Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (7 lettori)

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ficodindia

Forumer storico
(AGI) - Roma, 19 mag. - Al G8 "vengo a rappresentare un'Italia con le carte in regola" per sollecitare misure a sostegno della crescita. Un'Italia che ha "sue posizioni da esprimere con forza nel quadro europeo perche' ci sia a livello mondiale ed europeo una crescita molto piu' vigorosa". Il presidente del Consiglio Mario Monti, atterrato a Washington in mattinata in attesa si recarsi al suo primo G8 a Camp David, nel Maryland, ha fatto cosi' la sua premessa ai leader.
Sara' il premier, chiamato da Obama ad aprire i lavori della prima sessione del Summit dedicata agli 'Economics and Global Issues'. Il pressing e' quello della crescita, sottolineata piu' volte da Monti, ma non solo, anche dal neopresidente francese Francois Hollande, che ha incontrato per la prima volta Barack Obama, ma anche dallo stesso presidente Usa. "Una crescita molto piu' vigorosa consente anche di mantenere nel tempo quegli equilibri di bilancio pubblico che l'Italia per prima ha raggiunto e intende mantenere in un quadro di crescita", ha spiegato il premier che, in un'intervista alla Cnn ha anche spiegato che comunque il problema sara' quello di "conciliare" la visione tedesca con quella di maggiori stimoli alla domanda che, comunque, non dovranno essere indiscriminati bensi' volti a superare i "colli di bottiglia". Il G8 che prendera' il via questa sera a Camp David, ha detto Monti, "arriva in un momento in cui la situazione finanziaria ed economica mondiale ed europea e' molto complicata. Lo sappiamo tutti: dalla Grecia e per le implicazioni piu' vaste, quindi e' un'occasione doppiamente importante". Su questo G8 americano anche l'attenzione del capo dello Stato e' fortemente puntata. "Mi pare che da un punto di vista concettuale sia molto chiara gia' da qualche tempo" la necessita' di conciliare crescita e rigore, ha detto Giorgio Napolitano, "ora bisogna vedere che conseguenze se ne traggono" ha aggiunto intervenendo a Roma dalla sede della polizia penitenziaria per festeggiarne l'anniversario della fondazione.
La riunione dei Grandi del pianeta iniziera' stasera alle 19.30 in forma di cena di lavoro a Camp David, dove i capi di stato e di governo inizieranno a confrontarsi sui temi caldi dell'agenda estera: il deterioramento della situazione in Siria, la minaccia nucleare iraniana, la Birmania, la Libia e la Corea del Nord. Chiaramente pero' e' la crisi economica di Eurolandia a concentrare gli sforzi di diplomazia dei leader.
Hollande e Obama hanno tirato la nuova 'asse', che segue quella spianata da Monti e Obama nei giorni scorsi. Discuteremo, ha detto Obama dopo aver incontrato il leader francese, su come conciliare "un'agenda per una crescita robusta" con il consolidamento fiscale che sta interessando le economie sviluppate. Da parte sua Monti incontrera' il primo ministro russo Dimitri Medvedev e il neo presidente francese Francois Hollande e, a quanto si apprende, dovrebbe avere un incontro anche con il presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
Obiettivo e anche quello di salvare la Grecia, di tenerla nell'Euro come ha detto Hollande a Obama, a fronte sui venti di disgregazione che girano forti in Europa.
Ieri mattina la Commissione Europea ha smentito di stare lavorando "a uno scenario di uscita della Grecia dall'euro", ha detto il commissario Ue agli Affari Economici e Monetari, Olli Rehn, dopo che in un'intervista al quotidiano belga De Standaard, il commissario olandese al Commercio, Karel De Gucht aveva fatto riferimento a "servizi che stanno lavorando su scenari d'emergenza nel caso la Grecia non ce la faccia". IL DISCORSO DI APERTURA DI MONTI Il consolidamento dei bilanci deve essere accompagnato da misure di sostegno alla crescita, anche con piu' investimenti. Cosi il premier Mario Monti, nel suo discorso introduttivo dei lavori del G8, insiste sull'esigenza di conciliare il rigore con politiche espansive, secondo quanto trapelato da fonti vicine a Palazzo Chigi. Per il presidente americano Barack Obama, quella di Monti e' la visione piu' illuminata, in grado di mediare rispetto alle posizioni piu' conservatrici personificate dal cancellerie tedesco Angela Merkel. L'obiettivo e' quello di definire un documento finale conclusivo del G8 approvato all'unanimita' che ponga l'accento sulla crescita e la necessita' di piu' investimenti, vincendo le resistenze dei tedeschi. Secondo il presidente del consiglio italiano, occorrerebbe trovare maggiori margini di manovra per lo sviluppo, anche nell'ambito del fiscal compact europeo, non con un'unica ricetta unica ma valutando la situazione di ogni singolo Paese e sempre proseguendo sulla strada del consolidamento dei bilanci e delle riforme strutturali. Con una sorta di golden rule, gli investimenti pubblici produttivi "buoni" andrebbero scorporati dalla spesa corrente per non pesare sul deficit. Su questo fronte non c'e' un posizione unitaria in Ue: sara' il tema del prossimo consiglio europeo. (AGI) .


