Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

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I bookmakers mostrano una vittoria di Nuova Democrazia

Il Betfair ha annunciato che il gioco d'azzardo sulle elezioni greche toccato circa 310.000 €


Pubblicato il: 15/06/2012, 22:08






Bookies esteri scommettere sulla vittoria della Nuova Democrazia nelle elezioni Domenica, ma i partiti politici sostengono che la differenza è così piccola che anche una partita di calcio potrebbe cambiare il risultato, dice un report in Reuters.

Ha tenuto pochi giorni prima critica per il paese e le elezioni della zona euro, il bookmaker Betfair, che ha sede a Londra, offre prestazioni in New Democracy per un po 'in tre o quattro SYRIZA 11.

L'azienda offre prestazioni Landbrokes in quattro a 11 ND e SYRIZA 15 a otto, il che significa che la vittoria del New Democracy è più probabile. La Paddy Power a Dublino dà ND 2-7 e 9-4 SYRIZA.

"Molti scommessa che Nuova Democrazia otterrebbe più voti", ha detto Ken Robertson di Paddy Power. "La maggior parte delle scommesse erano un paio di giorni fa, il 12 giugno", ha aggiunto. Il Betfair ha annunciato che il gioco d'azzardo sulle elezioni greche toccato 310.000 euro, con il 72% del denaro essere posto in favore della Nuova Democrazia.

(To Vima)
 
BNP Paribas in Grecia: tra Scilla e Cariddi ...









Il risultato delle elezioni greche rimane assai incerta, ma la formazione di un governo stabile, in grado di spostare le riforme necessarie si rivelerà una sfida indipendentemente dall'esito delle urne, dice un rapporto sulla Grecia, in data 15 giugno 2012, BNP Paribas.

Il ritiro della Grecia dall'unione monetaria sarà uno sviluppo molto negativo sia per la Grecia e l'Eurozona nel suo complesso, compresi nota gli analisti di BNP Paribas. E, infine, ritengono che alla luce della reciproca-benefici come scenario più probabile, non risulta che sia un output compilato dell'euro da parte della Grecia (25% di possibilità) o quello di un output "disordinato" (15% di possibilità), ma piuttosto un intermedio condizione (60% di possibilità), che comprenderà qualunque sia il risultato delle elezioni:

a) una sorta di compromesso tra la Grecia e creditori, a causa delle preoccupazioni circa i rischi che la diffusione potenziale il paese fuori dell'euro e

b) la negoziazione di un programma globale per nuovi aiuti la Grecia, in base al quale il paese avrà più tempo a disposizione per affrontare gli squilibri dell'economia.

Ci sarebbe, tuttavia, ha aggiunto il BNP, e periodi di tensione per quanto riguarda il progresso della rettifica greco, fino a quando l'economia greca è "lottare" per riprendere il cammino dello sviluppo.

Gli analisti della banca francese ritengono che i dati da questo scenario, il secondo trimestre per l'economia greca si rivelerà altrettanto o più debole rispetto al primo trimestre, mentre il calo dei consumi rimarrà il fattore chiave del ritiro.


La scarsa competitività dell'economia greca e il basso rapporto al PIL delle esportazioni rivelano che il paese non ha un significativo potenziale per stimolare la crescita attraverso le esportazioni. Inoltre, il turismo, che ha contribuito al PIL greco al 15% o giù di lì, probabilmente accettare un colpo a causa dei timori riguardanti una possibile via d'uscita dal paese dell'euro, che spingono i turisti scelgono altre destinazioni.

Qualunque sia il partito che vincerà le elezioni, se una festa all'altra nella nota, si preme per le modifiche dei termini del programma di UE / FMI. In questo contesto, fa il BNP, l'accento sul costo di ridurre ulteriormente le misure e il rafforzamento della competitività, in particolare quelli direttamente legati ai salari, sarà rilassato.

Inoltre, secondo la stessa relazione potrebbe essere dato più tempo in Grecia al fine di affrontare gli squilibri fiscali, uno sviluppo che è stimato come uno sviluppo positivo in generale. Tuttavia, la continua incertezza sulla stabilità del governo e le potenziali difficoltà di negoziare un nuovo programma che contribuiscono al PIL probabilmente ridursi quest'anno a un ritmo analogo nel 2011 (-6,9%). Per il 2012, il BNP fornisce PIL greco contrazione del 6,5%, seguita da una ulteriore contrazione del 3,5% nel 2013.

