TISCALI NEWS >>> 2004 (1 Viewer)

spada di fuoco

Nuovo forumer
Salve a tutti !

Sono lieto che la campagna ADSL europea va a gonfie vele,

però ho notato che la campagna pubblicitaria di Tiscali in televisione è già terminata !

Sono preoccupato, sembra quasi che abbiano poche risorse da spendere in comunicazione !

Telecom e Tele2 invece si vedono dalla mattina alla sera.

Non compro spesso i quotidiani, sapete se almeno li la pubblicità continua ancora ? tempo fa facevano delle belle inserzioni a tutta pagina !

Che ne pensate ?
 

spada di fuoco

Nuovo forumer
Martedì 2 Marzo 2004, 18:05


Tiscali: Passo Indietro Di Soru, Huisman Alla Guida / Ansa
(ANSA) - MILANO, 2 MAR - Il patron di Tiscali fa un passo indietro nell'azienda per dedicarsi alla corsa di governatore della Sardegna. A sei anni dalla creazione della società Internet e a cinque dalla quotazione sul Nuovo Mercato, Renato Soru si prepara infatti a passare il timone a Ruud Huisman, scelto come successore per il ruolo di amministratore delegato.
Soru conserva la presidenza dell'azienda di cui mantiene e intende mantenere il controllo relativo (con poco meno del 30%). Ma sottolinea senza mezzi termini che tale svolta "segna sicuramente un allontanamento dalla gestione operativa della società ". Una decisione da tempo preannunciata, assieme alla scelta di impegnarsi nella politica regionale (escluso un interesse a livello nazionale) in vista dell'election day di metà giugno, e che "comunque andava fatta".
Il nuovo ceo (chief executive officer) designato di Tiscali sarà formalmente direttore generale sino alla cooptazione nel cda al vaglio di un'assemblea in aprile. Huisman continuerà a essere assistito dai manager della società, che oggi affiancano il fondatore. E il ruolo di tale 'comitato di direzione' è stato riconfermato dal cda odierno all'insegna della continuità, ha spiegato Soru in un incontro con la stampa. Tra i dirigenti storici di Tiscali presenti all'appuntamento, anche un Massimo Cristofori (cfo) orgoglioso di confermare a febbraio i tassi di crescita (130 mila nuovi clienti) segnati nell'Adsl a gennaio. "Stiamo andando decisamente meglio del nostro budget", ha detto.
Proprio la continuità, pur con una decisa nota internazionale, è del resto alla base della scelta dell' olandese Huisman, favorita anche dai successi messi a segno dal dirigente in Olanda in uno dei nodi cruciali anche per le strategie dell'intera Tiscali, l'unbundling del local loop, oltre che per la redditività. "Una soluzione interna per garantire continuità e presa armoniosamente", ha detto Soru sulla nomina di Huisman. Dall'ottobre del 2002 il manager era responsabile di Tiscali Benelux e Scandinavia, mentre l'ingresso nel gruppo di Soru risale all'acquisizione di World Online (dove Huisman era entrato nel 1998).
Quanto alla scelta di creare una nuova società nella quale far confluire le attività italiane, una Tiscali Italia sotto la guida di Sergio Cellini, è stata motivata dal "rischio di confusione con le attività del gruppo". Inoltre, una società "separata e con una propria cassa e proprie strategie è più flessibile della stessa holding - ha spiegato lo stesso Cellini -. Un vantaggio operativo deriva anche - ha aggiunto - dalla possibilità di avere un bilancio separato".
Al debutto mediatico dell'ad designato per Tiscali, che si è detto intenzionato a trasferirsi a Cagliari ("sto già cercando casa") ponendo come "primo obiettivo" l'apprendimento della lingua italiana ("così potrò capire cosa mi dice il mio presidente"), erano presenti anche il responsabile delle attività nel gruppo in Francia, Rafi Kouyoumdjian, e quello del Regno Unito, Mary Turner, che ha annunciato che nel Paese la scorsa settimana Tiscali ha superato per clienti Adsl il numero due Freesurf, piazzandosi alle spalle di Bt.
Huisman si è detto convinto che in futuro "Tiscali sarà la prima" in Europa, tra i "due o tre altri player" ancora sul mercato, dopo un processo di consolidamento al quale sopravviveranno "purtroppo, e mi spiace dirlo, tutti gli operatori incumbent", gli ex monopolisti. Nel frattempo, il progetto dell'ad "é creare una singola compagnia europea indipendente". "Sorprenderemo il mercato", ha detto.Quanto alla candidatura in politica col centrosinistra del fondatore di Tiscali, e ai possibili conflitti tra il ruolo di imprenditore e quello di politico, "non aspetterò l'ultimo giorno per risolvere il conflitto d'interessi - ha precisato Soru - oggi abbiamo fatto un passo avanti rilevante". Il patron del gruppo ha in ogni caso ricordato come la propria situazione sia in realtà conflittuale solo in senso lato, con meno dell'1% del fatturato Tiscali generato in Sardegna e meno del 18% in Italia, "e poi non abbiamo alcuna concessione dello Stato", ha detto. "Non c'é conflitto d'interesse tra presidenza della società e Regione", ha aggiunto, ricordando di aver già spiegato in passato di voler comunque seguire lo spirito della proposta di legge del centrosinistra per il conflitto d'interesse, applicata però in questo caso in un contesto regionale. (ANSA).
 