Carissimo Baro, è solo area fritta. Vedrema da lunedì se sapranno fermare la corsa agli sportelli bancari. Per evitare il panico devono dichiarare semplicemente che "La Grecia resterà nell'euro comunque, si troverà la soluzione tecnica più efficace." Ma poichè l'euro gruppo è un mostro con diverse teste tale dichiarazione non verrà e credo che la Grecia rischia, per colpa non solo sua, di essere abbandonata a se stessa. E' certo, in tale evenienza la Grecia uscirà non solo dall'euro ma anche dall'UE.
 
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Baro

Umile contadino
Carissimo Baro, è solo area fritta. Vedrema da lunedì se sapranno fermare la corsa agli sportelli bancari. Per evitare il panico devono dichiarare semplicemente che "La Grecia resterà nell'euro comunque, si troverà la soluzione tecnica più efficace." Ma poichè l'euro gruppo è un mostro con diverse teste tale dichiarazione non verrà e credo che la Grecia rischia, per colpa non solo sua, di essere abbandonata a se stessa. E' certo, in tale evenienza la Grecia uscirà non solo dall'euro ma anche dall'UE.
Hai ragione ma purtroppo dobbiamo accontentarci di questo, possiamo solo sperare che dalle parole seguano i fatti. Certo dopo quello che io, te e tanti altri abbiamo subìto in Grecia non ci meravigliamo più di nulla, al peggio non c'è limite. Purtroppo questa situazione è devastante per il sentiment di tutti gli attori : è diventato molto complicato fare trading, è complicato avere fiducia nel futuro, è complicato diversificare, io opero anche nell'immobiliare...cosa faccio continuo a costruire appartamenti per poi non riuscire a venderli o affittarli a persone che poi non ti pagano l'affitto? In questi mesi sto seguendo dell'immobiliare di pregio in località marittima, è una nicchia, ci vuole molta pazienza ma si possono fare discreti affari.
 

Comandante Gerard

Forumer storico
La commissione, per bocca del commissiario Rehn, ha smentito che esista un piano di emergenza per gestire l'uscita della Grecia dall'euro. Secondo Rehn la commissione sta lavorando ad uno scenario che prevede la permanenza della Grecia nell'euro. Ma oggi il Corriere riporta che addirittura Monti abbia poresentato al G8 di oggi un piano d'emergenza in caso d'uscita della Grecia dall'euro. Veramente la crisi della Grecia in particolare e dell'euro in generale oramai è diventata una farsa.
Il piano segreto italiano per difendere l'Euro dal rischio crac della Grecia - Corriere.it

Non è affatto una farsa.
C'è anzi da augurarsi per davvero che stiano organizzando il piano per far fronte alla corsa agli sportelli...anche e soprattutto non solo in Grecia.
Sarebbero totalmente irresponsabili e folli se non si preparassero, perché si andrebbe al crack finanziario disordinato e caotico di tutta l'area euro in pochi giorni.
Le smentite sono le più classiche conferme.
Anzi, non dovrebbero nemmeno smentire, dovrebbero invece già cominciare a rassicurare, dicendo che è tutto pronto e predisposto per ogni evenienza.

