SE SIAMO TUTTI D'ACCORDO IO PASSEREI DIRETTAMENTE AL 2022 PER ESSERE PIU' SICURI

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Chiariamo subito che non siamo negazionisti e tantomeno no vax,

ma non siamo nemmeno scemi,

né tra quelli che hanno deciso di portare il cervello all’ammasso rinunciando a capire perché il Covid sia diventato oltreché un virus,

un totem intorno al quale nulla si può dire o eccepire, nulla si deve capire e nulla ci si deve chiedere: è così punto e basta.



Insomma “chi tocca il virus muore” sembra una metafora paradossale ma è così,
chiunque si azzardi a nutrire dubbi, perplessità, strane coincidenze, diviene subito bersaglio di tutta l’armata rossa complessivamente intesa.

Anche per il vaccino è così, insomma lo devi fare e basta, senza dubbi, senza riserve, senza incertezze, senza domande,
tanto è vero che nel Governo gira voce per renderlo obbligatorio.

Ora per carità noi sappiamo che i vaccini sono stati determinanti per la sconfitta di alcune malattie terribili,
dunque non è minimamente sull’importanza del vaccino che ragioniamo, ma su tutto ciò che gli sta accadendo intorno.

Insomma, su ciò che accade attorno al Covid da quando è esploso, sì che vogliamo ragionare e far ragionare.


A partire dal fatto che, caso strano, si è attesa la fine del voto negli Usa e la sconfitta di Donald Trump
per l’annuncio delle grandi farmaceutiche statunitensi, alcune delle quali,
altro caso strano partecipate da Bill Gates e da magnati schierati con Joe Biden,
come se un paio di settimane prima brancolassero nel buio.

Ovviamente non è così, probabilmente si è taciuto apposta per evitare di fornire a Trump un jolly clamoroso prima del voto.


Del resto, sappiamo che Trump nel mondo è stato l’unico a mettersi di traverso alla Cina e su tutto il fronte,

lo ha fatto in modo talmente netto e convincente, da inimicarsi il resto del pianeta che coi comunisti spietati,

ipocriti e spregiudicati dell’impero celeste fanno affari giganteschi, a partire dai gruppi che in America hanno sostenuto Biden

e dai Paesi che in Europa hanno fatto lo stesso, Francia e Germania in testa.



Tanto è vero che Trump, dall’inizio del suo mandato ma ancora di più durante la lunga campagna elettorale,
ha subito accuse, insolenze, attacchi, da parte dei media e della politica di tutta la sinistra più ipocrita e mondiale,
un fuoco di fila nucleare come non s’era mai visto per evitare in ogni modo che vincesse ancora.

Eppure, il mondo anziché colpire Trump, almeno sulla Cina avrebbe dovuto sostenerlo,
avrebbe dovuto fare quadrato per inchiodare Xi Jinping alle sue responsabilità sulle bugie del virus,
sul perché, sul come mai in Cina fosse apparso e scomparso in un batter d’occhio senza provocare i disastri che ha provocato ovunque.

Si sarebbe dovuto affiancare Trump per costringere la Cina a dire la verità su Wuhan, sulla natura del Covid,
sui rimedi che probabilmente in Cina già c’erano visto che in poche settimane hanno risolto, riaperto,
ricominciato a produrre vendere e comprare come e meglio di prima, unici nel pianeta.


E invece niente: la sinistra mondiale compresa ovviamente la nostra, si è concentrata nella guerra a Trump,

buggerandosene della Cina come se col Covid non c’entrasse niente. Che puzza di bruciato, non vi pare?



Come se non bastasse, da quando è esploso, il Covid è stato trasformato

dai mezzi d’informazione,
dalla politica sinistra,
dagli scienziati o almeno da una parte, visto che molti ricercatori autorevoli hanno tentato di ridimensionare,

in uno strumento di morte terrificante come mai l’uomo avesse incontrato, altra puzza di bruciato
.


Perché non è così,

né dai dati

né dagli effetti,

né dai paragoni,

con altri virus che ancora esistono e circolano e che sono davvero esiziali ma dei quali tutti se ne buggerano.


Sui provvedimenti presi per contrastarlo poi non ne parliamo:
basterebbe vedere i nostri,

dallo smart working,

ai monopattini,

ai banchi a rotelle,

all’acquisto on line

e alla lotta al contante,

chi ci guadagna e chi ci guadagnerà?


Visto che, oltretutto, vogliono imporci

un cambiamento di vita,

stile,

tradizioni,

portarci all’isolamento

ed alla distanza sociale,

emozionale,

affettiva.



