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Tassa sul permesso di soggiorno per i cittadini stranieri, finalizzata anche al Fondo Rimpatri
Anche i cittadini stranieri sono costretti a contribuire al risanamento del nostro bilancio pubblico assolvendo l’onere di un nuovo tributo, la cosiddetta “tassa sul permesso di soggiorno” che dovrà essere pagata dagli immigrati al momento di ogni rinnovo.
ma qualcuno si arrabbia....
Numerose le critiche sull’imposta
Mons. Giancarlo Perego, direttore di Migrantes, afferma che è una tassa non solo inopportuna in questo momento di crisi, che colpisce profondamente gli immigrati, ma risulta anche ingiusta e va ad aggravare ulteriormente una serie di tasse legate a un qualsiasi documento d’identità, penalizzando soltanto gli immigrati nel nostro Paese.
L’imposta sul permesso di soggiorno, porterà nelle casse statali 200 milioni di euro, che si sommeranno agli altri 100 milioni di euro che già ogni anno gli immigrati versano allo Stato Italiano.
Lo stesso Mons. Giancarlo Perego auspica che il Governo Monti riveda il provvedimento preso dall’ex governo, al fine di utilizzare questi fondi per gli stessi immigrati e suggerisce inoltre la costituzione di un fondo di solidarietà, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali o presso Il Ministero della Cooperazione Internazionale, a favore ad esempio dei ricongiungimenti familiari, cambio casa o progetti d’integrazione scolastica.
Critica la CISL che, tramite la portavoce Liliana Ocmin, definisce la misura in evidente contrasto con quella inserita all’art. 40 della recente manovra che invece cerca di venire incontro agli immigrati facilitandoli nelle procedure di richiesta di soggiorno. Questi provvedimenti rischiano di alimentare conflitti sociali e illegalità.