Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (13 lettori)

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ArteInCollina

Non tutto si può comprare
Recuperare le perdite: riassunto della situazione?

Buongiorno a tutti!
Nelle ultime settimane non sono riuscito a seguire il forum ed ho provato a leggere i digest giornalieri, ma sarò riuscito a leggere più o meno un decimo degli interventi. C'è una pagina aggiornata a cui fare riferimento per tenersi aggiornati non avendo il tempo di seguire tutto il thread?
In particolare
1) Vorrei capire vista la situazione attuale se secondo voi ci sono possibilità di recuperare qualcosa di più della quotazione attuale dei minibond tramite le azioni legali.

2) Con Fineco, non avendo dato alcuna indicazione di accettazione dello swap, mi trovo con delle quantità di minibond che non mi tornano: avevo 8000€ di maggio 2012 e 7000€ di settembre 2040. Ho già venduto 1130 Efsf Psi 03/13 e 1120 Efsf 14 ed ora nel mio deposito ci sono 225 minibond per ogni anno di scadenza dal 2023 al 2027, cioè da HELLEN REP 23 S 1 a HELLEN REP 27 S 5 mentre sono 240 per tutte le altre 15 scadenze annuali.
Accanto a questo 461 di EFSF 12 0.
Mi sfugge il motivo per cui le quantità sono diverse...
Grazie e buona domenica!
 

carib

rerum cognoscere causas
Lodevole iniziativa...

L'unica soluzione sarebbe politica, ma politica forte:
presidente europeo eletto con poteri a lui e al parlamento, unione fiscale, BCE con poteri da banca centrale vera che stabilisce i tassi da pagare per ogni singolo stato a tavolino fino all'armonizzazione completa dei conti, garantendo illimitatamente e all'infinito i debiti di tutti i componenti l'unione.

c'é un grosso equivoco.. ovviamente pompato e voluto dagli avversari di una vera unione politica:

Gli eurobonds NON costituirebbero affatto una garanzia federale di TUTTI i debiti degli stati.. ma introdurrebbero una garanzia dell'unione SU QUELLA PORZIONE dei debiti degli Stati che sarebbe sostituita da debito federale.

L'idea che il Lussemburgo, che ha un debito pubblico del 20% del PIL.. debba divenire garante del debito greco passato e futuro, anche se questo é fuori controllo.. non é ne giusta ne politicamente praticabile.

Il tesoro USA.. non é garante del debito della California, o del Texas.. ma é garante dei buoni del tesoro USA.. la cui quantitá é infinitamente superiore a quella dei titoli emessi dai singoli Stati.

Con la creazione degli eurobonds.. una certa porzione delle obbligazioni nazionali (da determinarsi) sarebbe sostituita da obbligazioni federali europee: ad esempio, si potrebbe pensare di trasformare in debito comune una porzione di debito nazionale fino al 50% del PIL di ciascuno Stato... il che nell'Eurozona, se non erro, non presenterebbe problemi immediati se non per il Lussemburgo, l'Estonia e la Slovacchia, piccoli paesi che traggono peraltro grossi benefici dalla partecipazione all'Unione.. e anche per questi sarebbe un vantaggio, perché potrebbero nei fatti indebitarsi ulteriormente (cioè spendere senza pagare subito).. a conto terzi.

La parte eccedente.. resterebbe nazionale, avrebbe tassi di interesse diversi e potrebbe appunto essere ristrutturata in caso di crisi che richieda una "amministrazione controllata" federale.

Applicata al caso dell'Italia, questa formula ridurrebbe l'onere del debito italiano su una parte dello stock.. e l'aumenterebbe sull'altra. L'Italia dovrebbe comunque riportare in equilibrio i conti pubblici, ma potrebbe farlo in maniera meno violenta.

Se non ci riesce, dovrebbe ristrutturare la porzione nazionale del debito pubblico, ma con un recovery complessivo assai maggiore per i titolari degli attuali BTP. Chiedendo la ristrutturazione, all'Italia sarebbe imposta una temporanea perdita di sovranità fiscale, fino al ripristino dell'equilibrio di bilancio.
 

dierre

Forumer storico
Buongiorno a tutti!
Nelle ultime settimane non sono riuscito a seguire il forum ed ho provato a leggere i digest giornalieri, ma sarò riuscito a leggere più o meno un decimo degli interventi. C'è una pagina aggiornata a cui fare riferimento per tenersi aggiornati non avendo il tempo di seguire tutto il thread?
In particolare
1) Vorrei capire vista la situazione attuale se secondo voi ci sono possibilità di recuperare qualcosa di più della quotazione attuale dei minibond tramite le azioni legali.

