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Il senatore americano Ron Johnson:

La pandemia di coronavirus
è stata utilizzata per intimidire e controllare il pubblico su scala globale.


Il risultato è stato

un’enorme perdita di vite umane
e di libertà per gli individui,
trilioni di dollari in devastazione economica,

ma miliardi di dollari in profitti
e l’accumulo di un enorme potere per coloro che detengono il controllo.


Fortunatamente, ciò che è accaduto durante la pandemia
ha aperto gli occhi a innumerevoli persone in tutto il mondo
sulla corruzione e sul controllo delle agenzie governative,
dei media, delle riviste mediche e dell’establishment medico
da parte dei grandi interessi aziendali.

Ora che i nostri occhi sono stati aperti su questa realtà,
è impossibile ignorare il fatto che le stesse dinamiche
si stanno verificando in tutti i governi e le industrie del mondo.
Ma ci sono ancora alcuni che negano in tutti i modi questa evidenza. Almeno, così scrivono per sperare in una misera paghetta da perdere nel trading...
 

Enrico Letta vorrebbe Elsa Fornero senatrice a vita:​

"Ha salvato l'Italia"​

Siamo alle comiche.


Ormai la sinistra difende senza pudore l'ordine neoliberale​

e tutto ciò che vada contro l'interesse dei lavoratori​

 


L'ennesima "strage dimenticata" compiuta dai vili e dai codardi cialtroni col culo a strisce !



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L'IMPOSTURA DEL GRANDE PARASSITA: LA GRANDE ILLUSIONE DELL'AUSTERITÀ
In un'epoca segnata da crescenti disuguaglianze economiche e sociali, l'Italia si trova intrappolata in un paradigma economico che promette prosperità ma consegna povertà. L'ideologia tecnosocialista, abbracciata con fervore da figure di spicco come il Ministro dell'Economia Giorgetti e la Presidente del Consiglio Meloni, si rivela sempre più come una fallace dottrina economica che mina le fondamenta del benessere nazionale.

LA FALSA EQUIVALENZA TRA STATO E FAMIGLIA
Il mantra "il bilancio dello Stato è come quello di una famiglia" è la pietra angolare di questa impostura economica. Questa semplicistica analogia ignora realtà fondamentali:

RUOLO UNICO DELLO STATO
Fornitore di beni e servizi pubblici essenziali, non soggetti alle logiche di profitto.

SOVRANITÀ MONETARIA
Un potere, seppur parzialmente ceduto (oggi abbiamo il potere di stampare le monete metalliche, ma la Meloni gioca alle tre scimmiette), che nessuna famiglia possiede.

CIRCOLARITÀ ECONOMICA
La spesa pubblica si traduce direttamente in reddito per i cittadini.

L'ILLUSIONE DELL'AUSTERITÀ
L'ossessione per il pareggio di bilancio e la riduzione del debito pubblico si traduce in una perversa dinamica economica, perfettamente incardinata nelle dinamiche del potere tecnocratico.

🩺 Paradosso del debito: paesi con alto debito pubblico (USA, Giappone) prosperano, mentre nazioni con basso debito languono nella povertà.

🩺 Effetto boomerang: l'austerità, lungi dal risanare l'economia, innesca un ciclo di recessione e impoverimento.

🩺 La trappola psicologica: il successo di queste politiche si fonda su un senso di colpa collettivo, quello che Nietzsche definiva "la sindrome del cammello".

I NUMERI DELLA DISFATTA
L'impatto delle politiche dei vari governi italiani, da Prodi a Monti fino al Meloni (che votò per la Legge Fornero, per poi negarlo) è stato e continua ad essere devastante.


Povertà in aumento: dal 2005, gli italiani in povertà assoluta sono triplicati da 1,9 a 5,7 milioni.

Euro come catalizzatore: l'Italia emerge come il "caso di successo" più tragico dell'eurozona.

IL MITO DELLA SPESA PENSIONISTICA INSOSTENIBILE

Contrariamente alla narrazione dominante:

🔊 La spesa pensionistica reale è dell'11,72% del PIL, non del 16,2%. Al netto di tassazione e assistenza, scende all'8,83%.