Tra gli altri, gli analisti di BNP stimano che gli obiettivi di questo programma per la Grecia, che fornisce un avanzo primario pari all'1% del Pil quest'anno, 1,8% nel 2013 e 4,5% nel 2014, è improbabile che essere soddisfatti. Forse non rinegoziare i termini del piano in grado di rallentare la riduzione del deficit di bilancio.

In ambito più generale, il BNP "vede" per la Grecia, recessione più profonda e più a lungo, mancato raggiungimento degli obiettivi di bilancio e, di conseguenza il debito, molto più elevata in rapporto al PIL rispetto alle previsioni del programma attuale delle relazioni UE / FMI.

Le previsioni parlano di BNP del debito 160% del PIL nel 2020, contro un obiettivo del 120% e anche di stime prudenti. Tale sviluppo significa che il debito greco è considerato insostenibile dal FMI e sarà quindi ragione più probabile di cessazione dei finanziamenti del Fondo.

Dato che gran parte del debito greco è nelle mani del settore pubblico, a seguito della PSI, gli analisti di BNP concludere che tutto quanto sopra evidenziano la necessità di ulteriore sostegno in Grecia e un nuovo debito "haircut".

***
Da leggere.

����:www.capital.gr
 
Grecia: Tsipras modera toni ma Syriza ha tante anime

Una dozzina le correnti, da 'moderati' filo-Ue a 'falchi'

15 giugno, 17:19



(di Demetrio Manolitsakis) (ANSAmed) - ATENE, 15 GIU - Syriza, il partito di sinistra greco che alle elezioni del 6 maggio scorso ha quadruplicato la propria forza elettorale, diventando la seconda formazione politica del Paese, si presenta al voto di domenica con una posizione quantomeno paradossale che non solo non convince ma che spaventa per la pericolosità che rappresenta per la permanenza della Grecia nella zona euro.

In sostanza Syriza, che è guidato da Alexis Tsipras (a 37 anni è il più giovane leader politico) sostiene di volere che la Grecia resti nell'Ue e nell'euro ma non vuole assumersi gli oneri scaturiti dai due Memorandum firmati dai precedenti governi di Atene. Nelle elezioni del 2009 Syriza aveva ottenuto il 4,60% dei voti e 13 parlamentari. In quelle del 6 maggio (dove ancora si presentava come Coalizione delle Sinistre e non come partito unico come adesso) ha ottenuto il 16,78% delle preferenze e 52 deputati.

Negli ultimi giorni, Tsipras ha molto moderato le proprie posizioni nei confronti del Memorandum ed ora si dice a favore della permanenza della Grecia nell'euro e non sostiene più l'abolizione dell'accordo ma ne chiederà - come afferma - la revisione dei termini. Dimostrazione ne è la reazione dei mercati al suo articolo apparso sul Financial Times, in cui ha affermato che le modifiche che egli intende apportare al Memorandum saranno fatte in ambito europeo.

Vari osservatori locali, però, non sono ottimisti circa la possibilità di Tsipras di attuare il programma di Syriza e ricordano che le componenti del partito sono almeno 12 (o forse 13) e fra di esse esistono pure profonde divergenze politiche e ideologiche.

Le più importanti di queste frange sono la Sinistra Ecologica Rinnovatrice e Comunista, forse l'unica componente di Syriza ad avere un'ideologia euro-comunista. Proviene dal vecchio Partito Comunista greco dell'Interno, come veniva chiamato durante il regime dei colonnelli. Poi c'é Energi Polites (Cittadini Attivi): è la componente che predica l'unità di tutta la sinistra greca ed ha come leader Manolis Glezos, l'uomo simbolo della resistenza ellenica contro l'occupazione tedesca durante la Seconda guerra mondiale. Anentakti Aristeri (Indipendenti di Sinistra) è invece costituito da un certo numero di persone che non fanno parte di nessuna componente di Syriza. Quindi c'é Dea (Sinistra Operaia Internazionalista) che è un'organizzazione di trotzkisti e internazionalisti e Kokkino (Rosso). Ma Syriza ha anche una componente maoista, che si chiama Koe (Organizzazione Comunista di Grecia). A tutte queste varie anime si deve aggiungere il gruppo dei fuorusciti dal partito socialista Pasok, fra cui tre parlamentari e qualche ex ministro.

Negli ultimi giorni l'eventualità di una vittoria elettorale di Syriza - e quindi il timore di un'uscita della Grecia dall'eurozona - ha indotto molti greci a precipitarsi in banca per ritirare i risparmi e trasferirli all'estero. Altri hanno scelto di metterli nelle cassette di sicurezza oppure di nasconderli in casa. Nonostante tutto, in mezzo a queste persone ce ne sono tante che hanno votato e voteranno di nuovo per Syriza il 17 giugno.(ANSAmed).

