TISCALI NEWS >>> 2004 (4 lettori)

High Tech

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Lunedì 9 Agosto 2004, 9:45

Tiscali: analisi grafica operativa
Di FtaOnline


I volumi sono rimasti elevatissimi per Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) anche in chiusura di ottava (nella settimana sono stati scambiati circa 96.6 milioni di azioni rispetto ai 25.5 milioni della settimana precedente), con il titolo che dopo aver fatto registrare un nuovo minimo storico a 2.285 euro è riuscito, per la prima volta dopo 4 sedute tutte pesantemente negative, a chiudere la giornata pressappoco sui valori di apertura. Un comportamento di questo tipo potrebbe essere un primo segnale di rientro delle pressioni di vendita, ed almeno significare l'inizio di una fase laterale. Sarà quindi molto importante nelle prossime sedute, a partire da oggi, la tenuta del supporto rappresentato dal minimo di 2.285 euro, quota alla quale si affidano le speranze di un rimbalzo, almeno nel breve termine. Speranze che sono alimentate più da una situazione di ipervenduto, quindi una motivazione tecnica, che da notizie nuove sul titolo, che comunque potrebbero sempre arrivare. In attesa di queste può essere utile considerare che l'indicatore RSI a 14 giorni ha raggiunto un valore così basso che era stato toccato solo nel gennaio 2001 e nel giugno dello stesso anno, con conseguente rimbalzo dei prezzi in tutte e due le occasioni. Rimbalzo non significa tuttavia inversione: sempre nell'ipotesi che i supporti di area 2.28 tengano, sarebbe necessario un ritorno almeno al di sopra di area 2.80/85, trend line dai massimi di inizio luglio e 38% retracement di tutto il successivo ribasso per riportare in equilibrio anche solo il quadro di breve, con la prospettiva almeno di un test di area 3.20. Oltre questa quota si potrebbe iniziare a considerare valida la rottura della trend line dai massimi di dicembre 2003, ed il contesto grafico per il titolo potrebbe cambiare. Fino a quel momento da ogni tentativo di rimbalzo potrebbe nascere una nuova fase ribassista, con il mercato intenzionato a mettere alla prova i minimi storici. Difficile dare obiettivi sotto questa quota: la previsione più ottimista che si può fare seguendo il tasso di calo degli ultimi mesi parla di un target a 1.60 circa, ma non dice se si tratta solo di una tappa intermedia o di un potenziale punto di arrivo.


Per chi intende compare il titolo quindi è necessario operare con cautela estrema almeno fino a che area 3.20 non sarà alle spalle. Fino a quel momento possibili acquisti alla rottura di 2.60 per il test di 2.80/85, e oltre questi livelli con obiettivo a 3.20.

Per chi detiene il titolo esortiamo a non fare media al ribasso, riducendo l'esposizione in caso di violazione di 2.28, incrementando solo alla rottura di 3.20.
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Saluti da High Tech
 

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Lunedì 9 Agosto 2004, 10:40

Tiscali: Bca Sella, possibile una pausa di consolidamento


Dall'ufficio analisi tecnica di Banca Sella sottolineano che la tendenza ribassista del titolo Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) , avviata alla fine di dicembre 2003, ha portato le quotazioni a rompere gli importanti supporti statici situati a quota 4,00/10 e 3,00 euro per poi toccare un nuovo minimo storico a 2,285 euro nella seduta del 6 agosto 2004. "Il titolo", sottolineano da Bnca Sella "ha raggiungo la linea del canale ribassista che accompagna la discesa dal novembre 2003. Su questi livelli è possibile una reazione tecnica, alimentata da ricoperture, e una nuova pausa di consolidamento nella banda 2,430-2,850. Una conferma a quest'ipotesi si avrebbe però solo con il superamento di 2,600 euro. Per avere un segnale di forza è opportuno attendere il superamento di 3,15. Nuova negatività sotto 2,430 che renderebbe probabile la ripresa della tendenza ribassista dominante".
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Lunedì 9 Agosto 2004, 12:50