High Tech

Forumer attivo
spada di fuoco ha scritto:
Salve a tutti !

Sono lieto che la campagna ADSL europea va a gonfie vele,

però ho notato che la campagna pubblicitaria di Tiscali in televisione è già terminata !

Sono preoccupato, sembra quasi che abbiano poche risorse da spendere in comunicazione !

Telecom e Tele2 invece si vedono dalla mattina alla sera.

Non compro spesso i quotidiani, sapete se almeno li la pubblicità continua ancora ? tempo fa facevano delle belle inserzioni a tutta pagina !

Che ne pensate ?

Intanto grazie per avere postato le news.... :)

Non so di preciso quale sia la politica di Tiscali per quanto riguarda la pubblicità in televisione...certo che fare gli spot televisivi comunque costa...

Tutto sommato però quando si deve scegliere un provider ci si basa più che altro sul passaparola e le esperienze degli amici.. credo che a questo punto ( adesso ormai si sa che Tiscali esiste ;) ) spendere tanti soldi in pubblicità non serva a molto...piuttosto conta di più dare un'immagine di serietà, di affidabilità e offrire servizi di qualità...questa è la mia opinione.

Saluti da High Tech
 

spada di fuoco

Nuovo forumer
High Tech ha scritto:
spada di fuoco ha scritto:
Salve a tutti !

Sono lieto che la campagna ADSL europea va a gonfie vele,

però ho notato che la campagna pubblicitaria di Tiscali in televisione è già terminata !

Sono preoccupato, sembra quasi che abbiano poche risorse da spendere in comunicazione !

Telecom e Tele2 invece si vedono dalla mattina alla sera.

Non compro spesso i quotidiani, sapete se almeno li la pubblicità continua ancora ? tempo fa facevano delle belle inserzioni a tutta pagina !

Che ne pensate ?

Intanto grazie per avere postato le news.... :)

Non so di preciso quale sia la politica di Tiscali per quanto riguarda la pubblicità in televisione...certo che fare gli spot televisivi comunque costa...

Tutto sommato però quando si deve scegliere un provider ci si basa più che altro sul passaparola e le esperienze degli amici.. credo che a questo punto ( adesso ormai si sa che Tiscali esiste ;) ) spendere tanti soldi in pubblicità non serva a molto...piuttosto conta di più dare un'immagine di serietà, di affidabilità e offrire servizi di qualità...questa è la mia opinione.

