Obbligazioni MPS

B.Mps: Maioli (ad Credit Agricole I.), vantaggio per Mef non dover fare scelte obbligate
14/06/2023 12:40 - MF-DJ
ROMA (MF-NW)--Come l''ad di B.Mps, Luigi Lovaglio, "ha spiegato bene, la banca sta performando e ha la capacita'' di stare da sola, le scelte" sul futuro, e quindi un''eventuale aggregazione, "saranno del Tesoro, quando vorranno farle. Ma e'' gia'' un vantaggio per il Tesoro e il sistema Paese che non siano obbligati a fare delle scelte, ma che facciamo le scelte migliori per loro". Lo ha detto durante il suo intervento al congresso della Fabi l''ad di Credit Agricole Italia, Giampiero Maioli, parlando dei possibili scenari sul futuro del Monte Paschi. vs fine

MF NEWSWIRES ([email protected])
 
B.Mps: Maioli (ad Credit Agricole I.), vantaggio per Mef non dover fare scelte obbligate
14/06/2023 12:40 - MF-DJ
ROMA (MF-NW)--Come l''ad di B.Mps, Luigi Lovaglio, "ha spiegato bene, la banca sta performando e ha la capacita'' di stare da sola, le scelte" sul futuro, e quindi un''eventuale aggregazione, "saranno del Tesoro, quando vorranno farle. Ma e'' gia'' un vantaggio per il Tesoro e il sistema Paese che non siano obbligati a fare delle scelte, ma che facciamo le scelte migliori per loro". Lo ha detto durante il suo intervento al congresso della Fabi l''ad di Credit Agricole Italia, Giampiero Maioli, parlando dei possibili scenari sul futuro del Monte Paschi. vs fine

MF NEWSWIRES ([email protected])
però nei comunicati di questi giorni vedo delle contraddizioni: allora, il MEF è obbligato o no a uscire nel 2024?
 
