Obbligazioni MPS

il mattino ha l'oro in bocca, vediamo se lo mantiene per tutta la giornata, sto consorzio ci ha fatto tribolare finora.

Radiocor
Mps: parte l'aumento di capitale, tessere si stanno incastrando (fonti) (RCO)
10 ottobre 2022
Ci sara' sottoscrizione da parte banche consorzio (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 10 ott - L'aumento di capitale da 2,5 miliardi del Monte dei Paschi e' ai nastri di partenza e non ci sara' un rinvio al 2023. "Tutte le tessere si stanno incastrando" indicano fonti qualificate a conoscenza del dossier. Nell'aumento ci sara' un intervento delle banche del consorzio che saranno chiamate a sottoscrivere la quota mancante di competenza dei privati, complessivamente pari a circa 900 milioni, indispensabile per rispettare l'operazione di mercato chiesta per evitare che si crei una situazione di nuovo aiuto di Stato rispetto a quello concesso nel 2017. Il Tesoro, azionista di maggioranza, mettera' nella ricapitalizzazione 1,6 miliardi. Nelle prossime ore e' atteso un cda della banca per mettere a punto le integrazioni al prospetto informativo dell'aumento che potrebbe partire sul mercato lunedi' prossimo.
Ggz
 
il mattino ha l'oro in bocca, vediamo se lo mantiene per tutta la giornata, sto consorzio ci ha fatto tribolare finora.

Radiocor
Mps: parte l'aumento di capitale, tessere si stanno incastrando (fonti) (RCO)
10 ottobre 2022
Ci sara' sottoscrizione da parte banche consorzio (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 10 ott - L'aumento di capitale da 2,5 miliardi del Monte dei Paschi e' ai nastri di partenza e non ci sara' un rinvio al 2023. "Tutte le tessere si stanno incastrando" indicano fonti qualificate a conoscenza del dossier. Nell'aumento ci sara' un intervento delle banche del consorzio che saranno chiamate a sottoscrivere la quota mancante di competenza dei privati, complessivamente pari a circa 900 milioni, indispensabile per rispettare l'operazione di mercato chiesta per evitare che si crei una situazione di nuovo aiuto di Stato rispetto a quello concesso nel 2017. Il Tesoro, azionista di maggioranza, mettera' nella ricapitalizzazione 1,6 miliardi. Nelle prossime ore e' atteso un cda della banca per mettere a punto le integrazioni al prospetto informativo dell'aumento che potrebbe partire sul mercato lunedi' prossimo.
Ggz

come scriveva quello in "Shining" :brr:
 
B.Mps: aumento in extremis (MF)
Oggi 08:15 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--L''aumento di capitale del Montepaschi arriva a un punto di svolta. Dopo una fase di incertezza, tra sabato 8 e ieri le probabilita'' di successo dell''operazione da 2,5 miliardi hanno rapidamente ripreso quota. Al punto che gia'' oggi, scrive MF-Milano Finanza, il consiglio di amministrazione della banca senese potrebbe annunciare sia l''accordo di garanzia con il consorzio capitanato da Mediobanca, Credit Suisse, Bofa e Citi che le condizioni dell''offerta a partire dal prezzo di emissione dei titoli. L''obiettivo del Tesoro (azionista al 64%) e del ceo Luigi Lovaglio e'' infatti quello di rispettare la tabella di marcia con partenza lunedi'' 17 e possibile chiusura il prossimo 12 novembre. Il cambio di passo e'' insomma sostanziale rispetto alla scorsa settimana, quando all''interno del consorzio si era iniziato a ragionare su un rinvio dell''operazione. Lovaglio sarebbe pero'' riuscito a ribaltare la situazione, facendo salire l''asticella delle adesioni a quota 400 milioni. Il problema di queste ore sara'' tradurre questi accordi in impegni formali, messi nero su bianco dai fondi di investimento. Se l''operazione richiedesse piu'' tempo del previsto, l''offerta potrebbe slittare di qualche giorno pur senza pregiudicare la finestra temporale prefissata. Quanto ai potenziali sottoscrittori, da un lato c''e'' Axa, socio storico di Siena sulla bancassurance, che dovrebbe mettere sul piatto 100-150 milioni. Dall''altro c''e'' un gruppo di investitori istituzionali che potrebbero acquistare un pacchetto compreso tra 250 e 300 milioni. I nomi sarebbero quelli di Amundi, Pimco, Blackrock, AcomeA e Melqart. Seduta al tavolo c''e'' anche la Algebris di Davide Serra che, negli anni scorsi, aveva investito nel Creval, rilanciato proprio sotto la gestione di Lovaglio. Ulteriori adesioni potrebbero arrivare tra oggi e giovedi'' quando Consob dovrebbe approvare il prospetto informativo, ultima autorizzazione necessaria prima del varo dell''operazione. A convincere gli investitori non sono stati solo gli obiettivi della strategia industriale, ma anche le notizie arrivate nei giorni scorsi, dal record di adesioni al piano esuberi alle motivazioni della sentenza di appello che ha assolto l''ex presidente Giuseppe Mussari, l''ex direttore generale Antonio Vigni e le banche estere e che puo'' alleggerire il fardello degli accantonamenti. Non si esclude peraltro che nelle prossime ore possano rimettersi in moto le trattative con Anima, partner di Montepaschi sul risparmio gestito. Le discussioni tra le due societa'' procedono a intermittenza da prima dell''estate, ma hanno subito una battuta d''arresto nelle scorse settimane per divergenze sulle condizioni del nuovo contratto distributivo. Il negoziato non e'' pero'' stato interrotto e -scommette qualcuno- potrebbe riprendere quota consentendo cosi'' ad Anima di investire fino a 200 milioni nell''aumento di capitale. red fine

