Riapertura bordelli

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Riapertura Bordelli

  • Si

    Votes: 58 79,5%
  • No

    Votes: 15 20,5%

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    73
Dall'articolo postato da Fernando's, estraggo questo pezzo:

Trasferire questo stigma dalla prostituta al cliente non affronta alle radici il nodo complesso che lega nel nostro tempo sesso e consumo, sfera dell’intimità e mercato. Un nodo che chiama in causa cultura del corpo, cultura dell’immagine, commercializzazione delle emozioni. E che interroga la costruzione della sessualità e del potere maschile ad un livello meno superficiale di quello toccato da una previsione di legge che disegna una fantomatica popolazione di “perversi” e “malati”, incapaci di aderire a una presunta norma che distingue il “buon” sesso dal “cattivo” sesso. La prostituzione ci parla non di una devianza (sociale, criminale) ma della “normalità” del maschile. La normalità che riguarda uomini clienti e non clienti, che hanno in comune un immaginario, una cultura, una concezione della sessualità. Il desiderio maschile che si esprime attraverso lo scambio sesso-denaro non riguarda solo la prostituzione ma riguarda più in generale relazioni tra i sessi fondate su un’asimmetria di desiderio tra uomini e donne. Non due soggetti, ma un soggetto e un oggetto. Il desiderio è uno ed è maschile, alla donna restano ruoli connessi alla sua disponibilità: alla cura, al piacere altrui. «Seduzione e maternità sono due “corazze” pesantemente collocate sul corpo e sulla sessualità femminile, e non basta certo la consapevolezza nuova affiorata alla storia dopo secoli di sottomissione a scrollarseli di dosso», scriveva qualche tempo fa Lea Melandri su questo blog.

Per questo io parlo di educazione: è il solo sistema. Tutto il resto sono solo palliativi destinati all'insuccesso.

Se dovessi scegliere, però, una misura "emergenziale" da mettere in atto intanto che si formano nuove generazioni di persone migliori, in questo senso, tra il punire la prostituta, il punire il cliente e il riaprire i bordelli, sceglierei la punizione del cliente.
Perché la punizione della prostituta non fa che aggiungere un danno alle condizioni già brutte in cui versa e riaprire i bordelli rischia di essere un'operazione che aumenta la criminalità che vi sta attorno (oltre che essere dannoso per le prostitute schiave, come più volte spiegato).
Il più libero di fare una scelta secondo coscienza, rispettosa degli altri (e anche di se stesso) è il cliente. Quindi colpire lui è il meno peggio. Certo non La Soluzione (maiuscolo).
 
Dall'articolo postato da Fernando's, estraggo questo pezzo:

Trasferire questo stigma dalla prostituta al cliente non affronta alle radici il nodo complesso che lega nel nostro tempo sesso e consumo, sfera dell’intimità e mercato. Un nodo che chiama in causa cultura del corpo, cultura dell’immagine, commercializzazione delle emozioni. E che interroga la costruzione della sessualità e del potere maschile ad un livello meno superficiale di quello toccato da una previsione di legge che disegna una fantomatica popolazione di “perversi” e “malati”, incapaci di aderire a una presunta norma che distingue il “buon” sesso dal “cattivo” sesso. La prostituzione ci parla non di una devianza (sociale, criminale) ma della “normalità” del maschile. La normalità che riguarda uomini clienti e non clienti, che hanno in comune un immaginario, una cultura, una concezione della sessualità. Il desiderio maschile che si esprime attraverso lo scambio sesso-denaro non riguarda solo la prostituzione ma riguarda più in generale relazioni tra i sessi fondate su un’asimmetria di desiderio tra uomini e donne. Non due soggetti, ma un soggetto e un oggetto. Il desiderio è uno ed è maschile, alla donna restano ruoli connessi alla sua disponibilità: alla cura, al piacere altrui. «Seduzione e maternità sono due “corazze” pesantemente collocate sul corpo e sulla sessualità femminile, e non basta certo la consapevolezza nuova affiorata alla storia dopo secoli di sottomissione a scrollarseli di dosso», scriveva qualche tempo fa Lea Melandri su questo blog.

Per questo io parlo di educazione: è il solo sistema. Tutto il resto sono solo palliativi destinati all'insuccesso.

Se dovessi scegliere, però, una misura "emergenziale" da mettere in atto intanto che si formano nuove generazioni di persone migliori, in questo senso, tra il punire la prostituta, il punire il cliente e il riaprire i bordelli, sceglierei la punizione del cliente.
Perché la punizione della prostituta non fa che aggiungere un danno alle condizioni già brutte in cui versa e riaprire i bordelli rischia di essere un'operazione che aumenta la criminalità che vi sta attorno (oltre che essere dannoso per le prostitute schiave, come più volte spiegato).
Il più libero di fare una scelta secondo coscienza, rispettosa degli altri (e anche di se stesso) è il cliente. Quindi colpire lui è il meno peggio. Certo non La Soluzione (maiuscolo).

il proibizionismo non ha mai portato da nessuna parte ....anzi...
punire non risolve e non educa
...lo dovresti capire pure tu
 
Siccome sono buona, anche se non amo ripetermi, lo faccio lo stesso e quoto alcuni miei interventi, solo alcuni nei quali è chiarissimo che io penso che punire non serva a nulla.

Dicevo, evidentemente non in italiano, ma in ostrogoto antico, che la soluzione, la sola utile, è l'educazione e che, intanto che si formano persone nuove, se proprio dobbiamo pensare a qualcosa di posticcio, tra le tre alternative proposte:
1) punire le prostitute
2) colpire il cliente
3) aprire i bordelli
quella con meno costi sociali è la seconda. Certo non ho detto che sia la soluzione.

