del 'World economic outlook' diffusa oggi prospetta per il Prodotto interno lordo italiano una contrazione di 1,9% quest'anno e 0,3% il prossimo.

Lo scorso 24 gennaio, le previsioni dell'Fmi dipingevano una caduta economica di 2,2% quest'anno e 0,6% nel 2013.

In attesa di conoscere dal Consiglio dei ministri di domani le nuove cifre ufficiali del 'Def', l'odierna indicazione Fmi sul 2012 tende dunque a convergere in direzione del -1,5% della Banca d'Italia, del -1,6% di Confindustria e del -1,3% della Commissione europea.

Rispetto alla stima in via di revione di -0,4%, il sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillo ha detto ieri che il governo correggerà al ribasso la proiezione sul Pil 2012 per tenere conto di una recessione economica più grave del previsto ma punta a indicare un livello meno negativo di quello ipotizzato dalla Commissione.

Le nuove stime Fmi sull'Italia vanno confrontate a quelle sull'intera zona euro pari a -0,3% quest'anno e +0,9% nel 2013.
Sul singolo 2012, peggio dell'Italia faranno, secondo il Fondo, soltanto la Grecia con -4,7% e il Portogallo con -3,3%, mentre la stessa Spagna - al momento vittima prediletta dei mercati finanziari - si fermerà poco distante da Roma, con una contrazione dell'economia di -1,8%.

La prospettiva si fa ancora più nera passando al 2013, anno in cui a parere di Fmi sarà tra le economie europee 'avanzate' quella italiana la sola a contrarsi a fronte di una variazione nulla della greca, del +0,1% della Spagna e del +0,3% del Portogallo.

"Nella zona euro il Pil reale dovrebbe contrarsi a un tasso annuo pari a 0,5% nella prima metà del 2012 per poi cominciare a riprendersi e la recessione sarà in molti paesi lieve e di breve durata" si legge nel secondo capitolo Weo.

"Viceversa, in Grecia e Portogallo dove continuano i programmi di aggiustamento Ue/Fmi e in Italia e Spagna, dove gli spread sui rendimenti restano elevati nonostante l'accelerazione nella correzione del deficit, la recessione sarà più profonda e la ripresa dovrebbe partire soltanto nel 2013".


ITALIA PEGGIO DI MEDIA EURO SU INFLAZIONE MEGLIO SU OCCUPATI


Le altre grandezze di primo rilievo misurate dai primi due capitoli 'Weo' riguardano i prezzi e mercato del lavoro.
Per il costo della vita il Fondo scommette nel caso dell'Italia su una media di 2,5% quest'anno e 1,8% il prossimo dopo il 2,9% del 2010, quadro leggermente peggiore contro attese per l'intera zona euro di pari rispettivamente a 2,0% e 1,6%.

Poco meglio della proiezione per l'aggregato della zona euro sono invece le proiezioni Fmi relative al tasso di disoccupazione: una media di 9,5% quest'anno e 9,7% il prossimo per l'Italia contro rispettivamante 10,0% e 9,9% della zona euro.

In un'intervista all'edizione odierna de 'Il Sole 24 Ore' il direttore Fmi Christine Lagarde loda la riforma del lavoro varata dal governo di Mario Monti auspicando che l'iter parlamentare elimini le incertezze per le imprese. Riguardo alla politica di bilancio di Roma, Lagarde dice che le misure italiane sono sufficienti e rappresentano un buon equilibrio tra la necessità di risanemento e il bisogno di non colpire troppo duramente l'attività economica.
 
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