TISCALI NEWS >>> 2004 (4 lettori)

patt

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Ciao Presidente!! :)

NM: Numtel in spolvero grazie a recupero di Tiscali
(5/19/2004 6:23:24 PM)

All'interno di un panorama borsistico positivo, si distingue il Nuovo Mercato che ha chiuso la giornata con un guadagno del 2,43%, a 1.392 punti. A pompare tale rialzo è stata Tiscali, che ha registrato un'impennata dell'8,98% a 3,68 euro. A giovare sul titolo sardo la raccomandazione al rialzo (da "underweight" a "overweight") di Morgan Stanley, con tp a quota 4,3 euro. Tra le big sale anche e.Biscom (+2,22% a 45,99 euro). Sugli scudi anche Txt e-solutions (+11,66% a 20,8 euro), il cui cda ha convocato l'assemblea straordinaria il prossimo 6 luglio per un aumento di capitale riservato al nuovo piano di stock option. In spolvero anche CardNet Group (+3,25% a 1,59 euro) che, nell'ambito dell'operazione che vedrà la sua fusione con B2B Solutions in una newco, procederà ad un aumento di capitale misto da 19,57 milioni. Cell Therapeutics (+1,36% a 6,28 euro) ha comunicato che gli studi di fase II del Trisenox nel trattamento del Mieloma Multiplo e della Sindrome Mielodisplastica Multipla hanno prodotto "risultati promettenti".
 

High Tech

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Ciao PAT !! :)

da http://it.news.yahoo.com/040520/92/2sow2.html
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Giovedì 20 Maggio 2004, 14:47

Tiscali: Soru non si preoccupa....e gli analisti?
Di Marco Fusi

“Come non mi sono mai esaltato quando il titolo Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) volava, così ora io non mi deprimo neanche un po' per il calo in Borsa". Con queste parole Renato Soru ha commentato recentemente l'andamento del titolo a Piazza Affari della sua società.

Ma vediamo cosa ne pensano gli analisti del titolo dell'Isp sardo?

Ieri Morgan Stanley ha alzato la raccomandazione sulle azioni della società. Secondo gli analisti della banca d'affari, data la forte correzione del prezzo del titolo negli ultimi mesi, specialmente dopo che la società ha pubblicato i risultati del primo trimestre, il titolo offre adesso un upside potenziale di oltre il 25% rispetto al prezzo obiettivo fissato dalla stessa banca d'affari che ha così lasciato invariato il target price a 4,3 euro. Il mercato sembra infatti preoccupato per i problemi di liquidità dell'azienda presieduta da Renato Soru, problemi che invece non sussistono a giudizio di Morgan Stanley (NYSE: MWD - notizie) , che ritiene altresì che l'impatto dell'operazione di aumento di capitale recentemente annunciata dalla società sia già contenuto nell'attuale quotazione del titolo. L'Eps stimato per Tiscali è pari a -0,08 euro per il 2004, a -0,11 euro per il 2005 e a 0,07 euro per il 2006.

Positivi anche gli analisti di Rasbank che hanno rivisto al rialzo il rating, passando a "neutral" dal precedente "sell" abbassando però il prezzo obiettivo. In base all'assorbimento di circolante di 40 milioni di euro registrato nel primo trimestre del 2004 gli analisti della banca d'affari italiana hanno incorporato nelle loro stime un cash burn da working capital per il 2004 di 33 milioni di euro e per il 2005 di 10 milioni con un target price che passa a 3,6 da 3,8 euro. Gli analisti ritengono anche probabile che il titolo possa continuare ad essere messo sotto pressione per l'aumento di capitale, ma ritengono che a livelli valutativi interessanti l'aumento possa essere propedeutico all'ingresso di un socio industriale.

Più cauti i giudizi di Goldman Sachs e Actinvest che hanno confermato il rating "underperform" sul titolo. “Tiscali ha chiuso il primo trimestre del 2004 registrando risultati inferiori alle nostre attese, nonostante la forte crescita di ricavi, margini e clienti", affermano gli analisti di Actinvest.
"I ricavi lordi si sono attestati a 267,1 milioni di euro (+26%). Si tratta di un dato inferiore alle nostre stime (283,7 milioni) e la perdita a livello operativo si è ridotta da -66,2 milioni a -27,2 milioni, anche essa inferiore alle nostre attese di -48 milioni".

