Mps riapre la conversione dei bond al retail
–di
Carlo Festa 11 dicembre 2016
Un ultimo difficile tentativo per evitare la nazionalizzazione dell'istituto senese e il sacrificio degli obbligazionisti. La strada della conversione dei bond in mano al retail è stata scelta dal cda di Mps per tentare, in extremis, l'operazione di salvataggio da 5 miliardi di euro. Dopo il no alla proroga da parte della Bce (che deve ancora formalmente arrivare sul tavolo del board), l'operazione deve chiudersi necessariamente entro il prossimo 31 dicembre. Si va dunque avanti.
L'operazione di mercato resta ancora in piedi anche se fra tante incognite: ultima quella del ritiro della garanzia all'aumento del consorzio bancario, che resta tuttavia collocatore. Ma c'è anche qualche piccolo barlume di fiducia. Il fatto che in queste ultime ore sia stato conferito l'incarico al ministro
Paolo Gentiloni per formare il nuovo esecutivo viene visto come segnale positivo.
Così sul tavolo dell'Ad
Marco Morelli, dopo la riunione fiume di oggi, c'è l'ipotesi di aprire la conversione volontaria per i bond subordinati retail, se venissero rimossi i paletti posti recentemente dalla
Consob che hanno bloccato le adesioni. Nella prima finestra di conversione questi erano infatti stati esclusi per motivi di adeguatezza dei profili Mifid. A valle della conversione dovrà inoltre partire, secondo quanto deciso dal Cda, un collocamento azionario (
bookbuilding) dove le banche cercheranno di raccogliere il maggior numero di adesioni.
Vanno inoltre avanti le negoziazioni con Atlante per lo scorporo degli
Npl dell'istituto. Le incognite restano tante. Il presupposto dell'operazione di mercato è infatti che l'autorità di vigilanza autorizzi la conversione volontaria delle obbligazioni retail vendute nel 2008, eliminando quegli iniziali paletti messi a tutela dei risparmiatori. Altro tema delicato resta quello degli investitori, su cui continueranno a lavorare le banche malgrado sia stata tolta la garanzia sull'inoptato. La strada che porta al Qatar come anchor investor sembra in salita.
Se tutto ciò non si concretizzerà resta all'orizzonte la rete di sicurezza pubblica con le ipotesi di bail-in oppure di
burden sharing: questa rete di salvataggio potrebbe dunque concretizzarsi con la garanzia del Tesoro per coprire ciò che il mercato non riuscirà a colmare. L'altra strada, più pesante, sarebbe l'intervento diretto del Tesoro per riportare il capitale di Mps ai livelli chiesti da Francoforte.
Mps riapre la conversione dei bond al retail