Saluti da High Tech


Mi auguro che sia così ! anche se il detto "la pubblicità è l'anima del commercio" una certa valenza l'ha sempre !

In compenso mi sono piaciute molto le affermazioni di Huisman:

"Tiscali sarà la prima" in Europa, tra i "due o tre altri player" ancora sul mercato";

e "Sorprenderemo il mercato".

E il responsabile del Regno Unito, Mary Turner, che ha annunciato che nel Paese la scorsa settimana Tiscali ha superato per clienti Adsl il numero due Freesurf, piazzandosi alle spalle di Bt.

Se poi aggiungiamo che Huisman in Belgio è l'artefice della gestione completa e indipendente, dalla Telecom locale, dei clienti con servizi di telefonia e Internet, ovvero l'unbundling del local loop ( regime a maggior percenteuale di ricavi); credo che ci siano le promesse per una accellerazione dei ricavi trimestrali nell'immediato futuro!

Quello che manca, a mio avviso e spero di sbagliarmi, è un poco di sana pubblicità per sostenere la crescita!

Speriamo bene!
 

spada di fuoco

Nuovo forumer
Mi permetto di inserire questa vecchia intervista dell'Ottobre 2002.

Forse sarà piacevole rileggerla.


· Soru l’ottimista "Internet, dopo la crisi siamo al nuovo inizio"

Affari e Finanza (La Repubblica), 21 ott. - Ma allora è vero che tira un’aria diversa per quella che una volta si chiamava la new economy, l’area Internet? E’ vero che oggi c’è un po’ più di ottimismo, un po’ più di attenzione? «E’ vero. Anche se adesso non bisogna ricadere negli errori del passato e ricominciare a esaltare tutto». Renato Soru, fondatore e patron di Tiscali, forse la più importante Internet company europea (anche se a lui piace di più che si dica newtelco, nuova azienda di telecomunicazioni), e uno dei più grandi esperti di queste cose, è ottimista e sereno. E ha anche una visione lucida di quello che sta succedendo intorno alla sua azienda e a Internet.

«Prima – dice – era tutto buono. Bastava che un’azienda facesse qualcosa con Internet, non importa che cosa, e subito era un successo. Al punto che, come certamente ricorderà, anche alcune aziende tradizionali avevano cambiato nome per darsi un’aria da Internet company. E’ stata, quella, la stagione delle follie, fino al punto di vedere aziende che cambiavano nome o che correvano verso Internet quasi avessero paura di non arrivare in tempo».
Poi, tutto finito.

«Esattamente. Poi il mercato si è girato e, di colpo, tutto quello che era Internet, new economy, è diventato cattivo, inutile, fonte di perdite e di disastri. Al punto che oggi l’espressione new economy praticamente è uscita dal vocabolario, completamente distrutta da due anni di insuccessi di Borsa e da una serie di crolli aziendali».
Ma adesso c’è una specie di ritorno.
«La grande delusione è passata, molte aziende sono uscite di scena e, finalmente, si comincia a ragionare intorno all’area Internet a mente fredda e guardando i conti. Insomma, è un po’ come accade dopo una sbronza: la mattina dopo, preso un buon caffè, si contano i danni e si vede quello che si può fare».

Quindi adesso siamo alla mattina dopo?
«Sì».

E avete anche già preso il caffè?
«Sì».

E che cosa si vede dentro l’area Internet?
«Intanto, vedo questo. Ai tempi delle follie non si badava tanto ai fatturati, ai ritorni, ai costi e ai profitti. In quel momento Internet era diventato soprattutto un affare finanziario e quindi si stava attenti soprattutto a fare cose che potessero impressionare il mondo della finanza: si vendeva roba sottocosto, si regalava questo e quello, si lanciavano le iniziative più strampalate. Tanto, quello che contava era impressionare il mercato finanziario, fare notizia, convincere la gente che dietro l’angolo c’era in attesa un futuro straordinario. La gente comprava le azioni, i soldi arrivavano e tutto il meccanismo funzionava. Oggi è cambiato tutto».

