Intanto
rapida visita a Milano
Carrà: confermato che fu ottimo artista solo nel primo periodo metafisico, quando la benzina la metteva de Chirico. Discreto nel futurismo (benzina da Boccioni), medio o mediocre nel paesaggio, migliore quando riesce a metterci qualcosa dell'aura metafisica.
Addirittura certi, pur celebrati, quadri, come quello con il tendone (v. sotto), neanche trovandoli al mercatino a 100 € li comprerei.
Nei paesaggi collinari sembra un imitatore di Soffici, o di
Rosai.
Direi che Carrà fu, in minor scala, un po' il Masson italiano. In ambedue rimane sempre una predominanza di ciò che si sarebbe voluto dire rispetto ad una figurazione piuttosto ballerina.
Comunque anche i quadri metafisici più riusciti non aprono porte, ma le chiudono, come incastrati al fondo di un corridoio: più oltre non si va, e si resta un po' asfissiati. Insomma, non porta avanti un discorso nuovo, ma si appoggia al vecchio (e infatti predomina il disegno a grosse righe nere, i quadri sono disegnoni colorati).
Alla fine, è riuscito a rifare in peggio Puvis de Chavannes 50 anni dopo
Cose come questa
o come quel tendone tipo circo o giostra, di cui non a caso non trovo riproduzioni, risultano, direi, controproducenti.
Comunque, si può vedere il "tendone" qui
al minuto 8.37