Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3 (14 lettori)

vittocesa

Banned
AGI) - Roma, 5 giu. - Alexis Tsipras, non fa marcia indietro sulle promesse elettorali che Ue e Fmi gli avevano chiesto di accantonare in cambio del ripristino dei finanziamenti. In un discorso al Parlamento, il primo ministro ellenico ha sfidato apertamente i creditori, invitandoli a ritirare le loro "proposte assurde" e promettendo ai greci un rapido ripristino della contrattazione collettiva, uno dei tanti punti del programma di Syriza che, al tavolo di mercoledi' scorso, i presidenti di Commissione Ue ed Eurogruppo, Jean-Claude Juncker e Jeroen Dijsselbloem, gli avevano chiesto di rimangiarsi, insieme agli impegni a non tagliare ulteriormente le pensioni e a innalzare il salario minimo. Dopo aver guadagnato tempo ottenendo di poter pagare in un'unica rata a fine mese gli 1,6 miliardi di euro dovuti a giugno al Fondo Monetario Internazionale, Tsipras prova quindi a giocarsi il tutto per tutto, definendo come unica base negoziale possibile la "soluzione definitiva" suggerita da Atene, ovvero una ristrutturazione del debito. "La nostra proposta ai creditori e' l'unica base realistica per raggiungere un accordo", ha dichiarato Tsipras, "abbiamo bisogno della fine dell'austerita' in combinazione con un alleggerimento del debito, ci serve un accordo che metta fine ai discorsi sull'uscita della Grecia dall'euro". "Non avrei mai potuto immaginare che i leader europei non potessero capire che nessun parlamentare greco voterebbe per ridurre i benefici per i pensionati o per un aumento dell'Iva sull'elettricita'", ha proseguito il premier ellenico, dicendosi "negativamente sorpreso" dal piano sottopostogli da Juncker, "le proposte dei creditori sono irrealistiche e fanno marcia indietro rispetto al terreno comune che avevamo trovato gli scorsi mesi, il governo greco non puo' acconsentire in alcun modo a proposte assurde, voglio sperare che questa proposta sia ritirata dai creditori". Nonostante cio' Tsipras ritiene che si sia "piu' vicini a un accordo che mai perche' la Grecia ha avanzato una proposta realistica che non e' indifferente alle esigenze dei creditori". "Vogliamo un alleggerimento del debito, avanzi primari piu' bassi, protezione dei pensionati e redistribuzione dei redditi e presenteremo una legge per il ripristino della contrattazione collettiva", ha concluso Tsipras, "chiedo a tutti i partiti di sostenere tutti gli sforzi del governo greco". Sui dettagli del piano di ristrutturazione del debito elaborato dal governo greco bisogna affidarsi, come per il 'piano Juncker', alle indiscrezioni filtrate dalla stampa. Secondo il 'Financial Times', tale piano prevede un riduzione del debito pubblico dall'attuale 180% al 93% nel 2020 e al 60% nel 2030. Per arrivare a questo obiettivo, riferisce il quotidiano della City, il Meccanismo di Stabilita' Europeo (Esm) si prenderebbe carico dei titoli di Stato greci attualemte detenuti dalla Bce, i quali hanno un valore totale di 27 miliardi di euro. Se i titoli passassero dalla Bce all'Esm, la Grecia potrebbe cosi' godere di tassi di interesse piu' bassi e di scadenze piu' lunghe. In tale maniera Atene non dovrebbe piu' trovare tra luglio e agosto i 6,8 miliardi di euro da rimborsare all'Eurotower nei prossimi due mesi. Per quanto riguarda invece la restituzione del prestito concesso dal Fondo Monetario Internazionale, il governo ellenico propone il pagamento immediato del 45% del dovuto (9 miliardi di euro) attraverso gli interessi ricavati dai bond ellenici in mano alla Bce. Atene suggerisce infine un 'haircut' del 50% del prestito da 144 miliardi di euro contrattato con il fondo salva-Stati Efsf e l'incremento dei relativi interessi dal 2,5% al 5%. In questo maniera, conclude il 'Financial Times', la Grecia otterrebbe una riduzione del valore nominale del debito senza eccessive perdite per i creditori. Non sono ancora giunte reazioni ufficiali o ufficiose al discorso di Tsipras, ne' da Bruxelles, ne' da Washington, ne' da Francoforte. La reazione dei mercati e' stata invece evidente ben prima che il premier ellenico, a mercati chiusi, prendesse la parola in Parlamento. Il gia' esplicito no di Tsipras alle proposte dei creditori ha spinto i listini europei a una chiusura in netto calo. E a indossare la maglia nera e' stata proprio Atene, che ha terminato la seduta con una flessione del 5% a causa dei ribassi a due cifre segnati dai titoli bancari. Quanto alle prossime tappe del negoziato, e' naufragata l'ipotesi di un nuovo immediato faccia a faccia tra Tsipras e Juncker, che non si dovrebbero rivedere prima della settimana prossima, all'inizio della quale il ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, si rechera' a Berlino per incontrare il proprio omologo tedesco, Wolfgang Schaeuble. (AGI) .

