Obbligazioni MPS

Attenzione ai conti e taglio delle tasse. Ecco la ricetta della "Melonomics"

30 Dicembre 2022 - 06:00

Scostamento? "Sarebbe una scelta sofferta". Riforma fiscale con nuovo taglio del cuneo e quoziente familiare. Critiche al Tesoro per la "pessima" gestione del dossier Mps

Gian Maria De Francesco

«Lavoreremo tendenzialmente sempre dando priorità ai saldi di bilancio e facendo scelte politiche, è chiaro che dove mettiamo risorse le prendiamo da un'altra parte». Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ieri, durante la conferenza stampa di fine anno, ha ribadito che la tenuta dei conti pubblici resterà la stella polare dell'esecutivo. Una sorta di fil rouge che lega il premier al suo predecessore Mario Draghi. «Siamo in una situazione di grande emergenza: i provvedimenti energetici costano in media 5 miliardi di euro al mese. Se il quadro dovesse confermarsi cambiato, una parte delle risorse potrebbe liberarsi», ha aggiunto. Insomma, la priorità è il contrasto al caro-energia per le fasce più deboli della popolazione, tenendo presente che tutta la manovra 2023 è stata costruita dopo aver «tamponato la situazione» negativa rappresentata dall'aumento dei tassi che fanno salire il costo del debito. Proprio come aveva fatto chi occupava il suo posto prima di lei. «Misurarmi con persone capaci e autorevoli è stata la sfida di tutta la mia vita e Draghi lo è a livello nazionale e internazionale. Mi rendo conto dell'eredità», ha sottolineato sottolineando come «la staffetta» per l'esecuzione del Pnrr abbia funzionato.

Non a caso l'understatement è stata la cifra delle dichiarazioni del premier su un eventuale scostamento di bilancio. «Una scelta sofferta», ha chiosato confinando tale casistica nel novero delle remote possibilità. Il profilo politico di Meloni è emerso quando le è stato chiesto del Mes: l'Italia non ha intenzione di accedervi per via delle condizionalità applicate a chi richiede prestiti, ma il dialogo con Bruxelles per riformare in positivo tanto il Mes (sulla cui ratifica dovrà esprimersi il Parlamento) quanto sul Patto di Stabilità. Sul reddito di cittadinanza, invece, nessun passo indietro. «Il lavoro lo creano le aziende, lo Stato non può abbattere la povertà per decreto», la stoccata ai Cinque stelle.

E anche se l'orizzonte del governo è di 5 anni, il 2023 ha già un'agenda economica di tutto rispetto. «Sul tema della riforma fiscale noi intendiamo andare avanti», ha detto. In primis «il taglio del costo del lavoro: bisogna fare molto di più, l'obiettivo è il taglio di cinque punti». Il secondo è una tassazione che tenga conto dei componenti del nucleo familiare. «Il tema del sostegno alla natalità è una nostra priorità e il tema della tassazione deve andare in questa direzione», ha aggiunto. «E poi c'è il tema «più assumi e meno paghi», ha concluso riferendosi alla decontribuzione. La riforma del catasto? «Si può tranquillamente fare una mappatura per migliorare la conoscenza che abbiamo delle costruzioni italiane ma sicuramente da questo governo non arriverà mai un aumento della tassazione», ha assicurato rivendicando che «la casa è un bene sacro non pignorabile, non tassabile».

Ma non c'è stata solo la politica economica all'interno di quello che si può definire un compendio della Melonomics. Il premier ha toccato pure temi industriali e finanziari: dalla futura rete unica Tim-Open Fiber a controllo pubblico allo stop ai motori termici dal 2035, una scelta «non ragionevole» e «profondamente lesiva del nostro sistema produttivo». Un'annotazione, infine, pure sul dossier Monte dei Paschi. «Una situazione gestita fin qui abbastanza pessimamente, decine di miliardi spesi a carico dei contribuenti», ha affermato rimarcando, però, che l'ultimo aumento di capitale da 2,5 miliardi ha consentito «una ristrutturazione solida» e che ora si lavora «per un'uscita ordinata dello Stato e per creare le condizioni per cui in Italia ci siano più poli bancari italiani». È probabile, tuttavia, che il destinatario delle critiche sia il direttore generale del Tesoro Rivera che da anni si occupa della vicenda.
 
IL titolo "solo" da 1 € l'anno scorso ora quota 0,207 (tutto pre accorpamento) e adesso dopo aver guadagnato un bel 20-30% magia è un ottimo viatico . Certo che era bello ad acquistarlo a 1,48 (dopo accorpamento) dove era giunto subito dopo ADC ma di cosa stanno parlando!? Ho capito!..fanno affidamento sulla memoria corta della gente. Meno male che hanno indicato!!Dopo sedici anni di discesa" :rolleyes: Buona sera ed anno nuovo.
 