2) Con Fineco, non avendo dato alcuna indicazione di accettazione dello swap, mi trovo con delle quantità di minibond che non mi tornano: avevo 8000€ di maggio 2012 e 7000€ di settembre 2040. Ho già venduto 1130 Efsf Psi 03/13 e 1120 Efsf 14 ed ora nel mio deposito ci sono 225 minibond per ogni anno di scadenza dal 2023 al 2027, cioè da HELLEN REP 23 S 1 a HELLEN REP 27 S 5 mentre sono 240 per tutte le altre 15 scadenze annuali.
Accanto a questo 461 di EFSF 12 0.
Mi sfugge il motivo per cui le quantità sono diverse...
Grazie e buona domenica!
E' giusto così.
 

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karl

M.A.S.
c'é un grosso equivoco.. ovviamente pompato e voluto dagli avversari di una vera unione politica:

Gli eurobonds NON costituirebbero affatto una garanzia federale di TUTTI i debiti degli stati.. ma introdurrebbero una garanzia dell'unione SU QUELLA PORZIONE dei debiti degli Stati che sarebbe sostituita da debito federale.

L'idea che il Lussemburgo, che ha un debito pubblico del 20% del PIL.. debba divenire garante del debito greco passato e futuro, anche se questo é fuori controllo.. non é ne giusta ne politicamente praticabile.

Il tesoro USA.. non é garante del debito della California, o del Texas.. ma é garante dei buoni del tesoro USA.. la cui quantitá é infinitamente superiore a quella dei titoli emessi dai singoli Stati.

Con la creazione degli eurobonds.. una certa porzione delle obbligazioni nazionali (da determinarsi) sarebbe sostituita da obbligazioni federali europee: ad esempio, si potrebbe pensare di trasformare in debito comune una porzione di debito nazionale fino al 50% del PIL di ciascuno Stato... il che nell'Eurozona, se non erro, non presenterebbe problemi immediati se non per il Lussemburgo, l'Estonia e la Slovacchia, piccoli paesi che traggono peraltro grossi benefici dalla partecipazione all'Unione.. e anche per questi sarebbe un vantaggio, perché potrebbero nei fatti indebitarsi ulteriormente (cioè spendere senza pagare subito).. a conto terzi.

La parte eccedente.. resterebbe nazionale, avrebbe tassi di interesse diversi e potrebbe appunto essere ristrutturata in caso di crisi che richieda una "amministrazione controllata" federale.

Applicata al caso dell'Italia, questa formula ridurrebbe l'onere del debito italiano su una parte dello stock.. e l'aumenterebbe sull'altra. L'Italia dovrebbe comunque riportare in equilibrio i conti pubblici, ma potrebbe farlo in maniera meno violenta.

Se non ci riesce, dovrebbe ristrutturare la porzione nazionale del debito pubblico, ma con un recovery complessivo assai maggiore per i titolari degli attuali BTP. Chiedendo la ristrutturazione, all'Italia sarebbe imposta una temporanea perdita di sovranità fiscale, fino al ripristino dell'equilibrio di bilancio.
Sarebbe sufficiente che i paesi europei usassero eurobond (quindi diciamo ad un tasso del 2% essendo garantiti, come gli efsf ora) per finanziare il nuovo debito, quindi per rollare il debito vecchio che arriva in scadenza; in questo modo tutti i paesi potrebbero finanziarsi sul mercato e quindi non ci sarebbero problemi di paesi che non possono accedere al mercato.
Ovviamente gli eurobond andrebbero uniti alla condizione del pareggio di bilancio.
 

tommy271

Forumer storico
c'é un grosso equivoco.. ovviamente pompato e voluto dagli avversari di una vera unione politica:

Gli eurobonds NON costituirebbero affatto una garanzia federale di TUTTI i debiti degli stati.. ma introdurrebbero una garanzia dell'unione SU QUELLA PORZIONE dei debiti degli Stati che sarebbe sostituita da debito federale.