Diversa (NASDAQ: DVSA - notizie) l'analisi compiuta da Vignoli di Twice Sim che fa il punto sulla cattiva comunicazione da parte dell'azienda. “I risultati della società nel primo trimestre sono stati buoni, soprattutto per ciò che riguarda i margini di guadagno raggiunti dalle nuove linee Adsl in modalità “unbundling del local loop”. E sono quindi positive le attese per gli investimenti per lo sviluppo di questa modalità anche in Francia e in Italia, dove il lancio del servizio dovrebbe avvenire entro il 2004” ha fatto sapere Emanuele Vignoli, analista di Twice advice.
“Ciò che continua a non piacere al mercato è la cattiva comunicazione che fa la società” ha aggiunto Vignoli. “E' ovvio che l'annuncio di qualsiasi aumento di capitale possa penalizzare i titoli delle società quotate, e Tiscali non sfugge a questa regola, ma la mancanza di precisazioni circa i tempi, l'ammontare e le finalità è assolutamente deleteria per i corsi azionari.
E Tiscali, dopo tutte le incertezze che hanno toccato la società nei mesi scorsi avrebbe dovuto spiegare a cosa servono i soldi. Perché l'unica finalità è quella di rimborsare i 250 milioni di bond in scadenza nel 2005, per i titolo si preannuncia una fase di nervosismo. Al contrario, finalità miste (liquidità + investimenti), sarebbero più ben volute dalla comunità finanziaria”.
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Saluti da High Tech
 

High Tech

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Venerdì 21 Maggio 2004, 11:23

Tiscali, Fidelity Investments riduce entro il 2% da 2,09%-Consob


MILANO, 21 maggio (Reuters) - Fidelity Investments ha ridotto la sua quota in Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) entro il 2%, dal 2,092% posseduto all'1 marzo.
Lo si legge nel sito Consob, alla voce partecipazioni rilevanti. L'operazione è datata 14 maggio.

Alle 11,15 il titolo perde l'1,7% a 3,62 euro, sopra il minimo di 3,14 toccato qualche giorno fa. Alla stessa ora, il Numtel cede lo 0,3%.
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Saluti da High Tech
 

High Tech

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Venerdì 21 Maggio 2004, 18:19

Tiscali, nessun mandato a Goldman Sachs - portavoce


MILANO, 21 maggio (Reuters) - Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) non ha assegnato mandato a Goldman Sachs per eventuali aumenti di capitale, come riportato oggi e nei giorni scorsi da varie fonti di stampa.
Lo dice una portavoce della societa fondata da Renato Soru.

"Tiscali non ha assegnato nessun mandato a Goldman", ha detto il portavoce.

Oggi un settimanale ha scritto, a proposito di un aumento di capitale dell'isp cagliaritano, che sarà una "operazione da 200-250 milioni di euro (...) curata da Goldman Sachs".
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Saluti da High Tech
 

High Tech

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Venerdì 21 Maggio 2004, 19:26

Tiscali, 21/6 assemblea su proposta aumento capitale


MILANO, 21 maggio (Reuters) - L'assemblea straordinaria degli azionisti di Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) per un aumento di capitale fino al 10% del capitale esistente, preannunciata nei giorni scorsi, è stata convocata per il prossimo 21 e 22 giugno rispettivamente in prima e seconda convocazione.
Lo si legge nella Gazzetta Ufficiale.

Nell'avviso, diffuso anche tramite un comunicato della società, si fa anche riferimento a un secondo aumento riservato a Jean Philippe Iliesco de Grimaldi "da liberarsi mediante conferimento di un credito del valore nominale di 3,25 milioni di euro" intestato allo stesso Grimaldi.

Questa seconda operazione fa riferimento al regolamento di due contenziosi tra Tiscali e società controllate da Grimaldi, grazie alla chiusura dei quali Tiscali è rientrato in possesso di circa 18 milioni di euro dati in garanzia, come scritto da Reuters nei giorni scorsi.
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Saluti da High Tech
 

jazzy

ex jazoff
patatino ha scritto:
CHI è RENATO SORU????



