Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
il problema nell suo complesso e semplice a risolvere ma chi ha le chiavi per arrivare alla conclusione non vuole pagare il conto.i francesi dicono non abbiamo l'argent por payee',i tedeschi tirchi e egoisti dicono NIEN non pago il conto per nessuno.e cosi siamo fritti.dobbiamo mettere un avviso pubblicitario "cercasi qualcuno per pagare il conto"


...l'hanno già trovato...:rolleyes:...

Investitore in titoli greci con prezzi di carico ..."alti" ...bisognerà poi capire cosa saranno stati i prezzi di carico alti ...visto che chi ha comprato a 50/100 ...è comunque un prezzo alto ...forse saranno ancora alti i 25/100 di oggi ...:lol:

chi vivrà vedrà...:D
 

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Dura battaglia a Bruxelles

Le posizioni che appaiono in Grecia nel vertice decisivo

Pubblicato: Giovedi 8 Dicembre, 2011



Favore di emettere eurobond, a cambiamenti istituzionali, ma a favore di misure per affrontare la crisi del governo greco in difficili trattative che si svolgono oggi e domani, Venerdì, nel vertice più critici sul futuro dell'euro.

Primo Lucas Papademos a Bruxelles, il Mercoledì e il 5 nel pomeriggio si incontrerà con il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy.

Giovedi mattina è arrivato nella capitale belga e ministro delle Finanze Evangelos Venizelos, il quale, tra gli altri, si incontreranno con i banchieri sul PSI.

Come affermato da Mega, la parte greca ritiene che questo Consiglio dovrebbe essere varato riforme istituzionali nella zona euro, ma per essere un intervento immediato sulla crisi.
La Grecia è riferito sostiene il punto di vista dei signori Rompuy, e Barroso con Italia, Spagna, Lussemburgo e Belgio. Questi paesi hanno concordato di emettere eurobond e le garanzie per un aumento dei finanziamenti di EFSF.
Per quanto riguarda la questione delle sanzioni, la parte greca è determinato in quei paesi ritengono che il Parlamento europeo e parlamenti nazionali devono approvare i bilanci.
La mattina presto, tutte queste posizioni sono state discusse con i rappresentanti dei governi, e più tardi ha tenuto una riunione con i rappresentanti dei Primi Ministri, dove è stata rappresentata la parte greca dal consigliere economico al Sig. Papademos, Hardouvelis Gikas.


(Ta Nea)
 
Crisi: Medvedev, Russia molto preoccupata per situazione zona euro




Milano, 08 dic - La Russia e' "molto preoccupata" per la crisi della zona euro.
Lo ha dichiarato il presidente russo Dimitri Medvedev durante una visita a Praga.
"Noi siamo molto preoccupati riguardo tale questione perche' questa ha un impatto sulla situazione dell'intero mondo e anche sul nostro paese", ha detto il presidente russo a margine dell'incontro con il presidente ceco Vaclav Klaus.

(Radiocor)
 
Bce: taglia tasso riferimento di 25 punti base all'1%



Misura in linea con le attese. Minimo dal maggio 2009 Francoforte

08 dic - La Bce taglia, come atteso dal mercato, il tasso di riferimento dell'Eurozona all'1% dall'1,25%: nuovo minimo degli ultimi 31 mesi (dal maggio 2009) e minimo storico.
Di riflesso si adeguano (sempre di 25 pb) anche i tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi, rispettivamente all'1,75% e allo 0,25%.
La decisione sara' illustrata dal Presidente Bce, Mario Draghi, in una conferenza alle 14.30.

(Radiocor)
 
CRISI: SARKOZY, ACCORDO VENERDI'. NON C'E' SECONDA CHANCE (1 UPDATE)



(ASCA-AFP) - Marsiglia, 8 dic - Al Consiglio europeo di domani dovra' trovarsi un accordo sulla crisi dell'Eurozona perche' non ci sara' una seconda possibilita'. L'avvertimento arriva dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, intervenuto alla riunione del PPE a Marsiglia, prima del vertice cruciale per i destini dell'Euro.

''Il rischio di esplosione dell'Europa non e' stato mai cosi' grande'', ha detto Sarkozy, aggiungendo che ''non ci sara' una seconda chance''.

