Claire
ἰοίην
Non capisco una cosa.
Se mi gira, mollo tutto e rilevo un'edicola, e poi scopro che non è il lavoro per me, in quanto svegliarmi alle 4 mi pesa, lo Stato dovrebbe aiutarmi a reinserirmi in un altro posto di lavoro?
Se mi gira, mollo tutto e decido di guadagnarmi la vita come blogger, e poi scopro che non è il lavoro per me, in quanto non sopporto i commenti negativi dei miei haters, lo Stato dovrebbe aiutarmi a reinserirmi in un altro posto di lavoro?
Boh.
Se si ritiene che la prostituzione sia un lavoro, questo deve essere un lavoro uguale agli altri, mi pare.
...l'altra questione, quella del sesso senza preservativi praticato da donna incinta, non mi fa pensare con indignazione alla prostituzione, bensì alla imbecillità in generale: è come se una donna incinta accettasse di fare una rulèt russa a pagamento, mettendo a rischio sé stessa e l'umano/a trasportato/a.
Non si può descrivere come "stupro di gruppo", perché la fornitrice era consenziente e remunerata (sarebbe come parlare di "razzia di cibo" quando uno/a va al ristorante, mangia e paga il conto).
Ma in Germania, in un mondo di legalità mitteleuropea, di gente che rispetta le leggi e di prostituzione legalizzata, basterebbe che esistessero norme che vietano alle donne incinte di prostituirsi e il problema sarebbe risolto: i pervertiti (pardòn, i feticisti) amanti delle pance rotonde dovrebbero accontentarsi di donne un op' sovrappeso.
Ma del fatto che nessuna paga le tasse? Che la tratta è aumentata? Che la situazione è tutt'altro che sicura?
Guardi i cavilli e dei motivi per i quali i bordelli dovrebbero essere "salutari" non dici niente.
Sono un fallimento totale.
Quali sarebbero, dunque, i motivi del sì?
Le evidenze sono tutte negative. Tutte le ragioni addotte dai più che hanno votato "sì", non sono reali.
Dunque?