Ebbene con i consumi on line andranno a morire i negozi tradizionali mentre Jeff Bezos farà una festa grande,

con l’uso del bancomat faranno festa le banche e il mondo delle transazioni finanziarie, George Soros compreso,

con lo smart working, la scuola e tutto a distanza, faranno festa Bill Gates, Mark Zuckerberg e il mondo digitale, perché serviranno pc, programmi e linee internet.


Insomma, farà festa tutto il mondo che era contro Trump e vicino alla Cina

compresi i nostri grillini che, dopo la Via della Seta, si sono precipitati sui monopattini, banchi e mascherine cinesi.


Non vi sembra tutto strano, compresi i sermoni di Papa Bergoglio sulla proprietà privata?



Come se non bastasse non vi sembra curioso che l’Unione europea da sempre ci chiede una patrimoniale,
ci chiede di colpire il grande risparmio privato degli italiani, senza riuscirci.

Sia perché scatenerebbe una rivolta, sia perché almeno su questo il centrodestra ha sempre fatto muro.

Stavolta ci sta arrivando piano piano, con la complicità del Governo più di sinistra della storia,
che dall’inizio del virus sta bruciando centinaia di miliardi a vanvera con provvedimenti al contrario
di quello che sarebbe necessario e naturale, perché?

Perché il Conte bis spende e spreca una fortuna pubblica senza preoccuparsi del mancato effetto sul Pil,
della revisione della spesa fuori controllo e soprattutto dell’aumento stellare del debito che oramai punta al 170 percento?


Ebbene, ve lo diciamo noi il perché:

perché stavolta la Ue ci darà il Recovery,

più tolleranza e miliardi se da noi con la scusa del dramma economico sanitario, della crisi economica e sociale,

il Governo metterà una bella patrimoniale per la salvezza nazionale:

ecco perché fanno ciò che fanno, perché già sanno quello che ci chiederanno e che ci obbligheranno a dare.



Dunque, cari amici, la puzza di bruciato esiste a tonnellate.

Del resto, con la sinistra sommata ai grillini che amano Nicolás Maduro oltre che i cinesi,
i quali a quanto pare, però, a sinistra amano tutti, non si può scherzare, anche perché sono stati messi lì apposta,
altrimenti avremmo votato col risultato di avere il centrodestra e dunque altra politica,
altri provvedimenti e altri atteggiamenti con la Cina, con la Ue e con gli Usa.


Insomma, se avessimo votato un certo disegno non ci sarebbe stato.


Ecco perché noi che amiamo

la libertà,

la democrazia,

il pensiero liberale autentico antagonista al comunismo e ai suoi eredi e profeti,

noi che amiamo il pensiero garantista,

laico,

riformista e solidale,

noi che amiamo l’alternanza democratica

e la maggioranza che nasca dal voto popolare

e non da una ridotta di potere,

vi invitiamo a riflettere e a pensare.


Viva l’Italia, evviva il tricolore.
 
Voglia di libertà.

Ricerche in corso a Lecco: un anziano - parrebbe positivo al Covid - si è allontanato dalla struttura sanitaria dove era ricoverato,
avventurandosi dunque da solo per le strade cittadine già avvolte dal buio della sera (e a dire il vero non particolarmente affollate stante le restrizioni in vigore).

Sembrerebbe facilmente riconoscibile: l'uomo - 85 anni - indossa infatti unicamente un pigiama.

Alla scoperta della sparizione del degente, non più trovato nella sua stanza ma nemmeno nei corridoi e negli spazi comuni,
è stata inviata segnalazione da parte dell'equipe medica alla polizia locale e alle forze dell'ordine
che hanno così avviato dei pattugliamenti diffusi per individuare il "fuggiasco".

Chiunque dovesse avvistarlo è inviato, senza avvicinarsi per ragioni di carattere sanitario, a contattare la PL o a comporre il 112, spiegando la situazione
 
Ci siamo. C'è chi parla di microchip e c'è chi si inventa questo.
Immaginate se un domani dovesse diventare obbligatorio. Orwell sta vincendo.

con il braccialetto anti Covid, tutti sotto controllo

Si tratta di un braccialetto elettronico che tiene sotto controllo parametri vitali di un paziente
che vengono trasmessi ad una centrale di controllo Asl e se c’è un problema parte l’ambulanza.

Il soggetto è monitorato 24 ore su 24 e i dati arrivano ogni cinque minuti agli operatori sanitari.

Parametri essenziali quali ossigenazione, frequenza cardiaca, indice di qualità del segnale della saturimetria
e temperatura corporea vengono costantemente ricevuti dal 118 e dall’Usca (Unità speciale di continuazione assistenziale) di riferimento.


