PER UNA DoNNA

Ecco un argomento molto più complesso e di non facile comprensione.

Nelle infusioni del metodo Stamina ideato da Davide Vannoni "non ci sono cellule staminali" e tra i rischi vi è quello di contrarre il morbo della mucca pazza.






È questo il rapporto choc contenuto nei verbali dei carabinieri dei Nas e nel parere del comitato di esperti nominato dal ministero della Salute, secondo quanto pubblicato oggi su La Stampa.
Nel metodo "la popolazione cellulare che si ottiene non è purificata, non è omogenea, non è una popolazione di cellule staminali".
Inoltre, sempre per il comitato, non c’è nulla che dimostri la trasformazione delle cellule del midollo osseo in cellule neuronali con finalità terapeutiche.

Essere pro o contro non è facile.
Si tratta di cure definite "compassionevoli".

"Uso compassionevole" è la traduzione dell'espressione inglese "compassionate use" che si riferisce ad un farmaco, ancora non approvato e in fase di sperimentazione, quando viene impiegato al di fuori degli studi clinici per pazienti che, si ritiene, potrebbero trarre beneficio da essi, ma che non hanno i requisiti necessari per accedere ad uno studio sperimentale. Questa procedura può essere vantaggiosa per i pazienti, ma non è di facile applicazione: esistono impedimenti logistici e legislativi che creano ostacoli rilevanti e, spesso, insormontabili.

Contrariamente a quanto può far pensare il termine un po’ infelice con cui viene designato, il farmaco per uso compassionevole non è riservato a malati in fase terminale, ma può essere utile in alcuni casi estremamente selezionati. Esiste infatti un regolamento molto complesso a tutela del malato che vuole assumere, al di fuori di una sperimentazione, un farmaco che non è giunto alla fine del percorso di studio.

Capisco che è un discorso non facile.
Ma applicare questa sperimentazione a tutti i malati, indistintamente .......senza avere un riscontro sul risultato finale (perchè non esiste) e con il costo che ha.....
I laboratori hanno sempre scelto pazienti sui quali testare i nuovi prodotti - a rischio e pericolo dei pazienti - e poichè sono passato da quel percorso, per un caso familiare, Vi posso assicurare che non è semplice come chi contesta.
 
:lol::lol::lol: Scelta del PD anche questa ? Per fortuna che dovrebbe essere il festival della canzone italiana e non un talent di sconosciuti (o quasi)

1. Arisa
2. Noemi
3. Raphael Gualazzi
4 Perturbazione
5. Cristiano De Andrè
6. Renzo Rubino
7. Ron
8. Frankie hi-nrg
9. Giuliano Palma
10. Riccardo Sinigalllia
11. Francesco Renga
12. Antonella Ruggiero
13. Giusy Ferreri
14. Francesco Sarcina
 
:lol::lol::lol: Scelta del PD anche questa ? Per fortuna che dovrebbe essere il festival della canzone italiana e non un talent di sconosciuti (o quasi)

1. Arisa
2. Noemi
3. Raphael Gualazzi
4 Perturbazione
5. Cristiano De Andrè
6. Renzo Rubino
7. Ron
8. Frankie hi-nrg
9. Giuliano Palma
10. Riccardo Sinigalllia
11. Francesco Renga
12. Antonella Ruggiero
13. Giusy Ferreri
14. Francesco Sarcina

c'è crisi..meglio risparmiare :-o
 

Allegati

  • 1468798_777008868982796_993579854_n.jpg
    1468798_777008868982796_993579854_n.jpg
    19,8 KB · Visite: 121
Buongiorno a tutti.

Premessa non ce l'ho con Val (per una volta) :D ma... sull'argomento vorrei dire la mia:
stronxo di comitato non gli va proprio giù, si è rivolto ai Nas :no::no::no:. Non hanno proprio capito un mazzo. Non gli va di mollare la sedia:
a me frega una cippa cosa c'è nella soluzione che iniettano se questa fa stare meglio mia figlia!!!!! visto che per voi può morire.

muovete il kulo e spiegatemi perchè voi non riuscite a farlo!