''Bisogna decidere subito - ha aggiunto Sarkozy -. Piu' ritarderemo a prendere una decisione, piu' cio' sara' costoso e meno efficace. Se venerdi' non troveremo un accordo, non avremo una seconda possibilita''.
 
CRISI: SVEZIA, CAMBIARE TRATTATI EUROPEI NON E' SOLUZIONE



(ASCA-AFP) - marsiglia, 8 dic - Il premier svedese boccia l'ipotesi di modificare i trattati europei. Il primo ministro Fredrik reinfeldt a margine della riunione del Ppe a marsiglia ha sottolineato che ''cambiare i trattati potrebbe richiedere molto tempo ma soprattutto non penso che sia la soluzione che chiedono i mercati''.
 
CRISI: SARKOZY, ABBIAMO UN PAIO DI SETTIMANE PER DECIDERE



(ASCA-AFP) - Marsiglia, 8 dic - ''Il rischio di esplosione dell'Europa non e' mai stato cosi' grande''. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, intervenento alla riunione del PPE a Marsiglia lancia l'allarme sulla crisi dell'Eurozona e avverte che l'Europa ha solo ''qualche settimana'' per prendere le decisioni necessarie.

''L'Europa non e' mai stata cosi' necessaira e non e' mai stata cosi' in pericolo - ha detto Sarkozy -. Mai cosi' tanti paesi volevano entrare in Europa e mai il rischio di esplosione dell'Europa e' stato cosi' grande ''.
 
Grecia: al via privatizzazione vecchio aeroporto di Atene

Per trasformarlo in uno dei piu' grandi parchi d'Europa

08 dicembre, 13:19



(ANSAmed) - ATENE, 8 DIC - E' stata avviata ufficialmente oggi la procedura per la valorizzazione dello spazio del vecchio aeroporto internazionale di Atene ''Ellinikon'' che si stende su una superficie di 6,2 milioni di metri quadrati. L'Ufficio per la Valorizzazione delle Proprieta' dello Stato - creato nell'ambito del piano economico per il risanamento dell'economia greca per promuovere il programma delle privatizzazioni nel Paese - ha annunciato l'apertura della gara per l'acquisto della maggioranza delle azioni della compagnia ''Elliniko AE''.

L'obiettivo, secondo un comunicato dell'Ufficio per la Valorizzazione, e' la ristrutturazione dell'aeroporto e di una parte del terreno su cui sorge insieme con un tratto di 3,5 chilometri di spiaggia per trasformare il tutto in uno dei piu' grandi parchi europei. All'inizio della procedura, secondo il comunicato, le domande per la partecipazione alla gara dovranno essere presentate entro le ore 17:00 (ora di Atene) del 30 marzo 2012. Gli investitori che verranno scelti per la fase successiva, dovranno presentare delle offerte impegnative insieme con il progetto imprenditoriale e dimostrare la loro capacita' di finanziamento dell'opera.(ANSAmed).
 
Sondaggio :D:

La "Soluzione Finale" la dovevano mettere in atto:
A) I Romani spargendo sale sul terreno come a Cartagine (Varo redde mihi legiones... :wall:)
B) Le forze dell' "Intesa" nel '18
C) I B52 nel '44
D) l'Armata Rossa nel '45

:D scusate...
...ogni tanto mi scaldo...

Si scherza....
Crucchi in fondo vi voglio bene....

p.s. Intanto pare che Ackermann della DB abbia ricevuto il mio pacco :D
Solita inefficienza delle Poste Terrone Italiane...
L'avevo spedito a luglio dopo l'annuncio ufficiale di alleggerimento del 90% dei tds Italiani da parte di DB.

http://www.vivicool.it/24012/cronac...ef-ackermann-presidente-di-deutsche-bank.html
 
Il ruolo della Bce, la Germania deve cedere qualcosa
08/12/2011 tgcom

Con quali acrobazie il Consiglio europeo di domani riuscirà a conciliare i tabù tedeschi con la necessità di offrire ai mercati una prospettiva credibile? Una nota di Goldman Sachs sintetizza bene i tre passi per la salvezza dell’euro, ovvero la sistemazione dei bilanci nazionali, il patto paneuropeo di convergenza fiscale e l’intervento della Bce.

