PREFERIREI MORIRE DI PASSIONE CHE DI NOIA.

E terminiamo la serata con una bella trovata dall' "intelligentona"......
Com'è andata la regolarizzazione dei clandestini in agricoltura ? ........fuffa stagionale.


“Basta sconti!”.

Ecco la nuova crociata della ministra renziana Bellanova contro la grande distribuzione.

E così, secondo lei, le famiglie italiane che vanno a fare spesa al supermercato dovranno rinunciare agli sconti e pagare a prezzo pieno la merce.

Chissà cosa ne pensano i tanti cittadini che, ridotti alla fame anche per colpa di questo governo,
fanno la spesa proprio in base agli sconti, altrimenti non mangerebbero.


Il ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, attacca dunque le grandi catene che vendono prodotti alimentari.




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Come riporta Il Tempo,

“durante un incontro con le associazioni del settore a Torre del Lago, in Toscana, si scaglia contro i supermercati,
colpevoli, secondo lei, di deprezzare i prodotti made in Italy mettendoli sullo stesso piano di quelli che arrivano dall’estero.
Per la Bellanova bisogna dire addio alla politica delle grandi catene commerciali che in questo periodo di crisi
hanno praticato prezzi più bassi per venire incontro ai bisogni delle famiglie”.




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C’è però un fatto che fa riflettere.

Lei sa di non poter intervenire direttamente sui prezzi.

Perciò fa un appello alla buona volontà.

Spiega:

“Io non posso fare un decreto sul prezzo di vendita dei prodotti. Posso però richiamare al senso di responsabilità.
La grande distribuzione ha il compito di saper valorizzare meglio i prodotti made in Italy.
Che si tratti di un frutto, di una pianta o di un fiore, noi dobbiamo rendere trasparente al consumatore che cosa stiamo vendendo.
Dobbiamo anche rendere chiaro sia nel nostro Paese che all’estero perché il made in Italy costa di più”.
 
Quando si fa finta di non capire e di non sapere.

Al PRODUTTORE ficcano due dita in kulo, sia i grossisti che le grandi catene.
Gli tagliano i prezzi esercitando il loro potere.

I prezzi aumentano almeno 4 volte dal produttore al consumatore.

Si intervenga sulla "catena di distribuzione", invece.

Ci sono casi di prodotti identici, che da un supermercato all'altro aumentano finanche del 100%
 
E torniamo ai prezzo politici imposti sui prodotti di prima necessità.

Il giusto ricavo al produttore ed il giusto ricavo al venditore.
 
«Donald Trump ha deluso la comunità ispanica più e più volte e questo non è un segreto per nessuno»,

ha dichiarato il candidato democratico alle presidenziali Usa 2020 Joe Biden durante un comizio presso l’Osceola Heritage Park a Kissimmee, Florida.


Rivolgendosi alla comunità ispanica dello Stato, l’ex vice di Obama ha poi insistito:

«Non ha fatto altro che attaccare la dignità delle famiglie ispaniche più e più volte. È sbagliato. noi non siamo così».

Sarà forse per questo, per dimostrare di non voler «attaccare la dignità degli ispanici»,
che Biden ha estratto dalla tasca il proprio iPhone dicendo «Ho solo una cosa da dire, aspettate un attimo»,
e tenendo il telefono vicino al microfono, ha iniziato a suonare la hit trash del 2017 Despacito,
dondolando la testa al ritmo della musica e ballando impercettibilmente dietro il podio.



Proprio così.

In pieno delirio Black lives matter, il candidato presidenziale democratico
– che più di tutti avrebbe dovuto sviluppare una sensibilità che non gli permetta di offendere le minoranze in momenti delicati come questo –

proprio nel giorno del suo appello più diretto agli elettori ispanici estrae dal cilindro uno dei peggiori aborti del trash musicale a livello mondiale,

con il quale nessun latino americano vorrebbe sicuramente identificarsi.



Ricordando agli elettori latinos il potere del voto, l’ex vice presidente ha chiesto direttamente il loro sostegno mentre criticava la leadership del presidente Donald Trump.

