Buonasera.
Allora ho approfondito la questione degli obblighi rivenienti dal concordato e stasera se ho tempo vi posto le mie considerazioni al riguardo.
Quello che posso senz'altro anticipare è che le mie conclusioni non cambiano.
Quindi, mi sia consentita la polemica, è confermata l'inutilità della norma proposta dal c.d. governo liberista, che da un lato dice di voler modificare l'art. 41 della Costituzione, causa di tanti mali, allo scopo di limitare l'intervento dello Stato nell'economia, dall'altro interviene a piedi uniti in una materia squisitamente privatistica quale quella della Parmalat, cercando maldestramente e in modo subdolo di modificare il corso degli eventi a favore della tesi di una parte.

Consentitemi di esternare anche tutta la mia delusione per il comportamento del Sig. Bondi che, se avesse avuto un minimo di coerenza con quanto ha sempre dichiarato, mai avrebbe dovuto sollecitare la subdola e maldestra emanazione di una norma chiaramente volta ad accreditare la tesi di una parte, la sua (quella sulla interpretazione da dare all'art.27 dello Statuto Parmalat) decisamente insostenibile.

Subdola perchè inserita nel corpo di un maxiemendamento al disegno di legge di conversione del decreto legge milleproroghe, sul quale è stata posta la fiducia.
Maldestra perchè da un lato la norma non ha alcun senso da un punto di vista giuridico, dall'altro è una norma inutile in quanto facilmente aggirabile.
Facilmente aggirabile come, direte Voi ?
Semplice.
Con una combinazione delle seguenti operazioni:
a) buy back (acquisto azioni proprie) nei limiti consentiti dal c.c. (10%);
b) facendo affluire una ingente mole di dividendi dalle controllate estere in maniera da far lievitare l'utile della capogruppo Parmalat SpA (società quotata) e poi distribuire il 50% di quest'utile (ed ecco il famoso maxidividendo).
