Il Maxisequestro alla Dogana di Como di cui nessuno parla (2 lettori)

tommy271

Forumer storico
Ad ogni modo, la Svizzera è sempre stato un paese di "transiti". La via più breve per raggiungere i principali mercati del nord Europa.
Che ora non venga più considerata e che si faccia di tutto per aggirarla, dovrebbe far riflettere.

Ricordo che il guaio più grosso per il Ducato di Milano fu proprio quello di aver perso il controllo dei valichi alpini. Anche gli Spagnoli - tenendo Milano, oltre a controllare l'Italia intera - tennero aperta e, in qualche modo, sotto controllo la via Elvetica che permetteva al loro esercito di stringere la Francia in una morsa e di portare uomini e mezzi nelle Fiandre senza alcun rischio particolare.
 

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aggiornamento

e siamo a due

Sequestrati in aeroporto titoli per oltre 100 miliardi. Connessioni con il caso di Chiasso


Il giallo dei bond sequestrati lo scorso giugno a Chiasso
dai funzionari della Dogana e dai finanzieri passa anche per Malpensa.
Lo scorso Ferragosto, infatti, le fiamme gialle hanno fermato
due cittadini filippini che avevano nella valigia buoni del
tesoro Usa per un controvalore complessivo di 180 miliardi di
dollari. Una cifra ancora più alta del già clamoroso sequestro
alla stazione internazionale di Chiasso, dove il valore dei titoli
di credito era di 134,5 miliardi di dollari. Da quanto è emerso pare
che buona parte della carta sequestrata ai due filippini, che sono
stati arrestati, sarebbe uguale, se non identica, ai bond intercettati
al valico tra Como e il Canton Ticino. Non è un caso che
il pubblico ministero di Busto Arsizio, Valentina Margio, si sia
messa in contatto con la collega lariana Daniela Meliota, per mettere
a confronto i rispettivi sequestri.
A differenza di quanto avvenuto alla stazione di Chiasso a giugno,
dove la stragrande maggioranza del tesoro su carta era composto
da titoli del 1934 e una "piccola" parte (pari 10 miliardi) da
Kennedy bond, ovvero promissory note stampati direttamente
dal governo Usa, a Malpensa i titoli finiti nella rete delle fiamme
gialle sarebbero tutti datati a prima della seconda guerra mondiale.
Dalle scarsissime informazioni trapelate, vi sarebbe un’altra coincidenza
tra il sequestro di Malpensa e quello di Chiasso: se è vero
che tra i due giapponesi fermati nel giugno scorso vi era un ex
alto funzionario del governo nipponico, pare che uno dei due filippini
abbia legami molto stretti con personaggi in vista nel suo
paese, e nella fattispecie un vescovo della Chiesa di Manila.
«L’indagine è molto più complessa di quanto non si possa pensare
e siamo alle ultime battute», ha detto il comandante Emilio Fiora della guardia di finanza di Malpensa.


pagina 27 del giornale del 19/9/2009

http://www.laprovinciadicomo.it/publisher/Giornale online/section/
 

tommy271

Forumer storico
e siamo a due

Sequestrati in aeroporto titoli per oltre 100 miliardi. Connessioni con il caso di Chiasso

Il giallo dei bond sequestrati lo scorso giugno a Chiasso
dai funzionari della Dogana e dai finanzieri passa anche per Malpensa.
Lo scorso Ferragosto, infatti, le fiamme gialle hanno fermato
due cittadini filippini che avevano nella valigia buoni del
tesoro Usa per un controvalore complessivo di 180 miliardi di
dollari. Una cifra ancora più alta del già clamoroso sequestro
alla stazione internazionale di Chiasso, dove il valore dei titoli
di credito era di 134,5 miliardi di dollari. Da quanto è emerso pare
che buona parte della carta sequestrata ai due filippini, che sono
stati arrestati, sarebbe uguale, se non identica, ai bond intercettati
al valico tra Como e il Canton Ticino. Non è un caso che
il pubblico ministero di Busto Arsizio, Valentina Margio, si sia
messa in contatto con la collega lariana Daniela Meliota, per mettere
a confronto i rispettivi sequestri.
A differenza di quanto avvenuto alla stazione di Chiasso a giugno,
dove la stragrande maggioranza del tesoro su carta era composto
da titoli del 1934 e una "piccola" parte (pari 10 miliardi) da
Kennedy bond, ovvero promissory note stampati direttamente
dal governo Usa, a Malpensa i titoli finiti nella rete delle fiamme
gialle sarebbero tutti datati a prima della seconda guerra mondiale.
Dalle scarsissime informazioni trapelate, vi sarebbe un’altra coincidenza
tra il sequestro di Malpensa e quello di Chiasso: se è vero
che tra i due giapponesi fermati nel giugno scorso vi era un ex
alto funzionario del governo nipponico, pare che uno dei due filippini
abbia legami molto stretti con personaggi in vista nel suo
paese, e nella fattispecie un vescovo della Chiesa di Manila.
«L’indagine è molto più complessa di quanto non si possa pensare
e siamo alle ultime battute», ha detto il comandante Emilio Fiora della guardia di finanza di Malpensa.


pagina 27 del giornale del 19/9/2009

http://www.laprovinciadicomo.it/publisher/Giornale online/section/

A questo punto, facciamo prima a cercare la litografia che stampa ... chissà quanti ce ne sono ancora da piazzare :-?
 

mostromarino

Guest
A questo punto, facciamo prima a cercare la litografia che stampa ... chissà quanti ce ne sono ancora da piazzare :-?


mi resta sempre il dubbio perchè non facciano ,con la stessa stamperia

un biglietto aereo su zurigo,ma vengano tutti in italia

che sia diventata off-shore??
 

tommy271

Forumer storico
mi resta sempre il dubbio perchè non facciano ,con la stessa stamperia

un biglietto aereo su zurigo,ma vengano tutti in italia

che sia diventata off-shore??

Assodato che siano falsi, anche a me sembra strano che i titoli li sequestrano solo in Italia.
Forse la "soffiata" arriva dallo stesso che li stampa: probabilmente il "business" è quello dell'informatore ... :lol::lol::lol:
 

stockuccio

Guest
l'informatore è un infiltrato della cia tra i falsari ... doveva infiltrarsi altrove tra i musulmani terroristi in Italia ma ha sbagliato strada ...
 

stockuccio

Guest
non capisco perché continuare a partecipare in un thread se non piace
a me il thread piace, se a te no ritirati pure tranquillamente
 

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