FOCUS: dal palco Fabi molti spunti per modernizzare liturgie delle relazioni sindacali
Oggi 12:40 - MF-DJ
ROMA (MF-NW)--Rinnovo del contratto, possibile nuova stagione di risiko bancario, redditivita'' in aumento, stretta monetaria e l''impatto economico su famiglie e imprese. Sono questi i temi principali che hanno tenuto banco durante il 22* Congresso nazionale della Fabi che si conclude oggi a Roma. Con gli interventi degli amministratori delegati di tutte le principali banche italiane, oltre 1.600 presenze e piu'' di 30 ore di confronti e dibattiti su tutti i temi di stretta attualita'' del mondo bancario, il congresso del principale sindacato bancario guidato da Lando Maria Sileoni si e'' confermato l''appuntamento ideale per fare il punto sulle relazioni sindacali nel settore creditizio. A tenere banco, infatti, e'' stato principalmente il rinnovo del contratto degli oltre 280 mila dipendenti delle banche. La trattativa e'' in corso. In queste settimane si stanno svolgendo le assemblee sindacali per votare la piattaforma che a partire da luglio sara'' discussa dai rappresentanti dei lavoratori con il Casl Abi e Intesa Sanpaolo che da febbraio scorso, dopo aver revocato la delega all''Abi, partecipa alla trattativa in modo autonomo. LE RIVENDICAZIONI SINDACALI Aprendo i lavori del congresso, Sileoni ha ribadito i punti cardine della rivendicazione sindacale, tra cui la partita economico salariale. "Nel 2022 le banche hanno realizzato 25 miliardi di euro di utili, serviranno motivazioni molto valide per dire no alla nostra richiesta di aumento di 435 euro, motivazioni che oggi non esistono", ha spiegato il segretario. Immediata la risposta di Intesa Sanpaolo che ha scelto proprio il congresso della Fabi. Spiazzando tutti, il ceo di Ca'' de Sass, Carlo Messina, ha detto in modo netto di essere a favore degli aumenti chiesti dai sindacati. "E'' inaccettabile non concedere aumenti di stipendi a chi lavora in banca", ha affermato Messina spiegando che, sulla richiesta di aumento di 435 euro, "in una fase in cui facciamo e faremo 7 mld di utili non ho il coraggio di dire alle mie persone che mi metto a negoziare. Io non faro'' nessun tipo di approccio negoziale su queste richieste economiche". MESSINA E GLI ALTRI CEO L''apertura di Messina e'' stata colta al volo da Sileoni. Parlando, sempre dal palco della Fabi, con la presidente del Casl e responsabile risorse umane di Unicredit, Ilaria Dalla Riva, ha sottolineato che la posizione di Messina rappresenta il nuovo "punto di partenza" per la discussione sulle richieste economiche sul contratto. Un''affermazione non condivisa da Dalla Riva che ha sottolineato come Messina avesse parlato solo per la sua banca. La posizione di Dalla Riva e'' stata sostenuta il giorno dopo dal ceo di Unicredit, Andrea Orcel, che ha ribadito la centralita'' del Casl per la negoziazione contrattuale. Una considerazione condivisa, durante la terza giornata, anche dall''ad di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, e dall''ad di Bnl, Elena Goitini. "Trovo che sia giusto e utile" che la trattativa sul contratto dei bancari sia svolta "in un organismo che rappresenti tutte le banche", e cioe'' il comitato Casl dell''Abi, ha precisato Castagna. Goitini ha sottolineato che aumentare i salari e'' un "dovere morale, su questo non mi tiro indietro", ma ha spiegato di non voler fare la trattativa durante il congresso perche'' "il contesto piu'' giusto" per discutere del contratto con i sindacati e'' il Casl. INTESA E L''ABI Posizioni che vedono quindi Intesa andare per la sua strada, mentre tutte le altre banche sostengono e confermano il ruolo dell''Abi. Il contratto, la sede per discuterne e i rapporti di forza tra banche, sembrano in realta'' il pretesto per discutere della funzione dell''associazione bancaria. Aprendo i lavori del congresso Sileoni ha chiesto che l''Abi intraprenda un percorso che faccia rientrare Intesa Sanpaolo nel Casl, anche per il timore che qualche altra banca possa seguire il suo esempio e uscire. Una richiesta accolta dal numero uno di palazzo Altieri, Antonio Patuelli, che ha detto di considerare un "dovere morale" l''impegno per far rientrare Ca'' de Sass nel Comitato. Forte del suo peso nel settore bancario e in Abi, e con i suoi oltre 70.000 dipendenti, Intesa Sanpaolo vuole dettare la sua linea sul contratto, che non e'' fatto solo di una parte economica ma andra'' calibrato con le necessita'' di dipendenti e di banche alla luce dei cambiamenti in corso. C''e'' chi fa notare come non sia un caso che Intesa abbia iniziato la settimana annunciando l''apertura agli aumenti degli stipendi al congresso della Fabi e abbia poi lanciato, a pochi giorni di distanza, la banca digitale di Isybank. E'' il segnale, dicono i bene informati, che la banca si muove molto velocemente e vuole far valere il suo peso per cambiare il registro e le tempistiche di alcune "liturgie", come quelle legate al contratto, rendendole piu'' snelle e piu'' adatte alle proprie esigenze. Per ricucire lo strappo con Intesa Sanpaolo, l''Abi dovra'' fare un gesto concreto, far capire che e'' pronta a una "riforma profonda" del contratto, magari rendendo piu'' snella la parte contrattuale nazionale e lasciando piu'' spazio a quella aziendale. In questo modo si potrebbe ragionare su cosa e'' indispensabile per le banche e se c''e'' bisogno di un cambiamento. Un''ipotesi, spiega chi si occupa di questo tema, che non sarebbe vissuta come un dramma. Ma l''Abi, chiarisce, deve dare un segnale forte. IL FRONTE M&A Su una possibile nuova stagione di consolidamento bancario, gli ad sono stati molto chiari: in Italia in questo momento non ci sono le condizioni per M&A. Sullo sfondo sempre il futuro di B.Mps e l''ipotesi della costruzione di un terzo polo, da cui si sono sfilati tutti i potenziali partner della banca senese: Unicredit, Banco Bpm, Credit Agricole Italia e Bper Banca. "In questo momento ognuna delle banche italiane ha una strategia sua che non permette m&a. Non ci sono i numeri ne'' le intenzioni", ha detto Orcel. Gli ha fatto eco Castagna ribadendo che Banco Bpm non ha alcuna intenzione di allargarsi e in questo momento non sta dialogando con nessuno, ne'' con Unicredit ne'' con B.Mps. Il ceo di Credit Agricole Italia, Giampiero Maioli, ha sottolineato che il consolidamento bancario sta diventando "un''ossessione", ma ora il problema delle crisi delle banche piccole e medie e'' stato risolto e quindi "un rallentamento e'' normale". Anche l''ad di Bper, Piero Montani, ha chiuso la porta a nuove acquisizioni: "Abbiamo bisogno di consolidare. Non siamo nelle condizioni di prendere in considerazione altre operazioni". L''ad del Monte, Luigi Lovaglio, forte del risanamento in corso ha lanciato la banca come protagonista del possibile terzo polo in chiave "aggregante". vs [email protected] fine
:benedizione:

MF NEWSWIRES ([email protected])
 
Oggi 08:13 - RSF

(*) BANCA MONTE DEI PASCHI (MPS) (BMPS.MI)
The Tuscan bank is fully "out of the woods" and can lead attempts to create a third large banking group in Italy through mergers with other lenders, its chairman Nicola Maione said in an interview with Il Sole 24 Ore on Thursday.

Maione also said it "might be useful" to amend the agreement with EU authorities that obliges the Italian Treasury to re-privatise the bank, adding that having a fixed deadline for this "does not help" negotiations.

insomma, oltre al MES, al patto di stabilità ecc. un altro accordo da ridiscutere con l'Europa: cominciano a essere un po' tanti
 
Ultima modifica:
Oggi 08:13 - RSF

(*) BANCA MONTE DEI PASCHI (MPS) (BMPS.MI)
The Tuscan bank is fully "out of the woods" and can lead attempts to create a third large banking group in Italy through mergers with other lenders, its chairman Nicola Maione said in an interview with Il Sole 24 Ore on Thursday.

Maione also said it "might be useful" to amend the agreement with EU authorities that obliges the Italian Treasury to re-privatise the bank, adding that having a fixed deadline for this "does not help" negotiations.

insomma, oltre al MES, al patto di stabilità ecc. un altro accordo da ridiscutere con l'Europa: cominciano a essere un po' tanti

Tutto sommato ha ragione, in questi anni sono cambiate molte cose ed è giusto cambino anche i termini dell'accordo sulla cessione della quota pubblica di mps. Inoltre in questo momento non ci sono compratori realmente interessati a rilevare la banca.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto