Obbligazioni MPS

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IL CDA APPROVA RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2023​


TERZO TRIMESTRE CONSECUTIVO DI CRESCITA DELL’UTILE NETTO CON UN RISULTATO A TRE CIFRE, FORTE GENERAZIONE ORGANICA DI CAPITALE E DI VALORE SOSTENIBILE
UTILE NETTO DEL SECONDO TRIMESTRE A 383 MILIONI DI EURO (+62,6% T/T) CHE PORTA A UN TOTALE DI 619 MILIONI DI EURO NEL PRIMO SEMESTRE, CIRCA DODICI VOLTE IL RISULTATO NETTO DEL PRIMO SEMESTRE 2022 (53 MILIONI DI EURO)

CET1 RATIO FULLY LOADED AL 15,9%, IN CRESCITA DI OLTRE 90 PUNTI BASE T/T, DOTANDO LA BANCA DI UNA SOLIDITA’ PATRIMONIALE AI VERTICI DEL SISTEMA; BUFFER DI OLTRE 500 PUNTI BASE SUL REQUISITO DI TIER 1 RATIO

ACCELERAZIONE DELLA PERFORMANCE OPERATIVA GRAZIE AL RAFFORZAMENTO DELL’ATTIVITA’ COMMERCIALE CON RICAVI DELLA GESTIONE CARATTERISTICA1 NEL SECONDO TRIMESTRE IN CRESCITA DEL +9,6% T/T, GRAZIE SIA AL MARGINE DI
INTERESSE (+14,6% T/T) CHE ALLE COMMISSIONI (+2% T/T)

RISULTATO OPERATIVO LORDO DEL SEMESTRE A 937 MILIONI DI EURO (+95,9% A/A) CON FORTE CONTRIBUTO DEL SECONDO TRIMESTRE PARI A 523 MILIONI DI EURO (+26,3% T/T)

PROSEGUE IL MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA OPERATIVA CON UNA RIDUZIONE DEI COSTI DEL -3,3% NEL SECONDO TRIMESTRE E DEL -14,9% NEL SEMESTRE, SIA PER I RISPARMI SULLE SPESE DEL PERSONALE, DERIVANTI DALLA USCITA DI OLTRE 4.000 RISORSE AVVENUTA AL 1° DICEMBRE 2022, SIA PER LA DIMINUZIONE DELLE ALTRE SPESE

COST/INCOME DEL PRIMO SEMESTRE AL 49%, GIA’ INFERIORE ALL’OBIETTIVO DI PIANO AL 2026, IN MIGLIORAMENTO RISPETTO AL PRIMO TRIMESTRE E IN SIGNIFICATIVA RIDUZIONE RISPETTO AL 69% DI GIUGNO 2022

RACCOLTA COMMERCIALE TOTALE IN AUMENTO (+0,9% T/T, +2,2% RISPETTO A FINE 2022), CON UNA MAGGIORE INCIDENZA DEL RISPARMIO AMMINISTRATO; IMPIEGHI SOSTANZIALMENTE STABILI RISPETTO A FINE ANNO 2022

FINALIZZATA NELLA GIORNATA DI IERI LA CESSIONE DI UN ULTERIORE PACCHETTO DI NPE CON UN GROSS BOOK VALUE PARI A CIRCA 230 MILIONI DI EURO, I CUI EFFETTI SONO GIA’ RIFLESSI NEI DATI ECONOMICI DEL SEMESTRE

TASSO DI PROVISIONING NEL SECONDO TRIMESTRE PARI A 51 PUNTI BASE, CHE PORTA IL COSTO DEL CREDITO NEL SEMESTRE A 54 PUNTI BASE, IN LINEA CON LE GUIDANCE PER IL 2023

STOCK DEI CREDITI DETERIORATI LORDI PROFORMA POST CESSIONE A 3,2 MILIARDI DI EURO:
  • NPE RATIO PRO FORMA LORDO AL 4% (4,2% A FINE 2022)
  • NPE RATIO PRO FORMA NETTO AL 2,1% (2,2% A FINE 2022)
  • COPERTURA COMPLESSIVA PRO FORMA DEI CREDITI DETERIORATI AL 49,8%, +170 PUNTI BASE RISPETTO A DICEMBRE 2022

