Mentre la scrittrice JK Rowling ha preso pubblicamente le difese della pugilessa italiana,
le femministe del Pd restano in silenzio oppure attaccano platealmente il centrodestra per il presunto
odio transfobico.
“Preferisco non commentare”.
“Sono all’estero, non ho seguito”.
“Devo fare il trasloco…”.
Tutte motivazioni comprensibili perché l’imbarazzo deve essere tanto.
Le poche parlamentari che intervengono pubblicamente
seguono la linea che deve aver imposto la segreteria nazionale.
Laura Boldrini, fin da ieri, ha rivendicato il diritto dell’atleta intersex a gareggiare
e ha criticato la destra italiana che “non ne azzecca una, accecata com’è dall’odio verso le persone LGBTQIA+”.
Oggi, invece, parlando dagli studi di La7, rincara la dose
:"Era tanta e tale la foga di scatenare i peggiori istinti, di fomentare l'odio verso la comunità LGBTQIA+
attaccando un'atleta perché non rientra nei loro canoni,
che non si sono minimamente preoccupati delle conseguenze che tutto questo avrebbe avuto sull'azzurra che dicevano di voler tutelare”.
L’ex presidente della Camera, poi, si chiede a che titolo parlino il premier
Giorgia Meloni e il presidente del Senato Ignazio La Russa.
Meloni, infatti, oggi ha visitato ‘Casa Italia’ ha dichiarato“Quella contro Khelif non era una gara ad armi pari”,
mentre la seconda carica dello Stato ha twittato:
“Il pianto inconsolabile di Angela ci colpisce, ma il suo ritiro le fa onore. L’aspetto in Senato per abbracciarla”.