B.Mps: ribadisce superamento dubbi significativi su continuita' aziendale
Oggi 09:05 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Banca Monte dei Paschi di Siena, in ottemperanza all''informativa mensile al mercato richiesta da Consob, relativa alle azioni poste in essere e previste per il mantenimento delle condizioni di continuita'' aziendale, rimanda a quanto gia'' riportato nel comunicato stampa dell''11 novembre scorso. In particolare, informa una nota, l''istituto senese ribadisce che la positiva conclusione dell''operazione di aumento di capitale per 2,5 mld di euro, avvenuta il 4 novembre scorso, e la realizzazione di importanti azioni previste nel Piano Industriale 2022-2026, fanno ritenere che siano superati i dubbi significativi sulla continuita'' aziendale che erano stati dichiarati nelle rendicontazioni precedenti il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022, segnando una positiva svolta nella gestione della banca.
com/alb
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B.Mps: si veste da sposa (Mi.Fi.)
Oggi 09:25 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Un anno fa il Montepaschi attraversava un periodo di profonda incertezza. Per la banca senese controllata dal Tesoro (primo socio al 64%) era appena saltato il matrimonio con Unicredit, il ceo Guido Bastianini era prossimo alla defenestrazione e all''orizzonte incombeva una ricapitalizzazione pari a un multiplo del valore di mercato dell''istituto. Il governo Draghi scelse di affidare il turnaround a Luigi Lovaglio, un banchiere che si era fatto le ossa nelle ristrutturazioni di Bank Pekao e del Credito Valtellinese e che, almeno sinora, si e'' dimostrato all''altezza delle aspettative dell''azionista. Dopo essere entrato in carica a febbraio, scrive MF-Milano Finanza, Lovaglio si e'' subito messo al lavoro sul nuovo piano industriale, presentato a meta'' giugno. Probabilmente l''aumento di capitale da 2,5 miliardi lanciato in ottobre non sarebbe arrivato in porto senza l''equity story delineata nel documento. L''obiettivo strategico? Avere un istituto ripulito dagli npl, con un rapporto cost/income entro il 60% e un rischio di cause legali mitigato dalle assoluzioni degli ex vertici Giuseppe Mussari e Antonio Vigni. La strada per chiudere l''aumento non e'' comunque stata in discesa, anzi. Partita in un periodo di forte instabilita'' economica e istituzionale, l''offerta e'' rimasta in bilico fino all''ultimo. Solo la moral suasion che il Tesoro ha esercitato sulle fondazioni, sulle casse di previdenza e su alcuni primari asset manager italiani e'' riuscita sbloccare l''operazione, che ha cosi'' potuto chiudersi con adesioni al 96,3% e un inoptato di 93 milioni. Un ruolo importante e'' stato giocato anche dalle fondazioni che hanno versato nel Monte un centinaio di milioni, sotto la regia del presidente dell''Acri Francesco Profumo. Nel nuovo capitale del Monte gli enti hanno cosi'' una partecipazione complessiva del 3%, con la Fondazione Mps (ex socio di maggioranza di Siena) allo 0,4% dopo un investimento da 10 milioni. Grazie ai capitali raccolti sul mercato il Monte ha potuto sostenere il costo dei 4.125 esuberi e accelerare sul processo di ristrutturazione previsto dal piano. Ulteriori tappe saranno l''integrazione del consorzio operativo e delle controllate Mps Capital Services e di Mps Leasing & Factoring, mentre un contributo decisivo sul fronte reddituale sta arrivando dall''aumento dei ricavi legato ai tassi. Gia'' nel terzo trimestre dell''anno le banche italiane hanno registrato incrementi del margine di interesse superiori al 10%. Se questo trend si stabilizzasse nel medio termine - ritengono diversi analisti finanziari - l''azione di risanamento di Lovaglio sarebbe gia'' in discesa. All''orizzonte rimane sempre la privatizzazione. Per ora il governo di Giorgia Meloni non ha scoperto le carte sul futuro di Mps, ma diversi osservatori prevedono che la ricerca del partner possa ripartire gia'' nella seconda meta'' del 2023. Sul mercato pero'' arrivera'' una banca molto diversa da quella che nel 2021 il ceo di Unicredit Andrea Orcel voleva comprare gratis e con una dote di sette miliardi. Il Monte ricapitalizzato e rilanciato da Lovaglio sara'' valutato ai multipli di una normale banca commerciale e l''aggregazione si preannuncia come un vero e proprio deal di mercato. Chi si avvicendera''? Per il momento non ci sono canali aperti, ma il candidato favorito in ambienti finanziari rimane Banco Bpm, sostenuto dal Credit Agricole. Non solo perche'' sulla carta un match tra Mps e Piazza Meda (che pure sinora ha preferito mantenersi lontano dal cantiere senese) potrebbe funzionare in termini di sinergie, ma anche perche'' l''operazione metterebbe il gruppo guidato da Giuseppe Castagna al sicuro dalle mire di Unicredit, dando vita a quel terzo polo bancario che l''Italia aspetta da dieci anni. red fine