In che senso?
«Nel senso che non si vende più un’azione nemmeno a regalarla. Non si fanno Ipo. La finanza è come morta per quanto riguarda Internet. Scomparsa, sparita. E allora tutti quelli rimasti si sono messi a fare il loro lavoro, come qualsiasi altro imprenditore. Attenzione alle proposte che si fanno al mercato, attenzione ai ricavi, attenzione ai costi. Oggi non si trova più un solo imprenditore Internet disposto a regalare niente o a imbarcarsi in avventure strane. Tutto questo appartiene a un’epoca che non esiste più. Forse nell’area Internet oggi ci sono più ragionieri che creativi».

Ma che cosa si fa dentro l’area Internet?
«Le stesse cose di prima, per la verità. E questo perché il business c’è sempre stato, ma era magari un po’ confuso. Adesso le idee sono più chiare e gli obiettivi sono più precisi».

Ad esempio?
«Possiamo fare il caso delle aziende. Fino a qualche tempo fa volevano tutte correre su Internet e quindi la grande domanda era per fare dei siti nuovi. A che cosa poi dovessero servire questi siti non era chiaro. Però, se la Fiat aveva il sito e se l’aveva anche il tuo concorrente, allora bisognava fare un sito. Poi, molte di queste cose si sono trasformate in inutili vetrinette, in banali cataloghi elettronici, tutta roba nata già morta».

Oggi è diverso?
«Sì, Oggi le aziende che vogliono "entrare in Internet" sanno quello che vogliono: vogliono risparmiare soldi, comunicare meglio, essere più efficienti. E questo vengono a chiedere, non altre cose. Hanno capito che Internet è uno strumento formidabile per tenere i contatti con il personale, con le filiali, con le fabbriche, con i fornitori e i clienti. E chiedono di poter fare questo. C’è da esempio una crescente richiesta per reti private virtuali per mettere in comunicazioni diverse location della stessa impresa. D’altra parte, mentre una volta le reti aziendali potevano essere fatte solo dalle grandi multinazionali, oggi con Internet anche un negozio di profumeria con cinque filiali in giro per la città o altrove può farsi la sua rete aziendale con costi molto bassi. E tutto questo il mondo del business comincia a capirlo. E è interessato».
Una volta, poi, c’era la grande scommessa dell’ecommerce.
«E’ un po’ la stessa storia. Chiunque si era messo a vendere qualsiasi cosa sulla rete. Ma, tanto per dirne una, è sempre mancato un sistema di pagamento sicuro, affidabile. Oggi non è più così. L’associazione delle banche si è occupata della cosa e ha messo a punto un sistema sicuro. Oggi, per l’ecommerce si dispone di una cosa fondamentale che prima non c’era: il modo di regolare le transazioni senza correre rischi. Sembra un dettaglio, ma è ovvio che non è così. Prima, nessuno ci aveva fatto caso e si pensava che l’ecommerce potesse crescere dentro l’insicurezza e la confusione».

Però mi sembra di capire che continua a mancare la pubblicità.
«E’ vero. Ma manca anche da altre parti. Però pensavamo che ne arrivasse di più».

In America c’è stata la felice sorpresa di Yahoo, che ha dimostrato di andare molto bene. E’ la stessa cosa per Tiscali?
«Stiamo migliorando molto in fretta. Ormai abbiamo una base di costi sotto controllo e andiamo avanti con i nostri tagli, le nostre economie. C’è ancora qualcosa da fare, ma il più è stato sistemato. In sostanza: abbiamo una macchina molto grande, fra i sette e gli otto milioni di utenti in Europa, con chilometri e chilometri di cavi, centraline, ecc. Il tutto nato da una serie di acquisizioni, c’è voluto un po’ per mettere ordine in tutto questo, ma ci siamo riusciti. E adesso guardiamo al futuro con molta serenità».