Se, dopo essersi parlati per mesi e averci raccontato, gli uni e gli altri, che erano ad un passo dall'accordo, questo è il risultato, il solo, unico fatto incontrovertibile (tutto il resto appartiene alle valutazioni personali, TUTTE assolutamente legittime) è che qualcuno sta prendendo tutti per il cu.lo
Buona notte.
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
Fotografia di Fitch:

Fitch: Greece IMF Bundling Highlights Extreme Liquidity Pressure

Fitch Ratings-London-05 June 2015: Greece's decision to bundle four payments due to the IMF this month highlights the extreme pressure on government funding, Fitch Ratings says. It does not have direct implications for Greece's 'CCC' sovereign rating.

Greece has informed the IMF that it plans to bundle four repayments, totalling around EUR1.5bn, into one payment, now due on 30 June. The IMF said that members can ask to bundle principal payments falling due in a calendar month "to address the administrative difficulty of making multiple payments in a short period." The first of the bundled payments, worth just over EUR300m, is due today.

Fitch's ratings reflect the risk of default to private rather than official sector creditors, so delaying repayment to the IMF is not in and of itself a ratings default. Nevertheless, bundling this month's repayments illustrates the pressure that a lack of market or official funding and tight liquidity conditions for Greek banks are putting on Greece's sovereign liquidity. Our 'CCC' sovereign rating, affirmed last month, indicates that default on privately held bonds is a real possibility.

The risk that Greece misses its larger IMF payment at end-June cannot be discounted. The prospect of fiscal disbursements from Greece's official creditors is highly uncertain. The Greek government has not accepted the proposals presented by the institutions (the European Commission, European Central Bank, and IMF) this week. If the two sides do agree a deal, it will meet political opposition from elements of Syriza most hostile to the institutions' proposals for pensions and public sector wages.

Time constraints mean we expect that an agreement would take the form of a further extension of Greece's existing programme beyond end-June and partial disbursements, conditional on Greece demonstrating its commitment to its terms. These funds would primarily be used to meet redemptions, which will rise sharply in July and August as bonds held by the Eurosystem fall due, as well as enabling Greece to fund a small ongoing deficit.

Missing the larger end-June payment to the IMF would be credit negative. If no outline agreement between Greece and the institutions were in place, it would increase the risk that the ECB restricts Emergency Liquidity Assistance (ELA) to Greek banks. This may ultimately lead to restrictions on the banking sector to reduce liquidity strains, including capital controls. The risk of capital controls is reflected in our 'B-' Country Ceiling for Greece, which is just one notch above the sovereign IDR.
 