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La Asl Toscana Sud Est e il 118 di Arezzo, primi in Italia, e tra i primi in Europa, stanno sperimentando
questo nuovo sistema di monitoraggio.
 
Si dice, ed è vero, che la ragione principale del consenso (ora in discesa) a Giuseppe Conte nei sondaggi
consista nelle sue pluriquotidiane apparizioni in tv, genericamente chiamate conferenze stampa.

Ma con una precisazione: conferenze e speech di un premier fatte in assenza di un vero e proprio contraddittorio,
il che trasmette un implicito consenso all’autore.

La controprova si è avuta l’altra sera in “Otto e mezzo” nella quale Lilli Gruber ha incalzato il presidente del Consiglio
con domande che necessitavano di risposte immediate, in virtù della diretta televisiva,
che obbliga ad una prontezza di riflessi tali da parificare nello scambio l’irruenza e la precisione dell’interrogatorio.

Le indecisioni e le incertezze di un Conte che ha fatto dell’attendismo e del rinvio la cifra più vera del suo premierato,
sono emerse nel dispiegarsi di repliche la cui tipologia ne ha confermato tutti i difetti,
accentuati dalla maieutica della conduttrice tanto più significativa e imprevista, quanto più simpatizzante della sinistra.



Per i politici la tv è dunque un’arma a doppio taglio ma dal fascino irresistibile ma è anche una trappola
per chi pensa di utilizzarla come diffusione di messaggi pro domo sua in assenza di critiche e persino di consensi nella loro esposizione,
perché il medium è impietoso qualora appaiano frenate e reticenze rendendole visibili, in un certo senso palpabili.

Anche da una rapida analisi delle risposte contiane restituiteci dalla ironia, altrettanto impietosa e non partigiana,
di un “Dagospia” che ha fatto del quotidiano controcanto erga omnes una autentica palestra della libertà di critica,
Giuseppe Conte ha mostrato l’altra faccia, la più autentica, di un procedere governativo che definiremmo a stop and go.

Ma senza una direzione precisa, senza una visione complessiva, senza uno sguardo coraggioso al futuro
che l’urgenza e la drammaticità del momento impongono, soprattutto a chi governa.


Cioè a chi deve decidere non rinviare.


Cosicché l’atteso “tutto va bene madama la marchesa” si è ribaltato in un impaccio politico
nel tentativo di affogare i temi e i problemi più insistiti, perché più cogenti, in una palude di “parliamone”,
“stiamo lavorando”, “siamo per il dialogo”, “vogliamo operare sulle linee guida”, “andremo in Parlamento”,
“non escludiamo un tavolo di incontri” inframmezzati da una fastidiosa tosse che, secondo i più cattivi,
ha sottolineato ulteriormente “una incapacità a rispondere”.

Al fondo di tutto questo, compresa una risposta seccatissima sul futuro di Mario Draghi (ritenuto da molti suo concorrente)
è di facile lettura lo speciale indecisionismo che ha accompagnato Conte dopo il primo Dpcm sul lockdown di marzo
che fu apprezzato dal 62 per cento degli italiani, dopo di che le misure prese dal Governo non sono state più accolte positivamente,
se è vero come è vero che il decreto sui Ristori è stato bocciato dal 57 per cento dei cittadini
e quello della divisione del Paese in zone colorate dal 51 per cento.

Da questi dati è significativo un netto cambio di clima del quale non è – e – non sarà improbabile un peggioramento con l’aiuto, si fa per dire,
della natura politica di un presidente del Consiglio che non ha fatto mai propria la solenne avvertenza evangelica: sia il tuo dire sì sì, no no!

Detto quando la tv era di là da venire, ma di grande attualità.
 
Patente o patentino: terminologia a parte, la sostanza non cambia.


Tra le linee del Piano strategico per la vaccinazione anti Covid è previsto anche un “pezzo di carta” che attesti la vaccinazione di tizio o caio.

Un lasciapassare, insomma, per gli spostamenti tra regioni o tra i Paesi
.


Secondo quanto trapelato, l’idea del Governo è riuscire a vaccinare – in tempi consoni, ovvero a partire da gennaio – più persone possibili.

Nello Stivale sono in arrivo 3 milioni e 400mila dosi del vaccino della Pzifer, che servirà 1 milione e 700 mila persone, dal momento che sono necessarie due somministrazioni.

Non solo: sono dosi di vaccino che devono essere conservate a temperature molto basse (tra i –75 e i –80 gradi).


Ma cosa accadrà?

In sostanza, all’interno di un registro verranno inseriti tutti i vaccinati.