Perché prima non era così?
«Le confesserò che c’è stato un momento un po’ delicato».

Quando?
«Quando è decollata l’Adsl. Abbiamo capito subito che l’Adsl era il futuro di Internet e che quello sarebbe diventato il nuovo standard. Solo che all’inizio l’Adsl era strettamente controllata dagli incumbent, cioè dalle vecchie telecom, e io avevo paura che ci tagliassero fuori, che si richiudessero in una specie di riserva indiana, quella dei modem a 56 k, dove non c’è futuro. Ho protestato, Bruxelles mi ha dato ragione, e adesso il mercato si è aperto. Stiamo facendo le nostre offerte di Adsl in tutta Europa e abbiamo un certo successo. In Europa vengono attivate circa 65 mila linea alla settimana di Adsl. Bene, 78 mila di queste 65 mila linee sono nostre, di Tiscali. Oggi in Gran Bretagna allacciamo ogni settimana lo steso numero di linee Adsl che allaccia British Telecom. E quindi abbiamo tirato un sospiro di sollievo: non siamo finiti nella riserva indiana e siamo presenti, molto bene, anche nel nuovo Internet, quello che passa sulle linee Adsl».

Quindi è finita anche la sua guerra con le Telecom?
«Non è finita. Ma ho capito come stanno le cose. In ogni Paese c’è un grande Orso (Telecom Italia qui da noi, Deustche Telekom in Germania, e così via). Questi grandi Orsi sono lì, presidiano il proprio mercato e sono animali piuttosto decisi. Io non li posso certo sconfiggere. Quello che posso fare è ogni tanto mettere in piedi un po’ di guerriglia in un posto, collaborare in un altro, in modo molto pragmatico. L’obiettivo è di avere, alla fine, il 15 per cento del mercato. Oggi, ad esempio, il 1617 per cento dei minuti spesi su Internet in Europa passano da Tiscali. Con una quota di mercato del genere, si può costruire una buona azienda. Si può stare in piedi, e anche bene. E è appunto quello che stiamo facendo. Se poi si apriranno delle occasioni, siamo qui per sfruttarle. Ma stando sempre attenti a non farci schiacciare dai grandi Orsi. D’altra parte, credo che la nostra esistenza sia utile anche a loro e al mercato più in generale. Obblighiamo i grandi Orsi a subire un po’ di concorrenza e quindi a essere migliori. Intanto, pezzo dopo pezzo, costruiamo il nostro business».
 

High Tech

Forumer attivo
da http://it.biz.yahoo.com/040310/58/2p09f.html
---------------------------------------------
Mercoledì 10 Marzo 2004, 15:14
Tiscali, Fidelity Investments detiene oltre 2% - Consob

MILANO, 10 marzo (Reuters) - Fidelity Investments detiene il 2,092% del capitale di Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) . Lo rende noto la Consob attraverso il proprio sito internet.
L'operazione è datata 1 marzo.

La partecipazione è detenuta per l'1,31% tramite Fmr Corp. e per lo 0,782% tramite Fidelity International ldt.

Tiscali cede oggi il 2,86% a 5,44 euro.
----------------------------------------------

Saluti da High Tech
 

High Tech

Forumer attivo
da http://it.news.yahoo.com/040319/57/2pj3y.html
------------------------------------------
Venerdì 19 Marzo 2004, 11:05

Tiscali: West Lb taglia target price a 4,75 euro


La casa d'affari tedesca West LB Panmure ha abbassato il target price sul titolo Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) , portandolo da 5,5 a 4,75 euro per quota. Il rating scende da “outperform” a “neutral”.
-----------------------------------------

Saluti da High Tech
 

spada di fuoco

Nuovo forumer
http://www.tiscali.com/pressroom/releases/general/2004/03/190304.html


Tiscali sponsors the Honda Martin team for the World Motocross Championship 2004


Cagliari, March 19th, 2004. After the great results over recent years, Tiscali renews its commitment to get closer to its younger target audience by sponsoring the Team Tiscali Honda Martin at the World Motocross Championship for 2004.