Tiscali, Rasbank resta "sell" dopo la conference call


Nel corso della conference call di venerdì, il management di Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) ha precisato che le nuove dismissioni da realizzare peseranno per non più del 10% del fatturato e si andranno ad aggiungere a quelle già annunciate di Sud Africa, Svizzera, Norvegia e Svezia, che a loro volta pesano per il 10% dei ricavi. Come sottolineano gli analisti di Rasbank, le nuove vendite dovrebbero riguardare Austria, Repubblica Ceca, Danimarca e Belgio. "Il progetto di ridimensionamento delle attività continua a sembrarci impegnativo sia per i tempi di realizzo, pari a 12 mesi, sia per l'incasso previsto. Inoltre, vi è il rischio che il gruppo, a fine dicembre, incorra nell'obbligo di rimborso dei 250 milioni di euro del bond a scadenza naturale luglio '05, ma con un covenant per cui alla chiusura di ogni esercizio il rapporto D/E non deve superare 2 volte", affermano gli analisti di Rasbank, che confermano il rating "sell" sul titolo Tiscali
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Saluti da High Tech
 

High Tech

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Lunedì 9 Agosto 2004, 17:32

Tiscali: Societa' Vuole Ritirarsi Da Svizzera


(ANSA) - GINEVRA, 9 AGO - Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) porrà fine alla propria avventura elvetica: il gruppo italiano è infatti alla ricerca di un acquirente per la filiale elvetica. E' quanto è stato reso noto oggi dalla filiale in Svizzera.
La Svizzera - ha affermato - non è più tra i mercati-chiave di Tiscali, confermando notizie pubblicate da alcuni giornali. Tiscali Svizzera era nata all'inizio del 2000 quando l'azienda italiana rilevò l'80 % del capitale del provider DataComm di Basilea.
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Saluti da High Tech
 

High Tech

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Venerdì 13 Agosto 2004, 17:47

Il titolo Tiscali è uno yo-yo impazzito. Pesa l'assenza del Leader, e non solo!
Di Luca Spoldi

Come uno yo-yo impazzito, il titolo Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) continua ad agitarsi nervoso su un mercato dai volumi sottili per il periodo ferragostano. Così l'Isp sardo stamani prima ha toccato l'ennesimo minimo storico, a quota 2,12 euro, poi è rimbalzato fino a sfiorare i 2,30 euro, vale a dire un'oscillazione quotidiana pari all'8%, nonostante i volumi restino consistenti sull'azione, con circa 27 milioni di pezzi scambiati, pari al 7% del capitale della società di Renato Soru.