In ogni caso: quando la Grecia uscirà, l'euro e una certa idea di Europa saranno finite - terminate.
Si chiuderà definitivamente l'epoca storica nata sulle ceneri, sulle speranze e sugli ideali di ricostruzione europea nate dalla fine della seconda guerra mondiale.
E non certamente solo per colpa dei tedeschi, anche se , come è sempre stato, ancora una volta loro, indubitabilmente primi in tutto, i migliori in ogni cosa, non sono riusciti a imparare nulla dagli errori del passato e non sono in grado di avere una visione più larga e diversa da quella pangermanista.
 

ficodindia

Forumer storico
Non è affatto una farsa.
C'è anzi da augurarsi per davvero che stiano organizzando il piano per far fronte alla corsa agli sportelli...anche e soprattutto non solo in Grecia.
Sarebbero totalmente irresponsabili e folli se non si preparassero, perché si andrebbe al crack finanziario disordinato e caotico di tutta l'area euro in pochi giorni.
Le smentite sono le più classiche conferme.
Anzi, non dovrebbero nemmeno smentire, dovrebbero invece già cominciare a rassicurare, dicendo che è tutto pronto e predisposto per ogni evenienza.

In ogni caso: quando la Grecia uscirà, l'euro e una certa idea di Europa saranno finite - terminate.
Si chiuderà definitivamente l'epoca storica nata sulle ceneri, sulle speranze e sugli ideali di ricostruzione europea nate dalla fine della seconda guerra mondiale.
E non certamente solo per colpa dei tedeschi, anche se , come è sempre stato, ancora una volta loro, indubitabilmente primi in tutto, i migliori in ogni cosa, non sono riusciti a imparare nulla dagli errori del passato e non sono in grado di avere una visione più larga e diversa da quella pangermanista.

Carissimo notizie del genere servono solo per alimentare il panico. Se il piano di emergenza esiste, proprio per questo non bisognerebbe diffonderne la notiza in un momento di disorientamento generale. E' implicito che uno strumento d'emergenza debba esistere, la sua diffusione alimenta solo il panico e quindi è criminale diffonderlo. Riguardo all'efficacia del piano, fermo restando i vincoli istituzionali della BCE, penso che le istituzioni europee non siano in grado di fornteggiare una rincorsa agli sportelli bancari dei PIIGS. Perchè, è semplice, la BCE dovrebbe alla fine finanziare direttamente gli Stati coinvolti per evitarne la bancarotta. Insomma la soluzione rigettata dalla finestra dai teutonici rientrebbe dalla porta principale.Ciò che molti esperti non comprendono è che in un sistema monetario le passività e attività all'interno del sistema si compensano e quindi non emergono all'esterno, ma se il sistema viene spezzato, con l'uscita di un paese, tali passità ed attività non si compensano più e diventano effettivamente esigibili. Si stima ad esempio che alle sole istituzioni/stati dell'eurogruppo la Grecia debba circa 300 mld di €. Ma tali 300 mld di euro scatenerabbero un effetto domino o moltiplicativo almeno per 4, per cui alla fine la BCE dovrebbe intervenire non solo a favore della banche ma anche finanziando direttamente gli Stati.Tecnicamente sarebbe possibile ma lo statuto della BCE non lo permette. Credo che Tsipras pensi a tali effetti ingestibili e devastanti, quando dice che "vedremo se avranno il coraggio di cacciarci dall'euro".
 