SOLIDA POSIZIONE DI LIQUIDITA’, CONFERMATA ANCHE DOPO IL RIMBORSO DI 11 MILIARDI DI EURO DI TLTRO: COUNTERBALANCING CAPACITY NON IMPEGNATA SOPRA I 26 MILIARDI DI EURO, LCR >180%, NSFR >130%
 
Sul petitum, commentando la slide n. 19 della conference, Lovaglio ha detto esplicitamente che "il bilancio è ben attrezzato per affrontare qualunque scenario potenziale"
 
Ultima modifica:
UPDATE 2-Italy's MPS sees 2023 profit above 1 bln euros after tenfold rise
Oggi 12:27 - RSF

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Quarterly profit up 63% Q/Q to 383 mln euros


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Loans repriced while cost of funding under control


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Non-staff costs down 8% Q/Q, capital up strongly



(Recasts with comments from conference call)
By Valentina Za
MILAN, Aug 4 (Reuters) - State-owned Monte dei Paschi di Siena (BMPS.MI) sees net income climbing to above 1 billion euros ($1.1 billion) this year, after on Friday becoming the latest Italian bank to post above-forecast earnings with an over tenfold yearly rise in profit.

Like peers, Monte dei Paschi (MPS) reaped the benefits of higher rates which have allowed banks to charge more for loans while what they pay out on deposits lags.

It also succeeded in cutting non-staff costs by 8% quarter- on-quarter after shedding a fifth of its employees at the end of last year.

"Cost efficiency is at the heart of our strategy," CEO Luigi Lovaglio said, adding that would help to support operating profit when the boost from higher rates fade.

The bank's cost-to-income ratio was 49% at the end of June, versus 69% a year before.

To fund the voluntary staff exits by sending people into early retirement, Lovaglio oversaw a 2.5 billion euro ($2.7 billion) capital raise in tough markets last November.

By breaking the billion euro income barrier, the former UniCredit veteran would be a year ahead of schedule on the plan to 2026 he presented in June of last year.


STATE SEEKS WAY OUT
The state owns 64% of MPS following a 2017 bailout and Lovaglio is working to relaunch the bank and find a buyer to allow the state to exit.

Shares in MPS traded 3.5% higher by late morning at 2.568 euros each. In November MPS sold new shares at 2 euros each.

Bankers said MPS' improving performance makes it harder to clinch a deal because it makes it more expensive for any suitor, compared with when UniCredit (UCG.MI) was being offered billions of euros in taxpayers' money to take over MPS.

That deal fell apart in late 2021 because UniCredit CEO Andrea Orcel demanded more than Rome was ready to pay.

Net income for April-June stood at 383 million euros, nearly 13 times the figure of a year ago and sharply above a 217 million euro consensus estimate provided by the bank.

Core capital strengthened to 15.9% of assets in June from 14.9% in March.

Core revenues jumped 10% on a quarterly basis to 941 million euros, leapfrogging expectations, with net interest income nearly doubling from last year and up 15% from the first quarter.

Net fees also edged higher from the previous quarter,
The bank said it had clinched on Thursday the sale of 230 million euros in bad debts, so that gross problem loans stood at 4% of total lending, from 4.2% at the end of December.