E proprio all'assenza del leader, ormai sempre più impegnato nell'agone politico dopo l'elezione a governatore della Sardegna, qualcuno lega la debolezza del titolo sul listino, che neppure la semestrale, apparsa in linea con gli obiettivi del budget, e le reiterate rassicurazioni dei vertici che i 250 milioni del bond in scadenza l'anno prossimo saranno ripagati da dismissioni di attività “non core” per un pari importo, sono riuscite a risollevare, se non per fugaci (finora) rimbalzi tecnici. Così tra qualche operatore si fa strada l'ipotesi che, come per altri protagonisti del mercato italiano (ad esempio e.Biscom (Milano: BISC.MI - notizie - bacheca) , il cui numero uno, Silvio Scaglia, ha denunciato la speculazione ribassista sul titolo che sarebbe stata avviata nelle scorse settimane da un hedge fund americano) qualche istituzionale estero possa aver contribuito ad accentuare la discesa dei corsi del titolo.
Sia come sia, se Scaglia ha avuto modo di “bacchettare” il Wall Street Journal per quella che a suo dire è “un'interpretazione fuorviante” sull'impatto che le transazioni sui diritti reali d'uso (Iru - Indefeasable Rights of Use) su cavidotti attrezzati e fibra ottica possono produrre sui conti del gruppo (il cui trattamento contabile, in linea con le norme vigenti, è lo stesso applicato da altri operatori europei di telecomunicazione), curiosamente coincidente con tali speculazioni ribassiste, non si può fare a meno di notare la nota pungente con cui la celebre rubrica Lex Column (del Financial Times) la settimana scorsa ha criticato il piano di dismissioni di quelle che definisce un “bizzarra collezione di asset” che difficilmente, secondo il quotidiano britannico, potrà trovare molti acquirenti interessati a sborsare la somma necessaria al gruppo sardo per tranquillizzare il mercato.
Un commento che a pensar male sembrerebbe fatto apposta per la gioia di qualche futuro azionista, magari anche in questo caso un investitore istituzionale, che potrà entrare nel capitale di Tiscali in occasione del “tristemente” celebre aumento di capitale fino al 10% “a prezzi di mercato” che da quando fu annunciato, lo scorso maggio, sono scesi dai 3,90 agli attuali 2,25 euro, per un mancato introito potenziale superiore ai 60 milioni di euro. Milioni che dovranno essere coperti dalle dismissioni aggiuntive rispetto a quelle inizialmente annunciate in Sudafrica e in Svizzera.
Anche perché i conti non tornano: i ricavi si sono infatti stabilizzati a 272,6 milioni di euro nel secondo trimestre, +26% su base annua ma solo il 2% in più rispetto al trimestre precedente proprio perché la società ha dato un colpo di freni allo sviluppo dell'utenza Adsl, pregiata ma anche “costosa” in termini di investimenti (gli utenti erano a fine giugno 1,44 milioni, sotto le attese degli analisti, mentre la società ha alzato a 1,7 milioni il target per fine anno). Lo sviluppo dei servizi a banda larga in modalità unbundling (in particolare in Italia, Francia e Olanda) dovrebbe ora portare ad un progressivo miglioramento dei margini lordi nei prossimi trimestri, mentre l'Ebitda, stabile sul primo trimestre, è risultato positivo a fine giugno per 24,3 milioni di euro, dopo costi operativi per a 96,5 milioni (+3% sull'anno ma 7% sul trimestre precedente). Considerando anche investimenti pari a 19 milioni di euro, la perdita a livello operativo (Ebit) è stata pari a 39,7 milioni di euro. Numeri forse non esaltanti come avrebbero voluto alcuni colleghi analisti ma certo non da azienda in stato fallimentare. Supponendo che l'attività prosegua ai ritmi attuali a fine anno il fatturato dovrebbe di circa 1,1 miliardi di euro (l'obiettivo ufficiale è di 1,2 miliardi), mentre alle attuali quotazioni il gruppo capitalizza scarsi 840 milioni di euro, il 25%-30% in meno di tale cifra. Inoltre a fine giugno Tiscali poteva contare su disponibilità finanziarie per 223,6 milioni di euro, di cui circa 135 milioni liquide, a fronte di una posizione finanziaria netta negativa per 370 milioni di euro, al netto di debiti verso altri finanziatori. In tempi normali a Tiscali non resterebbe che utilizzare la cassa per espandersi, sia pure ad un ritmo controllato, nelle attività a maggiori margini, rifinanziando in tutto o in parte il bond in scadenza con una nuova emissione, oppure aprendo qualche nuova linea di credito, visto che i relativi oneri finanziari, per quanto potenzialmente in crescita, non arriverebbero certo ai tassi di redditività delle attività che andrebbero a finanziare.
Il problema è che i tempi sono tutti meno che normali: un petrolio sempre più vicino ai 50 dollari tiene in scacco i mercati finanziari, lasciando gioco facile agli “orsi”, mentre il mercato dei corporate bond è di fatto bloccato da oltre un anno a causa dei molteplici casi Cirio, Parmalat (Milano: PRFI.MI - notizie - bacheca) , Fin.part e via di seguito. La discesa in campo di Renato Soru, e il suo distacco da Tiscali, in effetti, sarebbe potuta avvenire in tempi migliori.
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Saluti da High Tech
 

patt

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Tiscali: ceduta controllata austriaca per 12 mln
(8/16/2004 7:02:40 PM)

Tiscali ha annunciato di aver ceduto a Nextra Telecom la propria controllata austriaca Tiscali Österreich per 12 milioni di euro. Il pagamento avverrà mediante contanti. Nonostante una posizione finanziaria netta negativa per 370 milioni (al 30 giugno 2004), Tiscali ritiene che il piano di dismissioni deciso dal Cda del 5 agosto scorso (pari a 250 milioni) dovrebbe consentire il reperimento di risorse finanziarie sufficienti al rimborso dell'obbligazione scadente nel luglio 2005. Tiscali ha tuttavia fatto sapere che valuterà il ricorso a strumenti di finanziamento alternativi, quali aumento di capitale, obbligazioni (anche convertibili) e debito bancario.


