Decisione BCE
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8 marzo 2016 da
TrendMercatiModifica
Il giorno 10 di marzo il board della BCE illustrerà le nuove decisioni intraprese relativamente alle politiche di implementazione delle strategie di alleggerimento monetario già in atto oramai da un anno.
A nostro avviso saranno più importanti le decisioni FED della prossima settimana (mixate con le decisioni della Boj) di quanto non farà la BCE. A nostro avviso parte delle decisioni sono già scontate dal mercato e parte c’è un certo scetticismo sui possibili effetti delle manovre BCE nel caso la divergenza operativa con la FED resti.
Ieri l’intervento del membro del FOMC Fischer ha fatto capire che i dati domestici saranno molto monitorati dalla FED e questi rappresentano un certo surriscaldamento (rispetto ai dati precedenti) dei prezzi senza tensioni sui salari ne investimenti delle imprese. Un mix pericoloso e da monitorare.
In ogni caso siamo alla scadenza BCE ed in attesa delle decisioni inseriamo in questo articolo alcuni grafici tratti da un report di UBS e da un report di GS sulle prossime decisioni della BCE.
I grafici tratti dal report UBS riportano le possibili decisioni che può intraprendere la BCE (dall’aumento degli acquisti, alla variazione delle tipologie di acquisti, dal calo dei tassi a nuove operazioni LTRO) e l’impatto che queste decisioni potrebbero avere sui tassi, sulla curva ecc. E’ evidente che maggiori effetti si manifesteranno sui tassi sia postivi che negativi e maggiori saranno gli effetti anche sui mercati azionari.
A tal proposito i grafici ed i commenti estratti da un recente report di GS illustrano il comportamento dell’Eurostoxx 600 subito dopo gli annunci della BCE sulle modifiche di strategia e delle ragioni delle reazioni più negative intervenute a dicembre del 2015.
Ripetiamo che comunque sarà più la FED della BCE a dettare il ritmo dei mercati delle prossime settimane anche perché viene successivamente e gli analisti ne valuteranno i comportamento complessivi e cioè se le dichiarazione del G-20 sono seguite dai fatti oppure no.
Da parte nostra i mercati nel loro complesso hanno raggiunto i primi target (ed anche i secondi in certi casi) che avevamo indicato sia per il mercato azionario che per quello obbligazionario che per quello del petrolio nel TrendMercati di febbraio e ci sono arrivati in ipercomprato e quindi con la necessità di scaricare gli eccessi.
Ora stiamo ad osservare come le decisioni delle banche Centrali influenzeranno questi livelli ed i mercati e li valuteremo che decisioni prendere.
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