"Investment Psychology Explained" di Martin J. Pring

x popov
Molto interessante. Non è il solito Bregovic. Forse ha influito Kayah, specialista di pezzi d’atmosfera. Per chi non lo sapesse Kayah è una cantante polacca. La conosco perché ha fatto un bel video insieme alla “mia” grandissima Cesária Évora. Se lo ritrovo lo posto.
quel capolavoro di film che è Underground di Kusturica è corredato da un capolavoro di colonna sonora scritta da Bregovich all'interno della quale c'è questo capolavoro di canzone. ma immagino di non dirti nulla di nuovo. ;)

[ame]http://www.youtube.com/watch?v=Ynw3HUOFKTI[/ame]
 
quel capolavoro di film che è Underground di Kusturica è corredato da un capolavoro di colonna sonora scritta da Bregovich all'interno della quale c'è questo capolavoro di canzone. ma immagino di non dirti nulla di nuovo. ;)

YouTube - Ausência - Cesária Évora

ero un ragazzino quando la notte, dopo il giornale della mezzanotte sentivo Paolo de Bernardinis che la trasmetteva; sarà stato 25 anni fà. Quante me ne ha fatte conoscere il de bernardinis. Purtroppo quante ne ho dimenticate.
Oltre a lui c'erano tutta una serie di altri conduttori più che validi, ma lui resta il mio mito.
All'epoca rai-radionotte era senz'altro avanguardia assoluta.

C
 
Erano davvero così deludenti le trimestrali? Ecco, se uno si pone una domanda del genere è già fuori strada… Fa lo stesso drammatico errore di quelli che “ragionano” sulla borsa e dal marzo 2009 a oggi non hanno fatto altro che lamentarsi del fatto che il mercato non segue la logica, o meglio la LORO logica. Deludenti o no, il mercato ha bocciato quei dati. Solo questo conta. E’ perfettamente inutile scavare nelle cifre e magari scoprire che le trimestrali sono magnifiche. Se davvero è così, il mercato se ne accorgerà da sé e si comporterà in conseguenza. Altrimenti non ha senso protestare o cercare di “convincerlo”... non saranno certo le nostre chiacchiere a cambiare la situazione.

Da qualche parte nel Manuale della Borsa mi sembra di aver letto che non si può salire tutti i giorni. Dato l’andamento rigorosamente laterale che ha contraddistinto la borsa in questa prima metà dell’anno (la chiusura di ieri distava appena l’1,7% dalla chiusura del 31 dicembre scorso) con ogni probabilità assisteremo ancora a chissà quanti ribaltoni di qui alla scadenza di agosto, per non parlare dei quasi sei mesi che ci separano dalla fine dell’anno. Non è certo il caso di strapparsi i capelli -o d’impazzire di gioia, a seconda delle posizioni- per una giornata di ribasso o anche per una serie di sedute negative.

Verso valle troviamo una serie di linee difensive. Innanzitutto l’area 1050-1060, che già più volte di è dimostrata efficace (a febbraio e a giugno di quest’anno). Poi c’è il supporto a 1020 la cui validità è stata testata con successo poco fa, all’inizio di luglio. Segue la mitica area 1000, inviolata dall’estate scorsa, la cui rottura costituirebbe un segnale importante. Com’è noto, quando il calo dai massimi precedenti supera il -20%, “ufficialmente” non si parla più di correzione del trend preesistente, ma di bear trend. Quindi se e quando si scenderà sotto i 970 ca. si potranno considerare conclusi sia il laterale del 2010, che il più lungo trend rialzista partito nel marzo 2009.
Poiché dai minimi dell’anno scorso abbiamo visto una decina di correzioni di una certa consistenza, e dall’inizio di quest’anno almeno tre, oltre a un’infinità di giornate negative approdate nel nulla, statisticamente è piuttosto probabile anche questo movimento sia destinato ad esaurirsi prima di poter causare l’inversione del trend, ma è un’osservazione che dà ben poche certezze. In realtà ogni giornata di ribasso significativo può essere l’ “inizio della fine”. Chi può dirlo?