Questo “elenco” servirà poi per consegnare la patente, che sarà possibile richiedere per gli spostamenti all’interno del Bel Paese o per muoversi verso l’estero.

C’è dell’altro: trascorse alcune settimane dalla vaccinazione, verranno svolti test sierologici per vedere se il vaccino ha avuto effetto o meno.

In questo ultimo caso, dovrà essere effettuata un’altra vaccinazione.
 
Ricordate quei Cinquestelle d’assalto che volevano espropriare e rendere pubblica Autostrade per l’Italia ASPI?

Ecco, sono diventati piddini, anzi pagheremo per le mancate manutenzioni dei Benetton.


Come ci rivela Money le Autostrade Italiane sono in carenza di manutenzioni per 40 miliardi,
gran parte dovuti a quanto non fatto per venti anni al fine di cumulare lauti utili in capo da Atlantia ed alla controllante Edizioni.


Per questo sono stati arrestati amministratori delegati e tecnici, per cui possiamo parlare in coscienza.


Bene, chi verrà a pagare per questo? Gli Italiani !!!!!


Di questi 40 miliardi 20 devono essere finanziati con risorse aggiuntive.

ASPI ne può versare solo 7 a cui aggiungere l’eventuale rimborso dei Benetton per cessare le cause ed uscire, che potrebbe essere sui 3,4 miliardi.

Gli altri o si trovano tagliando i 14 miliardi di nuovi investimenti, oppure…
vengono dalle tasche degli italiani che sono prima stati resi “Cornuti” dalla mancanza di manutenzione ed ora vengono pure “Mazziati”.


Nel frattempo i Benetton cambiano manager in Edizioni SPA, la cassaforte di famiglia, sostituendo Gianni Mion,
discusso per la vicenda delle mancate manutenzioni, con Enrico Laghi, ex commissario governativo.

La finalità ?

Addolcire lo stato per facilitare la cessione delle concessioni e, per superare le resistenze in Atlantia da parte di azionisti di minoranza,
cedere allo stato la controllante Edizioni SpA a CDP per 3,6 miliardi.

In questo modo lo stato controllerebbe non solo Atlantia ed Aspi, ma anche Aeroporti di Roma.


I Benetton uscirebbero senza più cause sulle spalle e pieni di soldi, naturalmente pagati dagli italiani.


Laghi non avrebbe accettato senza buone possibilità di successo dell’operazione.

Si è tollerata una gestione privata per 25 anni, per poi ricomprare tutto a titolo oneroso.


Ringraziamo Prodi che cedette Società Autostrade per farci entrare nell’Euro….


Qualcuno si ricorda quello che dicevano i pentastellati sulle Concessioni Autostradali?
 
Appena due mesi dopo essere stata multata per 1 miliardo di dollari
(per assicurarsi che nessun banchiere finisse in prigione)
con l’accusa di aver truccato i mercati dell’oro e dell’argento,

Reuters riferisce che JPM – avendo chiaramente “imparato” come funziona il “Commercio” dell’oro,
ha guadagnato nel 2020 un miliardo di dollari, un record, dal commercio,
stoccaggio e finanziamento dei metalli preziosi, superando di gran lunga le banche rivali.



Ecco la banale verità:

JPM ha speso 1 miliardo di dollari in multe per manipolazione dei metalli preziosi,

assicurandosi la piena indennità da future richieste di risarcimento per manipolazioni,

e quindi avendo la possibilità di realizzare un miliardo di dollari di ricavi in un solo anno.



Un IRR (o tasso di rendimento interno) davvero notevole, e che dimostra ancora una volta
che a Wall Street il crimine non solo paga, ma lo faccia in un tempo relativamente breve, un anno!


Le banche d’affari hanno tutte guadagnato bene dalla crisi del Coronavirus trattando sull’oro, ma JP Morgan le ha superate davvero tutte.


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Quest’anno la divisione commodities di JPMorgan è sulla buona strada per portare a casa più di 1,5 miliardi di dollari
e potrebbe sfidare Goldman Sachs per i migliori ricavi.


Dopo essere stata colpa con le mani nel sacco ora JP Morgan non sta sicuramente manovrando il mercato, anche perchè ha tutti gli occhi addosso.

Oppure è molto brava: le singole banche d’investimento hanno guadagnato raramente più di un miliardo di dollari in materie prime negli ultimi anni,
e nessuna ha mai guadagnato più di 600 milioni di dollari in metalli preziosi in un solo anno,
come ha notato George Kuznetsov alla McKinsey CIB Insights.

Eppure per JPMorgan è stata in grado di raggiungere questo grande risultato in relativa facilità.


Oppure, semplicemente, è in grado di farcelo credere…
 

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