http://www.amnesty.it/campaign/russia_2002/cecenia.php3
Tortura, omicidi e sparizioni
Il conflitto in corso in Cecenia è caratterizzato da rapporti diffusi ed attendibili sulle violazioni dei diritti umani: "sparizioni", tortura, stupro, uccisioni extragiudiziali commessi dalle forze russe.
Uno dei fattori determinanti, che causano il perdurare delle violazioni dei diritti umani, è che le autorità non fanno nulla per portare in giudizio i responsabili di tali abusi.
La paura è un altro dei fattori che impedisce ai responsabili di affrontare la giustizia. Molti ceceni temono ulteriori abusi se denunciano le violazioni dei diritti umani subite e commesse dalle truppe russe. Le autorità russe non sono riuscite a prendere misure necessarie a combattere la paura delle vittime.
"...l'attuale livello di distruzione fa pensare che Grozny sia stata il bersaglio di bombardamenti indiscriminati e sproporzionati da parte delle forze russe".
Lord Judd, membro del Comitato per gli Affari Politici dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio D'Europa, aprile 2000 Secondo i rapporti, le forze russe hanno arrestato arbitrariamente, torturato e ucciso migliaia di civili. Molti di essi sono stati arrestati dalle forze russe ai posti di blocco, durante il tragitto dei convogli in viaggio dalla Cecenia all'Ingushetia, o durante i raid militari (i cosiddetti raid "zachistki," cioè di "pulizia") sulle aree popolate. I civili, comprese le donne e i bambini, sono stati rapiti, violentati o sottoposti ad altre forme di tortura, e uccisi.
I detenuti in Cecenia vengono tenuti in strutture che talvolta sono veri e propri pozzi nel terreno. on possono vedere né un avvocato né i propri familiari, né possono avere qualsiasi contatto col mondo esterno. I sopravvissuti hanno dichiarato che la tortura è abituale e sistematica. Hanno raccontato dello stupro di detenuti e detenute, percossi con martelli, bastoni, sottoposti ad elettro-shock e esposizione a gas lacrimogeni.
Centinaia di civili ceceni sono "scomparsi" dopo essere stati arrestati dalle forze russe. Le vittime comprendono donne e ragazze sospettate di avere combattuto o aiutato i combattenti. I corpi di alcuni "scomparsi" sono stati poi ritrovati in discariche abusive. Molti dei cadaveri recano i segni di tortura, stupro, e di morte violenta.
Indagini su casi di esecuzione extragiudiziale, "sparizioni", tortura e maltrattamenti compiuti dalle forze armate russe sono inadeguate e raramente danno luogo a processi per i responsabili di tali abusi.