Non tutti si rendono conto che quando si fa un acquisto “secco”, si compra anche l’impossibile o l’estremamente improbabile… il titolo acquistato non arriverà certo all’infinito, e difficilmente moltiplicherà la sua quotazione x30 x20 x10 x5 ecc. “Spreaddando”, non facciamo altro che cedere ad altri -dietro compenso- la parte meno realistica della nostra operazione. Il free trade è ancora più conveniente perché il tetto ai profitti esiste solo sulla singola operazione, ma nulla ci impedisce di accumulare -ad una ad una- molte posizioni mantenendo lo stesso rischio iniziale della prima, e a rischio zero dopo il completamento dell’ultima.
Ma i vantaggi forse più grandi si vedono in occasioni come questa… che posso affrontare con la massima serenità col mio “quasi-freetrade” al 95,6%. Di qui alla scadenza di agosto chissà quanti rovesciamenti di fronte ci saranno! Invece di inseguire forsennatamente i prezzi -commettendo errori e sciupando commissioni- posso restarmene fermo e tranquillo. Se alla scadenza saremo sopra 2583 (ho abbassato leggermente il punto di pareggio) guadagnerò, con un massimo fra 2700 e 2750, altrimenti perderò una cifra irrilevante (perché l’operazione è free al 95.6% - se fosse stata realmente free ovviamente non avrei subito perdite). Chiaramente in questo mese non resterò con le mani in mano, anche perché il grosso delle vacanze lo farò a settembre. Quindi potrei approfittare dei prezzi stracciati per metter su qualche posizione rialzista o potrei provare a costruire un free-trade al ribasso, se il calo proseguirà. Spero di non esagerare…
Sto continuando a dedicare qualche momento all’intraday sull’EUR-USD future. Confermo che mi sembra un ottimo sottostante, anche perché i prezzi tendono a tornare sui loro passi con una certa regolarità. Il rischio è proprio quello… a volte le cose sembrano così facili che invece di rispettare le proprie “regole di ingaggio” si entra a capocchia… e si viene puniti, com’è giusto.
Buon week-end


x popov
effettivamente la canzone la conoscevo, ma non sapevo che fosse nel film. Grazie

x cammello
a quell’ora a volte sentivo Radio Radicale. Condividevo poco, ma mi divertivano le polemiche. Ricordo che se parlava per più di un minuto, tutti zittivano Elio Vito a fischi e pernacchie, perché era noiosissimo e inconcludente. Pannella lo trattava come una pezza da piedi. Adesso quel tizio è Ministro della Repubblica.
Mi diceva una mia conoscente, che da poco ha finito gli studi ad Heidelberg, che lì molti professori esaltano “l’altissimo, straordinario senso civico degli italiani”. Non è una barzelletta. Secondo loro, solo grazie al senso di responsabilità dei suoi abitanti si può spiegare la tenuta dell’Italia, nonostante la “mancanza di leggi”, l’ottusa avidità degli imprenditori e la classe politica più incapace e corrotta dell’Occidente. Qualsiasi altro stato in una situazione del genere andrebbe a fondo. Invece gli italiani in qualche modo riescono a regolarsi da sé, sostituendosi alle autorità, così che il paese riesce a sopravvivere. Se lo dicono i tedeschi…
 
Meno male che nei forum è tutto virtuale… Altrimenti ci pensate quante tonnellate di carta si sarebbero sprecate nell’ultimo anno e mezzo per profetizzare crolli su crolli, per discutere all’infinito di t+1 t-1 e t*1, quando invece la realtà è stata semplicissima… Oggi 23 luglio abbiamo chiuso a 1102,66 contro i 1115,10 del 31/12/2009… una banda del +/- 10% costruita intorno alla chiusura di fine anno ha contenuto perfettamente i prezzi di quasi sette mesi, alla faccia di tutte le gufate e di tutte le previsioni, salvo le uniche attendibili -fino a prova contraria- cioè quelle dei grandi istituzionali americani, come vado ripetendo da molti mesi. Di qui alla fine dell’anno le cose cambieranno? I grandi che FANNO il mercato dicono di no. Se non dovesse essere così, ci adegueremo. Dov’è il problema?

