salcatal
Come i Panda
Tornando alla nostra beneamata latteria non si contano nemmeno più gli articoli dei giornali economici su Parmalat.
Il comune denominatore e' sempre lo stesso, cioè il tentativo di uno dei due grandi orchi della vetero-finanza italiana di uccidere nella culla il bambino della public-company.
Sono letteralmente terrorizzati al pensiero che gli azionisti di una società possano detronizzare il pur ottimo Bondi che ha amministrato benino, ma non bene, e sostituirlo con manager che abbiano lo specifico compito di tirare fuori il valore a loro esclusivo beneficio.
Troppo grosso il rischio che sia effettivamene così, e che i nuovi amministratori tirino fuori realmente il valore a beneficio di tutti azionisti.
Sarebbe per loro un precedente intollerabile e pericoloso.
Che potrebbe innescare un effetto valanga nella paludata finanza italiana.
Qualcuno potrebbe cominciare a chiedersi perchè la stessa cosa non sia possibile, che so, in Telecom, Generali, Pirelli, Enel, Finmeccanica, ma in modo particolare in quelle pseudo aziende che sono il vero snodo del potere finanziario malato in Italia, le banche e le assicurazioni.
Tanto malato che ci tocca perfino assistere alla lotta tra due ex amabili compagni di merende il giovane rampante innovatore Della Valle (60 anni ben portati e il culo ben saldo su tante poltrone che contano), fresco dall'avere rifilato una mega-sola agli azionisti della Tod's, e l'altro grande orco che risponde al nome di Geronzi.
Che Dio ci scampi e liberi dalla cordata italiana, fatta con i soldi di Intesa, cioè dei risparmiatori, e da Granarolo.
Il comune denominatore e' sempre lo stesso, cioè il tentativo di uno dei due grandi orchi della vetero-finanza italiana di uccidere nella culla il bambino della public-company.
Sono letteralmente terrorizzati al pensiero che gli azionisti di una società possano detronizzare il pur ottimo Bondi che ha amministrato benino, ma non bene, e sostituirlo con manager che abbiano lo specifico compito di tirare fuori il valore a loro esclusivo beneficio.
Troppo grosso il rischio che sia effettivamene così, e che i nuovi amministratori tirino fuori realmente il valore a beneficio di tutti azionisti.
Sarebbe per loro un precedente intollerabile e pericoloso.
Che potrebbe innescare un effetto valanga nella paludata finanza italiana.
Qualcuno potrebbe cominciare a chiedersi perchè la stessa cosa non sia possibile, che so, in Telecom, Generali, Pirelli, Enel, Finmeccanica, ma in modo particolare in quelle pseudo aziende che sono il vero snodo del potere finanziario malato in Italia, le banche e le assicurazioni.
Tanto malato che ci tocca perfino assistere alla lotta tra due ex amabili compagni di merende il giovane rampante innovatore Della Valle (60 anni ben portati e il culo ben saldo su tante poltrone che contano), fresco dall'avere rifilato una mega-sola agli azionisti della Tod's, e l'altro grande orco che risponde al nome di Geronzi.
Che Dio ci scampi e liberi dalla cordata italiana, fatta con i soldi di Intesa, cioè dei risparmiatori, e da Granarolo.

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