L'idea che il Lussemburgo, che ha un debito pubblico del 20% del PIL.. debba divenire garante del debito greco passato e futuro, anche se questo é fuori controllo.. non é ne giusta ne politicamente praticabile.

Il tesoro USA.. non é garante del debito della California, o del Texas.. ma é garante dei buoni del tesoro USA.. la cui quantitá é infinitamente superiore a quella dei titoli emessi dai singoli Stati.

Con la creazione degli eurobonds.. una certa porzione delle obbligazioni nazionali (da determinarsi) sarebbe sostituita da obbligazioni federali europee: ad esempio, si potrebbe pensare di trasformare in debito comune una porzione di debito nazionale fino al 50% del PIL di ciascuno Stato... il che nell'Eurozona, se non erro, non presenterebbe problemi immediati se non per il Lussemburgo, l'Estonia e la Slovacchia, piccoli paesi che traggono peraltro grossi benefici dalla partecipazione all'Unione.. e anche per questi sarebbe un vantaggio, perché potrebbero nei fatti indebitarsi ulteriormente (cioè spendere senza pagare subito).. a conto terzi.

La parte eccedente.. resterebbe nazionale, avrebbe tassi di interesse diversi e potrebbe appunto essere ristrutturata in caso di crisi che richieda una "amministrazione controllata" federale.

Applicata al caso dell'Italia, questa formula ridurrebbe l'onere del debito italiano su una parte dello stock.. e l'aumenterebbe sull'altra. L'Italia dovrebbe comunque riportare in equilibrio i conti pubblici, ma potrebbe farlo in maniera meno violenta.

Se non ci riesce, dovrebbe ristrutturare la porzione nazionale del debito pubblico, ma con un recovery complessivo assai maggiore per i titolari degli attuali BTP. Chiedendo la ristrutturazione, all'Italia sarebbe imposta una temporanea perdita di sovranità fiscale, fino al ripristino dell'equilibrio di bilancio.

Son più propenso ad un utilizzo sulla falsariga di quello che dice Karl.
Altrimenti si ricade nel vortice: ristrutturazione di parte del debito con conseguente crollo del sistema bancario ... quindi nuovi aiuti di stato ... e non se ne esce più.

Da tener presente poi, specie per l'Italia (ma anche altri paesi) la probabile spinta recessiva che determinerebbe una ristrutturazione dei debiti visto che da un annetto a questa parte la "collettivizzazione" del debito avvenuta nella prima fase dell'Euro si è invertita.
Ogni stato - con le proprie banche - si stà ricomprando il suo debito.
 

tommy271

Forumer storico
Tema dalla Grecia nell'ordine del giorno dei leader dei paesi più potenti

In termini di euro e lo sviluppo

Esorcizzare lo scenario della dracma, ma chiedete e "rispettare gli impegni"

Michael Mitsos

Pubblicato il: Lunedi May 21, 2012





I leader degli otto paesi più ricchi del mondo, come la Grecia in euro. Esorcizzare il nostro ritorno alla dracma, la famosa «Grexit», può avere effetti a catena che portano alla rottura della zona euro. Così ha un messaggio che vi aiuterà, a condizione che rispettino i nostri obblighi.

Ma cominciamo dalla fine e vedere che cosa la stampa dice che il vertice del G8 tenutosi Sabato a Camp David. "Accogliamo con favore il dibattito in corso in Europa per rilanciare la crescita 'di cui al punto 5," pur mantenendo l'impegno risoluto di attuare il risanamento di bilancio. Siamo d'accordo sull'importanza di una zona euro forte e coesa per la stabilità mondiale e la ripresa, e confermiamo il nostro interesse a rimanere in Grecia nella zona euro nel rispetto dei suoi impegni. "

Sostegno francese.
E 'vero che Francois Åland voluto un termini più generosi. "Dobbiamo salvare la Grecia", ha sottolineato Venerdì sera ai giornalisti alla conferenza stampa l'Ambasciata di Francia a Washington, prima di andare a Camp David. La mattina stessa, dopo l'incontro con il presidente Obama, dichiarando che la credenza comune è: ". Lasciare la Grecia nella zona euro e vanno fatti tutti gli sforzi a tal fine da entrambe le parti"


Poi venne il vertice del G8, dove Angela Merkel è stata irremovibile. Lui non ha accettato, di nuovo, euro-obbligazioni, che ha portato di nuovo ai capi all'avanguardia altri.
Non cedere alle pressioni Barack Obama a prendere una posizione più morbida nei confronti del governo greco. Secondo i funzionari britannici ha invocato il "Guardian", è venuto a chiedere ad un certo punto di essere rimosso dal comunicato finale dei riferimenti più alla crisi nella zona euro. In questo modo la frase è stata aggiunta per la Grecia il requisito "a rispettare gli impegni." In un altro punto, inoltre afferma esplicitamente che "le misure corrette (per la crescita) non sono uguali per tutti".


