Sono schifato dalla linea politica della Germania.
Se a reggere la cancelleria tedesca ci fosse stato un triumvirato stile Bossi, Calderoli, Borghezio con quest'ultimo come primo console, tanto per far capire il livello di becero sciovinismo ed idiozia, si sarebbero fatti persino meno danni.
L'Europa dei mercanti è sempre pronta ad estendere le sue frontiere per conquistare nuovi mercati, ma non per spartirsi gli oneri di una unificazione monetaria gestita malissimo, illudendosi di poter condividere una moneta senza meccanismi di centralizzazione della politica fiscale e un coordinamento dei bilanci strettamente centralizzato.
Neanche a spartirsi gli oneri in termini di mere garanzie, che se pure sono un costo finanziario calcolabile, fossero state rilasciare per tempo, prima che la speculazione ci prendesse gusto a colpire proprio sulle debolezze e incertezze dimostrate, avrebbero avuto un effetto leva nel sostenere la fiducia del credito.
E quindi tali garanzie avrebbero rappresentato un costo virtuale, ampiamente inferiore ai costi che ha già pagato e pagherà tutta l'economia reale occidentale ed europea in primis. Non a caso i continui moniti USA (anzi ormai di tutto il restante G20) sul fatto che si sta giocando col fuoco a un passo da scatenare una ancor più profonda recessione e gli industriali tedeschi per primi che a vedere la linea politica del loro paese, forse cominciano tafazianamente a infliggersi la nota tortura ben sapendo, loro, le conseguenze di questa condotta sui mercati di mezza Europa.