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apino

Forumer storico
forse, le considerazioni finali sono 2:

1) l'elettorato greco, ormai ha la percezione votando "x" succede (o potrebbe succedere) "y", al di là dei sofismi elettorali: cosa ritiene la maggioranza dell'elettorato sia più vantaggioso per la Grecia scegliere?
2) Tsipras spingendosi così inflessibilmente avanti fino a nuove elezioni ha pianificato, in caso di uscita come gestire gli eventi ed i vantaggi che ne avrà la popolazione greca, o sta cercando solo di trarne vantaggi politici immediati sapendo che in caso di uscita (e lo dicono praticamente tutti, dai mercati, agli economisti...) la Grecia starà peggio??
 

ficodindia

Forumer storico
Tsipras: non c'è alcuna possibilità che la Grecia esca dall'euro.

In un intervista di oggi Tsipras ha rassicurato i cittadini greci riguardo ai loro depositi bancari. Inoltre credo abbia ribadito che che non c'è alcuna possibilità che una paese possa uscira dall'euro. Ribadisce inoltre la sua determinazione a rinegoziare, non a rigettarlo, il Memorandum per impedire la catastrofe non solo greca bensì, credo giustamente, dell'economia europea. Insomma per Tsipras il posto della Grecia è nell'euro e nell'UE. Dichiarazioni molto europeiste. Sembra abbia rigettato il suo massimalismo per posizioni più concrete da realpolitik.
http://www.microsofttranslator.com/bv.aspx?from=&to=it&a=http%3A%2F%2Fwww.protothema.gr%2Fpolitics%2Farticle%2F%3Faid%3D198521
 

ficodindia

Forumer storico
forse, le considerazioni finali sono 2:

1) l'elettorato greco, ormai ha la percezione votando "x" succede (o potrebbe succedere) "y", al di là dei sofismi elettorali: cosa ritiene la maggioranza dell'elettorato sia più vantaggioso per la Grecia scegliere?
2) Tsipras spingendosi così inflessibilmente avanti fino a nuove elezioni ha pianificato, in caso di uscita come gestire gli eventi ed i vantaggi che ne avrà la popolazione greca, o sta cercando solo di trarne vantaggi politici immediati sapendo che in caso di uscita (e lo dicono praticamente tutti, dai mercati, agli economisti...) la Grecia starà peggio??

Tsipras vuole rimanere nell'euro, possono solo cacciarlo, per cui non ha un piano alternativo. Se lo cacciano additerà come politicamente responsabile della catastrofe greca i paesi dell'eurogruppo. Insomma secondo Tsipras :"Non c'è la capacità istituzionale di espulsione di un paese dalla zona euro". Ed inoltre si chiede a "cosa serve questo ricatto costante?"

http://www.microsofttranslator.com/bv.aspx?from=&to=it&a=http%3A%2F%2Fwww.protothema.gr%2Fpolitics%2Farticle%2F%3Faid%3D198521
 
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ficodindia

Forumer storico
Dice che vuole, ma dice anche di voler ritrattare accordi presi per rimanervi e ciò non è molto compatibile.

Certo non è possibile rigettare il Memorandum, così come non è possibile espellere un paese dall'euro. Come la mettiamo? Tale empasse può essere superata in due modi o attraverso una rattura traumatica con conseguenze davvero imprevedibili, oppure probabilmente negoziando. Ne consegue che il Memorandum dovrà essere rinegoziato, ponendo l'enfasi non solo sul rigore bensì anche sulla crescita. Credo che nella testa di Tsipras ci sia tale argomentazione e che la rigidezza teutonica dovrà cedere.
 
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Discepolo

Negusneg Fan Club
Vi consiglio di vedere questo bel documentario sulla storia dell'Albania dall'Indipendenza ad oggi.
Con la Grecia non c'entra niente ... ma serve a capire un poco i tormenti dell'area balcanica meridionale.

[ ALBANIA ] documentario intero istituto Luce / ITA / ALB - YouTube


Ciao Tommy, grazie per l'interessante documentario. :up:

Una domanda o.t.: qualcuno conosce l'autore e il titolo della musica che inizia al punto 1:31:19 ("agli inizi degli anni 80".... come sottofondo)...?
Scusate l'ignoranza, ma l'ho già sentita molte volte e non so chi l'abbia composta...Grazie in anticipo per eventuali risposte.
 
Stato
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