FNAIOS

vedo che vi divertite...
preferirei che al posto di sezionarvi a vicenda sezionaste la Grecia, ma chi sono io per imporvi i miei desiderata?
;)

C'è poco da sezionare (sono stati sezionati solo i bond col PSI -50%), ormai i punti fondamentali sono noti da direi anni, come che la Merkel mente, come ha mentito in passato e che il fatto che dica che vuole la Grecia nell'€ è solo per pararsi il cul0. Alle strette, perso per perso, nell'impossibilità di foraggiare la Grecia ab-aeterno e dando per persi i soldi del debito, potrebbero rischiare il nuovo teorema che l'€ non è per sempre, magari dicendo che aiuteranno comunque la Grecia a star su economicamente o finanziariamente comprando qualche nuovo bond (purtroppo fortemente scontato) o inventandosi una sorta di default della stessa nell'€ con un qualche successivo programma di sostegno, oppure addivenire a miti consigli, di certo nessuno dei due molla l'osso: uno ha un mandato elettorale da rispettare (vedi qui sotto), l'altro ha paura che se cede con troppa morbidezza poi altri possano pensare di fare come la Grecia. Per me lo scenario più probabile è un default a fine giugno insieme ad una caduta del governo, anche perchè ormai non c'è neanche più il tempo per discutere dentro allo stesso governo greco credo. Non so nemmeno se si possa fare un default su alcune scadenze e poi dopo un eventuale cambio di governo riagganciare l'austerità e pagare gi arretrati. Lo scenario migliore (per il GGBbista) sarebbe un "rapido" governo tecnico per ammazzare i pensionati e procedere all'implementazione delle riforme capestro per farsi dare i soldi. Anche per un referendum ci vuole il tempo che non c'è, ammesso che non si possano saltare un paio di scadenze.

Sul default nell'€ poi c'è da considerare se glielo consentiranno o se li faranno tornare alla dracma per punizione: in questo secondo caso non so se in termini di potere d'acquisto riusciranno a proteggere i salari a causa dell'inflazione che ne seguirà, ammesso che non facciano un cambio fisso come premio di consolazione. Di certo non so se Tsipras si sia fatto fare un promemoria costi/benefici per la popolazione in tal senso, ma secondo me se ce l'avesse già l'avrebbe tirato fuori. In poche parole se non sta considerando la cosa ed è solo agganciato al mandato, allora sta sbagliando, ancora più grave sarebbe se non l'avesse considerato prima di fare promesse.

Nel frattempo per i GGB non si aprono buoni scenari, c'è troppa incertezza.

http://www.ilsole24ore.com/art/mond...i-proposte-assurde-081031.shtml?uuid=ABBSchtD

Come se non bastasse il governo greco ha presentato a latere ai creditori una nuova proposta di ristrutturazione del debito, più specifica della precedente, che prevede un riduzione del debito pubblico dall’attuale 180% al 93% nel 2020 e al 60% nel 2030.

Il piano, elaborato dal ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, prevede che il Meccanismo di stabilità europeo (Mes) si prenda carico dei bond greci attualmente detenuti dalla Bce, i quali hanno un valore totale di 27 miliardi di euro. Se i titoli passassero dalla Bce al Mes, la Grecia potrebbe godere di tassi più bassi e di scadenze più lunghe. Così Atene non dovrebbe più trovare tra luglio e agosto i 6,8 miliardi di euro da rimborsare all’Eurotower . Per quanto riguarda invece la restituzione del prestito concesso dall’ Fmi, Atene propone il pagamento immediato del 45% del dovuto (9 miliardi di euro) attraverso gli interessi ricavati dai bond ellenici in mano alla Bce. Atene suggerisce un haircut del 50% del prestito da 144 miliardi di euro contrattato con il fondo salva-Stati Efsf e l’incremento dei relativi interessi dal 2,5% al 5%. In questo modo la Grecia otterrebbe una riduzione del valore facciale del debito senza troppe perdite per i creditori.
 
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camaleonte

Forumer storico
Buongiorno a tutti.

Anche se l'articolo è del 19 febbraio 2015 è secondo me attualissimo:


"
L'approccio dell'Unione europea per quanto riguardail debito della Grecia ha fallito e deve essere modificato. Il programma di austerità ha indebolito l'economia greca, sostiene Paul Craig Roberts, Assistente Segretario del Tesoro degli Stati Uniti durante la presidenza di Ronald Reagan.

Secondo l'esperto, la Grecia deve rimanere ferma nella sua richiesta di ristrutturazione del debito per ridurre il peso che impedisce la crescita della sua economia.

"Sappiamo che il governo sta ricevendo minacce dalla Germania e da Washington. Le minacce possono essere tremende", ha detto a RT Roberts.