"A nostro parere l’area su cui si è fatto di più è la prima. Italia e Spagna (ma anche Portogallo e perfino Grecia) si sono davvero rimboccate le maniche", osserva Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos. Si potrà discutere all’infinito sulla qualità e la sostenibilità degli aggiustamenti fiscali, ma questi sono al momento sufficienti a condizione che gli altri due passi, il patto fiscale e l’intervento della Bce, siano davvero compiuti.

Sul patto fiscale, molto sbandierato nelle scorse settimane, c’è da prepararsi a una delusione. "Sarkozy è riuscito ad annacquare notevolmente il progetto tedesco, che andava effettivamente nella direzione di un bilancio unificato. In pratica non ci saranno più sanzioni automatiche per chi non rispetta gli obiettivi concordati e la Corte di giustizia si limiterà a indicare le inadempienze, senza sanzionarle", sostiene lo strategist.

Si prefigura un’Eurolandia con due regimi diversi. Il primo per Italia e Spagna, che saranno comunque vigilate in modo asfissiante e costrette al rispetto assoluto del pareggio di bilancio. Il secondo per la Francia, che con il meccanismo di voto sulle sanzioni si è assicurata la possibilità di continuare a fare quello che vuole. "Questo doppio regime nell’immediato non irriterà i mercati, che sono concentrati sull’Italia, ma indebolirà la prospettiva dell’unificazione di bilancio e quella degli eurobond", prevede Fugnoli.

Sul terzo punto, il ruolo della Bce, "la Germania dovrà cedere qualcosa. O accetterà una triangolazione Bce-Fondo Monetario-Italia o una Bce-Efsf-Italia. In alternativa estrema, il Consiglio ribadirà l’autonomia della Bce, lasciandola in pratica libera di intervenire sul mercato", prosegue l’esperto di Kairos.

La Bce, dal canto suo, mostra di preferire la strada tradizionale degli interventi sulla liquidità, allungando a due anni le operazioni di rifinanziamento delle banche e facendo meno storie sulla qualità dei titoli conferiti in garanzia. E’ un omaggio a un altro tabù tedesco (ribadito ieri da Issing) per cui una banca centrale deve occuparsi delle banche, non dello stato. Di fatto, dando ossigeno alle banche la Bce permetterà loro di sottoscrivere più titoli di stato sul primario e portarli un minuto dopo alla Bce, salvando le forme.

In un modo o nell’altro la Bce entrerà in gioco. La Germania cercherà in tutti i modi di predefinirne l’impegno, ma sarà costretta a farlo ufficiosamente, per non irritare troppo i mercati. "Volendo sognare si può ipotizzare un rilancio all'ultimo minuto del fondo di ammortamento paneuropeo, un’idea ambiziosa concepita in terra tedesca dagli insospettabili Cinque Saggi degli istituti di ricerca", ricorda Fugnoli. Si tratterebbe di mettere in pool tutto il debito europeo eccedente il 60 per cento, garantirlo in solido e smontarlo in un paio di decenni con una quota costante dei ricavi fiscali nazionali.

Come reagiranno i mercati ai risultati del vertice, probabilmente non esaltanti? "Verosimilmente si reagirà inizialmente con il dubbio, stando pronti a buttarsi da una parte o dall'altra ma aspettando che altri facciano la prima mossa. Questi altri saranno i governi europei, gli Stati Uniti, il Fondo Monetario e la Bce. Anche nel caso peggiore questi soggetti faranno buon viso a cattivo gioco e si mostreranno soddisfatti, anche perché l'alternativa sarebbe catastrofica", sostiene lo strategist di Kairos.

I mercati, pressati dalla fine dell'anno che si avvicina e timorosi di perdere l'ultimo rialzo, per Fugnoli seguiranno docilmente l’interpretazione proposta soprattutto se condivisa dalla Bce. Quanto agli interventi pratici, la Bce non quantificherà ex ante le sue azioni, ma proprio per questo riuscirà a conseguire risultati apprezzabili. "Diamo un 95 per cento di probabilità all’ipotesi che l'euro venga salvato. I Btp, in questo caso, hanno ancora strada da recuperare. Per l’Italia, a questo punto, il problema non è più immediato, ma si sposta sul medio termine", conclude l'esperto.
 
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