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Benzina, "stacco Italia" con Ue diminuisce, non aumenta, dice Up
ROMA, 5 maggio (Reuters) - A fine aprile il differenziale
dei prezzi dei carburanti con la media europea, in gergo lo
"stacco Italia", non è aumentato ma diminuito.
Lo dice l'Unione petrolifera in una nota che contesta la non
omogeneità dei
confronti fatta nel fine settimana perché basati
sulla media dei prezzi dell'Europa a 27.
Nel fine settimana, infatti, in alcuni impianti il gasolio è
arrivato a costare fino a 1,438 euro al litro, mentre la verde
1,434 euro. Con una media Ue a 27
per la verde di 0,560 euro e
di 0,677 per il gasolio, lo stacco ha raggiunto a fine aprile
rispettivamente 5,5 e 4,3 centesimi.
"Al 28 aprile, ultima rilevazione disponibile, lo 'stacco
Italia' dalla media dell'area euro per la benzina è sceso
infatti a 2,8 centesimi euro/litro, che rappresenta uno dei
valori più bassi dell'ultimo anno e mezzo, mentre per il gasolio
a 4,1 centesimi euro/litro", dice ora l'Up.
"Ciò vuol dire che il mercato nazionale è stato più virtuoso
di quello europeo
nel trasferire gli aumenti dei prezzi dei
prodotti rilevati sui mercati internazionali che nella settimana
in oggetto in media sono stati superiori ai 3 centesimi di
euro/litro per entrambi i prodotti".
"Non è dunque affatto vero che si tratta
del divario più
alto mai registrato, come riportato dalle agenzie che in maniera
non corretta continuano a prendere a riferimento la 'media a 27'
che, raccogliendo anche paesi che non hanno adottato l'euro, è
scarsamente rappresentativa e del tutto
fuorviante", aggiunge
l'Unione petrolifera.