Scusate il tono.
:)

Sono dello stesso parere :up::up:
 

RIMANI DEMAGOGO E SOLO UN PO REKKIA :D:bow:

Per quanto riguarda le cellule staminali.. io dico che alla fine non si può dettare le regole su tutto..se io sto male o mia figlia sta male... ascolto tutte le opionioni e poi decido io cosa è meglio fare ..alla fine la colpa se di colpa si può parlare deve ricadere in toto su di me... e non su altri...

sempre secondo il mio modesto parere
 
Il discorso è delicato, però in Vannoni c'è qualcosa di poco chiaro, fluido e questo articolo che posto non è redatto da un organismo italiano.....

Pochi sanno quanto preziosa sia la letteratura brevettuale come fonte di informazioni scientifiche.
D’altra parte:
uno dei requisiti fondamentali perché un brevetto sia valido è che l’invenzione che si intende proteggere sia descritta in modo sufficientemente chiaro e completo perché una persona di ordinarie capacità nel settore possa riprodurla. Il brevetto infatti stipula un accordo implicito tra lo Stato, che concede un monopolio sul trovato, e l’inventore, che ha l’obbligo di fornire tutte le informazioni necessarie per identificare e ricreare lo stesso. A brevetto scaduto, queste informazioni dovrebbero diventare parte della conoscenza comune e promuovere uno sviluppo continuo della tecnica.
In base a questa premessa, non avendo ancora capito esattamente in cosa consista la discussa cura Vannoni e avendo inutilmente cercato degli articoli scientifici che lo spieghino, ho lanciato una ricerca nominativa nella banca dati pubblica dell’European Patent Office. La ricerca ha prodotto come risultato 4 domande di brevetto: due italiane, di cui purtroppo non è disponibile il testo, e due statunitensi: la più recente resa pubblica proprio in questi giorni.
In effetti, di lì a poco, mi imbatto nel servizio delle Iene in cui Vannoni incontra Telethon. All’obiezione sulla mancanza di informazioni sui protocolli utilizzati nella cura, Vannoni risponde dicendo che i processi di estrazione e trattamento delle cellule staminali sono pubblicamente disponibili ricercando su Google “Davide Vannoni e brevetti”. Conferma quindi che questi documenti contengono una descrizione esaustiva del metodo. Aggiunge che la Stamina Foundation è disponibile a concedere una licenza gratuita a chiunque si impegni a utilizzare questa metodica senza scopo di lucro e per cure compassionevoli.
A questo punto non manca che analizzare i documenti.
La prima domanda di brevetto US descrive e rivendica (ovvero richiede di proteggere):
un processo per ottenere cellule staminali mesenchimali, che prevede le fasi di frammentazione in soluzione salina un campione ottenuto da biopsia della cresta iliaca e centrifugare la soluzione per ottenere le cellule mesenchimali. Le cellule, spiega la descrizione, vengono poi coltivate in fiasca in un non meglio specificato terreno di coltura.
Nella seconda domanda di brevetto US, invece, si descrive e rivendica
un processo per indurre la differenziazione di cellule staminali mesenchimali in neuroblasti e neuroni. Il processo prevede l’uso di una soluzione di differenziazione esclusivamente a base di acido retinoico ed etanolo. Questa soluzione è aggiunta per un tempo da 20 minuti a 2 ore alle cellule staminali sospese in soluzione fisiologica o aderenti alle pareti di una fiasca da coltura. Sempre nella descrizione si riporta che, dopo due ore, le cellule sono differenziate in neuroni con dendriti e assoni completamente formati. Con i metodi noti in letteratura occorrerebbero diversi giorni e condizioni di coltura più complesse.
Mancano numerose informazioni utili a riprodurre gli esperimenti, ma i risultati illustrati sembrerebbero sorprendenti, almeno per la seconda domanda di brevetto. Ciò nonostante, non mi è ancora chiaro in quale parte dei processi risieda la novità e l’attività inventiva: reagenti e procedure sembrerebbero noti al tecnico del settore da alcuni decenni.
Da notare inoltre che ciò che Vannoni identifica come “brevetti” sono in realtà “domande di brevetto”, ovvero documenti il cui contenuto è ancora sotto esame e sui quali verrà concessa un’esclusiva soltanto se ritenuti avere i requisiti di novità, altezza inventiva e soprattutto sufficienza di descrizione.
Vediamo però qual è il parere dell’Ufficio Brevetti Statunitense. Per entrambe le domande di brevetto le obiezioni sono le medesime:
indefinitezza del contenuto che costituirebbe l’invenzione e mancanza di altezza inventiva.
In entrambi i casi, l’esaminatore conclude “The claimed invention, as a whole, is clearly prima facie obvious”.
 