Non era solo stretta Merkel con la Grecia. "Vogliamo restare in Grecia nella zona euro, rispettando i suoi impegni", ha detto Obama. "I greci devono scegliere se votare a favore di lasciare l'euro, con tutti gli impegni di voto o altro, il che significa in sostanza lasciare", ha detto David Cameron.

Anche il primo ministro russo Dmitry Medvedev non ha lasciato spazio a "La Grecia deve rimanere nella zona euro. Questo è stato concordato e auspica che i paesi del G8. Ma non basta volere solo quelli. Si deve volere e il popolo greco ".


Ma la questione dello sviluppo non si può dire che a Camp David Chancellor è stato isolato.
Come la delegazione francese, il comunicato finale c'è qualcosa per tutti. Un leader dell'Alleanza, tra cui Barack Obama, Francois Åland, Primo Ministro d'Italia, Mario Monti, l'omologo spagnolo Mariano Rachoi, cercò di convincere Merkel ad essere più flessibile sulla questione delle banche spagnole, il deficit italiano, e naturalmente debito greco. Ma lei non si tirò indietro.

"E 'un grande risultato che noi tutti oggi concordano sul fatto che abbiamo bisogno di avere sia la crescita e la disciplina fiscale", ha detto Sabato visibilmente soddisfatto. E il primo ministro britannico sembra essere d'accordo con lei. "Lo sviluppo e l'austerità non sono incompatibili", ha detto alla BBC. "Per ottenere la crescita è necessario disporre di un piano di riduzione del disavanzo".


Forse la dichiarazione più ottimista sul fatto che la Grecia veniva da Mario Monti. "E 'una missione fondamentale della Banca centrale europea per la protezione dell'euro. In questo contesto, la BCE, le istituzioni europee e le autorità greche troveremo una soluzione ", ha detto ieri alla CNN. Ma si affrettò ad aggiungere: ". L'Europa non può lasciare, anche per ridurre drasticamente gli impegni richiesti dalla Grecia per l'attuazione dei programmi di aiuto" Esattamente quello che hanno detto è, e altri leader ...


In altre parole, i leader mondiali più potenti nel fine settimana ha parlato a lungo sulla Grecia. In realtà, secondo una fonte diplomatica italiana, ha parlato quasi tutto il tempo in Grecia! Questo può essere visto positivamente: il nostro piccolo paese non ha abbandonato (ancora) al suo destino. Ma un incidente - o un risultato elettorale - può annullare tutto.

(Ta Nea)

***
Da leggere, il resoconto sul G-8.
 

tommy271

Forumer storico
G. Papandreou: mettere le elezioni - Il prossimo governo deciderà sul referendum

Intervista rilasciata dall'ex primo ministro in radio irlandese RTE


Pubblicato il: 20/05/2012, 21:24









Intervista rilasciata dall'ex primo ministro George Papandreou sulla radio irlandese RTE

Alla domanda se fu sorpreso dal ritorno della voce di un referendum, George Papandreou parlato delle ragioni per cui il referendum proposto lo scorso novembre. Ho pensato, ha detto, il diritto del popolo greco per formulare la propria decisione non solo per l'euro, per i quali la stragrande maggioranza dei greci erano a favore e gli altri grandi problemi che sono sorti a seguito dell'accordo del 26 ottobre, come per difficoltà nell'attuazione del programma.

Questi grandi dilemmi deve essere messo in popolo greco e democraticamente si decide.

Ad una domanda riguardo a ciò che erano le obiezioni di Merkel e Sarkozy a Cannes, ha osservato che l'intera questione della questione referendum era più larga legittimazione democratica, sottolineando che non possiamo solo seguire le esigenze immediate dei mercati. È necessario avere persone in grado di esprimere se stessi, per proteggerli.
Sta a noi creare le garanzie necessarie.

