Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3 (13 lettori)

FNAIOS

Varou adotta sempre la tattica della lingua "biforcuta" alla Tex Willer... che tanto lo rende odioso ai Ministri delle Finanze dell'eurozona.

In teoria, potrebbe dire "niet" per poi cercare far passare più agevolmente il "compromesso".

Per Tsipras si profila battaglia all'interno di Syriza.

Il compromesso sembra ormai ridotto al lumicino a giudicare dalle modifiche accettate e dal documento presentato. Come ho detto in precedenza se deve cadere il governo speriamo che cada dopo la tranche, ammesso che arrivi.
 

apino

Forumer storico
Personalmente, al dato attuale, resto fiducioso in una soluzione positiva dell'intera faccenda.

Penso che il banco sarebbe già saltato, se non ci fosse stata la volontà di mediare. E i freni rimangono Sono la Lagarde, Schauble e in parte ridotta la Merkel.

Per quanto poco conti, ha letto anche la positività di Renzi di ieri sera?
 

tommy271

Forumer storico
Il compromesso sembra ormai ridotto al lumicino a giudicare dalle modifiche accettate e dal documento presentato. Come ho detto in precedenza se deve cadere il governo speriamo che cada dopo la tranche, ammesso che arrivi.

Diciamo che ci sono piccoli margini di manovra ... bisogna vedere se qualche "tedesco" all'interno dell'EWG non rompa le uova nel paniere.
 

tommy271

Forumer storico
E credo che per votarlo dovrebbero allearsi con Samaras. Ma qui Tommy magari è più preciso.

Nessuna alleanza ... probabilmente ci sarà qualche defezione all'interno di Syriza (al momento forse una decina di voti) e forse uno o due in An.ell.

La maggioranza conta 162 seggi... a questi si aggiungeranno i voti (presumibilmente) di PASOK e To Potami ... oltre ai voti "liberi" di ND.

Da questo punto di vista non mi aspetto sorprese ... anche se la Piattaforma di Sinistra (circa 30 deputati) dovesse unirsi in un voto contrario.

Sarà poi un problema di Tsipras gestire una seconda fase, cioè un "rimpasto" se ci sarà il voto negativo di Lafazani & C.
 

FNAIOS


Questa è la seconda che trovo...Dopo quella che ho postato stamattina.

On Friday Greece's creditors came up with yet another proposal before the Saturday deadline

In a surprise move, Greece's creditors have made a new compromise proposal Friday.
A leaked document makes significant changes to bring the negotiating positions of creditors closer to that of the Greek government.
Major concessions have been made on pension reforms. A Greek government program which gives extra money to poorer pensioners was to be scrapped, according to Athens' proposal, by 2020.
Creditors had asked that it be ended by 2017 but now they are willing to wait until 2019. The creditor proposal also permits raising the contributions pensioners must make towards healthcare from 4 percent to 6 percent, which was another Greek government demand.
Major concessions have been made on value-added tax as well. Creditors have now accepted the Greek government proposal of a three separate VAT rates, including a low rate of 6 percent for pharmaceuticals, books and the theater which creditors had previously rejected. Creditors have also accepted a 13 percent VAT rate on electricity, which they had refused before.
The new offer from creditors also accepts an increased corporate tax rate of 28 percent, close to the Greek government proposal of 29 percent.
The new proposals will be considered in an emergency Eurogroup meeting today but informal negotiations will continue as a Saturday deadline approaches.
Greece needs the next 7.2-billion-euro ($8.2 billion) tranche of bailout funds to make its $2 billion in payments to the International Monetary Fund by the end of June.
Should a deal be reached Friday or Saturday, both the Greek parliament and eurozone parliaments must still ratify the deal.
 

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Grecia: Nuova democrazia propone nuova coalizione governo
Atene, 26 giu 09:40 - (Agenzia Nova) - Il capo di Nuova democrazia Antonis Samaras, ha proposto la nascita di una diversa colazione di governo nel caso Syriza e gli alleati del Partito del movimento nazionalista (Mhp) non trovassero un accordo con i creditori. Samaras, a Bruxelles per la riunione dei leader dei movimenti aderenti al Partito popolare europeo (Ppe), si è detto convinto che nuove misure di austerity porterebbero Syriza a perdere consensi, dicendosi in quel caso pronto a collaborare con l’attuale premier Tsipras per trovare una soluzione nell’interesse del paese, “nell’eventualità - ha aggiunto - né io né lui dovremmo però fare parte del nuovo esecutivo”.
 

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