SoruRenato3_CS.jpg

Complimenti a Te per questo profilo che hai fatto.
Ci delinea sempre più il carattere semplice ma deciso di un uomo, profondamente innamorato della sua terra, la bella nostra Sardegna, con gli uomini schietti e puliti, come non ho trovato in altre terre italiane.

Complimenti a High Tech per questo thread che lo tiene aggiornato meglio di un servizio stampa.
Grazie e buona domenica jazoff
 

spada di fuoco

Nuovo forumer
http://www.miaeconomia.it/retrieval...e=&pagenum=


Tiscali
(23/05/2004)

L'aumento di capitale di Tiscali da 200-250 milioni di euro e ipotizzato nell'ultima trimestrale, sarà curata da Goldman Sachs.

Intanto in borsa i prezzi si muovono in laterale. Segnali positivi solo dal superamento di area 4 euro, con primo target in area 4,5






Questa sarà la conferma della smentita o la smentita della conferma ???

Sperem.

Last edited by spada di fuoco on 23-05
 

robinud

Forumer storico
Gli azionisti di Tiscali sono convocati in assemblea straordinaria il 21 giugno per autorizzare un aumento di capitale, destinato a investitori istituzionali, fino ad un massimo del 10% del capitale esistente. Previsto inoltre, un ulteriore aumento di capitale fino a 3,25 milioni mediante emissioni di azioni ordinarie da 0,50 euro. A beneficiare sarà Jean Philippe Iliesco De Grimaldi, con il quale la società sarda era in contenzioso.
pag Economia dell’Unione Sarda del 22 maggio
 

High Tech

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da http://it.news.yahoo.com/040609/92/2tn3f.html

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Mercoledì 9 Giugno 2004, 10:47

Previsioni di Elliott: Tiscali; si fa largo l'ipotesi di una nuova fase positiva. Punto d'arrivo oltre i 5 euro
Di Alessandro Magagnoli

In sintesi: ipotesi 1) onda 3 di C (con C iniziata sul top di dicembre 2003, a conclusione di un flat iniziato a dicembre 2002), con obiettivi a 3 euro e negazione oltre 6. Se area 3 sosterrà i prezzi possibile un rialzo fino a 5 euro, che tuttavia potrebbe non essere risolutivo. Solo oltre questa quota si potrebbe parlare di inversione. Ipotesi 2) Onda B della terna partita con i minimi di ottobre 2002. In questo caso la correzione potrebbe anche essere terminata, mancherebbe ora una C rialzista di medio termine con obiettivi a 5.60, 7.10 e 9.5 euro.

Bella la reazione di Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) dai minimi di 3.14 euro del 17 maggio. Ma per quale ragione il titolo è rimbalzato da quei livelli, dopo aver violato i minimi del 12 marzo 2003 a 3.41 e quelli del 10 ottobre 2002 a 3.63 euro ?
Una spiegazione potrebbe venire dalla teoria di Elliott: una fase correttiva di tipo Zig Zag (composta da 5-3-5 onde) si sviluppa all'interno di un canale, ed usualmente è caratterizzata da una onda C di ampiezza uguale alla A. Nel nostro caso il ribasso dal top del 2 dicembre '03 a 7.47 al minimo del 4 febbraio a 4.83 intercorrono 264 centesimi (ipotetica onda A), che sottratti dal top del 2 marzo a 5.93 (ipotetica B) danno un obiettivo (della supposta C) a 3.29 euro. La chiusura più bassa di Tiscali è per il momento stata quella del 14 maggio a 3.30 euro.

In questo caso il rialzo dai minimi di maggio potrebbe essere quindi considerato l'inizio di una nuova fase positiva, destinata a salire ben oltre quanto fatto vedere fino ad ora.

Purtroppo questa non è la sola ipotesi che si può avanzare, in termini di onde, per il titolo.

