Interpellato dall’Adnkronos,
il presidente dell’associazione Manlio Converti ha ricordato che le persone intersex e transgender esistono
e hanno diritto di fare sport e gareggiare a qualsiasi livello:
“L'inclusione è molto più importante di una differenza fisica lieve
che può essere paragonata a quella tra le diverse etnie:
un africano in alcune discipline è senza dubbio avvantaggiato rispetto ad un cinese
ma a nessuno verrebbe in mente di non farli competere”.
“Più che criteri di esclusione dobbiamo inventarci dei criteri di inclusione.
L'alternativa è creare medaglie per ogni differenza di genere e per ogni etnia
perché, ripeto, c'è una 'gradazione’ cromosomica e ormonale che avvantaggia, rispetto allo sport alcune etnie”.