***
Un bell'articolo dell'ANSAMED che descrive le componenti di Syriza.
 
Grecia: leader neonazisti greci vuole Istanbul e Smirne

15 giugno, 16:04





(ANSAmed) - ANKARA, 15 GIU - Il leader del partito neonazista greco Alba Dorata Nicos Mihaloliakos, entrato nel parlamento di Atene alle ultime elezioni politiche,vuole riconquistare alla Turchia, oltre a Istanbul, anche Smirne e la costa del Mar Nero, riferisce oggi il quotidiano Milliyet.

In un discorso pronunciato ieri a Salonicco il ''Fuhrer greco'' ha detto che ''riprendera'''' Smirne e la costa turca del Mar Nero, ex-territori dell'impero bizantino prima della caduta di Costantinopoli nella mani dei sultani ottomani. La settimana scorsa, rileva Milliyet, il leader neonazista di Atene aveva assicurato che avrebbe riconquistato anche Istanbul. Ieri, scrive Milliyet, ha ribadito il concetto, annunciando che ''riprenderemo Istanbul, Smirne e il Mar Nero''.

Poi ha chiarito sempre secondo il giornale turco: ''si, siamo nazionalisti e razzisti. Non lo nascondiamo!''.

Mihaloliakos ha anche criticato il sindaco di Salonicco per avere proposto di dare a una strada della capitale della Macedonia greca il nome del fondatore della Turchia moderna Mustafa Kemal Ataturk, che vi era nato, quando faceva ancora parte dell'impero ottomano, nel 1881. (ANSAmed).
 
Grecia: leader neonazisti greci vuole Istanbul e Smirne

15 giugno, 16:04





(ANSAmed) - ANKARA, 15 GIU - Il leader del partito neonazista greco Alba Dorata Nicos Mihaloliakos, entrato nel parlamento di Atene alle ultime elezioni politiche,vuole riconquistare alla Turchia, oltre a Istanbul, anche Smirne e la costa del Mar Nero, riferisce oggi il quotidiano Milliyet.

In un discorso pronunciato ieri a Salonicco il ''Fuhrer greco'' ha detto che ''riprendera'''' Smirne e la costa turca del Mar Nero, ex-territori dell'impero bizantino prima della caduta di Costantinopoli nella mani dei sultani ottomani. La settimana scorsa, rileva Milliyet, il leader neonazista di Atene aveva assicurato che avrebbe riconquistato anche Istanbul. Ieri, scrive Milliyet, ha ribadito il concetto, annunciando che ''riprenderemo Istanbul, Smirne e il Mar Nero''.

Poi ha chiarito sempre secondo il giornale turco: ''si, siamo nazionalisti e razzisti. Non lo nascondiamo!''.

Mihaloliakos ha anche criticato il sindaco di Salonicco per avere proposto di dare a una strada della capitale della Macedonia greca il nome del fondatore della Turchia moderna Mustafa Kemal Ataturk, che vi era nato, quando faceva ancora parte dell'impero ottomano, nel 1881. (ANSAmed).

E la storia si ripete puntuale....
ieri i gravosi debiti della prima guerra mondiale in capo alla Germania, l'iperinflazione e i diritti di sfruttamento sulla Ruhr.
Oggi la "cura dimagrante" forzata, per non dire carestia, ai piigs, ai Greci in primis (dove il termine carestia purtroppo non è sproporzionato :rolleyes:) e la deflazione.
E si sentono circolare nuovamente certe castronerie.
Certo gli imbecilli sono sempre esistiti...ma è incredibile in certe fasi storiche quanto consenso raccolgano.
Aprire sezioni fasciste è decisamente un'attività anticiclica...:D
Se le quotassero sarebbero investimenti ad alto dividendo in queste fasi.
In un documentario di History Channel dicevano che Adolf Hitler sia diventato molto benestante, indipendentemente dai suoi emolumenti e agi da Fuhrer, grazie alla vendita e ai diritti sul Mein Kampf.
Dovrebbero spiegare alle municipalizzate della nettezza urbana il segreto per fare tutti questi utili con la spazzatura :D
 
Ultima modifica:
Come ampiamente prevedibile, si susseguono risposte pilatesche da parte delle istituzioni. Allo stato attuale, io sono anche certo che in futuro si susseguiranno sentenze pilatesche. Questa è la conseguenza inevitabile della insipienza finora mostrata dai risparmiatori truffati nella vicenda greca, cosa che mi ha invece colto completamente di sorpresa.
È puerile sperare che qualche giudice si svegli una mattina e rimetta nelle tasche dei truffati il maltolto. In un caso come questo i giudici non decidono chiusi in una torre d'avorio, sulla base di pure argomentazioni di diritto; le sentenze si baseranno anche sulla rilevanza sociale e politica del problema, sulle forze in campo all'interno di un conflitto reale. A meno che qualcuno voglia correre il rischio di tentare di corrompere qualche giudice.