MF-DJ NEWS
 
BORSA: Milano +1,43%, B.Mps in spolvero
Oggi 12:20 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--L''azionario milanese viaggia in territorio positivo in tarda mattinata, con il Ftse Mib che registra un +1,43% a 24.046 punti. Sul fronte dei dati macro, l''indice Pmi manifatturiero dell''Eurozona definitivo di dicembre, elaborato da Ihs Markit, si e'' attestato a 47,8 punti, in aumento rispetto ai 47,1 di novembre, sui massimi da tre mesi. Il dato e'' in linea al preliminare e al consenso. Entrando nel dettaglio dei singoli Stati, il Pmi manifatturiero definitivo della Francia si e'' attestato a 49,2 punti, in rialzo dai 48,3 di novembre e al di sopra del preliminare e del consenso a 48,9 punti. Il dato della Germania e'' risultato pari a 47,1 punti, in crescita rispetto ai 46,2 punti del mese precedente, ma al di sotto del preliminare e del consenso a 47,4 punti. L''indice Pmi manifatturiero dell''Italia si e'' attestato a 48,5 punti, in aumento rispetto ai 48,4 di novembre, in linea al consenso. A piazza Affari balza del 9% B.Mps, con la Borsa che torna a guardare a una possibile aggregazione per Siena. Positiva poi Tim, che dopo il -3,78% di venerdi'' sale dell''1,9%.
pl
 

Websim.it
09:06:25
MONTEPASCHI - Superati i dubbi sulla continuità aziendale. La stampa rilancia ipotesi cessione sportelli

FATTO
BMPS ha annunciato che, a seguito della finalizzazione dell'aumento di capitale da 2.5 mld e la realizzazione di talune azioni previste nel piano industriale ritiene che i dubbi significativi sulla continuità aziendale siano ora superati.
Il Messaggero rilancia questa mattina la possibilità che la banca possa dismettere tra 500 e 800 sportelli, di cui una parte cospicua di asset potrebbe essere rilevata da Unicredi, mentre circa 100 sportelli del sud-Italia potrebbero essere comprati da MCC. L'articolo non esclude che una BMPS più snella e rilanciata commercialmente possa attirare l'interesse da parte di BAMI e BPER.
EFFETTO
Ricordiamo che il piano industriale prevede una riduzione della rete commerciale italiana da 1.368 a 1.218 filiali.
Sul fronte M&A sottolineiamo come nel passato i CEO di BAMI e BPER abbiano escluso un possibile interessamento per la realtà senese.
A nostro avviso sarà importante capire se il Governo vorrà accelerare sulla privatizzazione della banca o permetterà all'attuale CEO di implementare la strategia di rilancio commerciale e riduzione dei costi delineata nel piano industriale e solo successivamente guarderà alla dismissione della propria quota.
Considerando le misure relative alla riduzione del personale, BMPS tratta attualmente ad un multiplo P/TBV in area 0.35x (vs 0.45x di BAMI e sostanzialmente allineato a quello di BPER).
Websim non copre Montepaschi con la ricerca di analisi fondamentale.

websim.it
Leggi la notizia sul sito websim.it

Emissione News: 2023-01-03 09:24:03
Complimenti a Lovaglio . Ha messo a posto la banca :ot: Buon giorno
 
BORSA: commento di preapertura
Oggi 08:35 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Partenza attesa mista per le principali piazze europee dopo i rialzi di ieri. Tornano oggi agli scambi Londra e Wall Street, chiuse alla vigilia. Gli operatori guardano sempre alle prossime mosse delle banche centrali e all''impatto del restringimento monetario in atto sull''andamento dell''economia. Restano infatti sullo sfondo i timori di una recessione. Domani verranno pubblicati i verbali dell''ultima riunione del Fomc della Fed, che a dicembre ha rallentato il ritmo di rialzo dei tassi. Sul fronte dei dati macro in agenda oggi, alle 14h00 verra'' resa nota l''inflazione tedesca a dicembre, mentre dagli Usa alle 15h45 si attende il Pmi manifatturiero relativo al mese scorso. Intanto, il Pmi manifatturiero cinese elaborato da Caixin si e'' attestato in territorio di contrazione, ovvero sotto quota 50 punti, per il quinto mese consecutivo a dicembre a causa delle ondate di contagi che hanno fatto seguito alla brusca inversione della strategia di Pechino sulla politica zero Covid il mese scorso. L''indice e'' sceso a 49 punti a dicembre dai 49,4 di novembre. A piazza Affari occhi ancora puntati su B.Mps dopo il +6,52% di ieri. Focus poi sul comparto energetico, alla vigilia ben comprato (Saipem +5,01%, Tenaris +3,29%, Eni +3,18%).
 

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