Buonasera.
Allora la Camera ha approvato il milleproroghe con l'inserimento, nell'articolo 1 del D.L. 225/2010, del comma 2 septies con testo identico a quellosopra riportato.

Vale a dire un norma di dubbia efficacia e costituzionalità recante l'interpretazione autentica dell'art 4 bis del del D.L. 347/2003 c.d. Legge Marzano.
Il che mi costringerà a scrivere il paragrafo 3.3. del mio papello.
Ho sottomano l'emendamento sul quale il Governo ha posto la fiducia e che non viene incontro alle richieste del Presidente della Repubblica, in quanto è un documento di ben 46 pagine recante gli interventi più disparati.
Una vera e propria sfida al Presidente della Repubblica che a questo punto dovrebbe rimandare la legge al Parlamento determinandone la decadenza in quanto a quel punto sarebbero decorsi i 60 giorni per la conversione in legge del D.L..
Ma vi è un'altra norma aberrante inserita nell'allegato al disegno di legge di conversione. Norma che mi tocca da vicino professionalmente in quanto seguo una cospicua mole di contenziosi bancari.
Ed è quella prevista dal comma 61 dell'allegato al DDL, recante addirittura l'interpretazione autentica dell'art. 2935 del codice civile.
Con questa norma si intende stabilire che nelle operazioni bancarie la prescrizione (decennale) decorre dalla data della singola annotazione nel conto, anzichè dalla data di chiusura del conto, come sostenuto dalla costante giurisprudenza della Corte di Cassazione, anche a Sezioni Unite.
Una norma salva banche e, chiaramente, ispirata dalla lobby delle banche.
Anche in questo caso una norma che sicuramente sarà dichiarata incostituzionale, soprattutto nella parte in cui precisa, in maniera incomprensibile che "in ogni caso non si fa luogo alla restituzione di importi già versati alla data di entrata in vigore della legge di conversione".
Una norma incomprensibile ed illegittima per svariati motivi sui quali ora è inutile dilungarsi, ma che introdotta senza preoccuparsi degli effetti nefasti che determinerà, è sintomatica di una situazione che non posso che definire di disfacimento totale di un sistema istituzionale.
E lo dice uno che, dopo l'esperienza nefasta del Governo Prodi, turandosi il naso ha votato l'attuale maggioranza.


