La filosofia di Prodi che non e' la mia

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Amleto

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Concertazione: Prodi, strumento prezioso da riattivare
Radiocor - Rimini, 03 mar - 'Non chiedo a nessuno di abdigare al proprio ruolo e tanto meno di surrogare il ruolo della politica o costituire una cintura di salvataggio: chiedo al sindacato di continuare a essere un interlocutore forte, esigente, responsabile e autonomo'. Cosi' il candidato premier dell'Unione, Romano Prodi, concludendo il suo intervento al XV congresso della Cgil. 'Un sindacato forte - ha spiegato - e' indispensabile non solo per il sistema delle imprese, ma anche per il governo del Paese per poter quindi riattivare il prezioso strumento della concertazione che con grande miopia e cinismo e' stato accantonato'. La concertazione, ha sottolineato Prodi - non e' strumentalizzazione ma dialogo necessario da attuare quotidianamente; e' chiaro che al Governo spetta poi la decisione ma guai a discostarsi da dialogo e confronto'.



Art. 39 Cost.
L'organizzazione sindacale è libera.

Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.

È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.

I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

Prima il sig. Prodi attui l'articolo ora citato con la prescritta legislazione, poi possiamo considerare i sindacati (spero piu' dei tre maggiori ora esistenti) un soggetto dialogante accettabile. Fino al Goverbo Berlusconi invece il sindacato ha occupato un ruolo che non gli compete affatto ex Costituzione e solo la debolezza della politica (che e' la sola legittimata dal voto degli elettori) ha consentito al sindacato di pretendere di essere interlocutore necessario degli organi costituzionali per decisione propria. Sotto il profilo democratico, non solo ha fatto been ma anzi ha agito doverosamente il governo laddove abbia deciso di interloquire con il sindacato solo quando l'abbia ritenuto opportuno, senza essere costretto ad un confronto imposto dal sindacato che non ha nessun titolo per farlo.
Questa e' una delle differenze tra la visione che io ho del liberalesimo e quella che invece e' una dottrina di solidarieta' sociale dove la persona e' trascurata a scapito del bene della maggioranza. E la dottrina della Chiesa quando non se ne dimentica e' proprio nel senso della valorizzazione del singolo e poi dell'aggregato cui partecipa come essere sociale. La prevalenza del gruppo sul singolo, la mortificazione delle innegabili qualita' individuali per sostenere un'eguaglianza formale inconsistente - non un uomo e' uguale all'altro, se non per l'ottica comunista (detto senza alcun pregiudizio) - l'omogeneizzazione coatta sono tutti elementi propri della cultura dell'attuale centro sinistra che si ispira a quel modello che Max Weber connotava con lo spirito dell'invidia. Non mi faccio paladino di nessuno (anche perche' nel centro destra, come nel centro sinistra che irritantemente si autoconsidera piu' nobile culturalmente: spesso quella parte parla dei propri piu' anziani dirigenti come di padri nobili, mah.. la cultura latita) solo rifletto sui modelli proposti e sull'inacettabilita' della prospettiva del centro sinistra di ridurre l'individuo a strumento del bene della collettivita', per imposizione della maggioranza: la solidarieta' obbligata e' un'aberrazione dal punto di vista etico, in quanto essa costituisce una manifestazione dello spirito del singolo che se si vuole cristianamente dopo aver richiesto responsabilita' da parte del prossimo puo' decidere di offrire quell'aiuto ai terzi che se coatto e' liberticida.
Saluti
 
Ulteriore esempio di distanza tra le due impostazioni (sotto il profilo teoretico) e' quello del criterio di imposizione. L'orientamento di sinistra vede nel principio di progressivita' il cardine della propria concezione di redistribuzione della ricchezza con penalizzazione dei redditi all'aumentare del lor ammontare.
Non e' il parametro di giustizia ne' del pensiero cattolico tradizionale che riferendosi alla parabola dei talenti utilizza quello che era un cardine non dell'attuale ordinamento statunitense ma del pensiero costituzionalistico di scienza delle finanze e diritto fiscale americano, vale a dire il principio di proporzionalita'. Il reddito e' tassato proporzionalemente non progressivamente: la progressivita' (ed e' aanche a questo cui probabilmente il primo ministro si riferisce quando parla di rapina a proposito dell'imposizione) ha una dignita' etica assente nel pensiero cristiano ma e' uno degli esempi che Feuerbach utilizza per esprimere il dominio del gruppo maggioritario sul singolo.
Se il mondo politico imparasse a ragionare con noi elettori di contenuti tante cose si chiarirebbero e le contrapposizioni si manifesterbbero ideologicamente su punti precisi, nel caso la prevalenza della concezione personalistica o di quella collettivistica.
Saluti
 
Caro Orazio
vorrei essere edotto dal 'collega' Frittelli su questo gran numero di ulteriori colleghi e giuristi che supporterebbero le sue tesi.
Io vedo delle debolezze insuperabili (anche tralasciando i profili di diritto costituzionale ex art. 67 Cost) non solo sulla qualificazione giuridica (offerta al pubblico) ma nello stesso 'oggetto' dell'eventuale contratto che potrebbe essere semplicemente risolto per impossibilita' sopravvenuta.
Saluti cordiali
 
