Josè Arcadio Buèndia
Forumer storico
Il capo della sezione per la libertà di stampa avvisa:
"Berlusconi controlla il 95 % dell'opinione pubblica"
L'Osce contro la legge Gasparri
"Pessimo esempio per l'Europa"
Una manifestazione contro
la legge Gasparri in Italia
VIENNA -La legge Gasparri può essere un pessimo esempio per l'Europa. L'Osce, l'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, attacca per bocca di Freimut Duve, il capo della sezione per la libertà di stampa, la legge sull'informazione e sottolinea che quello dell'Italia "stabilisce un precedente molto pericoloso".
E' diretto e inequivocabile il giudizio del più importante organismo europeo per la tutela della sicurezza e dei diritti umani: "Quando nel 1997 fu creata questa sezione all'interno dell'Osce - afferma Duve - nessuno avrebbe previsto che un primo ministro di uno dei paesi membri dell'Unione avrebbe organizzato la legislazione sulle telecomunicazioni in modo da favorire il suo progetto politico e gli interessi economici suoi e della sua famiglia".
Nel discorso che Duve ha pronunciato di fronte al consiglio permanente dell'Osce ha anche ribadito che la legge Gasparri consentirà a Silvio Berlusconi di influenzare direttamente oltre il 95 per cento delle televisioni italiane, Inoltre, dal 2009, il premier o la sua famiglia potranno entrare come azionisti praticamente in tutte le radio e giornali italiani.
Il rappresentante italiano all'Osce, Guido Lenzi, ha respinto l'interpretazione di Duve, sostenendo che si tratta di un commento prevenuto e privo di argomentazioni fondate. "L'Italia è una delle grandi democrazie europee - ha ribattuto Lenzi - un paese con una tradizione consolidata di libertà e pluralismo, dove esistono garanzie tecniche, legali, istituzionali e costituzionali in grado di tutelare la libertà di informazione".
Durante una conferenza stampa seguita alla riunione Freimut Duve ha però rilanciato la sua interpretazione: "La mia preoccupazione non riguarda tanto l'Italia, ma l'esempio che essa può dare. In Russia lo stretto controllo che il Cremlino esercita sui media ha messo in dubbio il risultato delle elezioni". Secondo l'Osce infatti le elezioni di domenica scorsa in Russia hanno rappresentato una regressione nella democrazia del paese, poiché non si sono svolte in un'atmosfera di indipendenza di informazione adeguata agli standard internazionali. Il giudizio dell'Osce sulle elezioni della Duma è stato condiviso dagli Stati uniti.
(11 dicembre 2003)
www.larepubblica.it
"Berlusconi controlla il 95 % dell'opinione pubblica"
L'Osce contro la legge Gasparri
"Pessimo esempio per l'Europa"
Una manifestazione contro
la legge Gasparri in Italia
VIENNA -La legge Gasparri può essere un pessimo esempio per l'Europa. L'Osce, l'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, attacca per bocca di Freimut Duve, il capo della sezione per la libertà di stampa, la legge sull'informazione e sottolinea che quello dell'Italia "stabilisce un precedente molto pericoloso".
E' diretto e inequivocabile il giudizio del più importante organismo europeo per la tutela della sicurezza e dei diritti umani: "Quando nel 1997 fu creata questa sezione all'interno dell'Osce - afferma Duve - nessuno avrebbe previsto che un primo ministro di uno dei paesi membri dell'Unione avrebbe organizzato la legislazione sulle telecomunicazioni in modo da favorire il suo progetto politico e gli interessi economici suoi e della sua famiglia".
Nel discorso che Duve ha pronunciato di fronte al consiglio permanente dell'Osce ha anche ribadito che la legge Gasparri consentirà a Silvio Berlusconi di influenzare direttamente oltre il 95 per cento delle televisioni italiane, Inoltre, dal 2009, il premier o la sua famiglia potranno entrare come azionisti praticamente in tutte le radio e giornali italiani.
Il rappresentante italiano all'Osce, Guido Lenzi, ha respinto l'interpretazione di Duve, sostenendo che si tratta di un commento prevenuto e privo di argomentazioni fondate. "L'Italia è una delle grandi democrazie europee - ha ribattuto Lenzi - un paese con una tradizione consolidata di libertà e pluralismo, dove esistono garanzie tecniche, legali, istituzionali e costituzionali in grado di tutelare la libertà di informazione".
Durante una conferenza stampa seguita alla riunione Freimut Duve ha però rilanciato la sua interpretazione: "La mia preoccupazione non riguarda tanto l'Italia, ma l'esempio che essa può dare. In Russia lo stretto controllo che il Cremlino esercita sui media ha messo in dubbio il risultato delle elezioni". Secondo l'Osce infatti le elezioni di domenica scorsa in Russia hanno rappresentato una regressione nella democrazia del paese, poiché non si sono svolte in un'atmosfera di indipendenza di informazione adeguata agli standard internazionali. Il giudizio dell'Osce sulle elezioni della Duma è stato condiviso dagli Stati uniti.
(11 dicembre 2003)
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