Ma se la Germania decide che la Grecia deve lasciare l'Unione europea, questo sarebbe un grosso errore e l'inizio della disgregazione dell'Unione europea .

La Grecia può ottenere un aiuto dalla Russia e da altri paesi BRICS e in questo caso l'Italia e la Spagna seguiranno il suo esempio, avviando tali negoziati.

"L'incapacità di rendersi conto che non si tratta solo di un prestito alla Grecia, ma della stessa UE, può portare alla divisione dell'UE", ha aggiunto.

"L'UE non capisce ciò che è veramente in gioco. Non si tratta del debito greco, ma dell'esistenza della stessa UE", ha sottolineato.


La Grecia potrebbe essere salvata dai BRICS. Paul Craig Roberts - Europlot - L'Antidiplomatico


Per me è una conferma di quanto ho sempre pensato che Russia e BRICS, rappresentano una uscita di sicurezza per la Grecia e un vicolo cieco per la Germania e compari.
 

capt.harlock

MENA IL CAMMELLO FAN CLUB
C'è poco da sezionare (sono stati sezionati solo i bond col PSI -50%), ormai i punti fondamentali sono noti da direi anni, come che la Merkel mente, come ha mentito in passato e che il fatto che dica che vuole la Grecia nell'€ è solo per pararsi il cul0. Alle strette, perso per perso, nell'impossibilità di foraggiare la Grecia ab-aeterno e dando per persi i soldi del debito, potrebbero rischiare il nuovo teorema che l'€ non è per sempre, magari dicendo che aiuteranno comunque la Grecia a star su economicamente o finanziariamente comprando qualche nuovo bond (purtroppo fortemente scontato) o inventandosi una sorta di default della stessa nell'€ con un qualche successivo programma di sostegno, oppure addivenire a miti consigli, di certo nessuno dei due molla l'osso: uno ha un mandato elettorale da rispettare (vedi qui sotto), l'altro ha paura che se cede con troppa morbidezza poi altri possano pensare di fare come la Grecia. Per me lo scenario più probabile è un default a fine giugno insieme ad una caduta del governo, anche perchè ormai non c'è neanche più il tempo per discutere dentro allo stesso governo greco credo. Non so nemmeno se si possa fare un default su alcune scadenze e poi dopo un eventuale cambio di governo riagganciare l'austerità e pagare gi arretrati. Lo scenario migliore (per il GGBbista) sarebbe un "rapido" governo tecnico per ammazzare i pensionati e procedere all'implementazione delle riforme capestro per farsi dare i soldi. Anche per un referendum ci vuole il tempo che non c'è, ammesso che non si possano saltare un paio di scadenze.

Sul default nell'€ poi c'è da considerare se glielo consentiranno o se li faranno tornare alla dracma per punizione: in questo secondo caso non so se in termini di potere d'acquisto riusciranno a proteggere i salari a causa dell'inflazione che ne seguirà, ammesso che non facciano un cambio fisso come premio di consolazione. Di certo non so se Tsipras si sia fatto fare un promemoria costi/benefici per la popolazione in tal senso, ma secondo me se ce l'avesse già l'avrebbe tirato fuori. In poche parole se non sta considerando la cosa ed è solo agganciato al mandato, allora sta sbagliando, ancora più grave sarebbe se non l'avesse considerato prima di fare promesse.

Nel frattempo per i GGB non si aprono buoni scenari, c'è troppa incertezza.

io direi il contrario, dopo il discorso di tsipras vi sono certezze su entrambi i fronti che rimangono cosi' a distanza siderale
il risultato non cambia, per i ggb si aprono scenari pessimi
concordo con il sig. potter ed am , solo un nuovo governo legittimato da un referendum puo' risolvere positivamente (per quello che ci riguarda) la questione, sulle probabilita' che questo accada lascio ad ognuno le proprie considerazioni
 

FNAIOS

io direi il contrario, dopo il discorso di tsipras vi sono certezze su entrambi i fronti che rimangono cosi' a distanza siderale
il risultato non cambia, per i ggb si aprono scenari pessimi

concordo con il sig. potter ed am , solo un nuovo governo legittimato da un referendum puo' risolvere positivamente (per quello che ci riguarda) la questione, sulle probabilita' che questo accada lascio ad ognuno le proprie considerazioni

