SE NON SI FINISCE MAI DI IMPARARE, FIGURIAMOCI DI SBAGLIARE

Teniamoci alla larga dalla fantapolitica migratoria, cioè la pretesa insensata di gestire i flussi di persone
distinguendo a scatola chiusa i migranti economici dai rifugiati ancora prima che partano alla volta dell’Italia (o dell’Europa).

È una fascinazione, una suggestione che presuppone un controllo alla fonte praticamente impossibile da attuare.

E le ragioni sono sia politiche sia economiche. Partiamo dalle prime.
L’immigrazione è trattata dall’Europa, ancora prima che dal nostro paese, come un’emergenza.
Gli strumenti giuridici internazionali che permettono ai rifugiati, cioè alle persone in fuga da una minaccia esterna,
di essere accolte in un programma di protezione sono stati disegnati negli anni Cinquanta (Convenzione di Ginevra e protocolli successivi)
e basati su scenari conosciuti: guerre, persecuzioni politiche e razziali, minacce di morte.
Di conseguenza il nostro approccio alla gestione dei flussi migratori è di stampo emergenziale.

Questo sistema è cioè concepito per rispondere alla richiesta di chi è potenzialmente un rifugiato,
ma non di un migrante economico per cui in teoria dovrebbero esistere i normali canali di controllo
e accoglienza civili usati da tutti noi che non siamo in pericolo di vita o non stiamo morendo di fame.

Il ministro dell’Interno spinge molto su questo punto e su questa distinzione:
sostiene cioè che come paese coinvolto nell’emergenza immigrazione non possiamo utilizzare risorse
e strumenti stanziati per l’accoglienza a favore di chi non ha serie e gravi ragioni alla base della propria dipartita dalle coste africane, da quelle mediorientali e via dicendo.
 
Ma che qualcuno glielo dica. Ha tanti nipoti. Ha dudù.
Il treno è passato. L'hai preso. Hai fatto delle stronzate........

Il 18 gennaio 1994, nello studio del notaio romano Francesco Colistra, veniva depositato l’atto costitutivo del movimento politico Forza Italia.
Soci fondatori sono Silvio Berlusconi, Antonio Tajani, Luigi Caligaris, Antonio Martino e Mario Valducci.
La mente, il cervello politico dell’operazione, è però Giuliano Urbani, politologo, professore universitario.
Suo era il compito di stendere il programma.

“L’Italia non gli crede più, sarà un fallimento totale”
 
E qui mi sfugge molto.......arrestano quelli dell'inter, ma il tizio è stato travolto da quelli del napoli......

Tifoso morto, arrestato Nino Ciccarelli: è uno dei capi della curva dell’Inter
 
Chi mai sarà ? .......
 
Ho solo una parola per definire queste dichiarazioni. Poverina.

"Dobbiamo moltissimo all'immigrazione in Italia", ha detto la Del Re.
"Abbiamo comunità di migranti che hanno contribuito enormemente anche al nostro sviluppo".
La grillina ha citato come esempio la comunità albanese, che ha "contribuito realmente ed economicamente al nostro modo di vedere la realtà oggi".
Certo, ci sono anche "dei problemi" sulla gestione del flusso e altri sulla "criminalità", ma per la Del Re sono fenomeni che
"vanno raccontati nella loro effettiva dimensione e affrontati con accuratezza da parte delle nostre società per far sì che appunto non ci sia una distorsione dei dati o una percezione non corretta".
 
Commenti :

"i migranti qualificati e da noi richiesti, possibilmente ambosessi, ovviamente con documenti e permessi di entrata validi per il nostro paese,
come del resto succede in qualsiasi altro paese degno di questo nome, sono i benvenuti.
Migranti irregolari economici (clandestini) nonchè vitelloni, sempre e solo mantenuti con i miei contributi,
se li porti a casa la ministra e tutti quelli che la pensano come lei, compreso il papa pampero"

"Purtroppo tale frangia grillina lede la parte ragionante del movimento e il governo nel suo assieme.
Tutto per arrogante ignoranza o asservimento ai luoghi comuni del politicamente corretto.
Non hanno letto o compreso le trappole contenute nello scellerato Global Compact e non sanno distinguere il fenomeno dell'immigrazione,
che ha sempre caratterizzato la storia del mondo, da quello particolare, assai pericoloso e distruttivo,
della odierna penetrazione afro-asiatica islamica che persegue il progetto di un'Europa islamizzata,
asservita ai precetti della Sharia e di un'ideologia teocratica, assolutistica e totalitaria.
Intimidazioni e pressioni, attentati e prevaricazioni non insegnano nulla? L'ignoranza apporta disastri, non beatitudini."

