Obbligazioni MPS (3 lettori)

NoWay

It's time to play the game
Pensiero mattutino .... nel caso decidessero di andare toccare le sub di MPS ..... a vs parere quali sarebbero le ripercussioni sul mercato obbligazionario , che ad oggi rispetto al crollo dell' azionario non ha subito particolari scossoni.

Secondo me si innescherebbe una situazione di panico generalizzato...
 

no perpetual no party

Forumer storico
Nel piano Mps un “premio” agli azionisti
Ipotesi cedola straordinaria per compensare la forte diluizione
C’è anche l’ipotesi di un ristoro per gli azionisti di Mps e la conversione su base volontaria di parte del debito in azioni nel complesso piano che la banca senese ha sottoposto alla Bce per risolvere definitivamente il nodo delle proprie sofferenze e rafforzare il capitale senza dover ricorrere al sostegno dello Stato. Si tratta, spiegano alcune fonti, di una cedola straordinaria da pagare agli azionisti attuali in «azioni o strumenti simili»---- Nel piano Mps un “premio” agli azionisti

"e ballerino scappa via...scappa via" cit. "Veloce come il vento" - Italia .2016


se qualcuno ha accesso alla Stampa online può postare l'articolo completo
 

tommy271

Forumer storico
Pensiero mattutino .... nel caso decidessero di andare toccare le sub di MPS ..... a vs parere quali sarebbero le ripercussioni sul mercato obbligazionario , che ad oggi rispetto al crollo dell' azionario non ha subito particolari scossoni.

Un pò di panico nei primi giorni, poi rientra tutto.

Scossone sui subordinati, poco movimento sui senior.
Sarebbe una buona occasione per puntare sui sub di "qualità".
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Russia, è un articolo datato e impreciso. UC non ci mette una lira.

padoan andra' a comunicare merc. prox la possibilità di intervento statale se fallirà la conversione "involontaria"..questa è UNA MIA OPINIONE.

Saluti,

ps: "ballerino scappa via...scappa via.."
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
In Bce il verdetto su Siena e il piano da 5 miliardi
Ai soci attuali verranno conferiti i titoli della bad bank - Sei banche in pista per l’aumento
Ormai i pareri informali non bastano più. Sulla maxi cartolarizzazione con Atlante e l’aumento “riparatorio” da cinque miliardi il Monte dei Paschi ha bisogno di un avallo scritto e firmato dalla Bce, che da oggi riunisce - proprio per esaminare il dossier senese - il Supervisory board. A Rocca Salimbeni sperano non solo che arrivino buone notizie, ma anche di riceverle già in serata, per evitare un’altra notte di passione e per fare in modo che domani il cda - convocato per le 10,30 - possa iniziare con il piede giusto una riunione fiume che vede all’ordine del giorno la semestrale ma soprattutto il piano di salvataggio.
Dopo i contatti con la Bce di lunedì e martedì, terminati- si veda Il Sole di ieri - con la consegna di un’ultima versione del piano su Npl e ricapitalizzazione, ieri si è lavorato sui dettagli. Cioè sulla cartolarizzazione delle sofferenze da un lato, dove Atlante II sarà chiamato a fare la parte del leone, e sul consorzio di garanzia dell’aumento sull’altro. In questo caso, oltre a Jp Morgan e Mediobanca (global coordinators dell’operazione), ci sono altre 4 banche d’affari (Bofa Merrill Lynch, Credit Suisse, Citi e Goldman Sachs) e in una fase successiva potrebbero essere chiamati altri istituti ad agire come joint bookrunners. Nell’ultima proposta inviata a Francoforte la manovra, come anticipato ieri, è da 5 miliardi: di questi, secondo quanto risulta, circa due serviranno ad aumentare le coperture sui deteriorati che resteranno in pancia alla banca e 1,6 a coprire le minusvalenze sui 26,6 miliardi di crediti ceduti ad Atlante (a un prezzo che potrebbe essere pari al 32% del valore di libro). Gli 1,4 miliardi che restano verranno invece utilizzati per capitalizzare l’Spv, lo Special purpose vehicle che comprerà le sofferenze ed effettuerà le cartolarizzazioni. In partenza, quindi, l’azionista unico della bad bank sarà la stessa Mps: per poter deconsolidare gli Npl, però, effettuando la cosiddetta derecognition, la banca dovrà disfarsene in fretta; ed è così che la soluzione più semplice e rapida sembra quella che prevede l’assegnazione dei titoli agli attuali azionisti del Monte, che così se li vedranno così attribuiti pro-quota. Una specie di warrant, che potrebbero riservare - forse e comunque in futuro - qualche bella sorpresa nel caso in cui i recuperi delle sofferenze cartolarizzate procedano nel migliore dei modi.
Tuttavia il piano, che non prevede alcun intervento pubblico, nei fatti sta in piedi solo nel caso in cui la Bce decida di congelare gli attuali modelli interni della banca, cioè le modalità di contabilizzazione (con relativi accantonamenti) degli Npl. È?questa la decisione che oggi dovrà prendere la Vigilanza: nel caso in cui dovesse arrivare una risposta negativa, per il Monte scatterebbe la necessità di incrementare l’aumento di altri due miliardi. Facendo saltare l’intera impalcatura. Uno scenario non impossibile ma ieri considerato almeno improbabile: non a caso ieri in Borsa il titolo della banca è salito del 2,66%, a 0,28 euro.
L.D.
Ma.Fe.



nb: ora ballerino sta a +5%, ascoltate il mercato.
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Pat, spero tu stia notando come questo thread di riflessioni ad alta voce stia surclassando l'omonimo "urlato"....a prescindere da come finirà la vicenda.
 