Ovviamente intendevo incertezze in quel senso lì.
Per quanto riguarda il nuovo governo, come dicevo, è assai impreciso dire che farà al caso "nostro", senza prima capire se si possano conciliare le tempistiche dei rimborsi con i cambi di governo/elezioni/referendum. Che ci fai col cambio di governo se nel frattempo si fa default? Ora, io non so come potrebbe essere gestita la cosa. Potrei azzardare che dovrebbe esserci una specie di colpo di stato alla Berlusconi (quando è stato mandato via) per accelerare il tutto. (E' il tempo che c'ammanca).

Tsipras all?Ue: non ci faremo umiliare. L?accordo con la Grecia si allontana - La Stampa

Nei quartieri comunitari si spera in un patto complessivo per l’Eurogruppo del 18 giugno, così da sbloccare il piano di salvataggio prorogato sino a fine giugno e 7,2 miliardi che servono ad Atene per pagare i debiti, a partire dall’1,6 miliardi che deve all’Fmi. Diventa di maggiore attualità la domanda «cosa farà Atene da luglio?». Avrà un po’ di soldi in cassa, ma non durerà a lungo. Dunque serve un terzo programma. Il piano dei greci è sempre stato di fondere il presente col futuro. I creditori hanno cercato di evitarlo. Il caso finirà per inquinare il vertice Ue del 25-26 giugno. Che disturbi il G7 di Frau Merkel, intanto, è già assodato.

http://www.corriere.it/esteri/15_gi...pa-ab5eeffe-0c0a-11e5-81da-8596be76a029.shtml

Esplora il significato del termine: Signor Presidente, la Grecia oggi ha dei rapporti molto difficili con l’Europa. Se la Grecia uscisse dalla zona euro, la Russia sarebbe pronta a darle appoggio politico nonché prestarle assistenza economica?
«Noi sviluppiamo le relazioni con la Grecia indipendentemente dal fatto che sia membro dell’Unione Europea e della Nato o si trovi nella zona euro. Abbiamo con questo Paese rapporti storici, molto vicini e di buon partenariato, ma è una scelta sovrana del popolo greco di stare in certe unioni o zone. Non conosciamo cosa succederà in futuro, ecco perché tirare ad indovinare adesso sarebbe errato ed anche controproducente sia per l’economia europea sia per quella greca».Signor Presidente, la Grecia oggi ha dei rapporti molto difficili con l’Europa. Se la Grecia uscisse dalla zona euro, la Russia sarebbe pronta a darle appoggio politico nonché prestarle assistenza economica?
«Noi sviluppiamo le relazioni con la Grecia indipendentemente dal fatto che sia membro dell’Unione Europea e della Nato o si trovi nella zona euro. Abbiamo con questo Paese rapporti storici, molto vicini e di buon partenariato, ma è una scelta sovrana del popolo greco di stare in certe unioni o zone. Non conosciamo cosa succederà in futuro, ecco perché tirare ad indovinare adesso sarebbe errato ed anche controproducente sia per l’economia europea sia per quella greca».


Vediamo che esce da qui (G7).

http://www.askanews.it/top-10/ucrai...li-al-tavolo-del-g7-in-germania_711526213.htm

P.S.

Tra l'altro se Tsipras a questo punto accetta "senza modifiche" diventa lo zimbello d'Europa e la caduta del governo è quasi assicurata. Questo non so che scenario possa rappresentare per il GGB, sicuramente meglio di un rifiuto con default incorporato. Forse adesso i creditori si interrogano su quanto convenga salvare la faccia di Tsipras e garantire una governabilità piuttosto che lasciare che tutto vada per la sua strada. In qualsiasi caso credo che la storia di questo governo sia segnata.
 
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robinson

Forumer storico
abbiamo sperato sulle parole
o di incalliti ottimisti (ma non realisti) come moscovici,

o di bugiardini (varou & tsipras: accordo tra 1 settimana, tra poche ore;
junker: accordo al 90%).

Forse l' unico rude ma serio nel raccontare la realtà dei fatti è stato a questo punto Schauble.
 

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