"Assolutamente d'accordo come di fatti lo è anche Salvini.
Molti migranti negli ultimi decenni si sono ben integrati, soprattutto perchè il contesto era totalmente differente.
Purtroppo l'immigrazione selvaggia fuori controllo degli ultimi 5 anni ha cambiato tutto.
Adesso bisogna affrontare il caos ereditato dal PD, badare ai bisogni essenziali di milioni di nuovi poveri italiani,
dopo di chè potrà riprendere un'immigrazione controllata e adeguatamente regolamentata"
 
Mi dicono. Perchè ti incazzi per queste cose. C'è altro nella vita.
Certo che c'è altro. Ma loro vogliono proprio questo. L'indifferenza.
Per portare avanti i loro progetti. E ritorniamo sempre lì. Al lucro
Svegliatevi. Questi ci sotterrano.

Un tempo Sanremo aveva un sottotitolo: "Festival della canzone italiana...".

A Sanremo arriva anche la canzone in arabo.
Nel testo della canzone che tratta la storia di chi è nato e cresciuto in periferia, ci sono alcune parole in arabo.
 
E questo è veramente un insulto della peggior specie per chi lavora 8/10 ore al giorno.
Possibile che tutti tacciano ?

Da Viale Mazzini hanno appena confermato che i costi del Festival di Sanremo sono in linea con quelli della precedente edizione
e che il compenso di Claudio Baglioni è sempre di 585 mila euro.

Nella nota inviata dalla Rai non viene fatta alcuna precisazione per i compensi di Claudio Bisio e di Virginia Raffaele,
limitandosi a dire che è in atto un piano di “razionalizzazione e di contenimento dei cachet per conduttori e ospiti”.

A proposito dei costi del Festival di Sanremo 2019, Claudio Fasulo ha svelato che complessivamente
dovrebbero ammontare a 12 milioni di euro più i costi fissi, compresa la convenzione con l’Ariston che da sola costa circa 5 milioni di euro
 
Il giorno prima scrivevano così. Chi avrà ragione ?

Sanremo non fa solo rima con canzoni, ma anche con compensi.
E tanto le prime quanto i secondi possono essere urticanti perché il tema economico trova sempre qualcuno pronto ad agganciarci una polemica.
I corridoi della Rai raccontano che per Baglioni sarebbe pronto un compenso da 700 mila euro
e che la sua situazione sarebbe ormai definita a differenza di quella di Claudio Bisio e Virginia Raffaele.


I due comici invece, sempre secondo indiscrezioni attendibili, avrebbero già firmato un pre-contratto
— in sostanza un vincolo di impegno e partecipazione allo show — per una cifra di 450 mila euro (lui) e 350 mila (lei).

Numeri in linea con il mercato televisivo (se no vanno tutti a Mediaset) e in equilibrio con quelli dello scorso anno
quando Baglioni incassò 600 mila euro (quest’anno il ritocco all’insù è giustificato dal grande successo del Sanremo 2018),
mentre Michelle Hunziker e Favino si portarono in banca rispettivamente 400 mila e 300 mila euro.

Ora però in Rai c’è una corrente di pensiero che vorrebbe fare marcia indietro e ritoccare al ribasso i compensi dei due comici
— il contratto è cosa diversa dal pre-contratto — temendo le reazioni politiche/populiste sull’argomento.

Si dice che Viale Mazzini vorrebbe arrivare a 250 mila euro per Bisio e a 150 mila per Virginia Raffaele
e sarebbe in corso una trattativa con l’agente Beppe Caschetto, che ha nella sua scuderia la comica e si sarebbe comunque occupato anche del contratto di Bisio.
 
Ahahahahahahah

“Poi è venuta l’associazione dei… come si chiamano… dei finocchi“.

Polemiche a Bolzano per la frase pronunciata da Kurt Pancheri, in Consiglio comunale, riferendosi agli omosessuali.
E che poi ha ribadito il concetto, una volta richiamato dal presidente Silvano Baratta.

“Ma sì che si può dire, non è offensivo”.
 

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