Le iniziative giudiziarie possono essere utili, ma solo come elemento di strategie e iniziative di respiro più ampio; se assunte da sole, sono solo un ulteriore spreco di tempo e denaro (tranne per i proponenti, che ovviamente guadagnano nel vendere illusioni ai truffati). Certo, avviare iniziative giudiziarie è abbastanza facile e poco faticoso, si può fare leva sulle velleità di rivalsa immediata dei truffati; ma sono una scorciatoia illusoria, oltre che costosa.

D'altra parte iniziative di respiro più ampio sono oggettivamente più complesse. Da molto tempo si stanno valutando le strade per costituire una qualche forma associativa fra i risparmiatori truffati, ma finora non sono stati fatti passi avanti di rilievo.
C'è anche chi ironizza sulle prospettive associative ("nonsifaràmaiassociazione", Hobbit64), ponendosi così nella classica situazione di chi per far dispetto alla moglie si taglia il pise.llo; perché è abbastanza evidente che senza una struttura associativa anche le prospettive giudiziarie si indeboliscono fortemente.
Non ha molto senso accusare qualcuno perchè non riesce a costituire un'associazione; le associazioni sono per definizione strutture collettive, sono inutili e velleitarie se costituite da poche persone. Certo qualcuno dovrà prendere l'inizaiva, ci vorranoo dei promotori; ma questo ha senso solo se esistono prospettive concrete di sviluppo, se la prospettiva associativa riscuote interesse da parte di molti.
 
Tommy hai qualche website address sul quale poter seguire lo spoglio vero e proprio nella serata e nella notte...per verificare il numero effettivo di seggi assrgnati man mano ? .l'obiettivo per un mercato forte domani penso debba essere Nuova Democrazia + Pasok > 150 seggi...quindi non e' importante che solo Nuova democrazia sia il maggior partito ma che possa governare con i deputati del Pasok...


Grazie e buona giornata

BNP Paribas in Grecia: tra Scilla e Cariddi ...









Il risultato delle elezioni greche rimane assai incerta, ma la formazione di un governo stabile, in grado di spostare le riforme necessarie si rivelerà una sfida indipendentemente dall'esito delle urne, dice un rapporto sulla Grecia, in data 15 giugno 2012, BNP Paribas.

Il ritiro della Grecia dall'unione monetaria sarà uno sviluppo molto negativo sia per la Grecia e l'Eurozona nel suo complesso, compresi nota gli analisti di BNP Paribas. E, infine, ritengono che alla luce della reciproca-benefici come scenario più probabile, non risulta che sia un output compilato dell'euro da parte della Grecia (25% di possibilità) o quello di un output "disordinato" (15% di possibilità), ma piuttosto un intermedio condizione (60% di possibilità), che comprenderà qualunque sia il risultato delle elezioni:

a) una sorta di compromesso tra la Grecia e creditori, a causa delle preoccupazioni circa i rischi che la diffusione potenziale il paese fuori dell'euro e

b) la negoziazione di un programma globale per nuovi aiuti la Grecia, in base al quale il paese avrà più tempo a disposizione per affrontare gli squilibri dell'economia.

Ci sarebbe, tuttavia, ha aggiunto il BNP, e periodi di tensione per quanto riguarda il progresso della rettifica greco, fino a quando l'economia greca è "lottare" per riprendere il cammino dello sviluppo.

Gli analisti della banca francese ritengono che i dati da questo scenario, il secondo trimestre per l'economia greca si rivelerà altrettanto o più debole rispetto al primo trimestre, mentre il calo dei consumi rimarrà il fattore chiave del ritiro.


La scarsa competitività dell'economia greca e il basso rapporto al PIL delle esportazioni rivelano che il paese non ha un significativo potenziale per stimolare la crescita attraverso le esportazioni. Inoltre, il turismo, che ha contribuito al PIL greco al 15% o giù di lì, probabilmente accettare un colpo a causa dei timori riguardanti una possibile via d'uscita dal paese dell'euro, che spingono i turisti scelgono altre destinazioni.