Prima che Biden parlasse, tre celebrità latinoamericane – Eva Longoria, Ricky Martin e Luis Fonsi
hanno parlato dell’importanza di votare per Biden a novembre.


Ma il siparietto, architettato da qualche genio di spin doctor per attirare i telespettatori ispanici,

è stato ritenuto umiliante dai diretti interessanti e investito da una bufera di polemiche.


Alcuni commentatori online lo hanno definito

«il momento della salsa piccante di Joe Biden»

paragonandolo all’imbarazzante episodio dell’ex candidata democratica Hillary Clinton che,
sempre nel tentativo di fare la «simpa» con gli ispanici, durante un’intervista radiofonica

aveva dichiarato di portare sempre salsa piccante con sé.



Il viaggio – con relativa figuraccia – di Biden in Florida arriva mentre i sondaggi mostrano l’inasprimento della corsa
in uno Stato in cui Trump nel 2016 aveva vinto di poco più di 1 punto percentuale.

Alcuni democratici hanno espresso preoccupazione per l’affiatamento del presidente con gli ispanici,
un gruppo demografico che Hillary Clinton aveva conquistato in modo schiacciante nelle ultime elezioni.

Dopo che il video del balletto di Biden su Despacito è circolato ampiamente sui social media,
il presidente degli Stati Uniti ha preso subito la palla al balzo ritwittandi un video modificato della stessa scena,
in cui la hit ispanica era stata sostituita dall’inno anti-polizia Fuck the police.
 
Il nuovo ordine mondiale, o per gli anglofoni il “deep state”,
ha ben predisposto la propria agenda preparatoria alla riunione del governo mondiale.

Riunione che andrebbe oltre le stesse competenze di Onu o paritetiche organizzazioni internazionali.


Infatti, nei piani del deep state c’è quello di ridefinire i ruoli delle democrazie,

riducendo l’influenza delle scelte popolari nella governabilità degli Stati.

L’obiettivo è creare un gioco piramidale di élite.


Programma che prevede la drastica riduzione dei parlamentari in ogni nazione,
sino a far entrare negli ordinamenti la regola che, a governare uno Stato siano delle élite,
che a loro volta rispondono al ristretto gruppo che regge l’oligarchia mondiale.



A questo progetto stanno lavorando da almeno una quarantina d’anni filosofi, politologi, matematici, magistrati, scienziati…
tutti sul libro paga di multinazionali, fondazioni, gruppi finanziari e ricchi filantropi.

Oggi perseguono questo obiettivo, che a par loro offrirebbe ai popoli la pace mondiale
(sicurezza, reddito universale di cittadinanza, controllo cibernetico di ogni individuo),
Bill Gates, Elon Musk, Hillary Clinton, il presidente cinese Xi Jinping, George Soros
e con loro tutta la fazione politica avversa a Vladimir Putin, Donald Trump
ed i vari che credono ancora nell’autodeterminazione dei popoli.


Il progetto del “deep state” verrebbe rinviato (o proprio cestinato) qualora Trump vincesse nuovamente le elezioni
e, soprattutto, Putin riuscisse a riprendere l’egemonia in tutti i territori un tempo sotto l’egida sovietica.


Per capire come si svilupperebbe una siffatta società feudale,
è necessario studiare le complesse relazioni tra sacerdoti e magistrati nella Roma repubblicana e poi imperiale.


Di fatto l’oligarchia mondiale vorrebbe frapporre tra sé ed il popolo ben due caste dominanti,

candidate a sostituire i politici eletti: la magistratura e gli scienziati.



La magistratura avrebbe nelle proprie mani le leve delle forze di polizia
e gli scienziati influirebbero sul sistema finanziario ed avrebbero a disposizione l’esercito:
da queste due caste verrebbe scelto in futuro (da un conclave di magistrati e scienziati)
il futuribile presidente d’ogni repubblica, a cui spetterebbe il comando su magistratura e forze armate.