($1 = 0.9129 euros)

(Reporting by Valentina Za, editing by Alvise Armellini and Keith Weir)
(([email protected]; +39 02 6612 9526;))
 

Mps punta al miliardo di utili e si mette la crisi alle spalle​

5 Agosto 2023 - 06:00
Profitti a 619 milioni in sei mesi, più 63% nel trimestre. Costi in calo dopo la cura dimagrante da 4mila uscite
Avatar di Marcello AstorriMarcello Astorri

La nuova Mps di Luigi Lovaglio viaggia sempre più forte e ora punta a superare il miliardo di profitti a fine anno. Una buona notizia per una banca che era sull'orlo del baratro e anche per il Mef, che è il principale azionista dell'istituto con il 64% del capitale, e che ha partecipato in prima fila all'aumento di capitale da 2,5 miliardi a fine 2022. Gli analisti si aspettavano un trimestre positivo, ma non certo un balzo dei profitti del 63%, a quota 383 milioni di euro, rispetto a stime che non andavano oltre i 217 milioni. Il totale dei primi sei mesi arriva così a toccare 619 milioni, circa dodici volte quanto fatto registrare nel primo semestre dell'anno scorso.
Alla base di un risultato così convincente - che ha lanciato il titolo in Borsa al +2,8% a quota 2,53 euro - c'è ovviamente l'ascesa dei tassi Bce, che hanno fatto lievitare il margine d'interesse (+64,4% a oltre 1 miliardo) e con esso anche i ricavi del gruppo, cresciuti del 19,2% al 30 giugno a quota 1,85 miliardi. Una dinamica, quest'ultima, comune a tutte le banche italiane. Per Mps, però, si è sentito particolarmente il beneficio della razionalizzazione dei costi, scesi anche grazie alle 4mila uscite incentivate dello scorso dicembre che hanno contribuito in modo significativo a diminuire il rapporto tra costi e ricavi al 49%, il 20% in meno rispetto a giugno 2022.
Buone sensazioni erano arrivate dagli stress test dell'Eba, che avevano restituito risultati discreti anche in scenari avversi. E ora il coefficiente di solidità patrimoniale, il Cet1, ha conosciuto in tre mesi una crescita dello 0,9% ed è arrivato a 15,6 per cento. «Siamo ben oltre il punto di svolta della nostra strategia per essere una banca commerciale più chiara e semplice», ha detto Lovaglio, convinto che Siena possa «accelerare» nel perseguimento degli obiettivi del piano e sia «ben attrezzata» per resistere anche a «uno scenario molto avverso». Che la banca abbia imboccato «una corsia preferenziale» verso i target del piano lo dimostra la guidance 2023: gli utili sono «decisamente sulla strada per superare il miliardo di euro», rimarca Lovaglio, grazie a un margine di interesse che supererà i 2,1 miliardi, commissioni superiori a 1,3 miliardi, costi in calo a 1,85 miliardi e un Cet1 di circa il 16,5 per cento. La vera domanda, ora, è se Mps riuscirà a tenere questo passo anche quando il margine d'interesse rallenterà la sua crescita. Lovaglio stesso si attende un «lieve calo» nel 2024. Il manager spera tuttavia di poter trovare spinta da altre fonti di ricavo per mantenere gli stessi risultati nel 2024: in primis, le commissioni, scese nel semestre del 9,1% e nel trimestre in lieve ripresa (+2%). Così come continuerà la strategia del contenimento dei costi.
La cedola, intanto, tornerà a essere distribuita dall'utile 2024. Da lì, di fatto, Mps tornerà a giocare sullo stesso terreno degli altri istituti bancari. L'altra incognita è la pesante eredità sul fronte dei rischi legali, rimasti però fermi a 4,1 miliardi. Le «sentenze favorevoli» lasciano ben sperare ma in ogni calo «il nostro bilancio è ben attrezzato per affrontare qualsiasi scenario potenziale». Su questo punto l'ad ha dichiarato di aspettarsi novità sostanziali entro la fine dell'anno.
 
Banca Monte Paschi (BMPS.MI) +4%.
A Piazza Affari, B.Mps ha definito obiettivi di riduzione delle emissioni finanziate al 2030 per tre settori a maggiore intensita'' emissiva del proprio portafoglio creditizio, nell''ambito del Piano Industriale 2022-2026 e in coerenza con gli obiettivi di Net Zero Banking Alliance: Produzione e Distribuzione energia (-77% emissioni Scope 1 e 2 finanziate), Petrolio e Gas (-40%) e Ferro e Acciaio (-29%).
 

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