MF-DJ NEWS
 
Mps, corsa contro il tempo per contratto di garanzia in vista cda - fonti

11/10/2022 13:39 RSF

MILANO, 11 ottobre (Reuters) - Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps) (BMPS.MI) prosegue negli sforzi per arrivare a chiudere con le banche del consorzio il contratto di garanzia sull'aumento di capitale che sarà sul tavolo del cda odierno, hanno riferito due fonti a conoscenza della questione.

Il consiglio di amministrazione è previsto nel pomeriggio e avrà all'ordine del giorno i termini dell'annunciata ricapitalizzazione da 2,5 miliardi di euro, la settima in 14 anni.

Chiedendo di non essere citate, le fonti dicono che la firma del contratto richiederà ancora delle ore, data anche l'esigenza di raccogliere tutta la documentazione necessaria.

Non è da escludere che il cda resti aperto e prosegua i lavori anche nella giornata di domani.
Mps ha bisogno di mezzi freschi per portare a termine un costoso piano di prepensionamento che coinvolgerà 3.500 dipendenti entro la fine dell'anno, oltre che per copire uno potenziale shorfall di capitale fino a 500 milioni di euro.
I mercati difficili e l'entità dell'aumento, pari ad oltre 10 volte l'attuale valore di mercato della banca senese, hanno complicato le trattative con le otto banche che si erano impegnate in via preliminare a sottoscrivere l'emissione delle nuove azioni.
Secondo banchieri e analisti, le nuove azioni valutano Mps al di sopra delle banche più solide esponendo i sottoscrittori a probabili perdite su tutte le azioni presenti nei loro book.
A complicare il quadro nei giorni scorsi è stata la richiesta delle banche di avere impegni formali dei potenziali sottoscrittori primi di formalizzare il contratto.

Ha inciso anche l'opposizione dell'AD Luigi Lovaglio a rinegoziare la partnership commerciale con Anima (ANIM.MI) a fronte dell'adesione all'aumento da parte dell'asset manager.
Lovaglio può almeno contare sul sostegno della francese Axa (CS.EQ), partner di Mps in una joint-venture assicurativa, che si è offerta di mettere sul piatto almeno 100 milioni di euro, secondo le fonti.
In base alla sua partecipazione del 64%, il Tesoro può coprire fino a 1,6 miliardi, ma il resto deve provenire da soggetti privati a causa delle norme dell'Unione europea sugli aiuti di Stato.

***

le boccette restano accanto al PC
 
niente da fare



MILANO (MF-DJ)--Sarà una lunga notte per tutti gli attori coinvolti nell'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro di B.Mps. Allo stato, il consorzio di garanzia delle banche è ancora diviso sulla strada da intraprendere. Non c'è ancora il contratto di underwriting utile alla sua formalizzazione, passaggio chiave per far partire l'aumento lunedì 17 ottobre. Anche perché andare sul mercato in questa fase, senza un consorzio garante, sarebbe troppo rischioso.
E' quanto spiegano fonti a MF-DowJones aggiungendo che mancano ancora alcuni degli impegni di investitori privati richiesti dalle banche garanti. Anima Holding allo stato non è della partita, non ha raggiunto un'intesa per l'estensione della partnership commerciale e non ha preso nessun impegno a sottoscrivere parte dell'aumento.
Il cda del Monte è chiamato a mettere a punto il prospetto e dovrebbe

