sì... il ricordo più prezioso è di una piazzetta davanti a una chiesa dove noi cresimandi giocavamo ad inseguirci e raggiungerci... mi toccò inseguire una ragazzina che correva talmente male che non riuscivo neanche a fingere di perdere... però, intriso d'azione cattolica, non osavo toccare quella carne... così pensai bene d'afferrarla per la camicetta... la quale delicatissima, fragilissima, diafana naturalmente si strappò... e mi arrivò uno sberlone d'una potenza mostruosa che io non avrei mai potuto eguagliare, che io non avrei dato neanche al mio assassino... poi lei si mise a piangere... per la camicetta non per il mio patire... mi pare che mi scusai... anche da piccolo ero uno sfigato tanto str.onzo...