Qualunque sia il partito che vincerà le elezioni, se una festa all'altra nella nota, si preme per le modifiche dei termini del programma di UE / FMI. In questo contesto, fa il BNP, l'accento sul costo di ridurre ulteriormente le misure e il rafforzamento della competitività, in particolare quelli direttamente legati ai salari, sarà rilassato.

Inoltre, secondo la stessa relazione potrebbe essere dato più tempo in Grecia al fine di affrontare gli squilibri fiscali, uno sviluppo che è stimato come uno sviluppo positivo in generale. Tuttavia, la continua incertezza sulla stabilità del governo e le potenziali difficoltà di negoziare un nuovo programma che contribuiscono al PIL probabilmente ridursi quest'anno a un ritmo analogo nel 2011 (-6,9%). Per il 2012, il BNP fornisce PIL greco contrazione del 6,5%, seguita da una ulteriore contrazione del 3,5% nel 2013.

Tra gli altri, gli analisti di BNP stimano che gli obiettivi di questo programma per la Grecia, che fornisce un avanzo primario pari all'1% del Pil quest'anno, 1,8% nel 2013 e 4,5% nel 2014, è improbabile che essere soddisfatti. Forse non rinegoziare i termini del piano in grado di rallentare la riduzione del deficit di bilancio.

In ambito più generale, il BNP "vede" per la Grecia, recessione più profonda e più a lungo, mancato raggiungimento degli obiettivi di bilancio e, di conseguenza il debito, molto più elevata in rapporto al PIL rispetto alle previsioni del programma attuale delle relazioni UE / FMI.

Le previsioni parlano di BNP del debito 160% del PIL nel 2020, contro un obiettivo del 120% e anche di stime prudenti. Tale sviluppo significa che il debito greco è considerato insostenibile dal FMI e sarà quindi ragione più probabile di cessazione dei finanziamenti del Fondo.

Dato che gran parte del debito greco è nelle mani del settore pubblico, a seguito della PSI, gli analisti di BNP concludere che tutto quanto sopra evidenziano la necessità di ulteriore sostegno in Grecia e un nuovo debito "haircut".

***
Da leggere.

����:www.capital.gr
 
Tommy hai qualche website address sul quale poter seguire lo spoglio vero e proprio nella serata e nella notte...per verificare il numero effettivo di seggi assrgnati man mano ? .l'obiettivo per un mercato forte domani penso debba essere Nuova Democrazia + Pasok > 150 seggi...quindi non e' importante che solo Nuova democrazia sia il maggior partito ma che possa governare con i deputati del Pasok...


Grazie e buona giornata

I seggi hanno aperto alle sette e chiudono alle 19 (ora di Atene).
Oggi pomeriggio saremo qui a vedere i primi exit-poll che potrebbero uscire poco dopo le 18.
Rammento che, contrariamente ai sondaggi, gli exit-poll di maggio erano stati centrati al millimetro.
 
Un altro intervento

Potresti aver rinegoziato i termini del pacchetto greco, dice l'OCSE

Pubblicato il: Domenica 17 Giugno, 2012





Dovrebbe essere data alla Grecia la possibilità di rinegoziare i termini del pacchetto di salvataggio, se ciò significa restare nella zona euro, l'OCSE ha detto il capo Angelo Guru.

Il segretario messicano dell'Agenzia ha affermato che, se il prossimo governo greco sceglie di rimanere nella zona euro è probabile che sollecitare una rinegoziazione dei termini del pacchetto.
"E 'uno scenario probabile e vedere se questa è la condizione di restare in Grecia e andare, direi che è qualcosa che dovrebbe essere tentata", ha sottolineato il signor Guru, in un'intervista a Los Campos del Messico, prima di dalla riunione del G20.

Poche ore prima, però, Merkel ha escluso qualsiasi negoziato i termini del pacchetto di salvataggio, sottolineando che il prossimo governo della Grecia deve rimanere impegnata ai suoi impegni.

Mr. Gura notato che i leader dei principali partiti politici in Grecia hanno espresso il loro desiderio di rimanere nella zona euro.

"Pertanto, non esclude un adeguamento delle procedure di salvataggio per consentire più tempo o più enfasi su alcune delle misure", ha aggiunto.
"Se ciascuno dei candidati dice che vuole restare nella zona euro, allora questo è qualcosa di diverso. Un mese fa chiedevo: 'Cosa succederebbe se "Said Guru.

Secondo il segretario generale, l'Europa ha le risorse necessarie per affrontare la crisi del debito, ma "meglio coordinare" le sue decisioni.

(Ta Nea)
 
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