esercitare la delega e fissare il prezzo di emissione delle nuove azioni. La riunione del board sarebbe dovuta iniziare alle 14h30 di oggi, ma è scattata solo due ore e mezza più tardi.
Lato consorzio serve tempo per due motivi: gli investitori privati per presentare impegni di pre-underwriting devono avere il tempo necessario per tenere comitati e seguire l'iter burocratico interno per le necessarie autorizzazioni. Ma non è solo una questione di forma e burocrazia. Allo stato mancherebbero ancora alcuni impegni sostanziali.
Le banche e la stessa B.Mps, in ogni caso, continuano a lavorare pancia a terra per arrivare a un accordo. Il cda di Rocca Salimbeni, se le questioni non si risolveranno per tempo, potrebbe quindi aggiornarsi a domani.
[email protected]
cce
MF-DJ NEWS
1119:04 ott 2022

 
secondo me, se non l'hanno trovata oggi, difficile che la trovino domani, la quadra.
Lo sfilamento di Anima è stato determinante perché erano 100-150 ml. vedremo.

(ANSA) - MILANO, 11 OTT - Mancano ancora le firme delle banche al contratto di garanzia dell'aumento di capitale da 2,5 miliardi di Mps.

E' quanto si apprende da fonti finanziarie mentre non si è trovata finora la quadra sull'impegno degli investitori a sottoscrivere una parte della ricapitalizzazione.

Di certo c'è solo che il Mef sottoscriverà 1,6 miliardi per la sua quota del 64% del capitale della banca.
Senza le firme delle otto banche che si erano impegnate nei pre-accordi di garanzia dell'aumento di capitale di Mps, il Cda della banca non può deliberare sul prezzo e la tempistica dell'operazione per cui è probabile che si riaggiorni a domani.
(ANSA).
 
Ultima modifica:
Oggi 08:15 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Fumata grigia sull''aumento di capitale di Mps. Nonostante le trattative febbrili e la forte determinazione del Tesoro, primo socio al 64%, la banca senese non ha ancora raggiunto un accordo sulla garanzia per l''inoptato con il consorzio capitanato da Mediobanca, Credit Suisse, Bofa e Citi. Cosi'' il board di Rocca Salimbeni, che ieri avrebbe dovuto deliberare sulla tempistica e il prezzo dell''operazione da 2,5 miliardi, e'' rimasto aperto e si aggiornera'' con ogni probabilita'' nella mattina di mercoledi'' 12. Il nodo da sciogliere, scrive MF-Milano Finanza, e'' ancora quello degli impegni di sottoscrizione. Se negli incontri di venerdi'' 7 e di lunedi'' 10 il ceo Luigi Lovaglio ha garantito al consorzio un livello di adesioni vicino ai 500 milioni, le banche pre-garanti chiedono che dagli investitori arrivino lettere vincolanti, per scongiurare il rischio di un elevato livello di inoptato. Raccogliere la documentazione, dopo aver convinto i partecipanti, e'' impresa complessa che tuttavia - garantivano nella serata di ieri diverse fonti - non dovrebbe pregiudicare la tempistica dell''aumento. La tabella di marcia e'' per ora confermata: partenza lunedi'' 17 (dopo un rapido ok Consob al prospetto) e chiusura il 12 novembre. Ma il timing e'' ormai appeso al filo e non e'' detto che tutta l''operazione non slitti di qualche giorno. La cauta fiducia deriva dalla disponibilita'' mostrata da diversi investitori italiani ed esteri. In prima fila c''e'' Axa, partner di Siena nella bancassurance dal 2007, che potrebbe sottoscrivere azioni fino a 150 milioni. Contatti in fase avanzata sono in corso anche una vasta platea di fondi, dalla Algebris di Davide Serra che potrebbe iniettare 50 milioni ad asset manager internazionali come Hosking Partners sino a imprenditori vicini a Lovaglio come Denis Dumont, ex azionista di riferimento del Credito Valtellinese (di cui il banchiere e'' stato ceo). Alcuni dei soggetti coinvolti nelle trattative, come Pimco e BlueBay Asset Management, hanno inoltre una significativa esposizione nei bond subordinati del Montepaschi e potrebbero quindi trovare conveniente investire nell''aumento, sia pure con la prospettiva di un calo delle valutazioni nei primi giorni di mercato, per evitare perdite maggiori in uno scenario di burden sharing. Un altro fronte da cui sono arrivate risposte positive e'' quello delle fondazioni bancarie. Secondo indiscrezioni, Il Monte potrebbe contare su sottoscrizioni per circa 30 milioni da parte di diversi enti toscani. I cda di CariFirenze e della Fondazione Mps si sarebbero gia'' espressi a favore e si attende un''analoga decisione anche da CariLucca mentre in forse sarebbe la Cr Pistoia e Pescia. Piu'' complesse sono invece le discussioni con Anima. Sin dalla primavera scorsa la sgr milanese partner di Siena nel risparmio gestito aveva dato la propria disponibilita'' a sottoscrivere una tranche significativa nell''aumento. Nelle ultime settimane pero'' la pista si e'' raffreddata non solo per alcune divergenze di carattere industriale tra Lovaglio e il vertice di Anima, ma anche per l''azione di disturbo intrapresa dal fondo attivista Bluebell di Giuseppe Bivona (grande accusatore degli ex vertici senesi, pero'' assolti in appello a Milano) che in un esposto alla Consob ha messo nel mirino il possibile conflitto di interessi della sgr. Ma a determinate condizioni Anima potrebbe ancora dare un contributo significativo al rafforzamento patrimoniale, versando nelle casse di Mps fino a 200 milioni. Il braccio di ferro insomma e'' continuo e su piu'' fronti, fino all''ultimo minuto in un''operazione che appare a tutti molto delicata. Ulteriori adesioni da parte di investitori istituzionali di varia estrazione potrebbero arrivare tra oggi e domani. La banca ha del resto diverse carte da giocare con i potenziali sottoscrittori. In primo luogo ci sono gli obiettivi del piano industriale che prevede non solo una discesa del rapporto cost/income al 57% ma anche a 833 milioni nel 2026. In questo scenario l''aumento dei tassi -non calcolato nel piano industriale- ridara'' slancio al margine di interesse. Sul fronte dei costi un risultato importante e'' gia'' stato portato a casa: al piano di 3.500 esodi volontari hanno aderito oltre 4.100 dipendenti, anche grazie alle condizioni favorevoli che prevedono da un lato un assegno straordinario da sette anni e dall''altro una remunerazione fino all''85% della busta paga. Scenari alternativi non sono comunque esclusi. Un piano B valutato all''interno del consorzio vedeva un''operazione piu'' ridotta (circa due miliardi) e l''ipotesi di colmare il gap con cessioni di asset, a partire dalla banca depositaria. red fine

