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DA Wallstreetitalia
OMISSIS
Dopo tre settimane di cali consecutivi, gennaio e' partito dunque malissimo e le performance dei gestori ne soffrono gia' in modo evidente. L'ultima volta che il DJIA ha cominciato l'anno con tre settimane consecutive di cali risale al 1982; all'epoca Dow perse il 3.4% ma poi chiuse l'anno con un rialzo del 20% (il che contraddice il famoso detto in circolazione a Wall Street secondo cui "se gennaio chiude in negativo, l'anno chiude in negativo").
OMISSIS
Poiche' pero' sul mercato Usa le "mani forti" delle banche d'affari si faranno sentire prima o poi con interventi a sostegno, dopo i cali, qualcuno dei grandi trader ritiene che ormai i prezzi siano vicini a un "bottom" (fondo) nel breve termine. Jim Kelleher, associate director della ricerca di Argus, fa notare per esempio che il VIX, l'indice della volatilita', e' in rialzo, cosi' come lo e' il rapporto put/call options; mentre alcune ricerche sul comportamento dei piccoli investitori dimostrano un clamoroso aumento del sentiment Orso, cioe' ribassista. Tutti segnali negativi che andrebbero teoricamente interpretati come "contrarian indicator", e cioe' di fatto come segnali di buy per eccesso di pessimismo.
"I Tori sono spariti", ha scritto Kelleher nella sua lettera ai clienti venerdi' sera. "Li accoglieremo volentieri in un secondo momento - loro e il cash accumulato e tuttora da investire".
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Dopo tre settimane di cali consecutivi, gennaio e' partito dunque malissimo e le performance dei gestori ne soffrono gia' in modo evidente. L'ultima volta che il DJIA ha cominciato l'anno con tre settimane consecutive di cali risale al 1982; all'epoca Dow perse il 3.4% ma poi chiuse l'anno con un rialzo del 20% (il che contraddice il famoso detto in circolazione a Wall Street secondo cui "se gennaio chiude in negativo, l'anno chiude in negativo").
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Poiche' pero' sul mercato Usa le "mani forti" delle banche d'affari si faranno sentire prima o poi con interventi a sostegno, dopo i cali, qualcuno dei grandi trader ritiene che ormai i prezzi siano vicini a un "bottom" (fondo) nel breve termine. Jim Kelleher, associate director della ricerca di Argus, fa notare per esempio che il VIX, l'indice della volatilita', e' in rialzo, cosi' come lo e' il rapporto put/call options; mentre alcune ricerche sul comportamento dei piccoli investitori dimostrano un clamoroso aumento del sentiment Orso, cioe' ribassista. Tutti segnali negativi che andrebbero teoricamente interpretati come "contrarian indicator", e cioe' di fatto come segnali di buy per eccesso di pessimismo.
"I Tori sono spariti", ha scritto Kelleher nella sua lettera ai clienti venerdi' sera. "Li accoglieremo volentieri in un secondo momento - loro e il cash accumulato e tuttora da investire".
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