Il quadro elliottiano di Tiscali viaggia infatti su due binari: il rialzo dai minimi di ottobre 2002 viene considerato l'avvio di un pattern correttivo, quindi una onda A. Il ribasso dai massimi di dicembre 2002 ai minimi di marzo 2003 può essere o la B della terna correttiva, oppure solo la a della B. Nel primo caso il rialzo marzo - dicembre 2003 sarebbe l'onda C della correzione, che presumibilmente sarebbe solo una A di ordine maggiore di una correzione più complessa (ed allora il ribasso dai massimi di dicembre 2003 sarebbe l'onda B, potenzialmente già terminata, in attesa di una C rialzista, come già spiegato in dettaglio poco sopra).
Nel secondo caso il rialzo marzo-dicembre 2003 sarebbe una onda b della B, quindi il ribasso dai massimi di dicembre 2003 sarebbe la c della B (e come onda c andrebbe contato in 5, ancora quindi non terminato, con obiettivi della 3 di C in area 2.5 euro e in area 1.80/2.00 per tutta la sequenza ribassista). In questo caso al termine della c della B, ribassista, cioè da area 2.00/2.50 euro, farebbe seguito una C rialzista.

La cosa interessante da capire quindi è se il ribasso dai massimi di dicembre 2003 si è sviluppato, e già concluso, in tre segmenti, oppure se si tratta di una serie in 5 onde ancora in evoluzione, e quindi la fase laterale gennaio-febbraio sarebbe solo una onda 2 correttiva (e non la B della terna) nell'ambito di un movimento impulsivo, del quale il ribasso in corso sarebbe la onda 3, con obiettivi in base alla 1 in area 2.50.

Il primo caso prevede come già accennato una onda a dal top del 2 dicembre al minimo del 23, onda b fino al top del 2 marzo, onda c fino al minimo del 17 maggio. Il secondo caso potrebbe prevedere una onda 1 fino al minimo del 23 dicembre, una 2 fino al massimo del 2 marzo, una onda i di 3 fino al minimo del 29 marzo, una ii di 3 fino al top del 7 aprile, una iii di 3 fino al minimo del 17 maggio, una iv di 3 in corso. Dal momento che la onda iv non può ritracciare oltre il minimo della onda i, nel nostro caso salite oltre i 4.32 euro sarebbero un segnale forte in favore dell'ipotesi rialzista (correzione dai massimi di fine 2003 già conclusa). Viceversa la rottura dei minimi di 3.14 sarebbe un segnale in favore del proseguimento del ribasso verso i 2.50 euro, confermando che la discesa dai massimi di dicembre 2003 è da contare in 5 (onda C): nella ipotesi che tutta l'oscillazione dai massimi del dicembre 2002 sia una correzione di tipo flat, onda A e C ribassiste non sarebbero più proporzionali in ampiezza (attualmente la C risulta circa 1.618 volte la A), quindi il flat sarebbe da considerare ulteriormente esteso (con C estesa rispetto alla A, in caso di rottura di 2.95 euro).

Potrebbe anche accadere che in caso di rialzo limitato ai minimi del 29 marzo (quindi senza negare l'ipotesi che il ribasso sia da contare in 5) la successiva discesa si limiti ai 2.95/3.00 euro (equality tra A e C). In questo caso il risultato finale sarebbe molto simile per le due ipotesi, un test di area 3 euro e poi al rialzo nel medio termine. In termini di proporzioni per il momento il ribasso dai massimi di dicembre 2003 potrebbe anche essere la onda c conclusiva del flat iniziato a dicembre 2002.

In caso di tenuta dei 3 euro e successivo rialzo oltre quota 4,3 sarebbe possibile contare il ribasso dai massimi di dicembre come una onda b, e potremmo metterci in attesa della C rialzista, proporzionale alla onda A, il rialzo dai minimi di ottobre ai massimi di dicembre 2002, quindi con obiettivi a 7 e 8.50 euro.

Lo studio dell'andamento del grafico di forza relativa che mette il relazione il titolo con l'indice Numtel, dopo aver fornito un segnale negativo ad aprile con la rottura dei precedenti minimi, invia ora un segnale positivo, almeno per il breve termine. Usualmente infatti tale curva o segue l'andamento del titolo o addirittura ne anticipa i punti di svolta. In altre parole segnali rialzisti sul grafico di forza relativa sono di solito portatori di un miglioramento del quadro anche per il titolo e viceversa. Attualmente, dopo una fase ribassista avviata dai massimi di marzo, la curva ha superato la trend line tracciata da quel picco e passante per quello di inizio aprile, quindi un segnale rialzista anche per il titolo.