saluti da Pat ;)
 

High Tech

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Ciao PAT!! :) :)

Sempre sulla cessione in Austria...

da http://it.biz.yahoo.com/040816/2/2wikv.html
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Lunedì 16 Agosto 2004, 19:47

Tiscali: Recupera Terreno In Borsa Con Cessione In Austria

(ANSA) - MILANO, 16 AGO - Boccata di ossigeno in Borsa per Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) , l'Internet provider fondato da Renato Soru e guidato dall'olandese Ruud Huisman, dopo l'impegno politico di quest'ultimo. Il titolo ha recuperato in un sol giorno, mettendo a segno un rialzo del 5,90% a 2,38 euro, con scambi in linea con le precedenti sedute, parte delle perdite registrate già dopo la presentazione del piano di cessioni e di rimborso bond lo scorso 5 agosto.
In quell'occasione l'Isp sardo aveva ceduto in Piazza Affari l'8,91% a quota 2,45 euro, con alcune sospensioni al ribasso, mentre era in corso la seduta del consiglio di amministrazione che, a mercati chiusi, avrebbe diffuso le proprie decisioni. Il giorno dopo la Borsa salutava il piano di dismissioni con una seduta sull'ottovolante, provocando prima un'ulteriore scivolata del 6%, salvo poi ricredersi e rimontare, fino a concludere gli scambi con una crescita dell'1,84% a 2,49 euro. In seguito c'é stata la settimana di passione che ha colpito a pioggia tutti i titoli del listino, penalizzando il settore tecnologico, fino a riportare gli indici di Borsa all'inizio dell'anno. In particolare l'11 agosto, quando il Mibtel (Milano: ^MIBTEL - notizie) ha rischiato di scendere al di sotto del minimo del 22 marzo 19.778 punti, Tiscali cedeva il 3,1% a 2,34 euro.
Oggi, a mercati chiusi, l'annuncio del superamento del primo gradino di un piano di dismissioni che dovrebbe portare nelle casse della società 250 milioni di euro entro la fine dell'anno, con cessioni in Paesi come la Norvegia, la Svezia, la Svizzera e il Sud Africa. Quindi, nei mesi successivi, altre nuove dismissioni, che unitamente alla riduzione dei costi operativi del 15% nei prossimi 12 mesi, dovrebbe riequilibrare le finanze di un gruppo che ancora deve fare i conti con le prossime scadenze finanziarie relative ai prestiti obbligazionari, a cui ha fatto ricorso in passato per finanziare la propria crescita. In particolare sono in agenda le scadenze del luglio 2005, per 250 milioni di euro nominali, e del settembre 2006, quando dovranno essere rimborsati altri 210 milioni nominali in obbligazioni.
Per ora la Borsa ha salutato positivamente il rimborso del bond scaduto lo scorso mese di luglio, per un controvalore nominale di 72,867 milioni di euro, oltre alla liquidazione degli interessi relativi a quell'obbligazione e a quella in scadenza a luglio 2005, per un controvalore di circa 9 milioni di euro.
Di fronte a tali cifre l'incasso di 12 milioni per la controllata Tiscali Oesterreich appare poca cosa, ma per Tiscali non è così. Nella nota con cui ha comunicato a mercati chiusi l'avvenuta cessione, il gruppo ha spiegato che l'incasso è servito per riequilibrare il consumo di cassa dello scorso mese di luglio, prima degli esborsi relativi ai bond, che è stato di 7 milioni di euro.
Alla luce di questo primo risultato la società "ritiene che il piano di dismissioni previsto - si legge sulla nota - possa consentire il reperimento di sufficienti risorse per rimborsare anche l'obbligazione in scadenza nel luglio 2005". In ogni caso Tiscali ha messo le mani avanti, ricordando che sarà valutato "il ricorso a strumenti di finanziamento alternativi, quali aumento di capitale, obbligazioni (anche convertibili) e debito bancario, qualora ricorrano condizioni opportune".
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Saluti da High Tech
 

Aikman

Forumer attivo
"Ciò che era stato preventivato nella precedente analisi come una delle possibilità, vale a dire il rinvio dell’aumento di capitale, ha preso corpo la scorsa settimana, quando il consiglio di amministrazione di Tiscali ha comunicato che le attuali condizioni di mercato non permettono di effettuare l’aumento di capitale previsto. Il reperimento della liquidità necessaria a ripagare il bond in scadenza a metà dell’anno prossimo verrà quindi effettuato incrementando le dismissioni, fino ai 250 milioni di euro necessari.