Porco cane (spiace per il cane) ma questo è peggio di un "focozzone".

Come non detto.
Sull'articolo 18 Matteo Renzi si è autorottamato. Eppure ieri sembrava categorico.






"Sul lavoro partiamo dal piano del Pd, partiamo da noi e non dalla Cgil che fa un altro mestiere. Ci confrontiamo con tutti ma noi siamo il Pd non la Cgil che fa un altro mestiere"
aveva dichiarato il sindaco di Firenze rilanciando l'idea di Gutgeld di introdurre un contratto a tempo indeterminato per i neoassunti che non preveda l'articolo 18.
Una mossa che ha aperto un braccio di ferro con la sinistra più radicale e con i sindacati.
L'idea ha riscosso l'appoggio di Confindustria ("Sicuramente l’abolizione dell’articolo 18 sui licenziamenti illegittimi è una proposta che va nella giusta direzione", aveva detto Giorgio Squinzi) e del premier Enrico Letta ("Tutto ciò che fa più occupazione, è benvenuto")
mentre è osteggiata dal presidente della Commissione lavoro della Camera dei deputati, Cesare Damiano, il quale ha spiegato:
"Io sono orgogliosamente keynesiano, mi ritengo un laburista. Condivido di Matteo Renzi l’idea di andare nel partito socialista europeo, difficile portarlo con l’abolizione dell’articolo 18, sarebbe un’idea vecchia, vecchia, vecchia, è un attacco che dura dalla fine degli Anni Settanta, una ricetta che io contesto, non capisco come i sostenitori del superamento del dualismo nel mercato del lavoro tra garantiti e non garantiti propongano di consolidare questo dualismo garantendo a chi è già al lavoro la conservazione del diritto, e ai nuovi assunti, giovani, magari in arrivo dal lavoro precario la negazione della tutela, vuol dire fare l’apartheid, ovviamente a svantaggio dei giovani".
Non si sa se è stato il parere di Damiano a influenzare Renzi, fatto sta che oggi il rottamatore è tornato conservatore.
"La priorità del piano sul lavoro, che il Pd presenterà a gennaio, non è l’articolo 18 ma creare lavoro con norme che semplifichino le assunzioni e i centri per l’impiego e misure, come l’indennità di disoccupazione",
ha dichiarato Renzi facendo retromarcia. Contrordine compagni.
 
Riprendo un commento che condivido.

Una citazione di De Coubertin: “Possano la gioia e i buoni intenti amichevoli regnare, così che la Torcia Olimpica possa perseguire la sua via attraverso le ere, aumentando le comprensioni amichevoli tra le nazioni, per il bene di una umanità sempre più entusiasta, più coraggiosa e più pura."
L'idea di De Coubertin era che lo sport e le olimpiadi devono essere un momento di incontro tra le Nazioni non corroso dalla politica.
Purtroppo l'idea originale si è persa da tempo, e di questo gli USA sono tra i principali colpevoli. „

Sig. Obama, per me hai perso !
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto