PREFERIREI MORIRE DI PASSIONE CHE DI NOIA.

L’unico vero intervento offerto dallo Stato, anche se tutto da vedere in pratica, è il 100% per le ristrutturazioni immobiliari
che, fra l’altro, sarebbe l’unica vera misure esistente con le carte in regola, un giorno, nel lontano futuro, forse, di farsi finanziare con i misteriosi soldi del “Recovery fund”.



La misura ha già attratto molto interesse anche nel settore creditizio:
diverse banche si sono organizzate per poter pure offrire lo sconto dei crediti d’imposta ceduti alle aziende,
anche se il tasso non è particolarmente allettante considerando che si tratta di titoli di stato.

Nello stesso tempo si stanno perfino organizzando un paio di piattaforme online per lo scambio dei crediti
ed i professionisti si stanno dando molto da fare per studiare la normativa ed offrire soluzioni.


Peccato che, come fa notare Italia Oggi, tutto questo movimento sia piuttosto inutile, anzi dannoso,

perchè in pratica tutto è congelato in attesa di due decreti attuativi che avrebbero dovuto essere emessi a fine agosto,

ma che ancora devono essere pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.



Inoltre il Governo ha annunciato che vuole fare alcuni mutamenti,

manca il portale ENEA a cui inviare le pratiche

e l’Agenzia delle Entrate perderà sicuramente mesi per cancellare eventuali incongruenze ed errori che sono riportati nella complessa legislazione.

La scadenza prolungata al 31 dicembre 2021 sembra quindi ancora troppo ravvicinata per poter sperare di aprire un numero di cantieri edilizi congruo.


Alla fine tutto il settore edile si è congelato in una sorta di assurdo ed insensato “Aspettando Godot”,

cioè “Aspettando il MISE”, per cui il paradossale risultato della misura è che i lavori, invece di essere rilanciati,

sono stati praticamente fermati in attesa di un boom che non arriva e forse non arriverà mai.


Questo è l’effetto di una gestione dello Stato fatta da persone

che, purtroppo, non hanno mai dovuto costruire neanche un capanno per i bambini

e che quindi vedono tutto come la pura espressione del proprio desiderio di controllo burocratica.


Intanto l’edilizia, e l’Italia, affondano.




P.S. una volta sarebbero stati i Deputati interessati a smuovere il MISE per accelerare le pratiche,
ma avete eletto una marea di nemici dell’economia e poi pure li avete tagliati…
 
Radical Chic di Sinistra con i Piedi al Caldo.
Come mai - almeno uno - non lo porti nella tua villa con piscina ?
Eh già, gli faresti fare il facchino.


Alba Parietti contro Matteo Salvini ma la gaffe dell’ex showgirl stavolta è epica.

E il video che la immortala sta facendo il giro della rete suscitando ilarità e sorrisi.
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Alba Parietti voleva difendere i migranti dal “cattivone” Salvini ed è incorsa in un incidente lessicale,
dimostrando di capire assai poco di economia:

“Il Pil chi lo paga?”

ha chiesto al leader leghista con l’aria di una che la sa lunga.

Solo che ha posto una domanda retorica che era anche comica perché il PIl non lo paga nessuno,
essendo l’insieme dei beni e dei servizi che un Paese produce.

Non è la prima volta che la Parietti si avventura sul terreno della politica. Invano.
 
Ahahahahah ma come siamo ridotti male. Non c'è fine al peggio.
Ma come si fa a dare 55000 CINQUANTACINQUEMILA EURO ad un solo nucleo familiare ?
Buffoni. Almeno togliete uno zero e dateli e tante famiglie.

“Sbagliare è umano, perseverare nel sbagliare forse non è diabolico forse ma è da incompetenti.

Il signor Domenico Arcuri
ha fallito sulle mascherine,
ha fallito sui banchi per le scuole
ed ora si occuperà anche della gestione delle donazioni, circa 200 milioni, ricevute dalla Protezione civile per l’emergenza Covid,
in base a quanto previsto dal decreto Cura Italia che assegna al commissario straordinario per l’emergenza
anche la definizione delle ‘modalità di acquisizione e di utilizzazione dei fondi’.

Per la serie la persona sbagliata al posto sbagliato”.


Nel decreto Cura Italia è spiegato,

“L’esecutivo in relazione alle molteplici manifestazione di solidarietà pervenute
dà il via libera all’apertura di uno o più conti correnti bancari dedicati in via esclusiva alla raccolta
e utilizzo delle donazioni liberali di somme finalizzate a far fronte all’emergenza epidemiologica del virus Covid-19”.

Sarà dunque Arcuri a gestire le donazioni arrivate alla Protezione civile.


Secondo La Verità, Arcuri dovrà valutare la ripartizione dei fondi arrivati dalle donazioni dei privati per il Covid:
le modalità di distribuzione delle somme raccolte, con un massimo erogabile in 55mila euro a nucleo familiare
e comunque nel limite di 15mila per ogni componente, 25mila euro in caso di famiglia mononucleare.


Le famiglie potranno fare richiesta del contributo economico entro la fine dell’emergenza.

E un’apposita commissione, presieduta da Arcuri, si occuperà di valutare le istanze.
 
Ma questo ha il coraggio di parlare ancora ?

Quando si dice il catastrofismo: Walter Ricciardi vede un futuro di quarantene, confinamenti, mascherine obbligatorie.

Logico che sia così, visto che il governo si appresa a procrastinare lo stato d’emergenza fino a fine anno.

C’è solo da sperare che le previsioni del supermanager venagno smentite dai fatti e dalla cautela degli italiani.


In particolare Ricciardi, intervistato da La Stampa, fa previsioni assai lugubri sulla Francia
che a suo avviso ha bisogno di un lockdown generale prima di Natale.

Sull’ipotesi lockdown in Italia spiega poi:

“Il lockdown generale spero sia difficile, ma tutto dipende dai comportamenti degli italiani.
Se saremo bravi non ne avremo bisogno, anche se in alcune zone si sta perdendo il controllo come in Lazio o in Campania”.

Sulle differenze tra Francia e Italia precisa:

“Ci sono delle differenze, per esempio in Francia non c’è la quarantena obbligatoria
o in Inghilterra solo da poco le mascherine vanno indossate dal personale dei ristoranti.
Certo Spagna, Israele, Belgio, Olanda e Danimarca peggiorano e purtroppo non esiste una strategia comune.
L’unica possibilità è limitare i movimenti delle persone da e per gli stati compromessi”.


Tra due settimane, a suo avviso, ci sarà

“un peggioramento della situazione, spero non intenso, con più pressione sugli ospedali anche per l’arrivo di raffreddori e influenze.
Per questo è importante il richiamo alle precauzioni e il vaccino antinfluenzale per tutte le età.
Va anche ripresa la app Immuni, che consente un tracciamento digitalizzato più tempestivo di quello manuale”.

Piccolo particolare: il vaccino antinfluenzale non c’è ancora e già c’è allarme per la carenza di dosi.


Non è la prima intervista pessimistica che Ricciardi rilascia negli ultimi giorni.

Anche al Messaggero aveva parlato di situazione al limite in Italia.

In altre parole se i contagi dovessero crescere ancora secondo Ricciardi andranno prese misure più drastiche.

E alla domanda sulla capacità delle strutture sanitarie di reggere l’urto aveva così risposto:

Almeno 2 ospedali su 3 sono inadeguati. Alcune regioni come l’Emilia, il Veneto, anche il Lazio, sono messe bene.
Altre sono molto indietro, è allarmante.Le terapie intensive sono preparate, abbiamo raddoppiato i posti.
Per le sub-intensive sono preoccupato. Il potenziamento è avvenuto a macchia di leopardo”.


Viene da dire: cosa ha fatto il governo in otto mesi?
 
Che tristezza.
Prima il virus che lavora come un panettiere, ora i microbi che si accumulano in 4 ore, (3 e mezza no)
poi le finistre apete d'inverno, così tutti prendono l'influenza, le scuole chiudono,
gli uffici chiudono (anche se non hanno ancora aperto)
e tutti a casa con lo stipendio garantito .......ahahahahahah

«Se non si riesce a spiegare la differenza tra una situazione di assembramento e una passeggiata solitaria,
allora è meglio dire usiamo le mascherine all’aperto. Così tutti e siamo più tranquilli».

Diversi governatori stanno emanando ordinanze in questo senso.

E l’immunologa dell’università di Padova Antonella Viola invita a valutare l’obbligo in tutte le regioni italiane.

«Cerchiamo di convincere le persone a evitare i pranzi della domenica e le festine di compleanno».

«In questa situazione di ripresa di diverse attività, e con le temperature che si stanno abbassando il momento è rischioso.
E dobbiamo forse tutti quanti irrigidire un po’ qualche regola».



La specialista torna a chiarire che

«le mascherine all’aperto non servono assolutamente a niente se non c’è assembramento.
Ma quando l’assembramento c’è sono necessarie».

Dunque il punto è questo:

«Se le persone riuscissero a capire la differenza tra una situazione di assembramento
e una situazione in cui vado a fare una passeggiata da solo, non sarebbe necessaria l’imposizione».

Però, continua l’immunologa Viola,

«abbiamo dimostrato che non è così. E si vede continuamente andando a fare un giro per strada.
Tra le persone, anche nelle situazioni di assembramento, specie la sera davanti ai locali dove ci sono i ragazzi, nessuno usa la mascherina».

In questo contesto, in conclusione, «forse riutilizzare le mascherine all’aperto» sempre e ovunque sarebbe un obbligo da considerare.


Nel contempo bisogna stare attenti all’uso in classe.

Giorni fa l’avvertimento era giunto proprio dall’immunologa.

«Le mascherine possono essere tranquillamente usate per tutto il tempo in cui si sta a scuola. A condizione che, però, siano cambiate ogni quattro ore».

Il motivo?

«Bisogna assolutamente evitare che si accumulino microbi. È importante tenere le finestre aperte o far cambiare aria spesso (ogni cambio d’ora)», aveva aggiunto l’esperta
 
Avanti così. Mi sembra giusto.
Niente cassa integrazione alle centinaia di migliaia di persone che non lavorano
e stipendio d'oro a chi non capisce un k.....


Nonostante la figuraccia e la conferma di quella richiesta di raddoppio dello stipendio,
il presidente dell’Inps Pasquale Tridico non si dimetterà.

Non c’è nulla da chiarire, dice al Corriere della Sera il presidente dell’Inps:
”Ha già detto tutto il comunicato della direzione del personale dell’Inps”.
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Sulla decorrenza dell’aumento dello stipendio, da 62 mila a 150 mila euro lordi, ”mancano i fatti”, dice Tridico,
sostenendo che non c’è mai stata retroattività essendo diventato presidente del Consiglio d’amministrazione il 15 aprile scorso.

Inoltre, nessuno nell’Inps ha mai disposto il pagamento di arretrati a suo favore.

Chiusa la questione per Tridico, resta ”l’approfondimento” sulla vicenda richiesto dal premier Conte,
al centro del quale ci sarà il verbale del consiglio di amministrazione Inps del 22 aprile
in cui veniva approvata la delibera numero 2 sulla

‘Determinazione degli emolumenti del presidente, del vicepresidente e dei componenti del consiglio di amministrazione’.


In ogni caso, a rasserenare Tridico ha contribuito solo la dichiarazione di Di Maio che in tv, a Che tempo che fa ,
ha detto di non aver perso la fiducia nel presidente dell’Inps.

Tuttavia il presidente dell’Inps afferma di ”non ho parlato con nessuno”, pur essendo sicuramente rimasto in stretto contatto con la ministra Catalfo”.

Una cosa sarebbe stata discutere dell’aumento dello stipendio di Tridico un anno fa, un’altra è adesso.
Faremo gli approfondimenti, ma questa cosa non mi fa perdere la fiducia nel presidente dell’Inps,
né nel ministro Gualtieri né nel ministro Catalfo che seguono il dossier”, ha detto il ministro degli Esteri, alle prese con un ossequioso Fazio.


Già ieri “Il Fatto Quotidiano" si era impegnato in una malinconica difesa del presidente dell'inps in quota grillina.

Oggi il quotidiano di Marco Travaglio concede il bis con una paginata in ginocchio da Tridico,
nel tentativo di dimostrare che in fin dei conti lui guadagna meno di altri.


“Tutti contro Tridico. Pronti a chiederne lo scalpo sperando magari di azzoppare anche il governo giallorosso.
Perché le nubi che da un paio di giorni si addensano sul capo del presidente dell’Inps di cui il centrodestra invoca all’unisono le dimissioni,
fanno finire sulla graticola anche il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo e il titolare dell’Economia Roberto Gualtieri,
accusati di aver firmato ad agosto il decreto con cui è stato deciso l’aumento del suo compenso a 150 mila euro.”


E da lì, una difesa d’ufficio dei giusti compensi chiesti e ottenuti da Tridico,

nonostante le pessime dimostrazioni di efficienza date dall’Inps in questi mesi.
 
Il Tg1 finisce di nuovo sotto accusa.

In ginocchio davanti a Conte.

Quando le notizie non fanno comodo all’ammucchiata Pd-M5S vengono ridotte all’osso.

E puntualmente arriva lo spot per il premier, tanto per aggiustare il tiro.

Probabilmente ai piani alti di Viale Mazzini considerano Conte una specie di divinità da adorare.

E buona parte della Rai entra nel suo tempio.


«È inammissibile come il Tg1 non dia una informazione trasparente ai cittadini».

"Sulla vicenda Tridico, sono stati “sprecati” solo 5 miseri secondi, insabbiando totalmente le critiche di alcuni parlamentari pentastellati.
Hanno mandato in onda un servizio propagandistico del premier Conte. Ma non l’unica vera notizia data dal Presidente del Consiglio".



«A differenza di Tg1, il Tg3 delle 19 è stato trasparente.
Non è possibile che i cittadini italiani debbano pagare il canone per un servizio che, in realtà, è un disservizio.
Quando finalmente potremmo avere un servizio pubblico degno di questo nome?
Un servizio pubblico che non piega le notizie alla faziosità?».

Invece ci troviamo con il Tg1 che «nasconde le notizie imbarazzanti come la polvere sotto al tappeto».


Duro anche l’intervento di Michele Anzaldi, di Italia Viva.

«Ancora una pagina nera per l’informazione Rai, sempre più imbarazzante».

Sotto accusa il Tg1:

«Sul raddoppio dello stipendio del presidente dell’Inps le critiche a Tridico dei partiti di maggioranza
(Italia Viva ha parlato con i capigruppo, il Pd con la presidente della commissione Lavoro) sono state relegate in 5 secondi.
Imbarazzante anche l’apertura su Conte, un servizio agiografico e propagandistico del presidente del Consiglio
che ha bucato l’unica vera notizia data dal premier, l’abolizionedi Quota 100, riferita a malapena senza nessuna citazione nei titoli».
 
L’ex ministro Elsa Fornero è contenta: quella misura nata per bilanciare gli effetti nefasti della sua riforma delle pensioni
ed i suoi macroscopici errori sugli esodati, sarà cancellata. Con buona pace dei pensionati,
che solo fino a fine 2021 potranno usufruire di “quota 100”.

Un dispetto a Salvini, quello annunciato dal premier Conte.

Ma forse anche un gran brutto gesto di masochismo.


Quota 100 è un progetto triennale ed era un progetto di riforma che suppliva a un disagio sociale che si era creato.
Quello di persone che si sono viste allontanare di molti anni la finestra pensionistica.
Scadrà l’anno prossimo come ricordato. Non è all’ordine del giorno il rinnovo”.



"Bene che quota 100 non sia rinnovata.
Mi piacerebbe che utilizzassimo le risorse del Next Generation Ue con un programma molto chiaro e ben dettagliato
che non aumenti le risorse per il sistema previdenziale e le sposti verso altre azioni di welfare
come il sostegno alla povertà infantile, alla disoccupazione giovanile e per aiutare i lavoratori nelle loro discontinuità».

Elsa Fornero, intervenuta agli Stati Generali del Lavoro con altri ex ministri,
ieri ha commentato così l’annuncio del premier Conte.

E ha anche auspicato una “ricomposizione del nostro welfare: ora i 3/4 vanno alle pensione e non ci sono altre nazioni che hanno proporzioni simili”.



Nuovi tagli, dunque, questa è la richiesta della Fornero?
 
Altra Radical Chic di Sinistra con i Piedi al Caldo.

Qualche giorno fa sono volate parole grosse, tra Massimo Giletti e la giornalista.

Ad aprire il fuoco era stata la Lucerelli, che aveva attaccato il conduttore di Non è l’Arena
criticandolo per alcuni ospiti e opinionisti portati in studio nel suo talk.

«L’ho detto molto chiaramente a Giletti : sta morendo la gente, non è tempo di ciarlatani e inadeguatezza, io non vengo».

Poi la replica di Giletti.

Intervistato da Repubblica.

«Lei è libera di dire quello che vuole, poi una può andare ad alzare le palette a Ballando con le Stelle».


Selvaggia Lucarelli si scaglia contro Aldo Grasso, il critico televisivo del Corriere della Sera, per averla criticata.

Il tutto prende le mosse per la risposta del critico a un lettore che descrive la Lucarelli:

“E dire che ora se cerchi su google Lucarelli… Carlo esce molto dopo.
Ma Selvaggia è un mistero da Blu notte:

acidume, giustizialismo, perfidismo, violenza verbale, dialettica pacata da scontro,
sottofondi macabri, sarcasmi fuori controllo e chi più ne ha più ne metta il tutto condito da rissa social
“.

La risposta di Grasso che ha fatto inferocire la Lucarelli è stata: «E Fatto Quotidiano, cioè Travaglio».

«Grasso decide di rispondere a un hater che mi accusa di violenza verbale (?), di essere acida (“acido” non esiste),
che parla di miei sottofondi macabri (?), di mio giustizialismo (per la verità mi si accusa di eccesso di garantismo)
dicendo “E Marco Travaglio”. Un miserabile», sentenzia la Lucarelli.
 
Ma l'inps controlla le domande ????? Oppure fa le pulci solo ai poveri diavoli.......
Che senso ha chiedere la revoca dopo aver elargito i soldi, con vane speranze di recuperarli ?
Solo 2 casi e ben 400.000 euro andati in fumo. Paga Tridico ?

Reddito di cittadinanza, la beffa continua.

La Gdf stana i furbetti: boss e detenuti in cella.

Una vergogna che va anche oltre lo sberleffo compiuto da chi rifiuta il lavoro grazie al mantenimento del governo.

Ben oltre il lecito insomma.

L’intollerabile.

Il burlesco.

Già, perché si allunga la lista dei beneficiari del sussidio di Stato: ma stavolta l’elenco ha dell’inaccettabile oltre ogni limite.

E da Agrigento a Pescara, i casi che continuano ad emergere a macchia di leopardo in tutto il Paese,
rivestono il provvedimento di ridicolo che contribuiscono ad esasperare toni e considerazioni legati alla vicenda dell’aiutino beffa.


Con la scoperta di nuovi furbetti del reddito di cittadinanza in Sicilia e in Abruzzo, la cronaca registra le ultime due truffe autorizzate.

Destinatari del sussidio dal centro al sud, boss mafiosi e detenuti.

Cominciamo dal primo caso.

Il nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Agrigento ha eseguito 11 sequestri di social card a illegittimi percettori del beneficio.

In particolare, gli investigatori hanno accertato che gli indagati, tutti con precedenti per reati legati alla criminalità organizzata di tipo mafioso,
o colpiti da misure cautelari personali, avevano avanzato e ottenuto, senza averne titolo, istanza per ottenere il reddito di cittadinanza.


Naturalmente l’Inps ha segnalato gli illeciti destinatari del benefit per la revoca dell’erogazione del contributo.

Secondo una prima stima il danno per le casse pubbliche già accertato è di circa 300.000 euro.

Sono in corso ulteriori indagini per identificare altri illegittimi percettori del reddito di cittadinanza,
sia per l’esistenza di condizioni soggettive ostative alla erogazione.

Che per l’esistenza di concomitanti rapporti di lavoro in nero.

«Al momento gli indagati sono 69, ma le ulteriori indagini delegate, dove dovessero confermare le ipotesi investigative formulate, porterebbero a numero ben maggiore di casi».


E da Agrigento all’Abruzzo, il passo investigativo è breve.

I Finanzieri del Comando Provinciale di Pescara, nell’ambito di attività finalizzate al controllo della spesa pubblica nazionale,
hanno scoperto 14 persone che hanno indebitamente percepito iL REDDITO DI CITTADINANZA, per complessivi 95.000 euro.
Peccato che fossero boss e detenuti.


I quali, nel compilare le domande hanno omesso furbescamente di dichiarare le condizioni per cui avrebbero dovuto essere esclusi dall’accesso al sussidio.

Come, per esempio, lo stato di detenzione carceraria.

I finanzieri hanno avviato una serie di controlli della posizione di numerose persone
ed è emerso che 14 detenuti hanno indebitamente percepito il reddito di cittadinanza
in quanto hanno presentato direttamente la domanda per ottenere il beneficio mentre erano in stato di fermo.

Ovvero, non hanno comunicato che tra la presentazione della domanda e l’elargizione dei fondi, era intervenuta carcerazione loro.
O di familiari conviventi.


Tra i detenuti scoperti dalla Guardia di Finanza, i cui nuclei familiari hanno percepito il reddito di cittadinanza,
figurano persone sottoposte a misura restrittiva per i reati di traffico di sostanze stupefacenti.

Ma anche per reati contro il patrimonio, quali l’usura, l’estorsione ed il furto.

Tutte le posizioni illecite fatte emergere dai Finanzieri sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Pescara.

Oltre ai reati a loro ascritti, infatti, i percettori del Rdc hanno anche rilasciato dichiarazioni false
e omesso informazioni dovute in sede di richiesta del Reddito di cittadinanza.

E, contestualmente, hanno mentito all’Inps per la revoca e il recupero del beneficio economico in questione.

L’importo complessivo delle somme indebitamente elargite dall’istituto di previdenza, di cui si è proposto il recupero, ammonta a 95.616 euro.
 

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