Ben si comprende che un passo importante verso siffatto obiettivo è la riduzione dei parlamentari,
a cui seguirebbe entro il 2025 la proposta (già studiata dalla Casaleggio Associati)
di tornare ai deputati non pagati e per censo (le élite), come era per Camera e Senato del Regno:

quindi una ulteriore riduzione dei parlamentari che permetterebbe alle sole élite di entrare in Parlamento e legiferare.

In un siffatto sistema i dicasteri verrebbero dalle élite affidati agli appartenenti alle due caste del sacerdozio laico: magistrati e scienziati.


Questo esperimento fa dell’Italia una sorta di cavia, e la vittoria del “Si” permetterebbe una rapido raggiungimento degli obiettivi elitari.

Di fatto i 5 Stelle sono stati utilizzati dal potere sovrannazionale per demolire le sedicenti caste e sostituirle con le due caste sempre più influenti (magistrati e scienziati).


Questo
progetto di revisione del potere s’ispira in grandi linee alla società romana,
che concepiva le comunità sociali su un piano subordinato: ogni comunità civilizzata era il luogo ove coabitano uomini e divinità, e la religione
(rigorosamente pagana e laicale) condensava l’insieme delle relazioni quotidiane tra gente comune e delegati delle divinità.

Relazioni materiali che ispirarono il culto laico e pagano del dio imperatore.


Nella futura società verrà culturalmente iniettato il culto laico delle caste sacerdotali dei giudici e degli scienziati,
e solo a loro sarà permesso decidere per il bene dei popoli in concerto col “deep state”.

Nella società romana, l’opinione dei sacerdoti costituiva un elemento rilevante del gioco politico.

Ed anche a Roma il potere sacerdotale sfuggiva al dominio dei leader politici, dei tribuni, dei consoli.

E questo per il particolare modo in cui venivano reclutati.

Come potremmo oggi sconfessare uno scienziato o un magistrato gradito alla rete della piattaforma Rousseau?

Nell’Antica Roma le forze politiche tentavano di controllare i sacerdoti, ma era arduo.

Oggi allo stesso modo i tanti eletti, tra Camera e Senato, provano (spesso invano) ad entrare nelle grazie di magistrati e scienziati.

Nell’Antica Roma sacerdoti (antenati dei nostri scienziati) e magistrati venivano reclutati in diverso modo,
e avevano comunque competenze proprie molto ampie: dalla celebrazione dei riti alla gestione.

Di fatto anche in quei tempi pagani c’era una sorta di concorso pubblico sia per i magistrati che per i sacerdoti.

Per intervenire nella vita pubblica, i senatori erano tenuti a consultare e rispettare le indicazioni dei sacerdoti e dei magistrati.

Sul rapporto tra sacerdoti e magistrati va rammentata la distinzione sul piano dell’azione pubblica:
sul piano religioso il magistrato disponeva di potere più ampio del sacerdote (col popolo o contro),
mentre i sacerdoti non disponevano né dell’imperium, né della potestas.

Le complesse relazioni tra sacerdoti e magistrati esprimevano uno dei maggiori principi della concezione religiosa degli antichi:
quello secondo cui la città era il risultato di un’alleanza fra gli uomini e gli dei, ma sotto il governo dei magistrati e dei sacerdoti.


E se l’imperatore era un divo, una divinità, si stenta a credere che i potenti della Terra

non abbiano oggi la stessa percezione della propria persona, del proprio potere
.


Ci viene detto da più parti che ai tempi dell’avvento di Cristo eravamo circa trecento milioni e che oggi,
l’aver superato la soglia dei sette miliardi di esseri umani, imporrebbe regole più strette, che blocchino l’operosità, l’economia… per il bene del Pianeta.


Mala tempora currunt, e si spera almeno in Italia vinca il “No” al referendum.

La questione GOVERNO MONDIALE, di cui si legge e discute ancora troppo poco, deve diventare il futuro terreno di scontro politico tra chi vuole affossare la democrazia e chi la vuole rilanciare nella sua essenza più nobile, ovvero quella di potere (cratos) esercitato dal popolo (demos).