E' il momento di porsi una domanda: se tutta la fase dai minimi dell'ottobre 2002 è correttiva, cosa c'era prima, cosa possiamo aspettarci per il futuro ? Dal top del gennaio 2001 ci si può azzardare a contare una fase discendente in 5 onde (1 fino al bottom del 19 febbraio, 2 fino al top del 9 marzo, 3 fino al minimo del 18 settembre, 4 fino al massimo di fine novembre, sempre 2001, e 5 fino al minimo del 9 ottobre 2002). Questa sequenza potrebbe essere stata a sua volta la onda 5 della C che componeva tutta la correzione dai massimi del 2000. Dai minimi dell'ottobre 2002 sarebbe quindi iniziata una fase correttiva, caratterizzata da un onda A in tre segmenti, fino al massimo del 2 dicembre 2002, e da una fase successiva sulla quale abbiamo fatto due ipotesi, che nascono dal fatto che anche la successiva fase ribassista fino ai minimi del marzo 2003 sembra facilmente contata in tre segmenti, e quindi potrebbe contare o come B della sequenza correttiva o come onda a della stessa B.
Se il rialzo dai minimi di marzo ai massimi del dicembre 2003 fosse in 5 onde, allora potremmo affermare che la sequenza correttiva 3-3-5 si è conclusa, completando quindi una possibile onda A di ordine superiore (il ribasso dai massimi di dicembre 2003 sarebbe una onda B successiva, con obiettivo a 2.50 euro), mentre se invece il rialzo della seconda parte del 2003 non fosse contabile in 5, ma in 3, allora andrebbe considerato come semplice onda b della B, la a essendo il ribasso dal dicembre 2002 al marzo 2003. In questo caso la attuale fase di discesa dovrebbe essere contata in 5 onde (sarebbe la onda c di B, e la c è sempre in 5), fatto questo che lascerebbe poche speranze alla tenuta dei 3.0 euro.
Ipotizziamo di avere una soluzione per la conta in 5 (per gli amanti di Elliott la 1 fino al top del 21 marzo, la 2 fino al minimo del 21 maggio, la 3 fino al massimo del 27 agosto, la 4 fino al minimo del 20 novembre, la 5 fino al top del 2 dicembre): in questo caso, come accennato, sarebbe possibile immaginare che lo swing rialzo - ribasso - rialzo dai minimi dell'ottobre 2002 sia stato solo la onda A di una correzione più ampia, di cui adesso sarebbe in corso (o terminata, lo sapremo solo in caso di rottura dei 5 euro) la B.

Arriviamo ora ai suggerimenti operativi: in precedenza area 3 euro veniva indicata come ideale per effettuare acquisti, con stop sotto 2.50. In caso di acquisti in essere alzare lo stop a 3.40. Comprare ancora anche alla rottura di 3.8 euro, con target a 4.30. Oltre i 5 euro possibili rialzi anche consistenti, quindi effettuare interventi anche di medio. Sotto i 2.95 chiudere tutte le posizioni sul titolo.
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Saluti da High Tech
 

Amleto

Forumer attivo
da Finanza&Mercati del 08-06-2004

Nella relazione che accompagna il bilancio 2003 il revisore spiega come la società è riuscita a evitare il dramma. Per i prossimi bond la ricapitalizzazione è però necessaria