Un po’ perché d’estate si ha ancor meno tempo, un po’ perché ultimamente il fiume di notizie che arrivano a Wall Street è diventato inarrestabile e contradditorio, non sto seguendo più cronache e commenti. Tanto quel numerino magico -il Prezzo- contiene tutto quello che c’è da sapere sulla situazione presente. Il mio punto di pareggio (sempre 2583) è rimasto lontano dalla mischia, e comunque anche se il mercato precipitasse a 0 il mio quasi-freetrade genererebbe solo perdite ridottissime, quindi non ho sentito il bisogno di fare modifiche. I supporti che citavo nel precedente messaggio hanno tutti tenuto magnificamente, compreso quello più a rischio (area 1050-1060). Ora siamo tornati alla fascia di resistenza 1100-1106, che citavo spesso “ai bei tempi” dei mesi passati. Altre volte il suo superamento è stato parecchio laborioso, stavolta come andrà? Se dovesse avvenire di forza, con un veloce proseguimento verso l’alto, si tratterebbe di una manifestazione molto aggressiva delle intenzioni del mercato… francamente preferirei un lento consolidamento sopra la resistenza o anche uno stazionamento-rafforzamento un po’ al di sotto dei 1100-1106.
Come dicevo, il massimo profitto a scadenza lo otterrei fra 2700 e 2750, e secondariamente fra 2673 e 2855. Comunque anche se il rialzo dovesse proseguire con violenza (ma in questi mesi quante volte i rialzisti sono rimasti delusi?) non modificherò la posizione fino in prossimità della scadenza, quando se necessario potrei cercare di correggere qualcosa per centrare al meglio il prezzo di regolamento finale, se ne varrà la pena e se mi sentirò di farlo. Anche l’eventuale posizione accessoria sul Dax l’aprirò solo nelle ultime due settimane. Quando una molla oscilla a lungo, difficilmente si blocca di colpo...
Buon week-end.
 
Risultato della settimana -sempre per l’S&P500- -0.097%

Risultato di luglio +6.98%

Risultato YTD (cioè dai 1115.10 del 31/12/09) -1.21%

Domanda: in base a questi dati come si deve considerare il trend? Ultraribassista, eccheddiamine!

Scherzi a parte, i prezzi sono ormai lontani dalle linee difensive a 1000 e a 1050-1060, mentre -come è capitato altre volte- il mercato stenta a consolidare sopra i 1100-1106. Da notare che nei giorni scorsi il recupero si è arrestato con precisione millimetrica contro la SMA200, che evidentemente incrementa il “potere frenante” della resistenza. Il 27 luglio l’S&P500 ha cercato di strappare sopra la SMA200 con un massimo giornaliero di 1120.85 ma poi la media mobile ha avuto la meglio, e in chiusura l’indice si è fermato a 1113.84 contro i 1114.60 della SMA200.

Vedremo nei prossimi giorni come si concluderà la “battaglia dei 1100”, ormai in corso dalla metà di maggio.

La lunga durata della battaglia costituisce una prova in più della tendenza ostinatamente laterale che ha regnato in questi primi sette mesi dell’anno.


La posizione che avevo sull’Eurostoxx50 l’ho liquidata. Giusto? Sbagliato? Mah… è difficile bollare come errore un gain pari al 72% di quello che avevo definito un buon profitto, soprattutto considerando che la chiusura è avvenuta più di 20 gg prima della scadenza. Certo il profitto massimo era sensibilmente più alto, ma l’area relativa era troppo stretta (2700-2750)… era quasi uno specchietto per le allodole, anzi per l’allodola (=io). D’altra parte devo ammettere che in queste chiusure anticipate l’impazienza gioca la sua parte, anche se oggettivamente non sono irrazionali… meglio portare a casa il 72% -oltretutto in anticipo- piuttosto che rischiare di chiudere il mese a mani vuote.
Ho aperto invece una posizione sul Dax con un punto di pareggio a 6134 e il max gain da 6300 in su. Se necessario le perdite possono essere ridotte a pochissimo. A “comandare” i risultati finali sono le perdite, non i sogni di vincite strabilianti.



x Daee
“geniale” è proprio l’aggettivo giusto per Zelenka. E pensare che fino a pochi anni fa lui e gli altri grandi musicisti boemi del ‘700 erano relegati al ruolo un po’ malinconico di glorie locali…

x Frank73
come va, Frank? Continui con il future EUR/USD? Devo dire che mi piace sempre di più…
Per il resto, come dicevo prima, non sono più aggiornato, quindi non faccio altro che cercare di accompagnare i movimenti del mercato in maniera più passiva che mai. L’ipotesi di lavoro rimane laterale o lateral-rialzista, con gli ultimi qualificatissimi target per fine anno fra 1200 e 1300/1350, se non ricordo male. Ovviamente non è vangelo.

Buon week-end
 

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