Dagli anni '90 in poi il mondo è stato rivoltato come un guanto dal "club dei nababbi", ma i liberal/radical-chic si rifiutano di prenderne atto.
Il XXI secolo dei colossi informatici, degli imperi finanziari, del Bilderberg e di chi vuole il Governo Mondiale non ha nulla a che vedere con la democrazia.

Il tentativo è quello di restaurare la logica di potere precedente alla Rivoluzione Francese.

Si vuole affidare tutto il potere ad una oligarchia finanziaria-mediatica-industriale, la neo-nobiltà, e costringere i cittadini-elettori, il neo terzo/quarto stato, alla irrilevanza politica e alla impotenza decisionale.

Non capire questo significa non saper cogliere come sta cambiando in peggio la politica economica dentro all' ex Occidente benestante e civilizzato.
Servono dunque capacità di analisi e di lettura completamente nuovi.

Litigare secondo i vecchi cliché del liberismo, del socialismo e del fascismo non fa altro che lasciare campo libero all'azione delle nuove oligarchie, che mirano esclusivamente a travasare ricchezza dalle tasche dei più verso le tasche di pochi.

La cosa più stupefacente è il modo con il quale la neo-nobiltà sta affascinando e conquistando i seguaci dei partiti sedicenti progressisti e di sinistra alla sua causa nefasta, attraverso il sapiente controllo dei principali media di quell'area politica.

Invece che assistere impotenti alla migrazione del potere dai cittadini-elettori verso l' oligarchia mondiale, diventerà di vitale importanza rafforzare quei movimenti che cercano di introdurre (o rilanciare) le categorie di AUTODETERMINAZIONE, PARTECIPAZIONE, AUTOGOVERNO, AUTOGESTIONE e FEDERALISMO.
 
Boeri ora da Formigli

"...meta' di chi prende il reddito di cittadinanza e' un evasore"
Formigli si sorprende e glielo richiede

Ha aggiunto che e' fatto male, le famiglie prendono poco, i singoli tanto... le banche dati ancora non sono ancora pronte ecc
 
I media asseverati al terrore non indicano mai il dato con riferimento alla popolazione della regione.

Si capirebbe che l'incidenza - 281 casi, che non significa AMMALATI - su una popolazione di 10.103.969
stanno ad indicare lo 0,00278% della popolazione. Ma la maggior parte sono ASINTOMATCI.
Conservano tracce del virus che hanno avuto in passato e superato brillantemente.

Infatti l'aumento dei ricoverati è di 10 unità globali.

Lo 0,0000989% della popolazione. IL NULLA
 
«Aumentare il numero di tamponi per asintomatici?

Sono perplesso, se aumentiamo tamponi per asintomatici rischiamo di paralizzare l’Italia
».


Secondo Bassetti, se si tratta di avere una offerta potenziale verso l’autunno della divisione tra sintomatici, poco sintomatici e asintomatici
è importante ma occorre cautela

«attenzione a voler tracciare tutti gli asintomatici perché è sconsigliato dal Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta (CDC),
sia perché gli asintomatici possono non trasmettere e sia perché con 300mila tamponi al giorno paralizziamo il Paese
».
 
Ecco cosa invece viene trasmesso dai media del terrore.

Il numero dei tamponi effettuati è stato di 101.773 ed i nuovi contagi registrati 1585.

Sale anche il numero dei decessi, che oggi è stato di 13, e quello delle persone che si trovano nei reparti di terapia intensiva, che oggi è 212,
con un aumento rispetto al giorno precedente, di 5 unità.

Come nei giorni scorsi, anche le rilevazioni odierne hanno detto che nessuna regione è stata risparmiata dall’aumento dei contagi,
con la Lombardia e la Campania che sono in testa alla classifica dei nuovi casi.

Sale leggermente anche il numero odierno delle persone guarite, 689, che fa arrivare il totale a quota 215.954 dal giorno di inizio dell’epidemia di Covid 19.
 

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