The Team Tiscali Honda Martin will race with two important riders as Mickael Pichon, (twice 250 class world Champion: 2001-2002) and Brian Jorgensen (4th placed Motocross GP class in the 2003 World Championship) who will have the support of a highly skilled team of about 20 people. Both will take part in the Motocross World Championship in the ‘élite class’, MX1, riding the CFR 450 Honda 4-stroke.

The Team Tiscali Honda Martin has a brand new and dynamic image, perfectly consistent with the soul and spirit of the team itself. Tiscali’s new brand image will stand out on all the team communication supports, from the truck to the motorbikes and riders’ suits.

The Team Tiscali Honda Martin will be engaged in the most important Motocross events, as: the Bike Expò of Padova, the Starcross of Mantova, the SuperFunCross of Brescia, the Supercross of Genova and the Motor-Show of Bologna, events which are earning more and more success with a yearly growth in public visitors.

2004 MOTOCROSS WORLD CHAMPIONSHIP CALENDAR

21 March - Flanders, Zolder
28 March - Spain, Bellpuig
4 April – Portugal, Agueda
25 April - Benelux, Valkenswaard
2 May - Germany, Teutschenthal
16 May - Belgium, Neeroeteren
30 May - Great Britain, Arreton, Isle of Wight
6 June – France, St Jean d’Angely
13 June - Italy, Gallarate
27 June - Netherlands, Lichtenvoorde
4 July - Sweden, Uddevalla
1 August - Czech Republic, Loket
8 August - Wallonia Namur
29 August - Europe Gaildorf
11 September - Ireland, Ballykelly
26 September - South Africa, Sun City
3 October -Netherlands, Lierop - Motocross of Nations

Furthermore, the Team Tiscali Honda Martin’s riders will take part in the Assoluti d’Italia Championship, where the best Italian representative riders, and also some of the most important names of the international scenario, will compete against each other. Mickael Pichon will also be taking part in all the races of the French Championship.
 

High Tech

Forumer attivo
da http://it.news.yahoo.com/040325/92/2pvto.html
--------------------------------------------
Giovedì 25 Marzo 2004, 19:09
Ticali rimanda l'approvazione del bilancio
Di redazione ls

Leggero slittamento di tempi per i conti di Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) , il cui consiglio di amministrazione fa stasera sapere che il progetto di bilancio verrà approvato il prossimo 5 aprile (anziché oggi, come previsto in precedenza). Lo slittamento è stato deciso “per consentire il completamento del lavoro richiesto dalle aumentate esigenze di informativa al mercato e alle autorità di vigilanza rese quanto mai opportune dall'attuale contesto di mercato”.

La società sarda ha peraltro confermato i risultati 2003 già resi noti lo scorso 12 febbraio, ovvero un fatturato lordo di 919,7 milioni di euro, un Ebitda di 74,7 milioni (pari all'8% dei ricavi) e 7,8 milioni di utenti, di cui 840.000 al servizio di internet veloce (peraltro saliti oltre il milione a fine gennaio).
-----------------------------------------

da http://it.news.yahoo.com/040325/92/2pvx2.html
----------------------------------------
Giovedì 25 Marzo 2004, 19:42

Tiscali crolla nell'After Hours
Di redazione ls

Come prevedibile l'annuncio di uno slittamento dei tempi di approvazione del bilancio 2003 fa male al titolo Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) , che viene sospeso al ribasso nell'After Hours. L'Isp sardo aveva spiegato in una nota di non aver approvato oggi i conti 2003 per le “accresciute esigenze di informazione” da parte del mercato e delle autorità competenti e che l'approvazione sarebbe stata decisa nella riunione del consiglio di amministrazione del prossimo 5 aprile, pur confermando i dati anticipati a febbraio.

--------------------------------------------

Saluti da High Tech
 

Users who are viewing this thread

Alto