Snia Bdp (SN) SNIA: Sciolto il sindacato di blocco, Bios abbassa la quota

Eccomi: ieri sono mancato tutta la giornata, ed avevo un po' di corrispondenza da smaltire.

giadel ha scritto:
SNIA proposta di riduzione di capitale sociale per esubero ex art. 2445 del Codice Civile mediante rimborso di capitale ai soci.


Negli U.S.A. si potrebbe seriamente ipotizzare di seguire concretamente una simile strada, mentre in Italia serve mettere assieme il 20% del capitale per convocare un'assemblea anche senza la volontà del CdA, vale a dire dei soci di maggioranza. In assemblea, serve il 33% del capitale.

L'idea non appare affatto sballata, anzi: perché mantenere il nominale ad 1 euro in una simile situazione?

Si potrebbe ridurre distribuendo agli azionisti riserve disponibili.

Farebbe comodo anche all'azionista di maggioranza, Bios, ma sappiamo che Bios ha intenzione di papparsi tutto, magari dopo aver affossato per bene il titolo, che adesso quota sotto il solo valore di cassa ed immobili.
 
La cassa secondo me la bruciano in fretta se non fanno ripartire il carrozzone snia.
Forse è anticipando questa ipotesi che la bastonano.
 
ciao voltaire, ho appena scritto a HOPA spa:
Alla HOPA SPA


Oggetto: SNIA proposta di riduzione di capitale sociale per esubero ex art. 2445 del Codice Civile mediante rimborso di capitale ai soci.


Egr.Funzionario di HOPA spa , sono xxxxxxxxxxxxx un piccolo azionista di Snia, vorrei che Lei valutasse la mia proposta in oggetto e i riferimenti di seguito esposti, in quanto Voi siete la partecipante principale di BIOS s.p.a che controlla il 50 % di SNIA. Naturalmente mi rivolgo a Voi perché per legge la proposta di convocare l'assemblea per la delibera può provenire dai soci che rappresentino almeno 1/5 del capitale sociale di Snia. I vantaggi soprattutto per BIOS, e di conseguenza per Voi sono molteplici:
 Incassare (n.azioni) 118.023.460* X (riduzione valore nominale)= €. ? Milioni di Euro;
 Accontentare gli azioni di minoranza con questo premio;
 Opare e delistare il titolo sé ne vedete la necessità.
a seguire il testo che hai gia letto nella mia email.
 
Voltaire ha scritto:
Ribadisco il mio pensiero: Snia ci farà fare un gran bel gain, questa mattina sono uscito quando ho visto che i volumi erano tanti, data l'ora, ed anche perché il recupero di ieri era stato ben poca cosa tenendo conto del ribasso della seduta precedente.

Oggi non ha più perso quota 0.350 se non a fine seduta: io sono pronto a rientrare non appena il titolo darà segnali di ripresa, ma al momento è ancora in balìa delle vendite. Magari ci smentirà già domani.

Sono situazioni molto complicate, e soprattutto imprevedibili.

No, no, non ti sbagli mai, ero io che avevo immaginato (visto che le ho a 0,390), potessero fermare la discesa.

Ora stanno perdendo un buon 20% pensi sia ora di rientrare? - di incrementare per chi le avesse?.

Idem per Sorin?

grazie jazoff
 
L’ANALISI.
La Snia per Gnutti è diventata una gallina dalle uova tutte d'oro


Per Gnutti stavolta non si è trattato di una toccata e fuga. Entrato nell'operazione Snia assieme a Interbanca con l'obiettivo di assumere il controllo assoluto della società e poi delistarla da Piazza Affari, è stato subito stoppato dagli azionisti di minoranza che prima non hanno accettato l'Opa e successivamente gli hanno bloccato la fusione Bios2-Snia che avrebbe permesso comunque al finanziere bresciano di ottenere profitti dall'operazione. Ora, però, a distanza di due anni, dopo che Umberto Rosa, presidente e amministratore delegato della società chimica, ha terminato la sua fine opera di cesellatura, Gnutti, che possiede attraverso Hopa oltre il 40% di Bios che a sua volta controlla con quasi il 59% Snia, rischia di trovarsi tra le mani una gallina dalle uova d'oro. Con la scissione parziale, diventata operativa a gennaio, la “vecchia” Snia si è divisa in due società: la Sorin, focalizzata soprattutto nel settore biomedicale e che grazie alle acquisizioni effettuate è diventato un vero gioiello del “made in Italy” nel mondo e la nuova Snia, a cui rimarranno la chimica, pezzi del settore fibre-tessile e la joint venture con Edison sulla centrale di Torviscosa dove attraverso Caffaro energia il gruppo possiede il 50% delle quote per un valore di circa 250 milioni di euro. Lo spostamento dei debiti che prima gravavano sull'intero gruppo su Sorin, società in cui si generano i maggiori cashflow, permette a Snia di avere una liquidità per 60 milioni di euro oltre a immobili iscritti a bilancio a un valore di libro di 50 milioni di euro ma che possiedono un valore di mercato superiore di almeno un 30%.
Cosa succederà ora? Le difficoltà del settore chimico e del tessile, peraltro aggravate dalla congiuntura economica, lasciano poche speranze di sviluppo per la nuova Snia, nonostante le rassicurazioni di un prossimo rilancio da parte del management. Tenuto conto che la valutazione riconosciuta dal mercato alla nuova Snia, penalizzata dalla mancanza di prospettive nei settori in cui opera, non supera gli 83 milioni di euro - considerando una quotazione di 0,35 euro ad azione - si apre una ghiotta opportunità di arbitraggio per Bios e quindi per i soci finanziari della stessa società veicolo - Hopa, Interbanca e Unipol. Lo schema potrebbe essere quello di un'Opa residuale sulle azioni Snia a mercato con successivo delisting della società. Qualora questa operazione andasse a buon fine il successivo break-up di Snia garantirebbe ai soci una proficua plusvalenza pur continuando a mantenere uno stretto controllo su Sorin.
 
Voltaire ha scritto:
Anche oggi bene: 0.350

Da tenere sempre sott'occhio, anche se le manovre sono sempre possibili.

Ciao Voltaire,

tienici informati sulle tue riflessioni in merito SNIA. Io personalmente ho un problema psicologico :) che mi impedisce di valutare correttamente la situazione di SNIA.
 

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