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Mps, il piano B parte mercoledì
Il cda è previsto per dopodomani e potrebbe avviare congiuntamente liability management e collocamento con l'obiettivo di chiudere la manovra prima di Natale. Nell'offerta di conversione potrebbe essere incluso il Fresh. Attesa per le mosse di Consob e nuovo governo | Mps riapre la conversione dei bond al retail | Morelli: se salta piano altre soluzioni per salvare Mps
Dovrebbe partire mercoledì il piano B per il salvataggio di Banca Mps . Dopo il presunto no di Bce a un rinvio dell'operazione (rifiuto però non ancora formalizzato alla banca), ieri il cda ha deciso di rimettere in pista il piano targato Jp Morgan e Mediobanca , pur con alcune sostanziali modifiche nell'impianto: riapertura della conversione dei bond subordinati con coinvolgimento del retail e collocamento privato presso investitori istituzionali tra cui il fondo sovrano del Qatar (che potrebbe mettere sul piatto un miliardo di euro). Per allargare le maglie del liability management exercise sarà indispensabile il via libera di Consob con cui sarebbero stati presi contatti già venerdì scorso. Una volta arrivata l'autorizzazione, l'intenzione del board sarebbe quella di avviare congiuntamente le due operazioni tra mercoledì e giovedì in modo da chiudere tutto subito prima di Natale, probabilmente venerdì 23 dicembre. Non è peraltro escluso che la banca riveda il perimetro dell'offerta di conversione, includendo questa volta anche il bond Fresh da un miliardo inizialmente escluso per problematiche fiscali.
La differenza più significativa tra questa nuova versione del salvataggio e quella precedente è però l'assenza di una garanzia da parte delle banche del consorzio che si occuperanno soltanto del collocamento. I dettagli del contratto sarebbero in fase di definizione, ma sembra ormai assodato che non ci sarà un paracadute. A meno che, come appare molto probabile, il nuovo governo in fase di costituzione non predisponga una forma di garanzia pubblica sugli aumenti di capitale.
Fonti di stampa riprendono oggi le anticipazioni di MF-Milano Finanza della scorsa settimana in merito a una manovra di sistema da 15 miliardi che potrebbe mettere in sicurezza anche le due ex popolari venete controllate da Atlante (Popolare di Vicenza e Veneto Banca), Carige e altri istituti che deconsolidino importanti pacchetti di non performing loan. Del tema si sarebbe discusso anche nel cda di Mps di ieri, anche se al momento non si conoscono i dettagli dell'intervento. Con ogni probabilità però azionare il paracadute statale richiederà l'applicazione del meccanismo del burden sharing, cioé la conversione forzosa dei bond subordinati a condizioni penalizzanti per gli investitori. Al ministero dell'Economia, spiega una fonte, "c'è fiducia che l'operazione di aumento di capitale decisa dal consiglio di amministrazione di Mps si possa concludere con successo".
Mps, il piano B parte mercoledì - MilanoFinanza.it
Il cda è previsto per dopodomani e potrebbe avviare congiuntamente liability management e collocamento con l'obiettivo di chiudere la manovra prima di Natale. Nell'offerta di conversione potrebbe essere incluso il Fresh. Attesa per le mosse di Consob e nuovo governo | Mps riapre la conversione dei bond al retail | Morelli: se salta piano altre soluzioni per salvare Mps
Dovrebbe partire mercoledì il piano B per il salvataggio di Banca Mps . Dopo il presunto no di Bce a un rinvio dell'operazione (rifiuto però non ancora formalizzato alla banca), ieri il cda ha deciso di rimettere in pista il piano targato Jp Morgan e Mediobanca , pur con alcune sostanziali modifiche nell'impianto: riapertura della conversione dei bond subordinati con coinvolgimento del retail e collocamento privato presso investitori istituzionali tra cui il fondo sovrano del Qatar (che potrebbe mettere sul piatto un miliardo di euro). Per allargare le maglie del liability management exercise sarà indispensabile il via libera di Consob con cui sarebbero stati presi contatti già venerdì scorso. Una volta arrivata l'autorizzazione, l'intenzione del board sarebbe quella di avviare congiuntamente le due operazioni tra mercoledì e giovedì in modo da chiudere tutto subito prima di Natale, probabilmente venerdì 23 dicembre. Non è peraltro escluso che la banca riveda il perimetro dell'offerta di conversione, includendo questa volta anche il bond Fresh da un miliardo inizialmente escluso per problematiche fiscali.
La differenza più significativa tra questa nuova versione del salvataggio e quella precedente è però l'assenza di una garanzia da parte delle banche del consorzio che si occuperanno soltanto del collocamento. I dettagli del contratto sarebbero in fase di definizione, ma sembra ormai assodato che non ci sarà un paracadute. A meno che, come appare molto probabile, il nuovo governo in fase di costituzione non predisponga una forma di garanzia pubblica sugli aumenti di capitale.
Fonti di stampa riprendono oggi le anticipazioni di MF-Milano Finanza della scorsa settimana in merito a una manovra di sistema da 15 miliardi che potrebbe mettere in sicurezza anche le due ex popolari venete controllate da Atlante (Popolare di Vicenza e Veneto Banca), Carige e altri istituti che deconsolidino importanti pacchetti di non performing loan. Del tema si sarebbe discusso anche nel cda di Mps di ieri, anche se al momento non si conoscono i dettagli dell'intervento. Con ogni probabilità però azionare il paracadute statale richiederà l'applicazione del meccanismo del burden sharing, cioé la conversione forzosa dei bond subordinati a condizioni penalizzanti per gli investitori. Al ministero dell'Economia, spiega una fonte, "c'è fiducia che l'operazione di aumento di capitale decisa dal consiglio di amministrazione di Mps si possa concludere con successo".
Mps, il piano B parte mercoledì - MilanoFinanza.it