🔊 Il sistema pensionistico nel 2022 ha generato un surplus di 39,9 miliardi.

LA SCOMPARSA DELLA CLASSE OPERAIA
Il liberismo ha creato un paradosso economico unico nella storia.

🧼 Working poor: lavoratori sottopagati che non possono sostenere l'economia.
🧼 Carenza di manodopera: le aziende lamentano la mancanza di operai specializzati.
🧼 Circolo vizioso: salari bassi portano a scarsità di lavoratori, minando la produttività industriale.

L'impostura tecnocratica ha fallito nel suo obiettivo dichiarato di creare prosperità diffusa. È tempo di riconsiderare radicalmente il ruolo dello Stato nell'economia.

🎯 Investimento pubblico: riconoscere il valore della spesa pubblica come motore di crescita e benessere reali.
🎯 Politiche salariali eque: combattere il fenomeno dei working poor azzerando il cuneo fiscale per rivitalizzare l'economia.
🎯 Ripensare il debito: abbandonare l'ossessione per il pareggio di bilancio a favore di politiche monetarie espansive, indipendenti, a diretto beneficio delle imprese, non delle banche.
🎯 Stimolare la crescita economica e l'innovazione, riducendo drasticamente la pressione fiscale (statale, comunale e regionale) sugli investimenti e le attività imprenditoriali.
🎯 Sovranità economica: riconsiderare criticamente i vincoli imposti dall'adesione all'euro.

È tempo di smascherare l'impostura tecnocratica e abbracciare un modello economico che metta al centro il benessere dei cittadini, non l'astratta ideologia statolatrica.

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Assurdo che nessuno li condanni.
ASSASSINI

Nel nord della Striscia è un incubo, e sta peggiorando»,​

denuncia l’inviato Onu per la pace in Medio Oriente, Tor Wennesland,​

commentando le «scene orribili» che provengono​

dall’ultimo massacro di palestinesi bombardati sabato notte dall’Idf.​

 
Una lunga fila di corpi allineati al bordo del marciapiede, in una stradina polverosa di Beit Lahia:

«Sono tutti morti, papà… Sono rimasta solo io», piange al telefonino una ragazza
accarezzando uno dei lenzuoli bianchi in cui sono avvolti i cadaveri
.

«Nel nord della Striscia è un incubo, e sta peggiorando», denuncia l’inviato speciale Onu per la pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, commentando le «scene orribili» che provengono dall’ultimo massacro di palestinesi bombardati sabato notte dall’Idf,
le forze armate israeliane.


«Almeno 87 morti e 40 dispersi», dicono le autorità sanitarie locali
mentre le immagini diffuse sui social media dipingono una guernica di corpi massacrati e calcinacci, di bambini sventrati e urla disperate.

CHE SCHIFO DI RISPOSTA
Numeri «esagerati», commenta l’Idf aggiungendo che «è in corso un’indagine» ma sottolineando di avere usato «armi di precisione».
Afferma di avere invece «colpito un obiettivo terroristico di Hamas».

Raccontando la strage in diretta su Al Jazeera,
il corrispondente Anas Al Sharif ha letto la notizia
che gli stava arrivando sul cellulare
comunicando che era stata decimata una famiglia di 22 persone
con molti bambini. La sua.
 
Il bombardamento è piovuto nella notte su edifici sovraffollati, sbriciolandoli.

L’illustratrice 31enne Mahasen Khateeb celebrava con la sua arte la terra che l’aveva generata:
«Non voglio diventare solo un numero sul contatore dei morti nelle news — aveva scritto sui social — io sono una storia».

È stata uccisa come Sohaib Hatoom, altro artista morto tra i calcinacci.

Lui era un musicista, e la morte l’aveva sentita arrivare:

«Se nessuno si attiva per togliere l’assedio dell’esercito, per fermare uccisioni e bombardamenti
molto presto sentirete parlare di noi come martiri. Ci stanno letteralmente sterminando».
 

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