I dati del secondo trimestre sono stati peggiori del previsto, con gli utenti ADSL in Europa che sono aumentati meno delle attese, mentre la lunga marcia verso un flusso di cassa positivo è rinviata al quarto trimestre 2004.

Il titolo nelle ultime sedute ha fatto segnare nuovi minimi storici, cedendo in una settimana quasi il 20 %, a riprova del fatto che le ondivaghe scelte del management non sono piaciute al mercato. Le dismissioni annunciate tre mesi fa non sono state ancora realizzate e gli investitori sono sempre più scettici sulle possibilità per Tiscali di uscire indenne dalla difficile situazione finanziaria. Ovviamente su dubbi di questo genere ha buon gioco la speculazione ribassista, che non incontra ostacoli.

Operativamente, il consiglio è di acquistare con molta moderazione e di sfruttare eventuali rimbalzi per aprire posizioni ribassiste. C’è molta volatilità sul titolo e potremmo essere anche di fronte a un minimo relativo già in queste sedute.

Milano, 9 agosto"

da http://www.corrieredeititoli.com/TIS.html

Aik
 

patt

Forumer storico

Ancora a riguardo della cessione.............



17:54 Tiscali: perfezionata cessione della controllata austriaca
.. ..
Tiscali annuncia di aver ceduto la propria controllata austriaca, coerentemente con il piano strategico del Gruppo che prevede di focalizzare le risorse finanziarie e manageriali nei mercati principali in cui opera il Gruppo Tiscali.
Tiscali Österreich GmbH, uno degli operatori leader nei servizi alle imprese in Austria, è stata acquistata da Nextra Telecom GmbH, società austriaca appartenente al gruppo Jordan Industries, a fronte di un corrispettivo pari a circa 12 milioni di Euro per cassa. I l Consiglio di Amministrazione di Tiscali, in data 05/08/2004, ha approvato un piano di cessione di asset non strategici per un controvalore totale di 250 milioni di Euro.
Il piano comprende cessioni nei Paesi già annunciati (Norvegia, Svezia, Svizzera, Sud Africa), dove ci si attende di concludere le operazioni entro dicembre 2004 e di altre società al di fuori dei mercati principali in cui opera il Gruppo Tiscali, da completarsi nei prossimi dodici mesi. Il piano strategico prevede inoltre la riduzione di costi operativi per circa il 15% nei prossimi dodici mesi, anche in seguito alla prevista uscita da alcuni mercati.
Per quanto riguarda l’evoluzione della posizione finanziaria netta, si evidenzia che le risorse finanziarie liquide al 30 giugno 2004 erano pari a 134,9 milioni di Euro, a fronte di una posizione finanziaria netta negativa per 370,0 milioni di Euro (che non include i debiti per leasing). Nel mese di luglio 2004 e’ avvenuto il ripagamento dell’obbligazione emessa dalla controllata lussemburghese Tiscali SA, per un controvalore pari a 72,867 milioni di Euro di nominale, nonché degli interessi sull’obbligazione medesima e su quella in scadenza nel luglio 2005, per un controvalore pari a circa 9 milioni di Euro, con una corrispondente riduzione delle risorse finanziarie liquide.
Il mese di luglio 2004 ha visto inoltre un consumo di cassa prima del rimborso dell’obbligazione e degli interessi pari a circa 7 milioni di Euro, più che compensato dall’incasso della cessione della controllata austriaca.
La Società ritiene che il piano di dismissioni previsto possa consentire il reperimento di sufficienti risorse per rimborsare anche l’obbligazione in scadenza nel luglio 2005. Tuttavia Tiscali valuterà il ricorso a strumenti di finanziamento alternativi, quali aumento di capitale, obbligazioni (anche convertibili) e debito bancario, qualora ricorrano condizioni opportune.
 

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