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in risposta all'amico che parlava di tranquillanti: sono passato direttamente alle flebo
 
FATTO
Secondo quanto riportato dalla stampa, il consorzio di banche impegnato nell'aumento di capitale di BMPS non avrebbe ancora fornito l'impegno per la sottoscrizione dell'eventuale inoptato, in quanto prima di fornire tale garanzia, vorrebbe ricevere impegni formali da parte di investitori istituzionali per almeno 400 mln.
EFFETTO
L'articolo di MF riporta che il CEO Lovaglio avrebbe trovato adesioni per 500 mln rispetto a 900 mln di aumento di capitale che dovranno essere sottoscritti dal mercato ma ancora senza accordi vincolanti. Il CdA di BMPS dovrebbe continuare la riunione questa mattina.
Da evidenziare ieri il rimbalzo dei bond subordinati BMPS che iniziano a incorporare maggiori chanches che l'aumento di capitale possa avere un esito positivo grazie alla sottoscrizione del MEF, altri investitori e le banche facenti pare del pool che potrebbero garantire la sottoscrizione dell'inoptato.
Websim non copre Montepaschi [BMPS.MI] con la ricerca di analisi fondamentale.

websim.it
Leggi la notizia sul sito websim.it

Buon giorno
 
Mps, rendimenti subordinati in rialzo dopo protrarsi trattative con banche

12/10/2022 09:56 RSF

MILANO, 12 ottobre (Reuters) - I rendimenti dei bond subordinati del Monte dei Paschi di Siena (BMPS.MI) salgono dopo il protrarsi delle trattative con le banche sull'aumento di capitale. (news)

Poco dopo le 9,45, su piattaforma TradeWeb, il rendimento del bond con scadenza 22 gennaio 2030 scambia oltre 45% da 40% della scorsa chiusura e quello del titolo con scadenza 10 settembre 2030 vale 36% circa contro il 33% circa della scorsa chiusura.
La banca senese prosegue negli sforzi per arrivare a chiudere con le banche del consorzio il contratto di garanzia sull'aumento di capitale.

(Sara Rossi, editing Stefano Bernabei)
(([email protected]; +39 06 8030 7736;))
 

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