Dopo Cirio, Parmalat e Giacomelli un altro clamoroso default ha rischiato di abbattersi su Piazza Affari. Un default scongiurato sul filo di lana grazie ad alcune acrobazie contabili, frutto di un duro braccio di ferro con il revisore, la Deloitte. Così Tiscali, questa la società scampata all’insolvenza, ha un anno di tempo per evitare la resa dei conti. Ma Deloitte - che pure ha dato via libera al bilancio 2003 - queste manovre di bilancio le racconta nel dettaglio nella sua relazione di certificazione. E lì giacciono, inedite, perché nessuno si è preso la briga di andarle a leggere.
Che cosa c’è scritto nel documento? C’è scritto che i conti 2003 si sono chiusi con una perdita di 246 milioni e un patrimonio netto di 425,6 milioni; ma che la situazione reale era ben diversa: a quella perdita andrebbero aggiunti (e al patrimonio netto detratti) ben 193,5 milioni. Tuttavia, se ciò fosse accaduto la società sarebbe andata a gambe all’aria. Come mai? Oggi Tiscali dichiara debiti finanziari lordi per 655,7 milioni, quasi tutti in bond. Il primo scade nel prossimo luglio e ne residuano 80 milioni, ma non è un problema perché la società ha la liquidità necessaria per farvi fronte. Il problema è invece il bond da 250 milioni scadenza luglio 2005: il regolamento del prestito contiene infatti un covenant, in base al quale se il rapporto tra debito finanziario lordo e patrimonio netto di Tiscali supera il valore di 2, i possessori delle obbligazioni hanno facoltà di chiedere l’immediato rimborso dei titoli. E non v’è dubbio che in tal caso lo farebbero, poiché il bond quota sotto la pari (94 contro 100). Ma la società non ha assolutamente i mezzi per rimborsare 330 milioni (80 più 250) di bond, perciò in quel malaugurato caso sarebbe quindi stata costretta a dichiararsi insolvente. Ecco quindi l’importanza di «aggiustare» il bilancio 2003, che in assenza di correttivi sarebbe uscito con 232,5 milioni di patrimonio netto e 655 di debiti, quindi con un rapporto vicino a 3.
I revisori di Deloitte spiegano come il miracolo si compie. In prima battuta Tiscali chiede di iscrivere come attività per imposte anticipate tutto il pregresso di perdite della società, che come è noto è pesante. In questo modo, l’effetto positivo sul patrimonio sarebbe notevole (1 miliardo di euro) così da risolvere una volta per tutte il nodo del covenant. Ma i revisori obiettano: come è possibile considerare delle perdite come crediti fiscali da scontare sui futuri redditi imponibili se Tiscali non ha mai fatto utili nella sua storia, e dunque non si sa se e quando avrà dei redditi imponibili? L’ipotesi viene quindi respinta, ma non completamente. La società dimostra infatti che alcune controllate estere (in Olanda e Sud Africa) hanno già conseguito utili e quindi, limitatamente a quegli importi, è possibile operare il tax asset. Deloitte accoglie l’ipotesi, ma l’effetto positivo sui conti è comunque insufficiente: 51,9 milioni. La vera svolta avviene lavorando sui goodwill delle varie società acquisite da Tiscali (quasi sempre carta contro carta) negli anni scorsi. Supportata da una perizia del professor Massari, l’azienda decide infatti di allungare il periodo di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali, che da cinque esercizi passa così a ben 12. Il beneficio sui conti è molto rilevante: 129,8 milioni. Infine altri 12,1 milioni saltano fuori attraverso, dice la relazione Deloitte, «l’armonizzazione a livello di gruppo delle aliquote di ammortamento delle immobilizzazioni materiali». Il totale fa appunto 193,5 milioni e un salvataggio in extremis, perché in questo modo il rapporto tra indebitamento e patrimonio torna sotto 2.
Nella relazione, i revisori di Deloitte segnalano inoltre che a fronte di un contenzioso con richiesta di danni per 87 milioni, la società ne ha accantonati solo 3, e zero a fronte di un contenzioso fiscale di 40 milioni. Infine Deloitte si pone la domanda circa la sostenibiltà nel tempo della situazione di Tiscali. Perciò richiama il piano strategico che, come è noto, prevede per l’ultimo trimestre del 2004 di cominciare a generare cassa. Questi mezzi, insieme a quelli esistenti, sono secondo gli amministratori «sufficienti ad assicurare la copertura del prestito obbligazionario in scadenza nel luglio 2004, nonché di una parte rilevante del prestito in scadenza nel luglio 2005». Anche nella migliore delle ipotesi, quindi, Tiscali non sarà in grado di fare fronte al bond 2005. Per questo si è dato il via alle manovre di un aumento di capitale che dovrebbe essere votato lunedì 21.


La situazione appare preoccupante.
 

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