Roberto.M

Forumer storico
In Bce il verdetto su Siena e il piano da 5 miliardi
Ai soci attuali verranno conferiti i titoli della bad bank - Sei banche in pista per l’aumento
Ormai i pareri informali non bastano più. Sulla maxi cartolarizzazione con Atlante e l’aumento “riparatorio” da cinque miliardi il Monte dei Paschi ha bisogno di un avallo scritto e firmato dalla Bce, che da oggi riunisce - proprio per esaminare il dossier senese - il Supervisory board. A Rocca Salimbeni sperano non solo che arrivino buone notizie, ma anche di riceverle già in serata, per evitare un’altra notte di passione e per fare in modo che domani il cda - convocato per le 10,30 - possa iniziare con il piede giusto una riunione fiume che vede all’ordine del giorno la semestrale ma soprattutto il piano di salvataggio.
Dopo i contatti con la Bce di lunedì e martedì, terminati- si veda Il Sole di ieri - con la consegna di un’ultima versione del piano su Npl e ricapitalizzazione, ieri si è lavorato sui dettagli. Cioè sulla cartolarizzazione delle sofferenze da un lato, dove Atlante II sarà chiamato a fare la parte del leone, e sul consorzio di garanzia dell’aumento sull’altro. In questo caso, oltre a Jp Morgan e Mediobanca (global coordinators dell’operazione), ci sono altre 4 banche d’affari (Bofa Merrill Lynch, Credit Suisse, Citi e Goldman Sachs) e in una fase successiva potrebbero essere chiamati altri istituti ad agire come joint bookrunners. Nell’ultima proposta inviata a Francoforte la manovra, come anticipato ieri, è da 5 miliardi: di questi, secondo quanto risulta, circa due serviranno ad aumentare le coperture sui deteriorati che resteranno in pancia alla banca e 1,6 a coprire le minusvalenze sui 26,6 miliardi di crediti ceduti ad Atlante (a un prezzo che potrebbe essere pari al 32% del valore di libro). Gli 1,4 miliardi che restano verranno invece utilizzati per capitalizzare l’Spv, lo Special purpose vehicle che comprerà le sofferenze ed effettuerà le cartolarizzazioni. In partenza, quindi, l’azionista unico della bad bank sarà la stessa Mps: per poter deconsolidare gli Npl, però, effettuando la cosiddetta derecognition, la banca dovrà disfarsene in fretta; ed è così che la soluzione più semplice e rapida sembra quella che prevede l’assegnazione dei titoli agli attuali azionisti del Monte, che così se li vedranno così attribuiti pro-quota. Una specie di warrant, che potrebbero riservare - forse e comunque in futuro - qualche bella sorpresa nel caso in cui i recuperi delle sofferenze cartolarizzate procedano nel migliore dei modi.
Tuttavia il piano, che non prevede alcun intervento pubblico, nei fatti sta in piedi solo nel caso in cui la Bce decida di congelare gli attuali modelli interni della banca, cioè le modalità di contabilizzazione (con relativi accantonamenti) degli Npl. È?questa la decisione che oggi dovrà prendere la Vigilanza: nel caso in cui dovesse arrivare una risposta negativa, per il Monte scatterebbe la necessità di incrementare l’aumento di altri due miliardi. Facendo saltare l’intera impalcatura. Uno scenario non impossibile ma ieri considerato almeno improbabile: non a caso ieri in Borsa il titolo della banca è salito del 2,66%, a 0,28 euro.
L.D.
Ma.Fe.



nb: ora ballerino sta a +5%, ascoltate il mercato.


io ascolto me stesso, 1à regola butta le esche a mare e vedi se le le ingurgitano con tutto l'amo. E fai odorare da lontano il gruzzolo a sti ladri patentati.


Ho gran rispetto per Lei sig. Ernesto. Dillà come di qua.





...per il resto lasciamo che l'acqua vada a valle. Contro-natura non può andarci in eterno.
 

Vet

Forumer storico
Secondo me si innescherebbe una situazione di panico generalizzato...

Un pò di panico nei primi giorni, poi rientra tutto.



Scossone sui subordinati, poco movimento sui senior.
Sarebbe una buona occasione per puntare sui sub di "qualità".
Un pò di panico nei primi giorni, poi rientra tutto


la pensò esattamente come te.... anche se ritengo che durerà più' di qualche giorno......vediamo


Scusate ma con le citazioni multiple faccio sempre un po' di casino...... comunque sempre meno di quello che stanno facendo su MPS ...... i geni che dovrebbero tutelare il sistema bancario europeo ...... attualmente allo sbando .....in copia e incolla del modello greco
 

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