Ha inoltre sottolineato che non è un problema solo greca - e se si adatta un po '- ma per europei e americani, un problema di economie sviluppate.Se non si muovono con un programma di investimenti in un mercato concorrenziale e più verde l'Europa non risolverà la crisi, non avremo una crescita reale o ridurre la disoccupazione, né competere con le economie emergenti.

Poi, ha chiesto se ci dovrebbe essere un referendum oggi in Grecia, ha detto che la questione è un modo per affrontare le grandi questioni, ma in questa fase in Grecia dovranno vedere ciò che il risultato delle elezioni e dopo una materia del governo che ne deriverebbero.

Anche se la Costituzione ci permette dichiarato, finora solo una volta in passato hanno attivato l'istituzione, la questione del governo. Ma la scorsa estate ha votato necessario applicare la legge che permette un referendum.

Alla domanda se è possibile per la Grecia di lasciare la zona euro, ha detto che è assolutamente convinto che questo sarebbe molto peggio per il popolo greco a livello economico e sociale, il programma di transizione molto difficile che si applica al momento. Inoltre, questa sarà contemporaneamente negative'' ultimo "per altri paesi e quindi l'intera area dell'euro, che sarebbe minacciata.

Il giornalista, poi, gioca documento audio, che sentito il Ministro delle Finanze di dire con modo quasi ironico, che se la Grecia sinistra sulla zona euro può limitare le conseguenze del fatto che non troverete il formaggio in un supermercato.

George Papandreou, dopo aver ricordato che la bilancia commerciale tra i due paesi potrebbe salire a circa 300 milioni di euro, reclutando gli stereotipi stigmatizzanti, notando che in Europa abbiamo bisogno di solidarietà. Stereotipi e aforismi facili oscura il vero problema in Europa.

Infine, una domanda relativa alla Eurobond e di proporre le Hollande, George Papandreou, dopo aver ricordato che dal 2009 parla della necessità di Eurobonds, elenca tutti i vantaggi di una tale adozione, soprattutto in fase di sviluppo , gli investimenti in un'Europa competitiva, come nella lotta contro la disoccupazione. Elenca anche il potenziale d'Europa, ma non exploit, così come della Grecia vantaggi comparativi, possibilità e prospettive.

(To Vima)
 

Zio Patri

Forumer attivo
Sarebbe sufficiente che i paesi europei usassero eurobond (quindi diciamo ad un tasso del 2% essendo garantiti, come gli efsf ora) per finanziare il nuovo debito, quindi per rollare il debito vecchio che arriva in scadenza; in questo modo tutti i paesi potrebbero finanziarsi sul mercato e quindi non ci sarebbero problemi di paesi che non possono accedere al mercato.
Ovviamente gli eurobond andrebbero uniti alla condizione del pareggio di bilancio.

Credo che sia proprio dove vogliono arrivare...il problema è che al momento i vari stati hanno in mente tempi diversi!
 

tommy271

Forumer storico
Stark: pensare di lasciare la Germania con l'euro







"Impensabile" con l'uscita della Germania dall'euro, ex membro della Banca centrale europea Juergen Stark, pur rilevando che ciò che stava per tornare, dicendo che il marco tedesco sono "nostalgia semplice".

"Il danno economico e politico sull'Europa e la Germania sarebbe irreparabile", Stark ha detto in un'intervista a Die Welt e sarà pubblicato Lunedi, trasmette come Dow Jones Newswires.

D'altra parte, secondo il parere del Stark, la Grecia non è costretto a rimanere in euro "a qualsiasi prezzo".

"Certo, una possibile via d'uscita dall'unione monetaria, i costi enormi nel breve termine il paese sarà interessato e il resto d'Europa", ha detto Stark, aggiungendo: "Ma nel medio termine, aiuterà la stabilità della zona euro quando un paese non si qualifica costretti ad abbandonare temporaneamente il suo. "

Dal momento che la critica di Stark non sfugge il nuovo presidente francese Francois Hollande, il quale ha dichiarato che avrebbe accettato la linea del governo e senza l'adozione di misure per lo sviluppo.

"E 'con ogni cambio di governo in Europa a dubitare di ciò che avevano deciso qualche settimana fa", afferma Stark. "L'Europa non può funzionare così", aggiunge, e crede che non si verificano cambiamenti drammatici nel Patto.
 
Stato
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