Neanche a farlo apposta, appena qualche minuto dopo la mia riflessione.
Saluti

Da Repubblica

Il leader dell'Unione accolto da tre minuti di applausi dei delegati
"Dobbiamo far ripartire l'Italia. Creare benessere, serenità e sicurezza"
Prodi al congresso della Cgil
"D'accordo su analisi e ricette"
A Rimini anche un messaggio video di Luca Zingaretti, che interpreterà
in un film il padre nobile del sindacato, Giuseppe Di Vittorio
 
Amleto ha scritto:
Caro Orazio
vorrei essere edotto dal 'collega' Frittelli su questo gran numero di ulteriori colleghi e giuristi che supporterebbero le sue tesi.
Io vedo delle debolezze insuperabili (anche tralasciando i profili di diritto costituzionale ex art. 67 Cost) non solo sulla qualificazione giuridica (offerta al pubblico) ma nello stesso 'oggetto' dell'eventuale contratto che potrebbe essere semplicemente risolto per impossibilita' sopravvenuta.
Saluti cordiali

Gentile Amleto
i miei dubbi si riferivano infatti alla equiparazione della promessa elettorale ad una offerta al pubblico, anche se nella fattispecie la promessa elettorale assumeva caratteristiche peculiari.
Contesto però la risoluzione del contratto per impossibiltà sopravvenuta: non me vedo i presupposti.
Infine, non capisco la questione dell'art67 , che mi risulta reciti:

Articolo 67
Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.
(fonte sito web Senato della Repubblica)

Non mi pare siano state chieste le dimissioni del Parlamentare Berlusconi, ma meramente la mancata reiscrizione nelle liste elettorali, come da lui stesso promesso.

Cordialmente
Orazio
 
Sempre un piacere dialogare con lei specie quando troviamo argomenti in cui abbiamo idee magari differenti.
Tutto sul piano esclusivamente ipotetico: Circa la risoluzione che Berlusconi potrebbe richiedere per impossibilita' sopravvenuta essa deriverebbere dall'impossibilita' della prestazione dovuta a tutti i fattori che abbiamo parecchie volte elencato incidenti sull'oggetto stesso (quali la situazione economica internazionale che ha porato il prezzo del greggio a sfiorare i 70 dollarial barile e ricadute sui costi dell'energia e delle materie prime etc, concorrenza sleale come stabilita da risoluzioni del WTO a scapito dei paesi terzi da parte della Cina, etc) ed indipendenti dalla volonta' del debitore che per questo motivo, vedrebbe sciolta la propria obbligazione. Laddove pretendesse l'adempimento da parte dell'altro contraente della propria prestazione - conferimento del proprio voto - l'elettore di cui ignoro le generalita' opporrebbe l'impossibilita' sopravvenuta.
Quanto all'articolo 67 Cost che lei ha correttamente citato esso impedisce contratti del tipo di cui ipoteticamente stiamo conversando per contrarieta' di tale contratto e delle legge che lo ammettesse alla Costituzione. Il rapporto Parlamento-Governo che ancora sussiste fino alla celebrazione del referendum confermativo impedirebbe (putroppo) la validita' di tale 'contratto' in quanto verrebbe ad interrompere l'esclusivo vincolo che lega il Governo al Parlamento e non agli elettori.
Per questo dico, purtroppo.
Cordiali saluti
 
Condivido il piacere per una seria analisi delle questioni, che trova appunto nella differenza delle idee il suo naturale motivo.

Non condivido qui le osservazioni legate alla economia mondiale, che si presentano assai complesse: citando il petrolio come esempio, ricordo che il prezzo è espresso in dollari , svalutati di circa il 20% .
L'economia mondiale è in forte ripresa, non solo quelle asiatiche ma anche l'economia americana che più di altre avrebbe dovuto subire gli effetti del tragico attentato che i nostri politici adducono a scusa della 'nostra' situazione economica. La situazione europea è variegata, ma una attenta gestione ha portato i nostri partner europei a risollevarsi negli ultimi anni, e difatto la BCE ha alzato i tassi ieri ricordando appunto tale ripresa. Non mi sento pertanto di sciogliere il debitore dalla sua obbligazione per gli argomenti sopra esposti.

Sulla questione dell'art 67, ritengo che il contratto in questione, avendo come oggetto la iscrizione nelle liste dei candidati, non pone vincoli all'esercizio delle attività del parlamentare in questione ma solo dell'esercizio di un suo discrezionale diritto. Ma sia e qui chiudiamo.
Resta però che se il contratto non era valido, secondo la Costituzione, potrebbe rappresentare un esempio di 'pubblicità ingannevole'? :lol:
di cosa si tratterebbe infatti ? :rolleyes: ricordo l'enfasi con cui si disse che era stipulato 'in carta da bollo' :lol: :lol:

Cordialmente
Orazio aka f4f
 

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