FTSE Mib Futures operatività in derivati del 15 settembre

f4f ha scritto:
mi permetto:
la previsione è irrazionale

non sta nello stato dell'io bambino?

il genitore applica delle 'regole', cioè ripete il suo apprendimento...

:-?

si f4f.... ripete il suo apprendimento....ma "indifferente" dalla situazione che vive.
quindi il "bambino" è irrazionale per "mancata conoscenza" che crescendo si fa e diventa adulto.( se parte da bambino libero...)
il genitore(critico in special modo..) è irrazionale per conoscenza "mal applicata" che "crescendo" si consolida fino a farlo chiudere in schemi rigidi.
(per la sua brevità è molto "semplicistico"...)
;)
 
Buongiorno.
Partecipo al dibattito:
la previsione si basa sulla estrapolazione del comportamento futuro da quello passato. Se A per 5 volte ha battuto B prevedo che la sesta volta lo farà ancora.
La profezia è una comunicazione divina e come tale va presa. E profeti sono i predistinati da Dio a ricevere le profezie. Li lascerei in pace su un forum che si occupa di cose molto materiali quali il denaro e la borsa!

Detto questo c'è molta discussione se i comportamenti di borsa seguono regole prevedibili oppure no.
C'è chi sostiene che la borsa segue il random walk chi come Gann ed Elliott o molti altri ritiene che non sia così.
Probabilmente la verità è nel mezzo, ma siccome non sono un profeta chi lo sa.
 
f4f ha scritto:
aggiungo:
la previsione contiene un elemento di automiglioramento
la profezia no...

;)
infatti è la "conferma" delle nostre "previsioni" che ci permette di consolidare il percorso da "bambino libero ad adulto" e di farli coesistere.

a von neumann mancava questa conoscenza è infatti con "la teoria dei giochi" si è fermato a:
io penso che tu pensi..... (previsione/profezia)
nash ha vinto il nobel portando a soluzione il dilemma con l'aggiunta della "conoscenza razionale", applicata però solo ai grandi numeri perchè nel sociale lui stesso aveva fallito addirittura ammalandosi( a forza di pensare...io penso che tu pensi...)
kanemann ha vinto il nobel studiando "la difficoltà-incapacità di prevedere" in situazioni di stress portando le prime soluzioni a livello sociale.
:)
aggiungo: entrambi i nobel erano per l'economia.
;)
 
Detto questo aggiungo che questa estate ho analizzato la mia strategia operativa degli ultimi 3 anni. Ebbene ho notato che in corrispondenza delle scadenze tecniche pesanti (3 streghe) ho avuto un picco di operazioni negative. Ergo, ho imparato dal passato che nelle 2 settimane precedenti le scadenze il grilletto non va puntato nè verso il basso nè verso l'alto, anche se analizzate le scadenze da marzo dell'anno scorso gli indici hanno puntato sempre verso l'alto.....Forse è per quello che in questo periodo è meglio che Von Orsen rimanga nella tana!
 
christiano ha scritto:
Detto questo aggiungo che questa estate ho analizzato la mia strategia operativa degli ultimi 3 anni. Ebbene ho notato che in corrispondenza delle scadenze tecniche pesanti (3 streghe) ho avuto un picco di operazioni negative. Ergo, ho imparato dal passato che nelle 2 settimane precedenti le scadenze il grilletto non va puntato nè verso il basso nè verso l'alto,
scusa se mi permetto, cristiano:
per la tua operatività....... il grilletto non va puntato nè verso il basso nè verso l'alto,
christiano ha scritto:
anche se analizzate le scadenze da marzo dell'anno scorso gli indici hanno puntato sempre verso l'alto.....Forse è per quello che in questo periodo è meglio che Von Orsen rimanga nella tana!
ma vienici a trovare ogni tanto....
:)
 
zappolaterra ha scritto:
f4f ha scritto:
aggiungo:
la previsione contiene un elemento di automiglioramento
la profezia no...

;)
infatti è la "conferma" delle nostre "previsioni" che ci permette di consolidare il percorso da "bambino libero ad adulto" e di farli coesistere.

a von neumann mancava questa conoscenza è infatti con "la teoria dei giochi" si è fermato a:
io penso che tu pensi..... (previsione/profezia)
nash ha vinto il nobel portando a soluzione il dilemma con l'aggiunta della "conoscenza razionale", applicata però solo ai grandi numeri perchè nel sociale lui stesso aveva fallito addirittura ammalandosi( a forza di pensare...io penso che tu pensi...)
kanemann ha vinto il nobel studiando "la difficoltà-incapacità di prevedere" in situazioni di stress portando le prime soluzioni a livello sociale.




)
aggiungo: entrambi i nobel erano per l'economia.
;)

MI stavano uscendo un sacco di considerazioni ..che partivano con le frasi

se riuscissi .
se potessi

...non appena riusciro ....



a legare queste nozioni insieme ..avro capito parte di cio che cè da capire ....
MAREMMA impestata

....correggo il tiro e dico

VOGLIO riuscire ...
:p
 
Ciao zappo e ancora grazie per i tuoi backup.
Intendevo dire se avere una posizione long o short in base al modello che io seguo e che diche che il mercato si può prevedere....Solo che in certi momenti i manovratori forzano la legge che il mercato segue e lo portano a livelli che essi vogliono. Se per esempio guardiamo le opzioni su S&P500 si capisce perchè l'indice è inchiodato su questi livelli e non riesce a superarli.
Se una volta valeva la regola che il mercato non si può manipolare, con la possibilità di leverage dei derivati e la connivenza con le banche centrali i manovratori manipolano e come!
So che potrei tediare i numerosi torelli che scalpitano in questo forum ma vi faccio vedere una cosina:

1095243334anonimo.jpg


Allora questa analisi si basa sull'analisi fondamentale effettuata sulla serie storica del S&P 500 con un criterio matematico.
Ecco perchè mi sento più a mio agio operando short.
 
Buongioro a tutti. :)
christiano ha scritto:
Detto questo c'è molta discussione se i comportamenti di borsa seguono regole prevedibili oppure no.
C'è chi sostiene che la borsa segue il random walk chi come Gann ed Elliott o molti altri ritiene che non sia così.
Probabilmente la verità è nel mezzo, ma siccome non sono un profeta chi lo sa.

Questo mi sembra un punto da cui partire.
Il limite tra l'una e l'altra soluzione, a mio avviso, è dato dall'emotività di tutti gli operatori.
Tale emotività ha una componente che deriva dall'approccio personale al Mercato, ed un'altra, correlata alle contingenze che si "abbattono" quotidianamente su di esso.
Mentre il comportamento umano è "facilmente" riconducibile a stereotipi di massa, (vedi applicazioni con reti neurali) la componente di emotività, riconducibile alle contingenze, non risulta altrettanto semplice da replicare
ed, eventualmente prevenire.

In questo senso, gioca un ruolo determinante anche il lasso di tempo che si prende in esame, poichè più è breve, maggiore risulta la possibilità di una "reazione random" ad un evento imprevisto.
 

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