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Le elezioni in repubblica ceca. Domani si dovrebbero conoscere i risultati. Vediamo cosa si inventano se vincono gli altri
 
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Da un lato penso che come hanno fatto fuori le br, potranno far fuori anche questi.
Però siamo sul bordo del vulcano, caderci dentro potrebbe essere questione di millimetri.


Un murales inneggiante all’omicidio di Charlie Kirk è comparso in un circolo Arci alla Spezia.

“un fatto gravissimo, che supera ogni limite. Questa non è opinione, è istigazione alla violenza”.

Nel murales sono raffigurate scritte antifasciste su proiettili simili a quelle incise dal killer dell’attivista conservatore.

“C’è un clima d’odio pericoloso ed è necessaria una condanna unanime.
Si legittima l’odio ideologico e si normalizza la violenza come forma di lotta.
È un segnale inquietante di degrado morale e culturale.
Non può esserci ambiguità. Chi giustifica, minimizza o tace è complice.
La democrazia si fonda sul confronto, non sulla minaccia”.

“Il messaggio più importante va rivolto ai giovani:

odiare non è pensare.

Uccidere non è lottare.

Le idee si combattono con altre idee, non con la violenza.


È necessaria una ferma condanna da parte di tutti.
C’è un clima di odio inaccettabile e pericoloso.
Va fatta una seria riflessione a partire dalle scuole.
Mi auguro che questo graffito venga al più presto rimosso visto, inoltre, che è uno spazio pubblico”. (ANSA).
 
“Nella mattina di oggi un gruppo di militanti Pd e CGIL diretto alla manifestazione ‘pro-Pal’ di Roma
ha lanciato uova contro la sede nazionale di Pro Vita & Famiglia in Viale Manzoni, intonando cori offensivi".

L’associazione denuncia l’episodio come il diciottesimo attacco vandalico contro la propria sede negli ultimi 4 anni motivato da odio politico.

“Che si tratti di manifestare per l’ambiente, la pace, la violenza di genere o altro,
per la Sinistra ogni occasione è utile per aggredirci, questa pericolosa escalation deve finire”

“Chiediamo a Elly Schlein e a Maurizio Landini di condannare il vergognoso episodio,
commesso da militanti che sventolavano le bandiere del Partito Democratico e della CGIL.


Al Governo, e in particolare al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi,
ribadiamo la richiesta di innalzare urgentemente le misure di sicurezza necessarie
a garantire la libertà di espressione e di manifestazione del pensiero minacciata anche in Italia,
come abbiamo denunciato anche con una petizione popolare sottoscritta da oggi da più di 20.000 cittadini».
 
La "svizzera" però sa dire solo questo. Poveretta.

“E’ una bellissima giornata di mobilitazione e di sciopero, che sarà enormemente partecipata
e che dimostra che l’Italia è migliore di chi la governa. E’ uno sciopero per Gaza per dire ‘Palestina libera’".


Non ho ancora capito, perchè non vai a manifestare queste "idee" (sic) a Tel Aviv oppure a Gerusalemme ?
Vi cagate sotto, vero ?
 
“Gli europei stanno cercando di rattoppare le crepe nell’edificio Europa
a spese dell’ingigantire un nemico comune.
Questo è un vecchio trucco.
Ma la gente comune non riesce a capire:
cosa c’è di così spaventoso nella Russia da dover stringere la cinghia per combatterla?”

I RUSSI CI PORTANO SOLDI. COMPRANO ITALIANO. VIAGGIANO ITALIANO.
E CI VENDONO IL GAS QUATTRO VOLTE MENO CARO DEGLI "amici".
 
Poveretti. Dato che uscite dalle stalle, venite da me che ho un po' di letame di capra da raccogliere.

La notizia mi arriva mentre bevo un Negroni troppo annacquato in un bar di provincia,
di quelli dove i rivoluzionari stanno appesi ai muri sotto forma di poster sbiaditi,
e non siedono mai ai tavoli.

Marco Croatti è tornato a casa (con il biglietto aereo pagato da noi)
Ha abbandonato la nave. Letteralmente.



Il Movimento 5 Stelle, quell’ectoplasma politico che prometteva fuoco e fiamme
e ora si aggira come un cosplay di se stesso, ci regala l’ennesimo episodio da sitcom involontaria.

Una tragicommedia mediterranea, con retrogusto di falafel e incoerenza.


La Flotilla, che già puzzava di geopolitica cucinata male,
pareva più una gita scolastica organizzata da una ONG in preda a una crisi mistica.

E Croatti, novello Schettino istituzionale, ha pensato bene di darsela a gambe.
Assieme a tre colleghi, tutti eroi della peggior narrazione istituzionale.
Eroi da comunicato stampa, quelli che tornano in patria prima ancora che la retorica si faccia imbarazzante.
Troppo tardi: si è già fatta.
 

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