Non ho mai asserito che punire fosse la soluzione adeguata, mai. Ma, evidentemente scrivo in una lingua a te incomprensibile.:-o

PRIMA aboliamo il patriarcato e la sua cultura e poi parliamo di prostituzione in un altro modo

Non ha senso parlare di "libera prostituzione" in Italia, dove la sessualità femminile è ancora un tabù per moltissimi. Dove non c'è educazione sessuale nelle scuole, dove le donne sono ancora divise in donne per male e donne per bene. E guarda caso le prostitute sono le "male femmine".

In un contesto sociale così, la legalizzazione dei bordelli è solo una farsa.

E alle donne (a NESSUNA DONNA, nemmeno alla prostituta, libera o schiava) non fa bene.
Fa bene solo ai clienti. A quelli sì.
Povki

Avec des "Si" - dicono i francesi - on mettrait Paris en bouteille.

Io dico che, per risolvere il problema, occorre una MASSICCIA opera di educazione che inizi alla scuola materna e che insegni a uomini e donne che siamo tutti uguali e che abbiamo tutti gli stessi diritti. Che insegni il rispetto e la parità. Che insegni che nessuna persona al mondo ha diritto di comprarne un'altra e che abbiamo tutti le stesse identiche possibilità.
E poi occorre un potenziamento dei servizi a sostegno del lavoro femminile. Un' uguale possibilità di accesso a servizi sociale e aiuti economici, per tutte le persone.

E poi, solo POI, quando la VERA parità tra tutti gli individui sarà realizzata, forse, si potrà parlare di "Libertà" di chi si prostituisce. E SOLO in accordo con chi "sceglie" (ma davvero, una vera scelta) di fare questo lavoro.

Rebus sic stantibus, in Italia è impossibile che venga ben fatta e/o bene applicata una legge che legalizzi la prostituzione. Siamo troppo corrotti, troppo maschilisti, troppo cattivi.

TROPPO.

:clap:



Io non sono per l'abolizione.
Io dico solo che, prima di parlare di legalizzazioni e bla bla bla, occorre rimuovere OGNI ostacolo alla piena uguaglianza tra donne e uomini in termini di opportunità e occasioni, di rispetto e di diritti EFFETTIVI (non sulla carta) e poi fare la conta di quante prostitute libere ci sarebbero effettivamente.

:-o

No. Non voglio abolirla. Non avete capito un accidente:wall:

Punire gli sfruttatori ed EDUCARE uomini (ma anche donne) ad una parità di genere che non esiste. Porre in essere misure che rendano possibili le PARI opportunità REALI in tutti i campi, vere, tangibili tra donne e uomini.
 
E quello che avevo appena scritto.

Decisamente scrivo malissimo.
Fernando's mi fa dire cose che non ho mai detto.
E non capisco dove le veda:mmmm:

Per questo io parlo di educazione: è il solo sistema. Tutto il resto sono solo palliativi destinati all'insuccesso.

Il più libero di fare una scelta secondo coscienza, rispettosa degli altri (e anche di se stesso) è il cliente. Quindi colpire lui è il meno peggio. Certo non La Soluzione (maiuscolo).
 
si vabbè...tu insisti con l'educazione
e sono d'accordissimo, è soluzione bellissima , sinergica, efficace.
Si inizia ad educare adesso e i risultati arriveranno certamente, sicuramente, immancabilmente tra una o due o tre generazioni ( il tempo necessario dipende fortemente dall'efficacia del sistema educativo)
.....ed è encomiabile, si inizi subito !!!
Nel frattempo che si fà ??
la mia opinione te l'ho espressa innummerevoli volte
........ ora è necessario regolarizzare, controllare, legalizzare la prostituzione in italia
....ma tu da questo orecchio non ci vuoi sentire :rolleyes:
te la canti e te la suoni
...e tutto continua com'è
 
Ultima modifica:
si vabbè...tu insisti con l'educazione
e sono d'accordissimo, è soluzione bellissima , sinergica, efficace.
Si inizia ad educare adesso e i risultati arriveranno certamente, sicuramente, immancabilmente tra una o due o tre generazioni ( il tempo necessario dipende fortemente dall'efficacia del sistema educativo)
.....ed è encomiabile, si inizi subito !!!
Nel frattempo che si fà ??
la mia opinione te l'ho espressa innummerevoli volte
........ ora è necessario regolarizzare, controllare, legalizzare la prostituzione in italia
....ma tu da questo orecchio non ci vuoi sentire :rolleyes:
te la canti e te la suoni
...e tutto continua com'è

Quella è la tua idea sulla misura emergenziale più corretta.
E non corrisponde alla mia, perché nei paesi dove è stata messa in atto non ha portato risultati apprezzabili e perché nuoce a chi schiava è e schiava rimarrebbe.
 
P.S.
colpire il cliente non solo è inutile è stupido
lo ha dimostrato il proibizionismo
con l'alcool con le canne ecc
è controproducente e favorisce i delinquenti
 
P.S.
colpire il cliente non solo è inutile è stupido
lo ha dimostrato il proibizionismo
con l'alcool con le canne ecc
è controproducente e favorisce i delinquenti

Ogni soluzione emergenziale al problema è sbagliata, perché il problema è strutturale.

Non sono stata io a parlare di palliativi in attesa che si formino le nuove generazioni.

Io non sarò mai per la riapertura dei bordelli, rebus sic stantibus.
Fa male a tutti e a tutte.
Non mi piace il proibizionismo e l'ho detto almeno 3 o 4 volte.

Una soluzione palliativa ed emergenziale ottimale semplicemente non esiste.

Forse ognuno dovrebbe fare la sua parte, partendo da se stessi
 

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