Solo politica

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è un caso disperato
ma la sua ignoranza cronica è tipica della classe dirigente italiana
questo abbiamo
e lo abbiamo ovunque

nn è un caso che in us, in molti stati piddi si stia cercando di distruggere i corsi di matematica in nome della discriminazione(di cosa?)

se ci giochiamo la matematica avremo 1.000 1.000.000 1.000.000.000 di lincoln in + :tristezza:
Altro fulgido esempio di dissonanza cognitiva ed anche una notevole figura di m e r d a tanto che la conduttrice manda la pubblicità :DD: :DD: :DD:


Capito adesso perché i piddi vogliono cancellare la matematica? :rotfl: :rotfl: :rotfl:

Questo era il miglior sito di finanza italiano, ma in nome di non si sa che cosa, si è permesso a ignoranti cronici di devastarlo riducendolo ad un megafono del pensiero unico...
Un pensiero cronicamente ignorante dove inutili figuri hanno il potere di tirar giù conversazioni decennali con milioni e milioni di pagine lette e dove i più avevano la possibilità di leggere gratuitamente informazioni, analisi, strategie irreperibili altrove.

È un vero peccato, un peccato mortale perché tante energie e risorse sono state spese da Argema per costruire tutto ciò e pochi comportamenti miserevoli sono stati sufficienti per distruggerlo

Peccato
 
tempo 2 mesi e firenze chiude...


ha appena chiuso una delle pasticcerie storiche..."continuare a lavorare significa perdere soldi"

tra 4 chiuderà prato

ad anno nuovo la toscana sarà morta e vedremo le scene distopiche dei film sci-fi

citofonare DRAGHI dot MARIO e nani ballerine al seguito
 
lo conosco di persona, Ivo,
novantenne che va in fabbrica ogni mattina
la fabbrica è la vita
uno dei + importanti della città
sobrietà come stile di vita
uno di quelli che ha dato tutto alla città


oltre 100 operai
oltre 100 famiglie che campano con quel lavoro

.
 
allora piddi

repubblichella
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o corriere della sega?


sintesi...

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:rotfl: :rotfl: :rotfl:
 
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produrre in turchia significa che di quei 100 di prato 80 saranno in esubero

come i piddi, pei lavoratori, nessuno mai

aka gli fanno proprio schifo...vuoi mettere lgbtq+, capalbio e il cane della cirinnà? :rotfl:
 
“Avete capito cosa ha detto Macron al popolo francese?” Giorgio Bianchi suona la sveglia agli italiani: qui ci stanno portando in guerra per salvare l’egemonia del mondo anglosassone sui suoi possedimenti

Agosto 26, 2022 di Giorgio Bianchi

Quando due anni fa dissi che con la pandemia ci stavano preparando alla guerra, pochi capirono effettivamente a cosa mi stessi riferendo.

I soliti analfabeti politici, ignoranti come capre e arroganti come solo gli stolti sanno essere, mi irrisero e screditarono, pur non avendo la minima cognizione di cosa gli stesse per arrivare addosso.

Con l’escalation del conflitto in Ucraina e il naufragio definitivo di tutte le politiche sanitarie (oggi la stragrande maggioranza degli europei, avendo di fatto disertato la campagna per la quarta dose, è divenuta ufficialmente novax, ovvero ha abbracciato le tesi di chi fin dal primo momento si è fatto guidare dal sacrosanto principio di precauzione), sempre più persone stanno abbracciando le nostre posizioni, avendo compreso sulla propria pelle il disegno generale sotteso alla fase di addestramento (pandemia) e alla fase di innesco (sanzioni), della crisi globale che si abbatterà in autunno sulle nostre società.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato la fine del “periodo di abbondanza” e ha esortato a prepararsi alle conseguenze economiche delle crisi e alla carenza di prodotti alimentari.

“Stiamo attraversando un grande sconvolgimento… In effetti, quello che stiamo attraversando è la fine di un periodo di abbondanza… Dovremo affrontarne le conseguenze economiche. Parliamo di prodotti e tecnologie che abbiamo sempre pensato fossero disponibili. Nel caso della crisi ucraina, stiamo parlando delle conseguenze della lotta per la libertà, che ha il suo prezzo, che potrebbe richiedere sacrifici”.

Dopo l’annuncio da parte di Macron della “fine del periodo dell’abbondanza”, abbiamo, sempre ieri, la dichiarazione da parte del fondatore Huawei di prepararsi a tre anni di modalità “SOPRAVVIVENZA“.

Queste sono parole che annunciano l’inizio di un’economia di guerra.

Perché di questo si tratta, di guerra.

Di guerra.Di guerra.Di guerra.

Non di una possibilità tra le tante, ma di una realtà che è già presente nelle nostre vite.

Noi siamo in guerra.

Una guerra che non è la nostra guerra.

Perché a rischio è soltanto l’egemonia del mondo anglosassone sui suoi possedimenti ottenuti grazie alla vittoria della Seconda guerra mondiale.

Il nostro compito è quello di dissanguarci per tenere in piedi le sanzioni contro la Russia e fomentare gli ucraini a continuare a farsi massacrare nell’interesse della sopravvivenza della Nato.

Gli anglosassoni ci mettono l’apparato propagandistico, l’intelligence, gli infiltrati nei governi e le armi, noi ci mettiamo i soldi e le retrovie, gli ucraini il campo di battaglia e la carne da cannone.

Lo schema è questo.

Come è avvenuto con la pandemia, quando fin dal primo momento ci è stato detto che la salvezza sarebbe inevitabilmente passata per il siero salvifico, anche in questo caso non ci sono vie d’uscita diverse dalla vittoria finale (le pretese ucraine sulla Crimea sono la pietra tombale su qualsiasi possibilità di soluzione diplomatica).

Fino a quando i governi europei saranno controllati dai Quisling della Nato, la strada resterà segnata.

La crisi economica genererà sempre più malcontento, la propaganda indirizzerà questo malcontento verso la Russia e i suoi alleati, l’odio verso il nemico e i suoi presunti fiancheggiatori monterà inesorabilmente, fino a quando non si giungerà ad ebollizione.

A quel punto, l’opzione dell’intervento diretto, non solo sarà ritenuta possibile ma addirittura auspicabile.

Gli serve soltanto ancora un po’ di tempo per cuocere le popolazioni nel brodo della crisi e dell’odio, per fagli accettare l’inaccettabile, esattamente come è avvenuto durante la fase di addestramento (pandemia).

La foto di gruppo dei Draghi Boys al meeting di Rimini, è la prova che al di là del teatrino messo in scena dai giornali, il Sistema può sempre contare sull’usato garantito
 

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